La Grande Rapina [pag. 8]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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VanBob ha scritto:
Yatar1963 ha scritto:
In Italia invece oggi ho visto chi festeggia, chi canta l'alleluja....
Riderei e festeggerei pure io, ma in altra situazione: non di fronte a questa gravissima perdità di sovranità


E questo dovrebbe far riflettere su ciò che è successo in tutti questi anni, sull'anomalia di questo fenomeno. Sul desiderio di festeggiare di questo popolo.
Quando a mobilitarsi sono le piazze bisogna sempre porsi qualche domanda.


Ed è proprio questo che mi rattrista!

E mi domando: sono le solite "piazze organizzate", il solito ignorante cafone "mangiamortadella"....?
Se si, amen.... in tal caso una speranza rimane. Se no ci hanno intortato davvero bene!

Quindi, giunto un ora "governatore americano" come in Iraq o, se si preferisce, finalmente liberati dalla dittatura come in Nordafrica, vedo sostituire il dittatore con il suo vice.

Perciò, nonostante abbia validissimi motivi (anche pratici) per gioirne, non gioisco per nulla.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
janluk86
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chewbacca ha scritto:


cercando di salvare noi (con l'attuale sistema) negheremmo un futuro degno ai nostri figli e soprattutto sarebbe assurdo cercare di salvare l’insalvabile


ciao Smile


io all'età di 25 anni apprezzo infinitamente questo pensiero... troppe volte sento parlare o leggo di persone grandi e grosse, le sento lamentarsi lamentarsi e lamentarsi, ma non tengono minimamente presente che della situazione penosa in cui ci troviamo ora, ne hanno tratto vantaggio loro negli anni '80 e '90...

e quello che oggi rimane a noi, alla mia generazione, al nostro futuro è il nulla!!
Gianluca
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 73/175
Quoto al 1000°°% Gianluca!
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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@Fran:
Chew è già stato chiarissimo e scientifico nell'illustrare ciò che anche io condivido, ma permettimi di approfondire, con modestia e timore vista la mia formidabile ignoranza matematica, sperando in un pizzico di comprensione Wink

Il fatto poi che le banche incassino 1 e prestino 10, è semplice, normale tecnica bancaria: mica ti danno banconote! Ti danno numeri che creano sul PC e che solo in minima parte convertirai in banconote.
La premessa sui cui si fonda è che certamente almeno 7 o 8 (dipende dal tasso) ripaghino capitali e interessi, nonchè che il depositante non vada a richiedere improvvisamente il suo 1.
Se cio accade la banca salta, come in Argentina, perchè non ha soldi fisici in quanto i debitori di medio/lungo periodo non hanno fatto in tempo a ricreare la ricchezza necessaria a pagare il debito.

Sullo stesso ragionamento si basa la "leva finanziaria", in pratica l'evoluzione di un classico "contratto a premio", l'opzione insomma.
Dispongo di 1.000, ma mi consentono di speculare su un volume fino a 200.000: se i titoli sottostanti vanno a 199.000 la posizione si chiude e perdo tutto. Se invece salgono giadagno il 100, 200, 500% o anche più. E vai a mazzate sui BTP: con 1.000 € e una variazione di 0,01 guadagno 2.000€

Praticamente con lo stesso sistema posso assicurare il rischi da credito, partendo dal presupposto che comunque qualcuno paga: sono i Credit Default Swap, ovvero i famigerati CDS che, come ci illustra Chew, hammo oramai raggiunto una mole pari a 12 volte il PIL mondiale, detenuti al 77% da sole 4 banche USA, definite ormai "Too big to fail": dove li pigliano i soldi per onorare i contratti?????

Ulteriore evoluzione del concetto sono le "binary options", che consentono a un bambino di scommettere sul fatto che un titolo, un indice o una valuta salga o scenda in un tot di tempo (anche solo 10 minuti): se ci hai preso e la variazione è di almeno 0,0001 guadagni il 70%, se no perdi l'85%
Trova un sistema matematico che, con un investimento max di 10.000 USD a botta, ci consenta di avere una progressione tale da avere un guadagno su 5 cicli e ci facciamo tutti la barca nuova e legalmente esentasse! In fondo è un gioco del lotto con i "ritardatari" molto brevi

Non dimentichiamo che l'euro non è una moneta, ma un titolo di debito.
Come ogni piccolo imprenditore sa, lo sviluppo della priopria azienda non dipende solo dale sue capacità, ma dalla capacità che ha di accedere al credito in base alle garanzie reali di cui dispone.
Naturale conseguenza al livello macroeconomico che vi sia pochissima crescita in area euro.
Inoltre l'assenza di moneta sovrana, determina che l'inflazione non si scarichi (pur con tempistiche ingiuste) sulla collettività, ma sulle vite delle persone, presenti e future, ahinoi e ahiloro....!!

Ovvio poi dedurre che l'euro, com'è gestito oggi, è una "convenzione" che vale 0
I C/C italiani sono assicurati per 100.000€/intestatario.
Ma se fallisce la mia Banca che a sua colta possiede quote di Bankitalia, che a sua volta possiede quote di BCE, chi paga visto che BCE è prestatore e non creatore di titoli di debito con cui vivono i popoli?
Qualcosa ci daranno, certo... la vita continua....ma sarebbe corretto dire che siamo assicurati con pezzi di Colosseo o Torre di Pisa, o con i 200 milioni di lire che lo stato sarebbe costretto a stampare?

Come vedi il Banco di S.Giorgio, c'entra eccome.... e, ciò premesso, siamo davvero conviti che la soluzione sia far guidare i camionisti fino a 67 anni, generando ulteriore precariato nei giovani che, a volergli dir male come molti stupidamente fanno, non sono solo i nostri figli e il nostro futuro, ma anche coloro che se non guadagnano non possono pagarci la pensione???

Esistono e sopravvivono comunque altri criteri: perchè il Giappone con un debito del 240% e un tasso di sconto o sopravvive? Prova a speculare sullo Yen e capirai

Il dr. Mussari meriterebbe ampia risposta, ma magari al prossimo post
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Comune di 1° Classe
Insubrico
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fran ha scritto:
...In conclusione: o il dr. Mussari sta dicendo una cosa inesatta e dai potenziali effetti devastanti in quanto i soldi in realtà non ci sono e le banche fallirebbero se i clienti richiedessero i loro soldi "liquidi" indietro (interpretazione Yatar), oppure sta dicendo una cosa vera e quindi io sono giustificato a sorprendermi perchè mai mi sarei immaginato che ogni italiano avesse in banca 23,000 euro (anzi 23,507.01 Wink ) compresi lattanti, disoccupati, casalinghe ed ottantenni UT .


Qualcuno conosce il modo per scommettere che 23k euro/italiano che abbiamo in banca ritorneranno (spero solo in parte) ad abbattere i 31k euro/italiano di debito pubblico? Gli 8k euro che avanzo potrei investirli in questa scommessa Sbellica
Chi non avesse voglia di leggere / ad integrazione dell'interessante post di chewbacca si guardi questo (utile anche per migliorare l'inglese):

Pivello nautico totale...
Sottotenente di Vascello
rozzol
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janluk86 ha scritto:
chewbacca ha scritto:


cercando di salvare noi (con l'attuale sistema) negheremmo un futuro degno ai nostri figli e soprattutto sarebbe assurdo cercare di salvare l’insalvabile


ciao Smile


io all'età di 25 anni apprezzo infinitamente questo pensiero... troppe volte sento parlare o leggo di persone grandi e grosse, le sento lamentarsi lamentarsi e lamentarsi, ma non tengono minimamente presente che della situazione penosa in cui ci troviamo ora, ne hanno tratto vantaggio loro negli anni '80 e '90...

e quello che oggi rimane a noi, alla mia generazione, al nostro futuro è il nulla!!


Sei più giovane di me, ma "sprizzi" saggezza: condivido appieno quanto dici!

Io ho 15 anni in più di te ma da oggi so già che per la "pensione" dovrò lavorare fino a 67.. 68 ..70 anni.

Ma è proprio questo il punto:
parlando con chi ora ha 65 anni ed è in pensione da 7,8,9 10 anni... dice che era così, le regole erano quelle... non è colpa loro se son potuti andare in pensione ampiamente sotto i 60 anni,
che sono le regole del tempo, le regole del "gioco" e che non si può togliere la pensione a chi la ha già....

.....bene,...

MA POR.. MANNAG... PALETT.... ...ZZ!!!

Gli rispondo:
BENE,
ma cerca di capire che noi alla tua età, come MINIMO dovremo ancora lavorare da 2 a 5 anni ancora solo per poter pensare di andarci in pensione....
MA
SOPRATTUTTO:
avremo chi ci darà un lavoro quando avremo tra i 60 e i 70 anni??????

e, poi, per finire, riusciremo ancora a farcela con i ritmi del "mercato" o verremo messi da parte perché poco "produttivi"????
(pensate a cosa succede normalmente oggi nelle aziende... solo con i 60-enni che han 10 ANNI IN MENO DI quelli che avremo NOI)

meditate, gente, meditate...

Che generazione ha determinato la situazione di oggi???
Perché, in base a cosa ed a quale "giustizia sociale" non dovrebbero rimediare e pagare loro???
Contrammiraglio
lone wolf
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- 77/175
rozzol ha scritto:
[MA POR.. MANNAG... PALETT.... ...ZZ!!!


sono uno dei tanti che sono andati in pensione dopo aver maturato i 35 anni. Ai miei tempi finite le scuole le aziende ti cercavano ed iniziavi a lavorare; 19 + 35 fai te.
Però in questi 35 anni ne ho visto di tutti i colori:
Pensioni baby (una donna con tre maternità a rischio, con 4 anni di lavoro andava in pensione)
Istituzione della pensione a categorie quali, contadini, preti, commercianti che non avevano mai pagato un contributo.
Premetto che anche loro hanno diritto alla pensione ma non si dovevano utilizzare i fondi della previdenza.
Regalo dei sette anni ai lavoratori delle imprese statali o di stato per chi aveva fatto la guerra del 40/45, anche solo un giorno. Se avevi fatto la campagna di Russia, di Grecia ed eri stato internato ed eri venuto a casa dopo 11 anni ma lavoravi in una ditta privata non ti spettava nulla.
Regalo di 5 anni ai lavoratori che operavano in presenza di amianto.......... ed altro ancora.
Cassa integrazione, mobilità, maternità, tutti sussidi elargiti dall'INPS. senza fare distinzione tra Previdenza e Sussistenza
Io sono convnto che se l'INPS pagasse le pensioni a tutti i lavoratori che hanno versato, insieme ai datori di lavoro, 35 anni di contributi, non avrebbe alcun problema di liquidità.
Tutte le voci afferenti la sussistenza dovrebbero essere elargite utilizzando le entrate relative alle innumerevoli imposte vigenti.
Il problema è che non riuscendo a far quadrare il bilancio, si cerca di ridurre le spese andando a colpire i lavoratori ed i ceti più indifesi, senza sforzarsi di ridurre le spese cercando di eliminare gli sprechi e tutti quei privilegi che non elenco per non ripetere quanto già espresso da altri.
Concludo rimarcando che sì, sono andato in pensione a 54 anni, ma già allora non avevo creato un nuovo posto di lavoro Evil or Very Mad
Ciao a tutti.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Sottotenente di Vascello
rozzol
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lone wolf ha scritto:
rozzol ha scritto:
[MA POR.. MANNAG... PALETT.... ...ZZ!!!


sono uno dei tanti che sono andati in pensione dopo aver maturato i 35 anni. Ai miei tempi finite le scuole le aziende ti cercavano ed iniziavi a lavorare; 19 + 35 fai te.
Però in questi 35 anni ne ho visto di tutti i colori:
Pensioni baby (una donna con tre maternità a rischio, con 4 anni di lavoro andava in pensione)
Istituzione della pensione a categorie quali, contadini, preti, commercianti che non avevano mai pagato un contributo.
Premetto che anche loro hanno diritto alla pensione ma non si dovevano utilizzare i fondi della previdenza.
Regalo dei sette anni ai lavoratori delle imprese statali o di stato per chi aveva fatto la guerra del 40/45, anche solo un giorno. Se avevi fatto la campagna di Russia, di Grecia ed eri stato internato ed eri venuto a casa dopo 11 anni ma lavoravi in una ditta privata non ti spettava nulla.
Regalo di 5 anni ai lavoratori che operavano in presenza di amianto.......... ed altro ancora.
Cassa integrazione, mobilità, maternità, tutti sussidi elargiti dall'INPS. senza fare distinzione tra Previdenza e Sussistenza
Io sono convnto che se l'INPS pagasse le pensioni a tutti i lavoratori che hanno versato, insieme ai datori di lavoro, 35 anni di contributi, non avrebbe alcun problema di liquidità.
Tutte le voci afferenti la sussistenza dovrebbero essere elargite utilizzando le entrate relative alle innumerevoli imposte vigenti.
Il problema è che non riuscendo a far quadrare il bilancio, si cerca di ridurre le spese andando a colpire i lavoratori ed i ceti più indifesi, senza sforzarsi di ridurre le spese cercando di eliminare gli sprechi e tutti quei privilegi che non elenco per non ripetere quanto già espresso da altri.
Concludo rimarcando che sì, sono andato in pensione a 54 anni, ma già allora non avevo creato un nuovo posto di lavoro Evil or Very Mad
Ciao a tutti.


Proposta:
Se oggi, a causa del sistema retributivo del passato e delle regalie, il sistema non regge,
(non mi risulta che ancora nessuno sia in pensione con il contributivo "puro")
trovo corretto ri-pianificare tutti sul contributivo e togliere le regalie:
quindi,
pensione in base a quanto versato e non in base agli ultimi stipendi o i regali ricevuti!

Ieri è stato possibile godere di benessere ipotecando il futuro dei propri figli
...ma i figli, diventati grandi, han capito l'inganno e ora...
NON CI STANNO PIU'!!


[/b]
Capitano di Fregata
ossoduro
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- 79/175
Io penso che se Monti dovesse risanare un'azienda "Italia" dovrebbe partire dall'alto, tagliando privilegi assurdi come pensioni da 3 mila euro a chi ha fatto una sola presenza in parlamento.....riducendo il numero dei parlamentari, i loro compensi, privilegi vari, e invitandoli a fare sacrifici come il popolo sovrano che li ha eletti !!!
Poi andrebbe dismesso quella parte di patrimonio immobiliare inutilizzato e inutilizzabile, al fine di fare cassa e di eliminare sprechi.
Da attenzionare e confrontare il modello tedesco col nostro......
Scovare gli evasori, e ce ne sono un'infinità.
Le auto ministeriali.......magari al posto delle Maserati, BMW, Jaguar, ecc.......Lancia e Alfa......
Le auto delle forze dell'ordine......magari meno BMW, Land, Subaru,........vanno bene Fiat, Lancia, Alfa
Rivedere le autonomie locali, e tramite ispettori, controllare l'operato dei comuni.
Insomma, ci sarebbe da ripartire da zero !!!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 80/175
Sul tema pensioni e la conseguente diso-maloccupazione giovanile, siamo un po' OT, perchè il tema di questo topic non le considera il PROBLEMA, ma uno dei tanti dammatici problemi collaterali conseguenti.

Ma letto il post di gianluk86, approfittando di 30 anni di esperienza sul tema, sia in campo pubblico che privato, approfitto per qualche considerazione pratica

Fatti salvi casi, anche numerosi, relativi a persone che per ragioni storiche, sociali, di salute o di disgrazie familiari non hanno potuto versare adeguati contributi, non esitono (esistevano) "poveri pensionati"
Esistono pensionati che hanno versato il dovuto ed esistono pensionati che, pur potendo (e magari dovendo...) versare, hanno evitato.
E' logico dedurre che chi versa 10.000 € all'anno abbia una pensione superiore a chi ne versa 3.000?

Esistono anche pensionati o aspiranti tali, fregati! La maggior parte ancora manco se nè è accorta
Infatti, se uno mi fa un servizio che io pago contrattualmente e puntualmente, non può venire domattina a chiedermi il doppio o a fornirmi mezzo servizio, no? Scaduto il contratto se ne riparla...

Ora... come ovviare al problema dell'età pensionabile e dell'ammontare decente di una pensione visto che la vita media aumenta?
Elementare: versando di più
Come non far pesare questi oneri su imprese e lavoratori anche per ragioni di competitività?
Facendogli pagare meno tasse e compensando il mancato introito con una seria lotta all'evasione contributiva e fiscale.
Per assurdo, un corretto monte contributivo, può ben consentire di andare in pensione anche a 30 anni. Mica si ruba nulla a nessuno: magari ho vinto al lotto e mi accontento di 500 euro, tanto per sicurezza.

Si chiude il cerchio impegnando lo stato a restituire alle Casse di Previdenza i soldi impropriamente usati per l'assistenza.
Ma non lo può fare perchè sballerebbe i parametri di Maastricht: e da qui nasce tutto. Non per nulla le "riforme" cominciano in quegli anni

Conseguentemente, se un padre non può andare i pensione, non libererà mai un posto di lavoro per un figlio e, non avendo il figlio un lavoro il padre terrà comunque duro finchè schiatta.
La soluzione non sta perciò nel far litigare nonni, padri e figli, ma nel prendere a calci chi dico io....
I giovani non sono solo il futuro, ma l'energia presente.

Resta il "saccheggio" ben descritto da LoneWolf, anche se in alcuni casi le ragioni sociali del momento forse erano concrete.
Ma il sistema comunque era ancora in grado di reggere benino.
Una conoscenza antica degli enti previdenziali mi fa affermare che i padri della nostra Patria non erano stupidi per nulla!!!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet