[fotoracconto] Piccola crociera nella Sardegna occidentale [pag. 2]
roccaste
- 11/17
Fantastico! Mi piacciono questi fotoracconti!
Ma più di tutto mi piacciono questi "lampi di genio"! Complimenti anticipati!
Ma più di tutto mi piacciono questi "lampi di genio"! Complimenti anticipati!
Focchi 680 + Honda BF200 + Rimorchio Cresci 1500Kg.
fran (autore)
1
- 12/17
Dada77 ha scritto:Anche chi ha scattato la foto......
C'entra forse Ventotene?
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
lima74
- 13/17
Dada77 ha scritto:Anche chi ha scattato la foto......
Coincide con chi ha fatto tana
fran (autore)
- 14/17
Bosa
Bosa è una caratteristica città sul fiume Temo, unico fiume navigabile della Sardegna, con un bel centro storico e, soprattutto, una popolazione molto cordiale e ospitale. Molte case sono colorate con colori sgargianti, su tutto domina il Castello Malaspina, edificato nel 1112 (data stabilita dal Fara ma recentemente contestata e spostata al XIII secolo) dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana. In seguito alla sua costruzione, gli abitanti della Bosa Vetus, ubicata nei pressi della chiesa di San Pietro, si trasferirono sotto il castello e lì costruirono le proprie abitazioni per ottenerne protezione, dando così origine al borgo tardo medioevale. Al castello si arriva tramite s’Iscala ‘e sa rosa e s’Iscala longa, due lunghe scalinate poste ad est e a ovest del borgo, oppure attraverso s’Iscala ‘e s’ainu che percorre le strette vie. Una certa pigrizia ci ha suggerito di rimanere a bassa quota
La città di Bosa e il Castello Malaspina
A Bosa siamo rimasti quattro giorni, abbiamo varato il gommone con l'aiuto di davide.ang, partecipato alla Processione della Madonna del Mare, navigato nelle termiche di Capo Marrargiu, incontrato il Grifone reale, e ricevuto grande ospitalità da davide.ang e da andria e rispettive armatrici, Ada e Monica con i quali abbiamo condiviso uno degli sport preferiti dai gommonauti
Gambe sotto il tavolo
Il varo nel fiume Temo
Le termiche di Capo Marrargiu
La particolare conformazione orografica della costa e delle colline limitrofe causa quotidianamente l’instaurarsi di correnti termiche che generano forti venti e conseguente mare increspato e mosso, tali da condizionare le attività turistiche e gli stessi abitanti.Tipicamente le termiche si instaurano nel primo pomeriggio ed è quindi consigliabile non trovarsi in mare aperto in quelle ore, soprattutto se si deve navigare da est ad ovest. Nel caso ci si trovi nel mezzo di queste termiche, la miglior cosa da fare è cercare un ancoraggio in una delle innumerevoli insenature della costa e rientrare nel tardo pomeriggio, intorno alle sei sette, quando l'effetto della termica praticamente scompare e si riesce quindi a navigare comodamente. Un pomeriggio siamo rientrati verso le quattro, nel pieno di una termica. Avendo rotta ovest est non ero preoccupato ed infatti, von il mare al giardinetto e/o di poppa riuscivamo a navigare abbastanza bene sui 20 nodi, con altezza delle onde stimata intorno a 80-100 cm. Le bandierine quasi ferme del successivo filmato stanno appunto a significare che il vento ha circa la stessa velocità del gommone.
Capo Marrargiu
Un geiser a Capo Marrargiu
In navigazione a Capo Marrargiu
Il Grifone
A Bosa è presente una consistente colonia di Grifoni (Gyps fulvus) che nidificano sulle falesie di Capo Marrargiu. Sono state censite circa 30 coppie attive per un totale di circa 100 esemplari, che probabilmente rappresentano un numero sufficiente a garantire la non estinzione della specie. La loro mole e la grande dimensione delle ali impediscono di fatto ai grifoni di alzarsi in volo autonomamente se non lanciandosi dall’alto di una roccia, planando abilmente e sfruttando le correnti termiche per risalire in quota. Durante queste planate cercano carcasse di animali morti di cui cibarsi, e banchettano fino al completo spolpamento della carcassa stessa: il conseguente appesantimento rende ancora più problematica la ripartenza; allora i grifoni “zompettano” fino a raggiungere il bordo della scogliera, da cui si lanciano per poi nuovamente risalire in quota sfruttando le correnti termiche, in una continua planata.
Grifone in planata alla ricerca di cibo
end partciù
Bosa è una caratteristica città sul fiume Temo, unico fiume navigabile della Sardegna, con un bel centro storico e, soprattutto, una popolazione molto cordiale e ospitale. Molte case sono colorate con colori sgargianti, su tutto domina il Castello Malaspina, edificato nel 1112 (data stabilita dal Fara ma recentemente contestata e spostata al XIII secolo) dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana. In seguito alla sua costruzione, gli abitanti della Bosa Vetus, ubicata nei pressi della chiesa di San Pietro, si trasferirono sotto il castello e lì costruirono le proprie abitazioni per ottenerne protezione, dando così origine al borgo tardo medioevale. Al castello si arriva tramite s’Iscala ‘e sa rosa e s’Iscala longa, due lunghe scalinate poste ad est e a ovest del borgo, oppure attraverso s’Iscala ‘e s’ainu che percorre le strette vie. Una certa pigrizia ci ha suggerito di rimanere a bassa quota
La città di Bosa e il Castello Malaspina
A Bosa siamo rimasti quattro giorni, abbiamo varato il gommone con l'aiuto di davide.ang, partecipato alla Processione della Madonna del Mare, navigato nelle termiche di Capo Marrargiu, incontrato il Grifone reale, e ricevuto grande ospitalità da davide.ang e da andria e rispettive armatrici, Ada e Monica con i quali abbiamo condiviso uno degli sport preferiti dai gommonauti
Gambe sotto il tavolo
Il varo nel fiume Temo
Le termiche di Capo Marrargiu
La particolare conformazione orografica della costa e delle colline limitrofe causa quotidianamente l’instaurarsi di correnti termiche che generano forti venti e conseguente mare increspato e mosso, tali da condizionare le attività turistiche e gli stessi abitanti.Tipicamente le termiche si instaurano nel primo pomeriggio ed è quindi consigliabile non trovarsi in mare aperto in quelle ore, soprattutto se si deve navigare da est ad ovest. Nel caso ci si trovi nel mezzo di queste termiche, la miglior cosa da fare è cercare un ancoraggio in una delle innumerevoli insenature della costa e rientrare nel tardo pomeriggio, intorno alle sei sette, quando l'effetto della termica praticamente scompare e si riesce quindi a navigare comodamente. Un pomeriggio siamo rientrati verso le quattro, nel pieno di una termica. Avendo rotta ovest est non ero preoccupato ed infatti, von il mare al giardinetto e/o di poppa riuscivamo a navigare abbastanza bene sui 20 nodi, con altezza delle onde stimata intorno a 80-100 cm. Le bandierine quasi ferme del successivo filmato stanno appunto a significare che il vento ha circa la stessa velocità del gommone.
Capo Marrargiu
Un geiser a Capo Marrargiu
In navigazione a Capo Marrargiu
Il Grifone
A Bosa è presente una consistente colonia di Grifoni (Gyps fulvus) che nidificano sulle falesie di Capo Marrargiu. Sono state censite circa 30 coppie attive per un totale di circa 100 esemplari, che probabilmente rappresentano un numero sufficiente a garantire la non estinzione della specie. La loro mole e la grande dimensione delle ali impediscono di fatto ai grifoni di alzarsi in volo autonomamente se non lanciandosi dall’alto di una roccia, planando abilmente e sfruttando le correnti termiche per risalire in quota. Durante queste planate cercano carcasse di animali morti di cui cibarsi, e banchettano fino al completo spolpamento della carcassa stessa: il conseguente appesantimento rende ancora più problematica la ripartenza; allora i grifoni “zompettano” fino a raggiungere il bordo della scogliera, da cui si lanciano per poi nuovamente risalire in quota sfruttando le correnti termiche, in una continua planata.
Grifone in planata alla ricerca di cibo
end partciù
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
fran (autore)
1
- 15/17
Bosa (cont.)
La processione della Madonna del Mare
Questa celebrazione deriva dalla fede popolare che ritiene che la Madonna venne dal mare con il Bambino. Poiché la storia di Bosa è anche una storia di naufragi, la Madonna col Bambino non poté che raggiungere il cuore della Planargia passando per mare: infatti questa statua di legno fu ritrovata sulla spiaggia nei pressi di un’antica cappella e si è creduto per tradizione che potesse trattarsi della polena di una nave perduta in tempesta. Questa statua viene normalmente custodita per tutto l'anno presso la Parrocchia di Bosa Marina e nella prima domenica di agosto viene trasportata lungo il fiume Temo (ripeto, l’unico fiume navigabile della Sardegna) fino a Bosa in una variopinta, rumorosa e allegra processione composta da centinaia di barche di pescatori, di bosani, di turisti e per quest'anno anche di gommonauti con guidone del decennale ed esposta nella Cattedrale di Bosa per tutta la giornata. Nel tardo pomeriggio si effettua il percorso inverso. Tutto molto suggestivo.
La Madonna del mare
La processione della Madonna del Mare
Appassionati della voga partecipano alla processione
Addobbi floreali delle barche della processione e turisti sulle sponde del fiume Temo
La rappresentanza dei gommonauti
Marshall68 e Pepalo e figli vari
andria e lone wolf e consorti e figlia
davide.ang e famiglia, chissà che cosa vuol dire A2 + 2
Ladyfran
E alla fine della processione non ce lo siamo fatto un goccetto (seeeeeeee, un goccetto, ma mi faccia il piacere ) di Malvasia riserva speciale Cantina Angotzu?
Cantina Angotzu
Anche il guidone non voleva più venire via
Rinnoviamo, io e Ladyfran, personali e speciali ringraziamenti ad andria e davide.ang per l'ospitalità e il supporto forniti durante il nostro soggiorno a Bosa, e a lone wolf e Marshall68, veri motori della staffetta 2015 in terra sarda.
end partrì
La processione della Madonna del Mare
Questa celebrazione deriva dalla fede popolare che ritiene che la Madonna venne dal mare con il Bambino. Poiché la storia di Bosa è anche una storia di naufragi, la Madonna col Bambino non poté che raggiungere il cuore della Planargia passando per mare: infatti questa statua di legno fu ritrovata sulla spiaggia nei pressi di un’antica cappella e si è creduto per tradizione che potesse trattarsi della polena di una nave perduta in tempesta. Questa statua viene normalmente custodita per tutto l'anno presso la Parrocchia di Bosa Marina e nella prima domenica di agosto viene trasportata lungo il fiume Temo (ripeto, l’unico fiume navigabile della Sardegna) fino a Bosa in una variopinta, rumorosa e allegra processione composta da centinaia di barche di pescatori, di bosani, di turisti e per quest'anno anche di gommonauti con guidone del decennale ed esposta nella Cattedrale di Bosa per tutta la giornata. Nel tardo pomeriggio si effettua il percorso inverso. Tutto molto suggestivo.
La Madonna del mare
La processione della Madonna del Mare
Appassionati della voga partecipano alla processione
Addobbi floreali delle barche della processione e turisti sulle sponde del fiume Temo
La rappresentanza dei gommonauti
Marshall68 e Pepalo e figli vari
andria e lone wolf e consorti e figlia
davide.ang e famiglia, chissà che cosa vuol dire A2 + 2
Ladyfran
E alla fine della processione non ce lo siamo fatto un goccetto (seeeeeeee, un goccetto, ma mi faccia il piacere ) di Malvasia riserva speciale Cantina Angotzu?
Cantina Angotzu
Anche il guidone non voleva più venire via
Rinnoviamo, io e Ladyfran, personali e speciali ringraziamenti ad andria e davide.ang per l'ospitalità e il supporto forniti durante il nostro soggiorno a Bosa, e a lone wolf e Marshall68, veri motori della staffetta 2015 in terra sarda.
end partrì
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
pepalo
- 16/17
Grande Fran. Approfitto del post per mandare un saluto a voi e a tutti i gommonauti conosciuti in quella piacevole occasione. Alla prossima!
le onde? i muscoli del mare!
andria
- 17/17
Prof...grazie a voi per la splendida compagnia...noi non abbiamo fatto nulla di speciale...ha fatto tutto Bosa... ehmn....quasi...
non datemi Karma perchè non li merito, però se volete farmi un bonifico il mio Iban è.....
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