E' scomparso il "Professore" Umberto Eco

Capitano di Vascello
yanez323 (autore)
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Forse non tutti se ne sono accorti, ma è scomparso, venerdì scorso, Umberto Eco.
Probabilmente è conosciuto ai più come autore de "Il nome della Rosa", ma è stato una delle figure più eminenti e da esportazione della cultura italiana contemporanea.
In questi giorni sono stati versati fiumi d'inchiostro per ricordarlo e credo che, ora, qualsiasi aggettivo sia superfluo.
A parte gli studi specialistici, vorrei ricordare la rubrica "la bustina dei minerva", per oltre trent'anni, sull'ultima pagina dell' Espresso,
un divertente osservatorio sull'evoluzione del costume e del linguaggio in Italia.
Da ultimo, un'osservazione un po' polemica :
https://www.gommonauti.it/ptopic62040_forse_quando_si_tratta_di_cultura_oppure.html?start=10
Contrammiraglio
lone wolf
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Navigando su internet sono venuto a conoscenza della morte del grande Umberto Eco quasi in diretta. Postare subito la notizia nel Forum era quasi come voler apparire il 1° della classe e poi personalmente ritengo di essere culturalmente la persona meno adatta per declamare la sua grandezza.
Ma, anche se l'ho già scritto da qualche parte, forse in occasione della morte di De Andrè, mi piace riaffermare che dovremmo imparare ad apprezzare e riconoscere la grandezza di un uomo quando è in vita.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Ho letto parte dei commenti di cui è pieno il web. Molti accondiscendenti, ma altri venefici e fuori luogo, in una sorta di ben poco elegante vendetta postuma tipica di certi ambienti.

Ho certamente letto sia il "Nome della rosa" che il "Pendolo di Foucault" ma non mi permetto di dare un giudizio sull'opera omnia perché il mio livello culturale non lo consente
E nemmeno credo che un mio commento farebbe piacere allo Scomparso, vista la sua aspra e nota critica al social web

Resta però un problema: chi deve stabilire chi ha diritto di parola e chi deve tacere?
Nemmeno un Nobel è più garanzia certa dopo che ad Obama è stato concesso quello per la per la pace,
Perché rifiutare l'idea che esista comunque un senso critico del lettore, ma imporre un obbligo indiretto di acriticità all'uditore a cui e stato assegnato in modo preventivo un relatore?

Non che non vi sia logica e ragione in ciò, ma un concetto espresso in tal modo assume il triste valore di puro pregiudizio
Perché non considerare forma di rimbecillimento culturale e psicologico anche altre forme di comunicazione come giornali e TV? (esempi di programmi e informazione scadentissimi e pilotati se ne trovano a bizzeffe) condotti oltretutto da personaggi imposti dall'alto e non per questo di qualità.
Senza dimenticare che molti virtuosi eccelsi interpreti del loro tempo ma non sempre del mondo, sono finiti in breve nell'oblio di una bibliografia fatta di note a piè di pagina (spesso di comodo)

Ma chi, ad esempio, in nella classica discussione tecnica su questo forum tra due esperti che litigano spiegando vie diverse ma entrambe efficienti per giungere alla medesima soluzione, deve stabilire a quale dei due debba essere concessa parola e fiducia se non il giudizio e la critica costruttiva degli utenti/lettori?

Sapere è una prerogativa, saper comunicare una virtù: credo che personaggi baciati dall'eccellenza abbiano anche il dovere umano e morale d'essere d'esempio
Per capirci Maradona a mio parere non è un "esempio"
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet