[Racconti sotto il tendalino] Quando i Beatles salvarono un naufrago

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Tante, ma tante, ma veramente tante Lune fa.
Mar Ligure, Albenga (da non confondere con Bocche d’Albegna), spiaggia di Vadino. Isola Gallinara: 0,8 MN da terra!
Due ragazzini ed il loro canotto bianco e rosso dalla formidabile prua, comprato in una specie di autogrill Agip.

Mare quasi (?) calmo, genitori distratti.
L’allora giovanissimo bagnino Fulvio in era postazione:capacità rematoria: 25knts con mare mosso, Occhi d’aquila che abbinati al binocolo facevano impallidire pure il NORAD.
Madri impegnati in interminabile gossip e partitone a pinnacola.

In un'attimo i 4,5 piedi scarsi FT del canotto bianco e rosso, che si riducevano si e no a 3 in pozzetto, ma con due pale di remi formidabili, furono messi a mare, rotta per 160° Isola Gallinara.

E’ vietato attraccare, ma tanto ogni missione precedentemente tentata ha sempre abortito prima.
E poi alla peggio Modugno il guardiano ci rifila due scappellotti colle sue mani nodose (ahia!!) e ci riporta a riva col gozzo, approfitatndo del viaggio per acculturarci con l'intero turpiloquio in dialetto stretto ligure.

100 mt, via la boa, 200 mt e le madri ancora non s’erano accorte, a 300 metri possiamo far finta di non sentire, che tanto a 500 mt sei un puntino controsole e manco ti riconoscono più come figlio,

Fulvio continuava a girare testa e binocolo a destra e sinistra con intervallo si 15 secondi (cominciava a maledire il baby boom e la masnada di piccoli delinquentelli che avevano scelto la sua spiaggia)
Le due teppe si alternavano ai remi per garantire al canotto di superare le “ochette” in formazione. Uno remava, l’altro cacciava fuori acqua

Quasi a metà strada, giunge una voce flebile: “Help……. Help”
?????
Chi è??? Che lingua parla?
La cultura Topoliniana non aiutava. Manco Tex Willer
Finche uno dei due, che aveva un fratello più grande, si illuminò gridando “help vuol dire aiuto: lo dicono i Beatles!!”

Azz! Guarda qua, guarda la, un tizio si sbracciava: “HELP!”
A dritta per 180°, giù coi remi finchè una mano sfinita non si attaccò al canotto.

Un ragazzone inglese sui 20-25 anni (magari ne aveva solo 18 ma a noi sembrava grande) aveva scelto il momento sbagliato di tentare al traversata, noi quello giusto.

Mentre Fulvio il bagnino aveva alzato la frequenza a 1 ogni 3 secondi pronto a sgommare i piedi sui sassi per mettere a mare il salvataggio, il tipo, sfinito o no, capì bene che col cavolo che ci mettevamo a remare col suo peso a bordo e si sistemò ai remi.

Merito un po’ dell’onda favorevole, un po’ del vento, raggiunse velocità di planata in pochi metri, diretto alla SUA spiaggia (300 mt CONTROCORRENTE dalla nostra)
Si esprimeva felice e grato in uno strano linguaggio, noi speravamo almeno in un commento tipo "Yellow Submarine" o "Ombladì-Ombladà", ma continuò, non capendo che in Italia, a quei tempi, alle elementari l'inglese o il tedesco o il francese lo conoscevi solo se avevi un parente emigrato.....

Il tipo, toccata riva, baciò il suolo e ci salutò, Fulvio pian piano ridusse la frequenza fino a tornare in modalità umana e ordinò una coca-cola, mentre le ragazze (deluse) continuarono a prendere il sole sul moscone di salvataggio.

Chiusa la missione, nessuno ci accolse da eroi, nemmeno il Presidente Leone che all'epoca aveva il suo bel daffare, ma alla fine avevamo evitato un bel po’ di remate, mentre le nostre mamme sentenziarono: niente canotto oggi, che il mare si sta alzando.
E noi…. NOOOOO volevamo solo sciacquarlo un po’……

Ebbene sì! Yatar nacque gommonauta! Anzi….. canottonauta
Poi arrivò l’età della ragione SbellicaSbellica
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet