Cronaca di un'avventura meravigliosa (prima parte) [pag. 5]

Certo l' essere in pensione e non avere impegni familiari e di lavoro aiuta molto, come aiuta l'esperienza accumulata in anni di gommoni e di mare, avendo vissuto un' epoca dove l' arte di arrangiarsi e capitalizzare al massimo quello che si aveva erano la normalità.Avendo solo qualche anno meno di te e avendo vissuto anch' io quell' epoca , mi permetto di dire che certamente siamo favoriti, rispetto a gente più giovane ma con una mentalità del tutto diversa.Credo che quando come te andrò in pensione e i figli saranno per la loro strada, farò qualcosa di simile, certamente non da solo ma con la mia compagna di vita, che sono convinto manterrà il suo spirito marinaro attuale.Sto leggendo veramente con piacere e simpatia la cronaca del tuo viaggio ed auguro a tutti di avere occasione nella vita di imitarti.Complimenti .

Mi associo ai complimenti di tutti gli altri ....

bluprofondo60 ha scritto:

Certo l' essere in pensione e non avere impegni familiari e di lavoro aiuta molto, come aiuta l'esperienza accumulata in anni di gommoni e di mare, avendo vissuto un' epoca dove l' arte di arrangiarsi e capitalizzare al massimo quello che si aveva erano la normalità.Avendo solo qualche anno meno di te e avendo vissuto anch' io quell' epoca , mi permetto di dire che certamente siamo favoriti, rispetto a gente più giovane ma con una mentalità del tutto diversa.Credo che quando come te andrò in pensione e i figli saranno per la loro strada, farò qualcosa di simile, certamente non da solo ma con la mia compagna di vita, che sono convinto manterrà il suo spirito marinaro attuale.Sto leggendo veramente con piacere e simpatia la cronaca del tuo viaggio ed auguro a tutti di avere occasione nella vita di imitarti.Complimenti .

Ciao Bluprofondo, mi sento di condividere le tue riflessioni.
Ma il tema sollevato nelle pagine precedenti è come mai una cosa così bella ed anche facilmente realizzabile con una spesa minima non viene praticata dai giovani i quali possono contare su energie e voglia d'avventura ben superiori ai miei?
Nell'intero percorso a/r non ho incontrato nessuno che facesse campeggio nautico itinerante come me e neppure coi RIB ben più comodi e confortevoli in navigazione sia pure più limitati negli atterraggi a terra.

Nella seconda parte del racconto, che ho già inserito e che ti invito a leggere, mi sono fermato davanti al promontorio di Cabo de Ñao (la parte più avanzata verso le isole Baleari) per scattare una foto.
Improvvisamente vedo sopraggiungere una carovana di moto d'acqua (ne ho contate 12) che si mettono a volteggiare rumoreggiando e compiendo evoluzioni che sollevano schiumose onde di scia.
Ebbene la mia sensazione è stata che quelle moto "oltraggiavano" quel luogo così affascinante per la sua maestosità e bellezza.
Certo il mare appartiene a tutti ma mi chiedo se ci siano migliori alternative che possano attrarre i giovani in attività acquatiche meno invadenti dell'ambiente e più remunerative per lo spirito come potrebbe essere appunto il campeggio nautico.
Ammetto di avere una particolare apatia per le moto d'acqua sotto il profilo delle loro caratteristiche nautiche. Esse dispongono di uno scafo ristretto che le costringe a planare solo alle alte velocità in contrasto spesso con mari formati sui quali compiono salti incredibili.
Naturalmente è solo un mio convincimento personale che non voglio imporre a nessuno. Ciao.

Barrotta Giacomo ha scritto:

Ma il tema sollevato nelle pagine precedenti è come mai una cosa così bella ed anche facilmente realizzabile con una spesa minima non viene praticata dai giovani i quali possono contare su energie e voglia d'avventura ben superiori ai miei?

La risposta forse sta nello spazio bianco della foto successiva
Probabilmente non sanno esattamente cosa c'è scritto nella loro CI.

a France', la foto non ti rende giustizia.

Non è importante la foto.

Quello che conta è il messaggio relativo alla data di nascita