Costruzione musone di prua in vtr per marlin 480

Salve a tutti Gommonauti.
Voglio presentarvi il lungo lavoro che mi ha impegnato nell' inverno.
E' da un po' di tempo che mi frullava l' idea di dotare il Marlin di un musone di prua, perché le esperienze in mare e lago, mi hanno convinto che sia un accessorio molto utile.
Allora ho cominciato a cercare sulla rete, in un sito a caso.................gommonauti.it....................
Ho guardato e riguardato il tutorial di maxm100 e vai topic sull' argomento.
Di solito, quando devo costruire o fare qualcosa, mi informo parecchio, perché non mi piace buttare tempo e soldi.
Allora, seguendo il tutorial, mi sono messo subito a cercare qualcuno che mi facesse un cilindro in polistirene, su cui poter poi appoggiare il musone lavorato, sempre in polistirene, per la resinatura.
Purtroppo la ricerca è stata deludente e nel frattempo il tempo è passato.
Un giorno, nel fare pulizia in cantina, ho trovato due pannelli di polistirene isolante, avanzati da un lavoro, dello spessore di 4 cm, quelli che usano per fare il cappotto dei muri esterni delle case, di materiale molto fine e compatto, questo......

Le dimensioni dei pannelli erano notevoli, circa 50x200 cm e ho pensato di tagliare delle porzioni e sovrapporle, per creare uno spessore sufficiente per realizzare il musone, usando il silicone per incollarli.
Rimaneva però il problema della base di appoggio cilindrica. Allora ho misurato il diametro dei tubolari le marlin, risultato 50 cm.
Sono partito con l' idea di realizzare due tondi piatti in legno e rivestirli con un compensato da avvolgere, ma ad un certo punto mi sono accorto che avevo a casa un bidone in plastica, di quelli usati nell' industria, di colore blu. Io lo uso come bidone per la raccolta differenziata della carta e mano al metro misurava proprio 50 cm !!!!.
Il lavoro poteva partire. Base cilindrica oK, pezzo di polistirene cubico per il musone ma come faccio a lavorare il polistirene nella parte curva ed avere un risultato decente ???
Ragiona un po' e che cosa mi invento. Procedo a sovrapporre i pannelli in poli, seguendo il profilo del bidone, cioè andando a formare una sorta di scaletta rivolta verso la superficie del bidone, il tutto abbondando un po', visto che poi il tutto andava sagomato.
Lavoro riuscito. I piccoli spazi triangolari che rimanevano vuoti tra i vari pannelli, li ho riempiti con la schiuma spray ed il giorno dopo tutto era pronto.
La cosa peggiore che ancora oggi non mi perdono, è quella di non trovare più le foto di questa fase.

A questo punto, indurito silicone e schiuma, ho sagomato il musone secondo il mio gusto, usando per i tagli una sega a nastro da falegname e per le rifiniture, taglierino e carta vetrata.
Questo è il risultato della forma, ricoperta di scotc di carta.

La forma l' ho incollata con un filo di silicone al bidone in plastica, pronto per la resinatura.
Questo è il risultato.

Ho aggiunto intorno alla sagoma altro scotc di carta, perché doveva isolare la resina dalla plastica per il successivo distacco.

Il tutto è pronto per la resinatura.
Ho acquistato tre latte da 1 kg. di resina poliestere e due metri quadri di tessuto. In totale ho speso circa 50 euro.

Giusto precisare che prima di allora, avevo verniciato spesso, ma resina non ne avevo mai usata.
Anche qui, mi è stato molto utile questo sito, dove ho cercato di farmi una cultura.
Anche per la questione del distacco della resina asciutta, ho un po' tremato. Ho deciso di cospargere lo scotc di carta con la cera per mobili, per avere un migliore effetto distaccante ( consiglio di un amico che ha costruito un musetto per la moto). Per fortuna l' avevo in casa ed i costi non sono lievitati.

Il risultato dopo due strati di resinatura è questo.

Devo dire che l' esperienza con la resina è stata così così. Credo di aver fatto una catalisi non corretta, perché dopo circa cinque/ dieci minuti, la resina è diventata molto densa e non sono più riuscito a spalmarla. Per fortuna avevo appena finito i due strati di resina / tessuto. Pensavo fosse lavorabile per più tempo.

Ho pensato che due strati erano sufficienti per poter procedere al distacco del polistirene interno e quindi ho sospeso i lavori ed ho messo il tutto ad asciugare fuori in giardino, per un paio di giorni.
Quando ho sentito che la resina era indurita, ho rotto a pezzi con uno scalpello affilato il polistirene che faceva da forma. Tolto tutto il poli, ho scaccato il nastro di carta che è venuto via abbastanza bene.

I risultato ottenuto è questo.

La fase successiva è stata quella di continuare gli strati di resinatura, sia esterni che interni. Sulla parte interna della superficie più estesa, quella che forma il piano principale, ho inserito un pannello in multistrato marino da 19 mm, opportunamente sagomato, visto che deve sopportare il peso l' attacco degli accessori (bitte, salpancora, ecc...). Il tutto con abbondante resina e tessuto.
Poi ho preferito inserire un pannello, stavolta più sottile ( da 12 mm), anche nella parete frontale, dove va ad appoggiare la punta dell' ancora.

Tutto questo lavoro di resinatura è durato parecchio tempo, anche perché mi dedicavo al musone a tempo perso e l' essicatura della resina ha preso molto tempo.

Quando ho ritenuto che gli spessori erano sufficienti, ho ritagliato le parti in eccesso delle fasce laterali, aiutandomi con seghetto alternativo e rifinendo con il flessibile e la levigatrice.

Ho dato poi una bella levigata a tutte le superfici del musone con la levigatrice a nastro.

Poi una bella scatola di stucco per vetroresina, per rimediare alle imperfezioni grossolane e via ancora di levigatrice rotorbitale.

Il finale con stucco da carrozziere, levigatrice e olio di gomito.

Il musone comincia farsi riconoscere.

Alla prossima puntata !!!!!

Ummmmm, sta venendo un bel lavoro. Chissà come starebbe sul marlin 5 90 ... .

Gran bel lavoro ...ti seguo

Complimenti !

Proseguo con l' illustrazione del lavoro.
La stuccatura devo dire che ha portato via parecchio tempo, vero che ho dovuto fare più interventi di levigatura, stuccatura e ancora levigatura.
Quanto ho ritenuto che la superficie era sufficientemente liscia, ho dato una prima e una seconda mano di fondo epossidico.
Asciugato, ho nuovamente fatto qualche ritocco e poi la mano finale di fondo epo.
Ho poi levigato il tutto con carta abrasiva bagnata da 600 e 800, fino a ritenere le superficie pronto per la verniciatura.

Si, verniciatura, perché ho preferito evitare il gelcoat, in quanto non avevo nessuna esperienza e leggendo qui, mi è sembrato di capire che non è proprio una passeggiata.
Ho quindi acquistato un barattolo di vernice poliuretanica bicomponente e fatte le dosi come indicato di vernice e catalizzatore, ho dato di compressore con ugello da 2 mm, come consigliatomi dal rivenditore.

Questo il risultato dopo due mani di poliuretanica.

La prima mano di bicomponente mi ha un po' messo in difficoltà, vero che subito dopo ho pensato di aver fatto una lavoro schifoso...........

Poi asciugando, magicamente si è distesa da sola ed il risultato è diventato accettabile, sempre considerato che era la prima volta con questo tipo di vernice.

Effettivamente ti è venuto proprio male, è orrendo !!! Facciamo così, questo lo dai a me e non diciamo niente a nessuno e tu ne cominnci un'altro . E va bene, dai ciò provato !!!
complimenti ottimo lavoro!

La bicomponente asciuga abbastanza in fretta.
Alla fine ho dato complessivamente tre mani.

La mia intenzione è sempre stata quella di finire il piano superiore con multistrato e comenti bianchi.

Anche in questa lavorazione l' esperienza è zero, ad accezione dei bellissimi topic trovati sempre sul solito sito................

Ho fatto tagliare un quadro di multistrato di okumè al vicino negozio brico, spessore 12 mm. Avevo il dubbio se mettere l' 8 mm o il 12, ma poi ho pensato ai comenti ed ho preferito il 12.

Inoltre, la mia intenzione era quella di arrotondare i bordi con la fresa verticale, munita dell' apposito utensile per bordare e quindi mi sono convinto che era meglio usare il 12 mm di spessore.

Il tutto sempre nell' ottica di realizzare il minor peso possibile. A questo livello siamo già intorno ai 4 kg di peso.

Ho poi disegnato sul pannello la sagoma particolare del musone, l' ho lavorata con sega circolale e rifinita nei bordi con levigatrice a nastro.

Devo dire senza questo utilissimo utensile, avrei avuto molte più difficoltà e soprattutto fatiche.

Questo il risultato del pannello lavorato ed appoggiato per le prove di misura.

Nel frattempo ho avuto una grande fortuna.

Mentre si parlava con un amico di moto, siamo andati sul discorso dell' acciaio inox aisi e lui mi ha subito detto che lo lavorava spesso, visto che ha un azienda di lavorazioni metalliche e costruisce anche parti di moto.

Allora gli ho detto se si poteva fare un piccolo musone con carrucola e blocca ancora..................

Mi ha detto di mandagli una foto, perché voleva vederne uno finito per capire.........

Sono andato in un negozio di nautica ed ho fotografato tre tipi di salpancora in aisi..................

Poi ho fatto un piccolo schizzo su carta per le misure...........

Il risultato, dopo i necessari tempi di lavorazione....... lo potete vedete con i vostri occhi.......................

Il salpa in acciaio aisi 316 è stato costruito tutto dal mio carissimo AMICO !!!

Quando gli ho chiesto quanto gli dovevo mi ha risposto............."""figurati................mi sono divertito a costruirlo................""".

Grazie Silvio.........grazie...grazie.....grazie......

Si prosegue con la formazione dei comenti.

Per farli ho usato la fresatrice verticale, nulla di professionale, pagata un po' di anni fa una cinquantina di euro, ma funziona ancora benissimo.

Ho usato fresa da 8 mm.

Si comincia con la tracciatura a matita dei comenti, secondo il proprio gusto.

Poi si aziona la fresa, aiutandosi con una guida, semplicemente un listello bloccato con morsetti, parallelo al comento da fresare.

Confesso che il primo pannello lavorato non è venuto bene come volevo. Praticamente mi è scappata la fresa in alcuni punti e ho buttato tutto.

Per fortuna l' avevo previsto ed ho rimodellato un nuovo pannello.

Questo il risultato del secondo pannello lavorato. Direi un po' meglio.

Finita la fresatura, con carta fine, ho rifinito i comenti sul bordo, perchè erano pieni di pelucchi di legno.

Sul fondo invece li ho lasciati perché ho pensato che potevano fare la presa per il sikaflex.

Prima di siliconare ho dato due mani di impregnate.

Poi ho provato a riempire i comenti, sul primo pannello toppato, per capire come lavorare e quale era il risultato.

Una volta asciugato il sika, ho dato con la mia fedele compagna di lavoro,....... la levigatrice a nastro........... ed il risultato è stato ottimo.

Quindi ho deciso di non mettere nastro di carta per coprire il legno.

Questo è il pannello fresato provato sul musone, prima di mettere il sikaflex.

Come potete vedere, il bordo è stato passato sempre con la fresa per arrotondare gli spigoli.

Ora il fissaggio.

Prima di riempire tutto con sika, ne ho messo un po' sotto, giusto un filo vicino al bordo.

Appoggiato il pannello di multistrato e centrato bene sul musone.

Poi ho messo sei viti inox autofilettanti negli angoli, annegate nei comenti, con lo scopo di non farle più vedere una volta steso il sika.

Finalmente si riempiono i comenti di silicone.

Una notte di asciugatura e poi grossolanamente con il cutter e a finire con levigatrice.

Questo il risultato con un ' altra mano di impregnate.

Che dite ??

bravo complimenti un bel lavoro,io oggi ho acquistato il tessuto orca per il fissaggio vediamo alla fine che esce fuori

Azz ... complimenti! e' uno spettacolo. Verramente ben fatto.
A breve ti disturbero' per chiederti altre info