Roma, la città eterna. [pag. 3]

Tenente di Vascello
gianluca1967
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- 21/36
Ragazzi purtroppo ultimamente leggo troppo spesso topic simili a questo oppure elenchi lunghissimi di cose che non funzionano!
sia chiaro che non e un appunto a tutti noi!
MA DICO IO........C'E' QUALCOSA CHE ANCORA FUNZIONA???????????????????????
Per favore ci sta un cristiano che scrive qualcosa di ancora positivo nel nostro amato paese?
Capitano di Corvetta
t 30
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- 22/36
qualche anno fa sono stato a roma in via cairoli vicino la stazione termini laziali per dei lavori,la prima cosa che ho visto erano dei cartelli con scritto compriamo tutto paghiamo in contanti,bene hanno trovato un gran bel punto di forza(i soldi) è sono stati capaci di inventarsi il proprio marchio "ce" ormai li ritroviamo ovunque
guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi
Contrammiraglio
dolce*11
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- 23/36
@ Gianluca 1967,

La mafia funziona benissimo,sia quella nostrana che cinese.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Utente allontanato
Pablito_
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- 24/36
yanez323 ha scritto:
.....C'erano vecchie botteghe artigiane, tra cui i mitici Fratelli Latini massimi riparatori di motociclette inglesi, un'infinità di negozietti con le cose più astruse, una torrefazione di caffè a legna, fornai, trattoriole ed osterie. Ora non c'è quasi più nulla.

....Vivere di ricordi a volte non è bello, ma averli si.


Caro Yanez, cosa mi fai ricordare Exclamation Ancora ricordo "la bottega" dei fratelli Latini dove accompagnavo l'amico "Tuccio", compagno di liceo, a portare la mitica BSA Lightning e, dopo, il Norton Commando (quello originale non la replica Cool ).

Poi, per anni, uno sguardo di sfuggita quando uscivo dalla Facoltà a San Pietro in Vincoli........

Ma non è solo il destino di Roma. Un paio di anni fa sono tornato ad Amsterdam dopo un'assenza di soli tre anni. Sul canale dei fiorai, forse il luogo più turistico della città, tanti negozi avevano cambiato attività. Via i fiori e le piante, spesso rare. In mostra tanta cannabis (in Olanda è legale) ed una sterminata serie di oggettini ricordo "made in China" tutti simili per qualità ed oltremodo kitsch..... All'angolo con il ponte di ferro resisteva ncora il negozio di ceramiche d'arte, ma chissà per quanto ancora?

Globalizzazione.....turismo mordi e fuggi.... cultura (se ancora così la si può chiamare...), tutti livellamenti verso il basso.

Per fortuna riusciamo ancora a percepire queste variazioni (per noi "involuzioni"). Sta a noi non solo non accettarle passivamente ma tentare di reagire, almeno nell'ambito della famiglia e degli amici, contrapponendo quei valori culturali che non vorremmo mai vedere negati o, ancor peggio, dimenticati.

Ed i ricordi servono anche a questo.

Cià

P.
Sottotenente di Vascello
Soraya
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- 25/36
Ragazzi basta parlare di problemi reali, a breve ci sono le primarie del PD essuvvia!!!
Capitano di Vascello
yanez323
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- 26/36
@Pablito
All'epoca avevo un Commando trasformato Kombat, con modifica Paul Dunstall : 'na tragggedia!
Per il resto in tutta Europa subiamo un'invasione silenziosa, ma rispetto a qualche tempo fa molto più evidente.
Oggi all'Esquilino c'è una succursale di Shangai, cominciarono in sordina a comprare tutto il comprabile pagando in contanti, una ventina d'anni fa.Oggi trovare qualcuno italiano a Piazza Vittorio è una caccia al tesoro. Oggi i cinesi sono gli unici che riescono a tenere aperti i negozi dallo sei a mezzanotte ed in oltre, assieme ai cingalesi, stanno monopolizzando anche i banchi di frutta e verdura nei mercati rionali. A Padova in Piazza dei Frutti ed in Piazza delle Erbe il 70% dei banchi è gestito da loro. In centro hanno acquistato molti locali, ma si sono fatti accorti, e lasciano la gestione a personale italiano. Sempre a Padova hanno il polo logistico in zona industiale, una vera e propria città con capannoni per centinaia di migliaia di metri cubi con 300 negozi
https://www.centroingrossocina.it/
Comunque già nei primi anni 90 tutti i "vetri di Murano" che trovavi in giro a prezzo basso prezzo (statuine, famiglie di animaletti ecc) arrivavano in container a Marghera dalla Cina.
All'epoca li vendevano i negozianti veneziani.Oggi una parte di quelle attività è stata rilevata direttamente dai cinesi.
Anche il modo di viaggiare è cambiato, come giustamente fai osservare, oggi ci sono solo turisti, un'infinità, e pochisimi Viaggiatori, che sono tutt'altra cosa.
Abbiamo grandi valori e tradizioni in Italia, da mantenere ed esportare, ma dovremmo convincerci prima noi di essere migliori di tanti altri....
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 27/36
Loma città apelta, amico mio....
E... Folza Intel che ci piaccia o no

I vari post sulla questione rappresentano sicuramente una realtà concreta, compresi i problemi di infiltrazioni di pericolosa delinquenza estera, di cui i cinesi stessi sono le prime vittime. ma non mi trovano del tutto d'accordo.

Chi è andato in Cina a fregare i bachi da seta 500 anni fa?
E poi: è forse meglio strapagare una firma comunque prodotta in Cina o nel Sud-Est Asiatico da lavoratori o bambini sfruttati e inquinando tutto l'inquinabile (perdendo comunque il nostro lavoro ed il nostro know-how)?

L'abbigliamento di qualita media che compriamo in negozi spesso di grido e a prezzi magari non economici, ma non esosi, arriva in gran parte dai grossisti di Piazza Vittorio (con capannoni fuori del raccordo) o di Prato.
Forse così, almeno gli spiccioli ci tornano indietro in qualche modo.

Chiudo con un aneddoto: recentemente è stato chiuso un centro massaggi dalle mie parti, ipotizzando un evasione di quasi 200.000 €!
Ma il giornale pur scandalizzato rimarcava soprattutto per la frequantazione di "molti pensionati" italiani.
Quindi... o alziamo le pensioni oppure.. molte artiti, sciatalgie e cervicali non verranno mai curate.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Contrammiraglio
effelle
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- 28/36
quella dei container per morti non è una leggenda, la responsabile dei cittadini cinesi a cesena, in un articolo di qualche anno fa, diceva appunto che secondo la religione massima cinese , il defunto debba essere sepolto in terra cinese, percui i cinesi si affittano container frigo, e quando sono pieni li spediscono in patria per la sepoltura..

Comunque è stravero il concetto di economia etnica enunciato qualche post fa.. comprano da cinesi materie fabbricate da cinesi, le traformano (ad es. abiti) , e le rivendono a noi.
Loro però vestono solo con abiti fatti da cinesi, mangiano cibo venduto nei loro supermarket, ecc..
stanno comprando tutto con soldi liquidi ( vi rendete conto?) pagando anche cifre mostruose o gonfiate..
Al bar sotto casa mia hanno fatto un offerta che solo un creitno non poteva accettare (per fortuna il padrone non ha venduto)..
e a noi ci controllano se preleviamo 1000 euri...
mah..
Marco
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo
nutrirai per tutta la vita
Contrammiraglio
lone wolf
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- 29/36
Nel Sulcis (Sardegna) si coltiva un vitigno (Carignano) che produce un vino che è una favola. Fino a 10 anni fa quell'uva veniva venduta ai francesi i quali la tagliavano con la loro per aumentarne la gradazione e migliorare le qualità organolettiche dei loro prodotti. Ora il Sulcis l'uva non la vende più ma produce in proprio dei vini esportati in tutto il mondo.
I cinesi che fabbricano oggetti a poco costo commissionati dalle grandi marche che rivendono a prezzi centuplicati hanno pensato di camminare con le loro gambe, e ne hanno tante.
Ciao.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di divisione
red1
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- 30/36
Posso immaginarmi come facciano ad aggirare la legge sulla circolazione del denaro contante, i famosi 1000,00 €, per il pagamento degli affitti delle attività commerciali che gestiscono. Ma i rogiti per gli acquisti degli immobili come vengono fatti?
Con la nuova normativa, il Notaio rischia in prima persona se stipula un rogito nel quale il denaro non venga tracciato. E anche per le compravendite il limite credo sia 1000,00 €.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Sailornet