Naufragio a Brindisi [pag. 11]

bella idea max , io non ci ho mai provato a dire la verità ...

maxfrigione ha scritto:

OT(ma non troppo): alla luce di quello che ho visto e fotografato, mi propongo una "esrcitazione" sul mio gommone per vedere tempi e difficoltà per recuperare dai gavoni e indossare i giubetti di salvataggio con relativo lancio della ciambella...voi l'avete mai fatto? Insomma simulare una emergenza in mare Fine OT

Max

Ottima idea
Io non l'ho mai fatto!

Mi vergogno a dirlo ma purtroppo da me la priorità all'oggettistica comoda, ovvero su gavoni facili e veloci da aprire, è riservata alla borsa frigo, scorte di acqua, borse con creme e asciugamani.
Per i salvagenti, anulare e relativa corda occorre togliere i cuscini, prolunghe prendisole, e scavare.....alle volte dovrei purtroppo aggiungere dopo aver tolto i lucchetti.....
Spero che non sia l'unico ad essere organizzato così.....
Però i bimbi hanno sempre i loro salvagenti, sempre ben allacciati, e lo stacco sempre al polso!

aggiornamenti sul recupero del relitto qui:

https://www.brindisireport.it/cronaca/2013/07/25/naufragio-yacht-inizio-recupero-relitto/

mentre sulla "cronaca":

Lo yacht salpò dal porto di Brindisi intorno alle 5 e 30. Poco prima delle 7, giunse la richiesta di soccorso presso la sala operativa della Capitaneria di Porto. Colangeli e gli altri 2 membri dell’equipaggio, un moldavo e un rumeno sopravvissuti al naufragio, si rifiutarono di salire a bordo di una motovedetta della Guardia costiera inviata sul posto.

E quindi.....

trevor ha scritto:

A pensar male...penso che l'idea di lasciare in balia delle onde qualche mln di euro abbia influito...e come!

Questa storia puzza lontano un miglio....Questa naturalmente è solo la mia opinione, ma analizzando per bene protagonisti, scenario e circostanze, ne sono abbastanza convinto.

Ricollegandomi all' argomento del soccorso e di eventuali rimborsi, vorrei dare il mio parere da addetto ai lavori, in quanto, facendo parte della squadra nautica della protezione civile, mi è capitato più volte di prestare soccorso in mare.Il comandante di un mezzo di soccorso " istituzionale " ha l' obbligo di salvaguardare la vita umana in mare prima di tutto, salvando le persone, ma resta a sua discrezione il traino dell' imbarcazione in avaria presso il porto più vicino.Può benissimo valutare pericoloso il recupero del mezzo e quindi limitarsi a segnalare la presenza del relitto alla deriva alle compagnie preposte ai recuperi.Nel nostro caso, quando qualcuno ci chiede aiuto , valutiamo la situazione al momento.Se si tratta di una piccola imbarcazione e non ci sono circostanze di mare particolarmente agitato o altre controindicazioni, le trainiamo in porto , non pretendendo nulla.Personalmente vi dico che quando mi rendo conto che l' imbarcazione in questione è senza carburante , sono molto tentato a imbarcare gli occupanti e lasciarla in balia dei flutti, o limitarmi a chiamare via radio la marina più vicina.Resta a discrezione delle persone soccorse dirci solo grazie o fare un versamento volontario sul conto corrente del dipartimento o della nostra sede locale.Per quanto riguarda invece lo stivaggio delle dotazioni di sicurezza, non posso che consigliare di seguire il comportamento di Maxfrigione e mettere il tutto a portata di mano, specialmente l' estintore e l' anulare con la sua cima.

Non è che i naufraghi sono i protagonisti di questa brutta storia?

Yatar1963 ha scritto:

Non è che i naufraghi sono i protagonisti di questa brutta storia?

Potrebbe essere:

https://www.brundisium.net/notizienew/shownotiziaonline.asp?id=53312

Max

Ho postato l'articolo in home page

Credo sia la stessa barca, oltretutto le varie "provenienze" dei componenti la banda e le location dei furti mi fanno pensare ad una organizzazione ben radicata in tutta Italia.
Dal video e dalle foto proposte nell'articolo mi pare però di capire che l'operazione sia stata definita mesi fa: si vede infatti gente in maglietta maniche corte (carabinieri inclusi)

L'articolo che ho postato è quello "nazionale", ma nell'articolo inserito in cronaca locale il giornalista si sbizzarriva in considerazioni a suo dire riferite dalle Forze dell'Ordine, per cui "trattandosi di yacht il leasing i proprietari non si stracciavano le vesti più di tanto in caso di furto"

Infatti il caso è stato risolto dalla Compagnia CC di Pesaro perchè pare che una delle vittime (un noto imprenditore di zona) si sia invece incavolato di brutto ed abbia fatto tutto il possibile per supportare ed aiutare le indagini nella speranza di recuperare l'amato yacht.

Certo che se mi fregassero la barca, pur pienamente assicurata, la rivorrei: anche se è solo un 7 metri a bordo ci sono le mie cose, le mie attrezzature, ecc. Figuriamoci a bordo di uno yacht!

O forse ragiono così solo perchè è gia pagata tutta???