Il Piave mormorava?? 24 maggio 1915 - 24 maggio 2015 [pag. 3]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Alcuni aneddoti sulla Canzone del Piave (o Leggenda del piave)

Fu scritta nel giugno 1918, dopo la Battaglia del Solstizio, non senza un pizzico di studiata retorica, da un Napoletano, E.A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta, autore tra l'altro, di "Balocchi e Profumi" (chi ricorda: "mamma, tu compri soltanto profumi per te")

Le quattro strofe che la compongono descrivono infatti i quattro momenti salienti: l'inizio della guerra, Caporetto, la resistenza sul piave e infine la vittoria che fa resuscitare i patrioti caduti Cesare Battisti, Nazario Sauro e Gugliermo Oberdan.
Ogni strofa termina con la parola "straniero"

Nella seconda la versione originale recitava "Ma in una notte triste si parlò di tradimento", attribuendo la sconfitta di Caporetto al tradimento di alcuni reparti che rifiutarono di combattere. Si accertò poi che quei reparti erano stati sterminati col gas.
Anni dopo il testo fu quindi mutato in "Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento"

In quei mesi si anelava la vittoria e l'unità della Patria.
Non si conosceva ancora la sorte degli Altoatesini e dei Fiumani, determinata anni dopo nella conferenza di Versailles: ("vinti i torvi imperi, la pace non trovò nè oppressi ne stranieri")

Per il senso di grande unitarietà che trasmette, fu adottata dal "Regno del Sud" come inno nazionale dopo l'8 settembre 1943 e fino al 12 ottobre 1946 in sostituzione della Marcia Reale sabauda. Nel 2008 fu poi riproposta come Inno Nazionale da Bossi.

In questo video il testo che scorre riporta la seconda versione, ma se fate attenzione al minuto 1.09 il cantante canta il testo della versione originale ("tradimento")
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet