Mini tour estate 2018 - da Borghetto S.Spirito ad Agay (Cote d'Azur)
wiz (autore)
5
- 1/14
- Ultima modifica di wiz il 23/07/18 17:25, modificato 1 volta in totale
Anche quest'anno la voglia di navigare ha prevalso sul poco tempo a disposizione.
Nonostante i giorni disponibili fossero solo quattro siamo riusciti a fare una bella navigazione che dal ponente ligure ci ha portato nel cuore della Costa Azzurra.
Dopo avere accuratamente preso visione delle condimeteo e dopo un accordo dell'ultimo minuto, io ed il mio equipaggio (la mia consorte) unitamente all'amico del forum Sing71 accompagnato dal figlio Lorenzo, abbiamo deciso di mollare gli ormeggi e di rivolgere le prue a W con l'obiettivo di raggiungere le Ile de Lerins, arcipelago prospiciente la città di Cannes.
Questi i nostri mezzi :
Gommone Zodiac Medline con motore Yamaha 40 hp
equipaggio 2 adulti, io e mia moglie Carola
Gommone Selva 520 com motore Selva Dorado 40 hp
equipaggio 2 adulti, Filippo (Sing 71) e Lorenzo
Giorno 1 - 10 luglio martedì
Sveglia presto. Ore 7.30 siamo già in porto, la partenza è prevista per le 8.
Tutti gli adempimenti di rito (benzina, acqua, cambusa ecc ...) sono già stati compiuti il giorno prima;
i gommoni e gli equipaggi sono pronti per la lunga navigazione che ci attende ..... c'è solo da comperare il pane.
Alle 8.15 siamo in uscita dal porto di Borghetto S. Spirito.
Il mare è calmo e la giornata è bellissima.
La costa ligure sfila alla nostra dritta con tutti i suoi borghi,
qui Filippo mentre doppia Capo Mele, sede di un importante radiofaro, caposaldo per la navigazione in tutto il Mediterraneo, le cui strutture si intravedono sulla sommità del promontorio.
L'aria è fresca e la navigazione è davvero piacevole, ma dopo quasi due ore una sosta bagno è obbligatoria.
Decidiamo di fermarci a Capo Mortola, con la villa Hanbury ed i suoi magnifici giardini sullo sfondo e le secche affioranti ricche di pesci a portata di tuffo.
Si prosegue verso Ovest e si passa il confine con la Francia.
Ci accoglie Mentone, ma il luogo che catalizza la nostra attenzione è Montecarlo;
il Principato di Monaco visto dal mare è sempre di grande impatto, con tutti i suoi grattacieli di lusso ed il Museo Oceanografico in prima fila sulla linea di costa.
Qualche foto di rito ed una breve pausa sono imperdibili
La Costa Azzurra ci ammalia con le sue belle ville sul mare e con un'infinità di calette con acqua trasparente.
Intanto la navigazione procede spedita, il mare si mantiene calmo in assenza di vento e quindi riusciamo a mantenere una velocità costante di 21 - 22 nodi a circa 4200 giri ..... insomma condizioni ottimali.
Miglio dopo miglio le Ile de Lerins sono raggiunte !
Imbocchiamo il canale fra le due isole a lento moto (max velocità ammessa 5 nodi)
e intorno a mezzogiorno facciamo l'ingresso nell'ormeggio dell'Ile de St. Honorat
Ormeggiamo e consumiamo un bel pranzo al sacco e ci godiamo una pennichella all'ombra dei nostri tendalini, dopo più di 70 miglia di navigazione.
Nel pomeriggio gran giro dell'isola con visita dell'Abbazia e della torre sul mare .... meravigliosa, con quel non so che di mistico; sembrava di essere sul set del film "il nome della rosa".
questo il vino di gran qualità che i monaci benedettini producono
Piegati dalla lunga navigazione e dal sole cocente facciamo ritorno ai gommoni, molliamo gli ormeggi per il giro dell'isola ed un bel bagno tonificante.
Facciamo quindi ritorno all'ormeggio e ci prepariamo per la cena.
Qui il gruppo al completo con un autoscatto
Procediamo quindi al montaggio delle tende per il campeggio nautico.
Lo stazionamento in quest'isola è davvero magico, si respira un'atmosfera mistica che si prova solo qui ...... ma un vero fastidio sono le zanzare, presenti in quantità .... mi sembra di essere in pianura padana.
Totale navigazione giorno 1 : 73 miglia
Nonostante i giorni disponibili fossero solo quattro siamo riusciti a fare una bella navigazione che dal ponente ligure ci ha portato nel cuore della Costa Azzurra.
Dopo avere accuratamente preso visione delle condimeteo e dopo un accordo dell'ultimo minuto, io ed il mio equipaggio (la mia consorte) unitamente all'amico del forum Sing71 accompagnato dal figlio Lorenzo, abbiamo deciso di mollare gli ormeggi e di rivolgere le prue a W con l'obiettivo di raggiungere le Ile de Lerins, arcipelago prospiciente la città di Cannes.
Questi i nostri mezzi :
Gommone Zodiac Medline con motore Yamaha 40 hp
equipaggio 2 adulti, io e mia moglie Carola
Gommone Selva 520 com motore Selva Dorado 40 hp
equipaggio 2 adulti, Filippo (Sing 71) e Lorenzo
Giorno 1 - 10 luglio martedì
Sveglia presto. Ore 7.30 siamo già in porto, la partenza è prevista per le 8.
Tutti gli adempimenti di rito (benzina, acqua, cambusa ecc ...) sono già stati compiuti il giorno prima;
i gommoni e gli equipaggi sono pronti per la lunga navigazione che ci attende ..... c'è solo da comperare il pane.
Alle 8.15 siamo in uscita dal porto di Borghetto S. Spirito.
Il mare è calmo e la giornata è bellissima.
La costa ligure sfila alla nostra dritta con tutti i suoi borghi,
qui Filippo mentre doppia Capo Mele, sede di un importante radiofaro, caposaldo per la navigazione in tutto il Mediterraneo, le cui strutture si intravedono sulla sommità del promontorio.
L'aria è fresca e la navigazione è davvero piacevole, ma dopo quasi due ore una sosta bagno è obbligatoria.
Decidiamo di fermarci a Capo Mortola, con la villa Hanbury ed i suoi magnifici giardini sullo sfondo e le secche affioranti ricche di pesci a portata di tuffo.
Si prosegue verso Ovest e si passa il confine con la Francia.
Ci accoglie Mentone, ma il luogo che catalizza la nostra attenzione è Montecarlo;
il Principato di Monaco visto dal mare è sempre di grande impatto, con tutti i suoi grattacieli di lusso ed il Museo Oceanografico in prima fila sulla linea di costa.
Qualche foto di rito ed una breve pausa sono imperdibili
La Costa Azzurra ci ammalia con le sue belle ville sul mare e con un'infinità di calette con acqua trasparente.
Intanto la navigazione procede spedita, il mare si mantiene calmo in assenza di vento e quindi riusciamo a mantenere una velocità costante di 21 - 22 nodi a circa 4200 giri ..... insomma condizioni ottimali.
Miglio dopo miglio le Ile de Lerins sono raggiunte !
Imbocchiamo il canale fra le due isole a lento moto (max velocità ammessa 5 nodi)
e intorno a mezzogiorno facciamo l'ingresso nell'ormeggio dell'Ile de St. Honorat
Ormeggiamo e consumiamo un bel pranzo al sacco e ci godiamo una pennichella all'ombra dei nostri tendalini, dopo più di 70 miglia di navigazione.
Nel pomeriggio gran giro dell'isola con visita dell'Abbazia e della torre sul mare .... meravigliosa, con quel non so che di mistico; sembrava di essere sul set del film "il nome della rosa".
questo il vino di gran qualità che i monaci benedettini producono
Piegati dalla lunga navigazione e dal sole cocente facciamo ritorno ai gommoni, molliamo gli ormeggi per il giro dell'isola ed un bel bagno tonificante.
Facciamo quindi ritorno all'ormeggio e ci prepariamo per la cena.
Qui il gruppo al completo con un autoscatto
Procediamo quindi al montaggio delle tende per il campeggio nautico.
Lo stazionamento in quest'isola è davvero magico, si respira un'atmosfera mistica che si prova solo qui ...... ma un vero fastidio sono le zanzare, presenti in quantità .... mi sembra di essere in pianura padana.
Totale navigazione giorno 1 : 73 miglia
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
sing71
1
- 2/14
Grazie a te Fabio e a tua moglie siamo riusciti a fare questa avventura in piena sicurezza e imparando moltissimo!,!
Attendo il tuo racconto con il cuore pieno di ricordi ed emozioni..
Grazie mille
Sing71
Attendo il tuo racconto con il cuore pieno di ricordi ed emozioni..
Grazie mille
Sing71
Jack64
- 3/14
Fantastico
Fabio sempre il number one !!
Fabio sempre il number one !!
wiz (autore)
- 4/14
Troppo buoni !!!!!
Cerco solo di condividere le emozioni ed il piacere del navigare in gommone,
Cerco solo di condividere le emozioni ed il piacere del navigare in gommone,
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
supercoglia
- 5/14
Che spettacolo!!! Che bei posti e bell'avventura, aspettando il racconto degli altri giorni 😃.
Ciao ragazzi, complimenti
Ciao ragazzi, complimenti
Jack64
- 6/14
wiz ha scritto:Troppo buoni !!!!!
Cerco solo di condividere le emozioni ed il piacere del navigare in gommone,
La prossima volta chiamami
wiz (autore)
- 7/14
Giorno 2 - 11 luglio mercoledì
Al mattino sveglia presto.
Nell'ormeggio di St. Honorat alle 6.30 la Capitanerie di Cannes fa il suo sopralluogo per verificare che tutte le condizioni e le regole siano rispettate ed il sole già alto fa sentire il suo calore; la permanenza all'interno della tenda diventa così poco confortevole ...... quindi location sconsigliata ai dormiglioni.
Toelette e colazione, con ancora qualche zanzara più tenace delle altre ad infastidirci, e poi via ... si mollano gli ormeggi alla volta di Cannes.
Una volta entrati in porto chiediamo la possibilità di due ormeggi temporanei al pontile di transito, ma il mio francese è davvero pessimo e quest'anno non c'è Andrea in ausilio. Facciamo quindi un po' fatica a capire come fare, ma poi dopo il rifornimento dal benzinaio (1,79 euro/litro) ci indicano il "pontile d'accueil", tra l'altro con un cartello enorme proprio all'ingresso del porto ... .chissà come abbiamo fatto a non vederlo.
Ormeggiamo e scendiamo a terra per un bel giro nel borgo antico, spesa e break in questa bella città conosciuta nel mondo per il Festival Internazionale del Cinema .
Siamo in mezzo a yacht enormi, con equipaggio, i cui armatori arrivano da chissà dove ... e con le tasche sicuramente più piene delle nostre ...
questo il nostro vicino di ormeggio
ma i nostri amati gommoni, le nostre bolle d'aria, ci hanno portato fin qui esattamente come i loro mega yacht, beh insomma con qualche comodità in meno .....
La vista dalla chiesa del borgo antico
Fa molto caldo, non vediamo l'ora di tornare ai gommoni e di riprendere il mare.
Il programma per il pomeriggio è la visita all'isola di Sainte Marguerite.
Il mare è calmo, mosso solo dalle onde di scia dei mega yacht, la breve navigazione si compie in un attimo ed una volta raggiunta l'isola ci lanciamo in bel bagno tonificante.
L'acqua cristallina ed i bei fondali ci ospitano per una buona mezz'ora, poi sotto i tendalini consumiamo il pranzo al sacco.
Nel primo pomeriggio sbarchiamo sull'isola, approfittando del pontile di un ristorante d'elite.
L'approccio è molto diverso dall'isola di St. Honorat, questa è mondana, ci sono locali da ballo e ristoranti con musica ad alto volume, insomma, tutta un'altra cosa. Ci inoltriamo lungo le stradine in terra battuta con l'intento di raggiungere la fortezza che c'è alla sommità.
dopo una bella scarpinata arriviamo alla fortezza, molto particolare, con pianta pentagonale e propaggini pentagonali a tre dei vertici
insomma l'architetto che l'ha pensata era un po' fuori dagli schemi ..... ma cosa più interessante, smanettando su wikipedia apprendiamo che in questa fortezza è stato rinchiuso l'uomo con la maschera di ferro. Il gemello del re, che non poteva essere visto da nessuno perchè identico al sovrano ..... trama di un noto film con Di Caprio come protagonista.
Facciamo un bel giro della fortezza, grande come un paese, con piazze, chiese cortili, qualche foto
i nostri gommoni all'ancora visti dall'alto della fortezza
e l'isola di St. Honorat vista da Sainte Marguerite
Anche quest'isola è ricca di storia e la sua visita è affascinante ..... ma che caldo.
Si scende e facciamo ritorno ai gommoni, un bel bagno e poi via verso l'ormeggio di St. Honorat dove ci organizzeremo per la cena e ci prepareremo per la notte ... in compagnia delle solite zanzare.
Totale navigazione giorno 2 : 15 miglia
Totale dalla partenza 88 miglia
Al mattino sveglia presto.
Nell'ormeggio di St. Honorat alle 6.30 la Capitanerie di Cannes fa il suo sopralluogo per verificare che tutte le condizioni e le regole siano rispettate ed il sole già alto fa sentire il suo calore; la permanenza all'interno della tenda diventa così poco confortevole ...... quindi location sconsigliata ai dormiglioni.
Toelette e colazione, con ancora qualche zanzara più tenace delle altre ad infastidirci, e poi via ... si mollano gli ormeggi alla volta di Cannes.
Una volta entrati in porto chiediamo la possibilità di due ormeggi temporanei al pontile di transito, ma il mio francese è davvero pessimo e quest'anno non c'è Andrea in ausilio. Facciamo quindi un po' fatica a capire come fare, ma poi dopo il rifornimento dal benzinaio (1,79 euro/litro) ci indicano il "pontile d'accueil", tra l'altro con un cartello enorme proprio all'ingresso del porto ... .chissà come abbiamo fatto a non vederlo.
Ormeggiamo e scendiamo a terra per un bel giro nel borgo antico, spesa e break in questa bella città conosciuta nel mondo per il Festival Internazionale del Cinema .
Siamo in mezzo a yacht enormi, con equipaggio, i cui armatori arrivano da chissà dove ... e con le tasche sicuramente più piene delle nostre ...
questo il nostro vicino di ormeggio
ma i nostri amati gommoni, le nostre bolle d'aria, ci hanno portato fin qui esattamente come i loro mega yacht, beh insomma con qualche comodità in meno .....
La vista dalla chiesa del borgo antico
Fa molto caldo, non vediamo l'ora di tornare ai gommoni e di riprendere il mare.
Il programma per il pomeriggio è la visita all'isola di Sainte Marguerite.
Il mare è calmo, mosso solo dalle onde di scia dei mega yacht, la breve navigazione si compie in un attimo ed una volta raggiunta l'isola ci lanciamo in bel bagno tonificante.
L'acqua cristallina ed i bei fondali ci ospitano per una buona mezz'ora, poi sotto i tendalini consumiamo il pranzo al sacco.
Nel primo pomeriggio sbarchiamo sull'isola, approfittando del pontile di un ristorante d'elite.
L'approccio è molto diverso dall'isola di St. Honorat, questa è mondana, ci sono locali da ballo e ristoranti con musica ad alto volume, insomma, tutta un'altra cosa. Ci inoltriamo lungo le stradine in terra battuta con l'intento di raggiungere la fortezza che c'è alla sommità.
dopo una bella scarpinata arriviamo alla fortezza, molto particolare, con pianta pentagonale e propaggini pentagonali a tre dei vertici
insomma l'architetto che l'ha pensata era un po' fuori dagli schemi ..... ma cosa più interessante, smanettando su wikipedia apprendiamo che in questa fortezza è stato rinchiuso l'uomo con la maschera di ferro. Il gemello del re, che non poteva essere visto da nessuno perchè identico al sovrano ..... trama di un noto film con Di Caprio come protagonista.
Facciamo un bel giro della fortezza, grande come un paese, con piazze, chiese cortili, qualche foto
i nostri gommoni all'ancora visti dall'alto della fortezza
e l'isola di St. Honorat vista da Sainte Marguerite
Anche quest'isola è ricca di storia e la sua visita è affascinante ..... ma che caldo.
Si scende e facciamo ritorno ai gommoni, un bel bagno e poi via verso l'ormeggio di St. Honorat dove ci organizzeremo per la cena e ci prepareremo per la notte ... in compagnia delle solite zanzare.
Totale navigazione giorno 2 : 15 miglia
Totale dalla partenza 88 miglia
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
fran
1
- 8/14
Complimenti a tutti e soprattutto alla costola di Carola che si sta riscattando alla grande
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
wiz (autore)
- 9/14
Giorno 3 - 12 luglio giovedì
Su consiglio dell'amico Alematta, vero conoscitore della costa ed ispiratore di questo mini tour, ma anche di quello dell'anno scorso, decidiamo di dirigerci ad Agay - La redoute, frazione di St. Raphael (se così si può dire).
Di buon ora molliamo gli ormeggi, il mare è calmo e la navigazione nel Golfo de la Napoule è veramente piacevole.
Raggiungiamo la rade de Agay intorno alle 10; ci presentiamo al porticciolo turistico e chiediamo i soliti due ormeggi temporanei che otteniamo senza difficoltà, ma con l'impegno di lasciarli liberi per le 11.30.
Devo dire che in Francia non è mai successo di non riuscire ad ottenere il posto in porto .... cosa ben diversa a casa nostra, dove, nonostante l'esborso di tariffe variabili a seconda del periodo, spesso accade di non riuscire ad ormeggiare, benchè molti posti siano liberi. E' proprio un diverso modo di vivere il mare e di incentivare la nautica minore.
Tra l'altro l'ora e mezza che ci è stata concessa è stata più che sufficiente per visitare questo borgo, molto turistico, con una spiaggia lunghissima che ne è la vera attrattiva. I locali, la vita mondana e lo shopping sono invece nella città di St. Raphael, luogo esclusivo, sede municipale di questa piccola "frazione".
Agay sarà il luogo più a Ovest che raggiungeremo, a ben 85 miglia dal nostro porto di partenza;
dal momento in cui usciremo da questo porticciolo le nostre prue saranno rivolte a Est, e quindi possiamo definirlo come il "giro di boa" di questo mini tour.
La costa qui cambia colore, le falesie assumono il caratteristico colore rosso dell'ovest della Costa Azzurra, dando maggiore risalto al contrasto con le trasparenze dell'acqua.
dando bella mostra di ville fastastiche, con accesso diretto ed esclusivo alla spiaggia.
Pausa bagno e pranzo sotto i soliti tendalini dei nostri gommoni.
Nel pomeriggio, sempre su consiglio di Ale, ci dirigiamo a Theoule sur Mer.
Una volta arrivati ed ottenuti gli ormeggi in transito, riconosco il posto e ricordo di esserci già stato nel 2017 durante il rientro da Porquerolles con Andre 73.
Dopo un bel giro, molliamo gli ormeggi per la sosta bagno che faremo in prossimità della Pointe de l'Aiguille, caratterizzata dalle granitiche falesie a picco sul mare e dai molti pesci presenti.
Mentre Filippo fa una deviazione al porto di Cannes per un rabbocco di carburante, io mi dirigo verso l'Ile de St. Honorat, nel solito ormeggio che ci ospiterà per la notte e che sarà la costante di questa escursione.
Questi tramonti sono fissati nella memoria ed il rivederli evoca un mix di emozioni e di passione che solo gli amanti del mare possono capire.
Totale navigazione giorno 3 : 30 miglia
Totale dalla partenza 118 miglia
Su consiglio dell'amico Alematta, vero conoscitore della costa ed ispiratore di questo mini tour, ma anche di quello dell'anno scorso, decidiamo di dirigerci ad Agay - La redoute, frazione di St. Raphael (se così si può dire).
Di buon ora molliamo gli ormeggi, il mare è calmo e la navigazione nel Golfo de la Napoule è veramente piacevole.
Raggiungiamo la rade de Agay intorno alle 10; ci presentiamo al porticciolo turistico e chiediamo i soliti due ormeggi temporanei che otteniamo senza difficoltà, ma con l'impegno di lasciarli liberi per le 11.30.
Devo dire che in Francia non è mai successo di non riuscire ad ottenere il posto in porto .... cosa ben diversa a casa nostra, dove, nonostante l'esborso di tariffe variabili a seconda del periodo, spesso accade di non riuscire ad ormeggiare, benchè molti posti siano liberi. E' proprio un diverso modo di vivere il mare e di incentivare la nautica minore.
Tra l'altro l'ora e mezza che ci è stata concessa è stata più che sufficiente per visitare questo borgo, molto turistico, con una spiaggia lunghissima che ne è la vera attrattiva. I locali, la vita mondana e lo shopping sono invece nella città di St. Raphael, luogo esclusivo, sede municipale di questa piccola "frazione".
Agay sarà il luogo più a Ovest che raggiungeremo, a ben 85 miglia dal nostro porto di partenza;
dal momento in cui usciremo da questo porticciolo le nostre prue saranno rivolte a Est, e quindi possiamo definirlo come il "giro di boa" di questo mini tour.
La costa qui cambia colore, le falesie assumono il caratteristico colore rosso dell'ovest della Costa Azzurra, dando maggiore risalto al contrasto con le trasparenze dell'acqua.
dando bella mostra di ville fastastiche, con accesso diretto ed esclusivo alla spiaggia.
Pausa bagno e pranzo sotto i soliti tendalini dei nostri gommoni.
Nel pomeriggio, sempre su consiglio di Ale, ci dirigiamo a Theoule sur Mer.
Una volta arrivati ed ottenuti gli ormeggi in transito, riconosco il posto e ricordo di esserci già stato nel 2017 durante il rientro da Porquerolles con Andre 73.
Dopo un bel giro, molliamo gli ormeggi per la sosta bagno che faremo in prossimità della Pointe de l'Aiguille, caratterizzata dalle granitiche falesie a picco sul mare e dai molti pesci presenti.
Mentre Filippo fa una deviazione al porto di Cannes per un rabbocco di carburante, io mi dirigo verso l'Ile de St. Honorat, nel solito ormeggio che ci ospiterà per la notte e che sarà la costante di questa escursione.
Questi tramonti sono fissati nella memoria ed il rivederli evoca un mix di emozioni e di passione che solo gli amanti del mare possono capire.
Totale navigazione giorno 3 : 30 miglia
Totale dalla partenza 118 miglia
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
wiz (autore)
1
- 10/14
- Ultima modifica di wiz il 24/07/18 17:40, modificato 1 volta in totale
Giorno 4 - 13 luglio venerdì
Come al solito sveglia presto, stamani più presto del solito. Oggi si rientra e ci attende la lunga navigazione del ritorno .... che, chissà perchè, sembra sempre più lungo dell'andata.
Si smontano le tende
ed alle 7.00 usciamo dall'ormeggio,
Le condimeteo, secondo Lamma, eurometeo.com, meteo 3b, ilmeteo.it, canale 68 VHF ecc ... sono buone : mare calmo e assenza di vento.
E' con questo auspicio che iniziamo la nostra navigazione costiera.
Fino a Cap d'Antibes tutto ok.
Poi decidiamo di seguire la rotta diretta fino a Cap Ferrat allontanandoci un po' dalla linea di costa fino ad arrivare ad essere, nel punto più lontano, a circa 6 miglia.
Causa la brezza di terra, generata dalla differenza di temperatura tra mare e costa, dobbiamo affrontare onde al mascone di sinistra che raggiungono anche il metro di altezza, sospinte da un bel vento teso .... altro che brezza !!!!!
E' così che la navigazione diventa subito impegnativa e ci costringe a rallentare la marcia, anche se riusciamo ampiamente a mantenere i gommoni in planata ad una velocità di 16 - 17 nodi.
Raggiunto Cap Ferrat, con le giunture doloranti per il rodeo marino, facciamo la sosta colazione all'Anse de Fosses e la prima ora di navigazione è fatta.
Riprendiamo la rotta dopo circa mezz'ora e qui il mare è calmo e non c'è vento.
La costa, illuminata dal sole del mattino, scivola alla nostra sinistra e ci consente di ammirare, in favore di luce, le bellezze di Cap d'Ail, Roquebrune e del bellissimo Principato di Monaco.
Passiamo la frontiera mantenendoci sui 21 - 22 nodi ed il porto di arrivo si avvicina, ma ....... non abbiamo fatto i conti con Poseidone, che, incurante di tutte le previsioni e bollettini trasmessi, quando siamo al traverso di Bordighera, aziona i suoi ventilatori, attivando un bel vento teso, contrario alla nostra direzione di marcia.
Dopo circa 10 minuti anche il mare si adegua al volere del suo dio e ci ostacola con onde superiori al metro, oserei direi sul metro e mezzo, ripide e frangenti.
Insomma le onde che ben conoscono i gommonauti, ma che solitamente si formano nel pomeriggio ..... e qui sono le 9 del mattino !!!!!!
Propongo a Filippo di fare pausa, ma lui, che nel frattempo esaminava le condimeteo in tempo reale grazie ad internet, sosteneva che da li a poco il vento sarebbe calato e così anche le onde. Si decide allora di proseguire.
Giunti all'altezza di Sanremo, però, le condizioni sono cambiate ... in peggio. Le onde sono sempre più alte ed il vento è sempre più vigoroso.
Decidiamo allora di riparare a Porto Sole, approfitto per fare un po' di benzina, perchè come sappiamo bene, se il mare è mosso i consumi aumentano ed è bene non correre rischi.
Ormeggiamo al pontile di transito, anche qui completamente libero, smentendo drasticamente le mie considerazioni del post precedente.
Scendiamo a terra e facciamo una seconda colazione, questa volta al bar, con la caffetteria italiana ... ben diversa da quella francese.
Dopo circa un'ora di pausa, tenuto conto che vento e mare non ne vogliono sapere di quietarsi, Filippo propone di riprendere la navigazione, anche se dei due gommoni il suo è quello che soffre un po' di più sul mosso.
Molliamo gli ormeggi e riprendiamo la nostra marcia, ma la navigazione è davvero impegnativa !!!! Non è più un piacere !!!!
Nel frattempo Filippo si è attardato un pochino. Giunto all'altezza di Marina degli Aregai decido di entrare in porto e comincio a chiamare Filippo con il VHF , che non risponde, lo chiamo al cellulare, niente, e perfino mi sbraccio dalla diga foranea del porto, chiamandolo a gran voce, ma con quel vento e quel mare non mi sente e .... tira dritto.
Ora qualche considerazione ..... le mie giunture, più anziane delle sue, cominciano ad accusare i colpi di mare, ed avrei proprio voluto aspettare un mare più calmo.
Mi consulto con Carola, che mi richiama all'ordine dicendo "siamo partiti insieme e si deve arrivare insieme" quindi mi invita a riprendere il mare.
In cuor mio, sapevo che questa era la decisione giusta, ma ....... se si può evitare di timonare il gommone imbizzarrito ......
Nel frattempo è passato un quarto d'ora, mollo gli ormeggi e via all'inseguimento !!!
Meno male che riesco a mantenere una velocità superiore e così nel giro di qualche miglio lo raggiungo, ci parliamo, e lui mi dice che dopo Imperia le condizioni dovrebbero cambiare.
Effettivamente dopo aver doppiato Capo Berta il vento cala e anche il mare.
La navigazione torna ad essere piacevole e raggiungiamo l'isola Gallinara alle 13, dopo ben 6 ore dalla partenza, anche se con 1 ora e 45 di pausa.
Ultimo pranzo al sacco e gran bagno ristoratore.
Alle 17 facciamo rientro al porto di Borghetto, stanchi ma felici.
Anche questa avventura è finita ..... ora giusto il tempo di riprenderci e si comincerà a fantasticare sul prossimo tour ...... chissà se riusciremo a raggiungere Marsiglia, o a fare il giro della Corsica ....... per adesso si torna al lavoro.
Colgo l'occasione per ringraziare i miei compagni di viaggio, rigorosamente in ordine alfabetico :
Carola, Filippo e Lorenzo
è stato un vero piacere condividere con voi questi quattro giorni di mare, le miglia percorse e le onde superate.
Arrivederci alla prossima.
Totale navigazione giorno 4 : 70 miglia
Totale dalla partenza 188 miglia
Per gli amanti dei numeri :
totale miglia percorse 188
150 euro di carburante per circa 88 litri
Come al solito sveglia presto, stamani più presto del solito. Oggi si rientra e ci attende la lunga navigazione del ritorno .... che, chissà perchè, sembra sempre più lungo dell'andata.
Si smontano le tende
ed alle 7.00 usciamo dall'ormeggio,
Le condimeteo, secondo Lamma, eurometeo.com, meteo 3b, ilmeteo.it, canale 68 VHF ecc ... sono buone : mare calmo e assenza di vento.
E' con questo auspicio che iniziamo la nostra navigazione costiera.
Fino a Cap d'Antibes tutto ok.
Poi decidiamo di seguire la rotta diretta fino a Cap Ferrat allontanandoci un po' dalla linea di costa fino ad arrivare ad essere, nel punto più lontano, a circa 6 miglia.
Causa la brezza di terra, generata dalla differenza di temperatura tra mare e costa, dobbiamo affrontare onde al mascone di sinistra che raggiungono anche il metro di altezza, sospinte da un bel vento teso .... altro che brezza !!!!!
E' così che la navigazione diventa subito impegnativa e ci costringe a rallentare la marcia, anche se riusciamo ampiamente a mantenere i gommoni in planata ad una velocità di 16 - 17 nodi.
Raggiunto Cap Ferrat, con le giunture doloranti per il rodeo marino, facciamo la sosta colazione all'Anse de Fosses e la prima ora di navigazione è fatta.
Riprendiamo la rotta dopo circa mezz'ora e qui il mare è calmo e non c'è vento.
La costa, illuminata dal sole del mattino, scivola alla nostra sinistra e ci consente di ammirare, in favore di luce, le bellezze di Cap d'Ail, Roquebrune e del bellissimo Principato di Monaco.
Passiamo la frontiera mantenendoci sui 21 - 22 nodi ed il porto di arrivo si avvicina, ma ....... non abbiamo fatto i conti con Poseidone, che, incurante di tutte le previsioni e bollettini trasmessi, quando siamo al traverso di Bordighera, aziona i suoi ventilatori, attivando un bel vento teso, contrario alla nostra direzione di marcia.
Dopo circa 10 minuti anche il mare si adegua al volere del suo dio e ci ostacola con onde superiori al metro, oserei direi sul metro e mezzo, ripide e frangenti.
Insomma le onde che ben conoscono i gommonauti, ma che solitamente si formano nel pomeriggio ..... e qui sono le 9 del mattino !!!!!!
Propongo a Filippo di fare pausa, ma lui, che nel frattempo esaminava le condimeteo in tempo reale grazie ad internet, sosteneva che da li a poco il vento sarebbe calato e così anche le onde. Si decide allora di proseguire.
Giunti all'altezza di Sanremo, però, le condizioni sono cambiate ... in peggio. Le onde sono sempre più alte ed il vento è sempre più vigoroso.
Decidiamo allora di riparare a Porto Sole, approfitto per fare un po' di benzina, perchè come sappiamo bene, se il mare è mosso i consumi aumentano ed è bene non correre rischi.
Ormeggiamo al pontile di transito, anche qui completamente libero, smentendo drasticamente le mie considerazioni del post precedente.
Scendiamo a terra e facciamo una seconda colazione, questa volta al bar, con la caffetteria italiana ... ben diversa da quella francese.
Dopo circa un'ora di pausa, tenuto conto che vento e mare non ne vogliono sapere di quietarsi, Filippo propone di riprendere la navigazione, anche se dei due gommoni il suo è quello che soffre un po' di più sul mosso.
Molliamo gli ormeggi e riprendiamo la nostra marcia, ma la navigazione è davvero impegnativa !!!! Non è più un piacere !!!!
Nel frattempo Filippo si è attardato un pochino. Giunto all'altezza di Marina degli Aregai decido di entrare in porto e comincio a chiamare Filippo con il VHF , che non risponde, lo chiamo al cellulare, niente, e perfino mi sbraccio dalla diga foranea del porto, chiamandolo a gran voce, ma con quel vento e quel mare non mi sente e .... tira dritto.
Ora qualche considerazione ..... le mie giunture, più anziane delle sue, cominciano ad accusare i colpi di mare, ed avrei proprio voluto aspettare un mare più calmo.
Mi consulto con Carola, che mi richiama all'ordine dicendo "siamo partiti insieme e si deve arrivare insieme" quindi mi invita a riprendere il mare.
In cuor mio, sapevo che questa era la decisione giusta, ma ....... se si può evitare di timonare il gommone imbizzarrito ......
Nel frattempo è passato un quarto d'ora, mollo gli ormeggi e via all'inseguimento !!!
Meno male che riesco a mantenere una velocità superiore e così nel giro di qualche miglio lo raggiungo, ci parliamo, e lui mi dice che dopo Imperia le condizioni dovrebbero cambiare.
Effettivamente dopo aver doppiato Capo Berta il vento cala e anche il mare.
La navigazione torna ad essere piacevole e raggiungiamo l'isola Gallinara alle 13, dopo ben 6 ore dalla partenza, anche se con 1 ora e 45 di pausa.
Ultimo pranzo al sacco e gran bagno ristoratore.
Alle 17 facciamo rientro al porto di Borghetto, stanchi ma felici.
Anche questa avventura è finita ..... ora giusto il tempo di riprenderci e si comincerà a fantasticare sul prossimo tour ...... chissà se riusciremo a raggiungere Marsiglia, o a fare il giro della Corsica ....... per adesso si torna al lavoro.
Colgo l'occasione per ringraziare i miei compagni di viaggio, rigorosamente in ordine alfabetico :
Carola, Filippo e Lorenzo
è stato un vero piacere condividere con voi questi quattro giorni di mare, le miglia percorse e le onde superate.
Arrivederci alla prossima.
Totale navigazione giorno 4 : 70 miglia
Totale dalla partenza 188 miglia
Per gli amanti dei numeri :
totale miglia percorse 188
150 euro di carburante per circa 88 litri
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
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