Distress, DSC senza SRC, multa?

Tenente di Vascello
Montecristo 1000 (autore)
Mi piace
- 1/65
Sul sistema DSC (Digital Selective Calling) e sulla possibilità di utilizzarlo in caso di emergenza tramite il tasto Distress, presente nei VHF di produzione più recente, circolano diverse notizie. Mi sono interessato alla cosa e, in estrema sintesi, riporto quello che ho compreso, essendo grato in anticipo a tutti coloro che vorranno correggere eventuali inesattezze o mancanze, fornendo il proprio contributo.
Per poter utilizzare il sistema dsc, oltre ad avere un VHF dotato di tale funzionalità, è indispensabile avere il codice MMSI (Marittime Mobile Service Identities) che individua in modo univoco l’imbarcazione o il natante che effettua la chiamata. Il codice può essere memorizzato nell’apparato per rendere più veloce la procedura di attivazione.
Può essere richiesto tramite un modulo all’Ispettorato Regionale del Ministero dello Sviluppo Economico; non richiede il superamento di alcun esame e può essere richiesto anche per un natante.
Tuttavia, per l’utilizzo del sistema dsc è obbligatorio il possesso di uno dei 4 certificati (GOC, ROC, LRC e SRC) del sistema GMDSS (Global Maritime distress Safety System). Per il diportista, il certificato di interesse è il certificato src (Short Range Certificate), che richiede il superamento di un esame. Al momento, in Italia, mi risulta che, per il suddetto esame, l’unica sede “fisica” sia quella di Roma. Non mi dilungo sulle modalità che possono permettere di superare questo inconveniente, particolarmente fastidioso per chi non risiede nella capitale.
Il sistema dsc può essere utilizzato per diversi servizi tra i quali le chiamate tra utenti che hanno il proprio MMSI. Quindi, non è esatto considerare il sistema dsc come sinonimo della funzione distress.
Va da sé che uno degli utilizzi più importanti è certamente quello della chiamata in situazioni di emergenza tramite il tasto rosso distress. Si tratta di un servizio che si aggiunge a quello ben noto previsto tramite il canale 16. Il tasto distress permette una gestione molto più veloce dell’emergenza. Per usare il dsc è infatti sufficiente premere il tasto distress per alcuni secondi dopo aver alzato lo sportellino protettivo. Con un VHF avente incorporato un sistema GPS possono essere trasmesse automaticamente le coordinate della propria posizione. Si dovrà premere nuovamente il tasto distress per visualizzare sullo schermo le informazioni che verranno trasmesse; per confermarle e per inviare il segnale, basterà premere nuovamente il pulsante rosso per alcuni secondi. In pochissimo tempo con il tasto distress e il sistema dsc è possibile inviare una richiesta di soccorso completa della propria posizione, in modo preciso e senza errori, anche in situazioni di estrema difficoltà o in preda al panico.
Tutto semplice e facile? Forse. Una domanda sorge spontanea. Dato che l’utilizzo del sistema dsc richiede il superamento di un esame, cosa succede se utilizzo il tasto distress senza avere uno dei 4 certificati, in sostanza, per il diportista, lo src (Short Range Certificate)? In teoria sarei soggetto ad una sanzione (pare piuttosto salata, si parla di quasi 700 euro). Premesso che se mi trovassi in una situazione di vera emergenza, con pericolo per la vita umana, non mi farei scrupolo nel rischiare qualsiasi multa, ci vengono in aiuto le Radio Regulations ITU (la summa regolamentare dell’UIT – Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, ratificata in toto dall’Italia, dove si parla anche del servizio radiomarittimo e del sistema GMDSS), che stabiliscono all’articolo 30.2 che “nessuna di queste regole deve impedire a chicchessia di richiedere soccorso in qualsiasi modalità tecnica disponibile”. Quindi, l’invio di un mayday, purché giustificato da una vera emergenza, sia tramite il tradizionale canale 16, sia tramite il tasto rosso distress del VHF, non può essere sanzionato e non richiede nessun certificato operatore. Semplice buon senso. La possibilità di salvare vite umane viene prima di qualsiasi procedura. D’altra parte, un utilizzo del tasto distress per una situazione che non è di vera emergenza sarebbe doverosamente sanzionato. Così come l’uso del sistema dsc per gli altri servizi senza essere in possesso del certificato src.
In conclusione, la mia personale opinione è che la frequenza di un corso per l’ottenimento del certificato src, seppur non obbligatorio al fine di evitare un’eventuale sanzione in una chiamata di emergenza, sia sempre utile; quando si naviga, più cose si sanno meglio è. Tuttavia, se non abbiamo il certificato src ma disponiamo di un VHF con il tasto distress, meglio se con GPS incorporato, informiamoci almeno su come usarlo.
Tenente di Vascello
Alfredive
Mi piace
- 2/65
Hai fatto un bel riassunto e concordo pienamente con quello che hai scritto
Alfredo

Alson Flash 750, Yamaha F250DETX-A 4t, VHF Cobra Marine 57 W EU+, Autopilota Raymarine S1000, Plotter Geonav Sunshine 6, Eco Humminbird 728, NMEA2Wifi multiplexer, Frigo Mobicool Mcf 40

https://www.gommonauti.it/donazione.php
Tenente di Vascello
FilippoA73
1 Mi piace
- 3/65
Secondo me la multa tela becchi eccome visto che la norma che hai citato, se la leggi bene, riguarda esclusivamente la convenzione Solas per la navigazione mercantile. Detto questo io pure in situazione di emergenza userei DSC anche senza src, ma la domanda vera è : senza aver fatto il corso in situazione di emergenza pensi di riuscire ad utilizzare correttamente DSC? Da quel che so non basta schiacciare il tasto ma c'è comunque una procedura seppur semplice da seguire. E comunque se vogliamo navigare sicuri perché chiedere codice e poi non fare corso abilitante?
Saver 750 Cabin + Yamaha 300
San Felice Circeo

Ex Marinello Eden 22 + mercury optimax 150
Tenente di Vascello
Montecristo 1000 (autore)
Mi piace
- 4/65
Non ho competenze giuridiche e la questione sembra controversa. Alcuni giuristi sostengono che in caso di contestazione il ricorso sarebbe vinto. In ogni caso, il mio consiglio è di informarsi. Esistono corsi on-line e diversi testi. In alternativa, imparare almeno la procedura del distress come riportato sul manuale di uso del proprio VHF avendo cura di richiedere l'MMSI, altrimenti il DSC e il tasto Distress non si attivano.
Tenente di Vascello
Montecristo 1000 (autore)
Mi piace
- 5/65
Il problema è che la richiesta del codice MMSI è solo una formalità. Il certificato SRC richiede un esame con qualche difficoltà burocratica. Basta questo per capire che molti non ci pensano nemmeno ad avere il certificato SRC. E allora, piuttosto che niente, meglio piuttosto e imparare almeno ad usare il tasto Distress sperando di non doverlo usare mai, ovviamente. La procedura, come brevemente descritto nel post di apertura, è piuttosto semplice e a prova di errore. Secondo me molto più semplice e rapida di quella da seguire con il canale 16.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
Mi piace
- 6/65
Ci sono un po’ di errori.

Prima di tutto puoi avere l’abilitazione SRC anche attraverso i corsi RYA, che si tengono in tutta Italia, e non solo con l’esame MISE.

Poi non puoi abilitare la funzione DSC senza avere l’abilitazione almeno SRC, altrimenti sei in contravvenzione già per quello.

In più, schiacciare il tasto Distress è solo la prima delle operazioni di emergenza da compiere per lanciare o rilanciare un segnale di soccorso. Non è alternativa al messaggio sul canale 16, ci si aggiunge e va rispettata una forma particolare per il messaggio. Se non le conosci rischi di creare solo inutile confusione e non faciliti affatto i soccorsi.

Dai un’occhiata qui https://www.gommonauti.it/ptopic112986_come_fare_una_chiamata_d_emergenza_quando_lanciare_un_mayday_e_come_farlo_tutorial.html

Ancora, con la funzione DSC attivata il VHF ti va in allarme ogni messaggio urgente, compresi i preavvisi del meteo (!).

Conclusione: se non sei abilitato non inserire il codice MMSI nell’apparato. Dai retta a zio.
Tenente di Vascello
Montecristo 1000 (autore)
Mi piace
- 7/65
Caro Gulliver, permettimi di non essere d'accordo. E’ vero che i corsi RYA consentono di ottenere il certificato SRC, ma nel post di apertura avevo scritto che non intendevo parlare di altri modi per conseguire il certificato per non appesantire il testo. Il motivo principale del post è quello di invitare comunque a saper utilizzare il tasto Distress anche se non si vuole prendere il certificato SRC. La procedura di attivazione del Distress è piuttosto semplice. Sul canale Youtube ci sono diversi video che la mostrano in dettaglio, ad esempio con un VHF molto comune, quello della ICOM. Sarò molto pragmatico e faccio un esempio concreto. Appassionato di pesca, esce da solo con la barca al mattino presto, poche barche in giro, non molta visibilità, viene colto da malore, attacco cardiaco ad esempio, a mala pena riesce a non perdere i sensi, pensi che avrebbe più chance di ricevere soccorso senza il tasto Distress considerando che dovrebbe effettuare una chiamata vocale, magari con voce non proprio chiara e stentorea, aspettare conferma, dare la propria posizione e via dicendo? La multa, ammesso che non sia contestabile, sarebbe l’ultimo dei problemi.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
Mi piace
- 8/65
Non ci siamo capiti. Se non hai l’SRC non puoi inserire l’MMSI nell’apparato.

È vietato. Poi non è che se non vuoi parlarne il RYA sparisce.

Inoltre se premi solo il tasto rosso e non rilanci sul 16 con i messaggi giusti hai fatto una cosa perfettamente inutile.

Poi tu fai quello che vuoi. Ma su un forum, dove le cose rimangono scritte per anni, bisogna spiegare cosa è lecito e cosa non lo è, cosa è utile e cosa crea confusione, come un lancio distress senza messaggio voce.

Il corso si fa per imparare queste cose. Io non le insegno di sicuro ma le ho imparate.
Tenente di Vascello
Montecristo 1000 (autore)
Mi piace
- 9/65
Ho compreso benissimo la tua posizione e non la condivido, ma evitiamo polemiche.
Ho fatto un esempio concreto ed espresso la mia opinione presentando un esempio concreto. Preferisco (non parlo di me, perché io abito a Roma e ho meno problemi a prendere il certificato SRC) inserire l'MMSI anche senza il certificato SRC e avere più possibilità di cavarmela, al limite con un chiamata tramite Distress senza successiva conferma sul canale 16 se non ne avessi la possibilità fisica (non è vero che sarebbe inutile).
Quindi il mio consiglio è: comprate un VHF con GPS e, se proprio non volete prendere il certificato SRC, imparate insieme alla procedura classica (il canale 16, per intenderci) anche quella con DSC/Distress. E' illegittima? Prenderete la multa? Forse, ma allora a quelli che portano un 40 cv a 70 cv e certo non per motivi di emergenza, cosa dovremmo fare?
Ammiraglio di squadra
Gulliver
Mi piace
- 10/65
Nessuna polemica.

Il segnale automatico sul 70 ha la funzione di far suonare l’allarme sugli apparati abilitati e di commutarli immediatamente sul canale 16 per ascoltare il messaggio voce.

Se il messaggio voce non arriva la chiamata automatica viene classificata come incompleta e non scatta l’obbligo di verifica proprio per la sua incompletezza.

Non tutti i VHF registrano la chiamata per ricavarne le coordinate e la causa di distress e quindi le possibilità che non venga lanciato il soccorso sono molto rilevanti. Quindi se proprio vuoi violare la legge fai la chiamata automatica ma impara a doppiarla subito con quella voce.

Sempre che controllandoti il VHF la capitaneria in un precedente fermo non si accorga del DSC abilitato e della mancanza dell’src.
Sailornet