[racconti sotto il tendalino] Torre Bert, l'Arecibo Italiana?

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Torino, il 1960 stava per finire ed il 1961 per cominciare. Io non ero nemmeno stato ancora “pensato”.

In quegli anni la luna era ancora affare da innamorati o fattucchiere. A Torino un lavoro in Fiat garantiva anche all’ultimo dei “Terun” credito dal pizzicagnolo fino a fine mese. “Lascia o Raddoppia” paralizzava il Paese e riempiva i bar. L’America sapeva tutto, poteva tutto, scopriva tutto. Come dimostrato dalle enormi Cadillac poste al confronto della 500. I Comunisti mangiavano i bambini

Due fratelli, Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, studenti universitari appassionati di telecomunicazioni si impossessarono di un vecchio bunker antiaereo posto sulle colline Torinesi (oggi diremmo “esproprio proletario”) che chiamarono Torre Bert.
Munitisi di potenti antenne cominciarono ad ascoltare e sentire cose strane.

In primis, captarono una sequenza di note musicali apparentemente scollegate tra loro. Poi capirono, grazie alla madre musicista, che queste note avevano una logica: era l’entrèe di una nota sinfonia classica. La sinfonia e le stazioni radio di provenienza delle singole note, a loro parere, indicavano un lancio spaziale e il controllo del lancio da parte dell’URSS si misero in ascolto....

Oltre ai lanci captarono altre strane comunicazioni, ma il clou consistette in respiri affannati, battiti del cuore e la voce stridula e straziante, molto probabilmente femminile, di qualcuno che stava morendo arso viva dentro una capsula Soyuz.

Leggende? fake News (si direbbe oggi)? Fatto sta che, pubblicata la notizia furono invitati, tramite una trasmissione di Mike Bongiorno, addirittura alla NASA! (forse per convincerli a tacere???)

Ma Radio Mosca non gradì e trasmise le sue critiche in italiano. I compagni Torinesi del tempo, temendo un attacco al proletariato, riempirono di bandiere rosse torre bert , cosa che preoccupò non poco i due fratelli.

Fatto sta che, laureatisi entrambi ed avviati a brillanti carriere, lasciarono perdere. Achille, stimatissimo cardiologo, lasciò questo mondo nel 2015 , di Giovanni Battista non so, ma credo sia ancora dei nostri.

Bufala o verità? Il web è pieno di tastieristi allupati, pronti a debunkare la Storia in cambio di un like. Molte le relazioni tecniche a smentita di ciò che i frateli ascoltarono. Nulla trapela a comprova o smentita dagli archivi ex URSS.

Personalmente dubito che due ragazzi degli anni ’50, per quanto pregni di goliardia, si abbassino a tecniche tipiche dei “Ferragnez” o Wanda-Icardi”.
Dubito che possano aver registrato i lamenti delle vicina di casa.

Grazie ai fratelli JC, degni eredi di Marconi, possiamo oggi rimpiangere quegli uomini e donne sconosciuti che donarono la propria vita per arrivare la dove nessuno è mai giunto prima.

Chissà, forse, anche in questo caso, qualche Gommonauta ne sa di più…..
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet