Per non dimenticare [pag. 6]

Oggi saranno 27 anni anche dalla morte di Paolo Borsellino.
Il valore di quest'uomo, se ancora ci fosse bisogno di ribadirlo, si evince anche dalle recenti audizioni, desecretate qualche giorno fa.
Un Borsellino sbalordito dal fatto che nessuno avesse mai pedinato il fratello di Riina, che ogni settimana si recava da Castelvetrano, dove abitava, a Corleone.E chi andava a trovare a Corleone?
Bisogna meditare su queste "dimenticanze".
Ancora, grazie a te e alle persone che sono morte al tuo fianco.

Più che ammazzato... abbandonato...come le brave persone sanno e hanno sempre saputo

Sono stati abbandonati come chiunque lotti per una giusta causa e ci mette la faccia e tutto il resto della sua vita.I giusti sono molto pochi e agiscono sempre circondati da falsi amici pronti a tradire per il proprio tornaconto. Ecco perchè i veri eroi sono così rari . Chi è che sacrificherebbe la propria esistenza , la famiglia e ogni forma di divertimento e libertà personale nel nome di valori capiti da pochissimi e criticati dai più ? Questa società se li merita davvero questi eroi ? Sinceramente non credo.....

I morti vivono ancora.

I vivi sono nati morti, con i loro indegno mercanteggiare,le loro depravazioni, l'assenza di dignità.
E parlano..... parlano.... parlano...

Giornata lunga e faticosa, ma non potevo saltare l'appuntamento. Oggi è il ventottesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie e dei tre agenti di scorta.
In tempi di coronavirus le celebrazioni sono state ridimensionate. Sapete che vi dico, meglio così! La processione di politici "affranti" ce la siamo risparmiata.
Chi ha memoria ricorderà lo sgomento e il senso di smarrimento di quei giorni, di quelle settimane.
Ciò che importa adesso, dopo quasi tre decenni, è che la Sicilia è cambiata, che i siciliani sono cambiati, con buona pace du Zu Tanu e du Zu Totò.

Qualche settimana fa ho scoperto per caso che l'auto di Falcone è conservata in una teca di vetro a 500m da casa mia, all'interno di una scuola polizia penitenziaria.....

Bravo Red che che ce lo hai ricordato!!
Io non dimentico dov'ero e cosa facevo in quel pomeriggio di m****a

Aspettavo il vostro ricordo pronto a sparare la mia polemica.....
Anche i delinquenti infami fanno festa a casa oggi ..

A casa!
Un caso?

red1 ha scritto:

In tempi di coronavirus le celebrazioni sono state ridimensionate. Sapete che vi dico, meglio così! La processione di politici "affranti" ce la siamo risparmiata.
Chi ha memoria ricorderà lo sgomento e il senso di smarrimento di quei giorni, di quelle settimane.
Ciò che importa adesso, dopo quasi tre decenni, è che la Sicilia è cambiata, che i siciliani sono cambiati, con buona pace du Zu Tanu e du Zu Totò.

Un cambiamento che i Siciliani e la Sicilia devono solo a se stessi. L'ultimo sforzo è quello di liberarsi delle scorie che ancora li affliggono e mortificano un Terra senza eguali.:
Essere contro la mafia è il comportamento quotidiano, coerente e silenzioso di milioni di Siciliani. Sui palchi e palcoscenici a concionare, troppo spesso, ci sono personaggi che sulla "lotta alla mafia" si riempiono la bocca, ci hanno costruite brillanti carriere e non di rado sono collusi : i "professionisti dell'antimafia" come li ha definiti Leonardo Sciascia.
La prima volta che arrivai in Sicilia fu per lavoro, tantissimi anni, fa a Palermo. Fui preso "in consegna" da un carissimo amico e collega del luogo e la sera mi portò a fare quattro passi a piedi. Arrivammo in Piazza Marina, si fermò davanti ad una lapide e disse " Qui spararono a Joe Petrosino e da allora non è ancora finita..."
Adesso, da quattro anni, ci torno d'estate per girarla da turista e, da "foresto", ogni volta percepisco piccoli, continui cambiamenti in meglio. Il mio vecchio, carissimo amico, con mal celato orgoglio, conferma.

Yatar1963 ha scritto:

Bravo Red che che ce lo hai ricordato!!
Io non dimentico dov'ero e cosa facevo in quel pomeriggio di m****a

Aspettavo il vostro ricordo pronto a sparare la mia polemica.....
Anche i delinquenti infami fanno festa a casa oggi ..

A casa!
Un caso?

Per ragioni di correttezza, ho tagliato la foto che gira sul Web da qualche giorno... mai frase fu cosi azzeccata

16.58

L'inferno in città!

28 anni fa ci lasciavano Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta.
Con un orrendo attentato, in pieno centro abitato e senza nessun rispetto per la vita umana, la mafia ribadiva la sua sfida allo Stato.