Velocità di planata... [pag. 2]

Contrammiraglio
lone wolf
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- 11/16
Le variabili non dico che siano infinite ma tantissime.
Trascurerei quelle relative alle cause esterne tipo condizioni del mare, correnti, acqua dolce o salata (già scritto), direzione dei venti ecc.ecc. ma mi soffermerei sul natante.
Prima di andare a parlare di tipologia dell'elica riterrei prioritario la disposizione dei pesi, ogni natante ha le sue caratteristiche e di conseguenza dei comportamenti diversi e chiaramente ogni utente ha le proprie esigenze che ne vanno a variare la tipologia di carico ed il peso.
Ed ecco l'esigenza di distribuire i pesi affinché il nostro natante offra la minor resistenza possibile allo spunto di planata. Ci si può anche aiutare utilizzando il trim che chiaramente in fase di planata deve essere riposizionato nella sua posizione ottimale.
Appare quindi evidente che non esiste una formula matematica ma ogni mezzo ha il suo assetto ottimale.
Cià
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 12/16
@gona, per come poni la domanda sembra che non ti sia nemmeno esattamente chiaro cosa sia la planata, non ti offenderai allora se cerco di spiegartelo in maniera del tutto atecnica.

Quando navighi al minimo, o a velocità poco superiore, lo scafo è appoggiato nell'acqua, e quell'andatura si dice dislocante; se aumenti la velocità dando gas, noterai che all'inizio si alzerà la prua, e dopo qualche secondo la vedrai riabbassarsi, con un bell'incremento di velocità. Quella è la planata,

in realtà la prua non si è riabbassata, è la poppa che l'ha raggiunta a un livello più alto: la carena si è leggermente sollevata dall'acqua, fa meno attrito e il motore fa meno fatica e rende meglio.

Immagina un ipotetico gradino sul quale prima sale la prua e poi la poppa. Le forme della carena, la velocità e complicate formule fisiche possono spiegare il concetto in maniera scientifica, io ti ho detto solo come percepisci la cosa.

Se poi già lo sapevi avevo capito male la domanda.
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 13/16
@ gulliver
l'utente Gona non si collega da piu' di 3 anni, non so se ti leggera'.

@ lone wolf

sono d'accordo con tutto quello che hai scritto, ho pero' riaperto questo topic, per approfondire quale influenza abbia la dimensione dell'elica (in modo particolare il diametro) sulla velocita' minima di planata
Contrammiraglio
lone wolf
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- 14/16
martiello123 ha scritto:
............. per approfondire quale influenza abbia la dimensione dell'elica (in modo particolare il diametro) sulla velocita' minima di planata


su questo campo penso di essere tra gli ultimi Sad
Ciao.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 15/16
martiello123 ha scritto:
@ gulliver
l'utente Gona non si collega da piu' di 3 anni, non so se ti leggerà


Smile che niubbo, che niubbo che sono.
Sottotenente di Vascello
Ziobruno
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- 16/16
Mi sento di rispondere in modo negativo al quesito (molto intrigante) posto da Martiello 123.
Ho cioè la "sensazione", che la velocità minima di planata, di un determinato scafo, sia una costante.
Ottimizzando l'elica posso utilizzare meglio la potenza del motore, per raggiungere in minor tempo o ad un numero di giri inferiore la suddetta velocità (questo, ovviamente, a parità di tutte le altre condizioni).
Sailornet