Gassa d'amante alla maniera "ALPINA"

Capitano di Corvetta
Sutancamion (autore)
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Ciao a tutti,
con molta modestia, non voglio insegnare "ai gatti ad arrampicarsi" vorrei regalare ai collleghi marini un metodo di realizzazione della gassa d'amante che si realizza in pochissimi secondi e praticamente "da solo"...

Quante volte puo' capitare di doversi ormeggiare ad un occhiello con molta risacca, quindi con prua o poppa che si muovono e si rischia di farsi male, o alla peggio una figuraccia con equipaggio o "popolo guardante" sulle banchine di tutta europa?

Il nodo per eccellenza é la gassa d'amante, ma la sua realizzazione non é veloce, anzi richiede una preparazione della cima alquanto complessa.

In questo piccolo e mal girato video, immaginate di essere a prua, avere un anello in banchina (la sedia) e dover eseguire molto velocemente un attracco: si arriva con la cima già pronta (nella prima parte del video) si passa il doppino nell'anello e si infila nell'asola preparata in precedenza, poi si lascia il tutto e si tira il dormiente e la gassa é fatta.... con grande stupore dei presenti data la rapidità di esecuzione.

Mi é successo molte volte di vedere "veri marinai" di unità da paura, che mi anno chiesto di rivedere o insegnare l'operazione.



Qui il video

Scusate la qualità.

Spero che il tutto sia sufficientemente chiaro.

Ciao a tutti.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
Giuliazzo
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Azz... veramente una bella scorciatoia!!! non l'avevo mai visto fare cosi e devo dire che è veramente più rapido Super
Sergente
lino.gargiulo
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Anche io la faccio così, mi è venuta una volta per caso, facendola tutti i giorni per ormeggio alla boa.

Grazie comunque.
Thanks
Explorer - Joker Boat Coaster 470 - Yamaha F40 Cetl
Ammiraglio di divisione
mauro70
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Io l'ho sempre fatta solo così UT

Non lo dico per vanto, ma solo per segnalare che, nonostante lo consideri tutt'ora un sistema velocissimo e sicuro, il limite di questo metodo dipende dalla posizione di chi fa il nodo.

La doppia asola si prepara sul capo attaccato alla barca; accade quindi che, trovandoci a terra, e, dovendo preparare la doppia asola sul capo legato alla barca, se quest'ultima dovesse tirare, sarebbe abbastanza difficile perchè, ad ogni strattone, la doppia asola tenderebbe a chiudersi (anche sulle dita).

Se mi consentite un consiglio: i due sistemi per annodare una gassa andrebbero imparati entrambi e selezionati in base alla situazione contingente.
Motonautica Vesuviana MV-650 - Suzuki DF-175
Capitano di Corvetta
Sutancamion (autore)
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- Ultima modifica di Sutancamion il 25/08/13 14:00, modificato 1 volta in totale
In caso sia sulla banchina basta non rivolgere la prima asola verso si se, ma verso la barca, non cambia nulla.. È solo questione di abitudine....
Comunque sia, hai ragione: occhio a non farsi stringere le dita nella prima asola, ci vuole parecchia "mano"
Poi ognuno fa ciò che preferisce comunque.

Questo sistema è una variante del vecchio nodo da guida. Cool
Comune di 1° Classe
sheezard
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Metodo utilissimo!

Grazie mille! Thanks Thanks javascript:emoticon('Thanks')
Ammiraglio di squadra
ropanda
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vediamo se ci riesco a spiegarmi..... Embarassed

il problema di fare questo nodo anche in banchina o dalla barca...... e che devi passare tutta la cima ( a volte lunga) dal occhiello fatto oppure DOPO accorciarlo sulla galloccia.

invece quello che faccio io SEMPRE gassa d'ammante.

prendo la cima di prua legata al gancio-barca, calcolo quanto ho bisogno, diciamo 1,5 mt, in quel punto la piego in due, e utilizzando la cima doppia faccio la gassa d'ammante Wink , la legatura al gancio e doppia. Laughing

io uso questo metodo , però come spiegato prima con la cima doppia, quindi piegata alla misura che mi serve

Salpa Laver 20.5 Cabin -selva 100cv 4T
elica Al 3 pale Ø13.75 x 13. mod 14/15
barca 5.5 Mitica Ropanda - selva-marlin 100 cv 4 T
elica Al 4 pale Ø12.75x17
ex gommone selva 4.20- johnson 25 cv
Capitano di Corvetta
Sutancamion (autore)
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Quando sei sulla banchina, tiri la cima quanto credi sia necessario, poi esegui l'operazione con i piedi per terra, se hai troppa cima la utilizzi doppia, ne esce una gassa perfetta, ma con il "corrente doppio", l'eccedenza la getti in acqua.....se vuoi.



Come ho già detto in precedenza non voglio essere saccente, ognuno é libero di fare ciò che gli pare, ci mancherebbe altro....,
io personalmente, e credo molti altri, utilizzo questo metodo perché é sicuramente il più rapido, a tavolino é un'altra cosa.

Noi, in montagna, abbiamo spesso pochi secondi per realizzare un appiglio sicuro e, nonostante i nodi si utilizzino sempre meno, io sono legato alla vecchia (vista la mia l'età) scuola ricevuta (sempre validissima) dalle vecchie amiche guide, dalle quali ho imparato il rispetto e la sicurezza per l'ambiente sul quale vivo (e mangio..... Laughing )

In mare le cose non cambiano, spesso la sicurezza o la vita sono legati ad attimi, battiti di cilia nei quali l'esperienza e il frangente non ti danno il tempo di pensare a come agire, lo fai e basta!

Ho scritto questo perché questo metodo per me "normale" é poco conosciuto in ambiente marino e ti assicuro che di acqua ne ho vista tanta, salata e dolce, ma come tutti sappiamo la fretta in mare non esiste, non puoi forzare un GOZZO da 4 tonnellate come fosse un Marshall80 come il mio,
abrivio, inerzia e ritardo alla risposta dei comandi ti OBBLIGANO alla calma........

Coi nostri tappi di sughero, palloncini e salcicciotti naviganti, l'approccio a una banchina o ad un'altra unità richiede molta pratica, specie in presenza di onde e vento, il grande nemico del gommone, da li le mie considerazioni sulla velocità di realizzazione del principale nodo della marineria, pena un coltello affilato a portata di mano e cima sempre più corta......

Buon mare a tutti.
Ammiraglio di divisione
mauro70
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Vediamo se riesco a spiegarmi meglio con un esempio.

Chiameremo 'dormiente' la parte della cima legata alla bitta di prua della barca e chiameremo 'corrente' la parte di cima col capo libero (per la verità si chiamano proprio così).

Ora, immaginiamo di dover ormeggiare di prua la barca. Il vento soffia e tende ad allontanare la barca dalla banchina e la prua beccheggia a causa di un po' d'onda.

Abbiamo già fissato il corpo morto a poppa e dobbiamo rendere definitivo anche l'ormeggio a prua (effettuato, provvisoriamente, al volo, in cima doppia). Salteremo a terra e dovremo passare il corrente attraverso l'anello (o attorno alla bitta); sul dormiente dobbiamo creare il primo occhiello e poi il secondo creadolo all'interno del primo.
A questo punto ci troveremo (se siete destri) con il doppio occhiello sul dormiente da tenere con la mano sinistra, ma dovrete, contemporaneamente, contrastare la tendenza della barca ad allontanarsi (sotto la trazione del corpo morto, la spinta del vento e/o del moto ondoso) ed, ancora, fare attenzione a non far chiudere gli occhielli (tantomeno sulle vostre dita; e maggiore sarà la trazione, maggiore sará la difficoltà/rischio di operare).
A questo punto, con la mano destra, allo stesso tempo, va gestito il capo corrente che, in base alla lunghezza della cima, va infilato nel doppio occhiello del dormiente in modo singolo o doppio.

Alla fine del lavoro, vi renderete conto che, con buona probabilità, il nodo andrà ripetuto più di una volta perchè, se eseguito nelle circostanze descritte, è un sistema che non permette nemmeno grande facoltà di regolazione della lunghezza della cima.

Non ho da fare paragoni con l'alpinismo, ma garantisco che, essendo l'unico modo in cui io abbia mai saputo fare la gassa, proprio in questa estate capricciosamente ventosa, in più di un'occasione ho verificato la difficoltà di gestire il nodo col dormiente sotto trazione; al punto che mi sono fatto spiegare anche l'altro metodo, ma per il quale mi devo ancora allenare.

Per tutte le altre situazioni, il metodo ed il nodo risultante, sono rispettivamente velocissimo ed affidabilissimo. Lo scioglimento del nodo risulta altrettanto facile anche dopo essere stato messo sotto forte trazione, anche per molto tempo.
Motonautica Vesuviana MV-650 - Suzuki DF-175
Ammiraglio di squadra
ropanda
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beh..... abbiamo la mano destra e sinistra impegnata a fare la gassa,..... si è vero la barca tira.

però abbiamo anche i piedi Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica pestando la cima sulla banchina si risolve senza rischi di stringere le dita Embarassed
Salpa Laver 20.5 Cabin -selva 100cv 4T
elica Al 3 pale Ø13.75 x 13. mod 14/15
barca 5.5 Mitica Ropanda - selva-marlin 100 cv 4 T
elica Al 4 pale Ø12.75x17
ex gommone selva 4.20- johnson 25 cv
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