Luce di via collegata al fuoribordo
ITA-16495 (autore)
- 1/18
Ho acquistato da poco uno Yamaha bicilindrico 6hp per il mio tender ed ha l'uscita per il caricabatterie. Secondo voi e' possibile collegare una luce di via? Basterebbe una bianca a 360 gradi perché e' solo un tender. Esiste uno specifico accessorio magari su una asta specifica?
Grazie e saluti
Grazie e saluti
mezzo barcaiolo
- 2/18
Per essere possibile sicuramente è possibile, in fondo anche se non producesse molta potenza, almeno una lampadina la potrà far funzionare.
Il problema è un altro: se (fatti gli opportuni scongiuri) ti si fermasse il motore, nottetempo, in mezzo al mare, resteresti senza luce e non visibile. Per essere in regola la luce deve potersi accendere anche a motore spento, quindi ci vuole la batteria.
Il problema è un altro: se (fatti gli opportuni scongiuri) ti si fermasse il motore, nottetempo, in mezzo al mare, resteresti senza luce e non visibile. Per essere in regola la luce deve potersi accendere anche a motore spento, quindi ci vuole la batteria.
"Laccetto di sicurezza sempre allacciato"
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
Antonio
naviga con: Yacht&Co. 17 Coster con Evinrude 75 e-tec (2011...)
navigava con Asso 44 con Suzuki 25 (1998-2010)
gbpierpa
- 3/18
L'uscita del caricabatteria così come è non puoi collegarla alla lampadina direttamente, essendo semplicemente raddrizzata è una corrente pulsante che deve essere stabilizzata tramite una batteria. Mettici una batteria di scooter o meglio da allarme (perchè sono sigillate) oppure un accumulatore portatile. che sarebbe praticamente una batteria sigillata dentro un contenitore con un po di accessori quale presa accendino a 12 volts , con in più un ingresso per ricaricare la batteria. Io ne avevo comprato uno molto carino in un discount a circa 20 euro.
ITA-16495 (autore)
- 4/18
Grazie degli utili suggerimenti
wsz
- 5/18
gbpierpa ha scritto:L'uscita del caricabatteria così come è non puoi collegarla alla lampadina direttamente, essendo semplicemente raddrizzata è una corrente pulsante che deve essere stabilizzata tramite una batteria. Mettici una batteria di scooter o meglio da allarme (perchè sono sigillate) oppure un accumulatore portatile. che sarebbe praticamente una batteria sigillata dentro un contenitore con un po di accessori quale presa accendino a 12 volts , con in più un ingresso per ricaricare la batteria. Io ne avevo comprato uno molto carino in un discount a circa 20 euro.
scusami ma non sarei certo del fatto che l'uscita non sia raddrizzata,
ogni regolatore oltre a non far salire la tensione oltre una certa soglia,
ha incluso un ponte a diodi che trasforma
la corrente alternata in continua ,
quindi direi
di verificare prima con un tester la tensione in uscita,
io credo che non sia abbastanza stabilizzata per far funzionare uno strumento elettronico
tipo un ecoscandaglio o GPS
ma per una lampadina magari sovraddimensionata credo possa andare benissimo
la prova si puo' fare a costo zero, prima di inserire una batteria che comunque
presenterebbe altri problemi di impianto e contenitore
Senza partire non si raggiunge nessun traguardo...
gbpierpa
- 6/18
L'uscita è sicuramente raddrizzata solo che hai ai capi del raddrizzatore di uscita solo la semionda positiva, il che vuol dire che hai una corrente con tensione non livellata ovvero pulsante perchè va da un valore minimo a uno massimo, se vuoi che sia livellata e stabile ci devi mettere un condensatore (ma questo si fà sugli alimentatori stabilizzati) oppure una batteria che faccia le veci del condensatore e che consenta di sopportare correnti di scarica maggiori dei due o tre ampere che può dare il circuito sul motore.
wsz
- 7/18
gbpierpa ha scritto:L'uscita è sicuramente raddrizzata solo che hai ai capi del raddrizzatore di uscita solo la semionda positiva, il che vuol dire che hai una corrente con tensione non livellata ovvero pulsante perchè va da un valore minimo a uno massimo, se vuoi che sia livellata e stabile ci devi mettere un condensatore (ma questo si fà sugli alimentatori stabilizzati) oppure una batteria che faccia le veci del condensatore e che consenta di sopportare correnti di scarica maggiori dei due o tre ampere che può dare il circuito sul motore.
Chiarissimo direi, grazie
Senza partire non si raggiunge nessun traguardo...
ITA-16495 (autore)
- 8/18
Il discorso si fa troppo tecnico per me, ma da banale utente della tecnologia quale sono mi chiedo: ma una uscita di corrente dal motore, con tanto di bocchettone (credo) standard e tanto di tappo a tenuta stagna, a cosa serve se poi non c'è un analogo aggeggio che, ad esempio, carica una batteria o tiene accesa una luce o pompa aria per gonfiare un motore?
Se non ho capito male qualunque cosa volessi collegarci dovrei comunque interporre un raddrizzatore o una batteria e allora mi chiedo, ma la yamaha non poteva "raddrizzare" direttamente?
Grazie
Se non ho capito male qualunque cosa volessi collegarci dovrei comunque interporre un raddrizzatore o una batteria e allora mi chiedo, ma la yamaha non poteva "raddrizzare" direttamente?
Grazie
gbpierpa
- 9/18
Il raddrizzatore ci dovrebbe essere, di che anno è il motore così magari troviamo l'esploso? Magari devi solo mettere la batteria.
tarlone
- 10/18
STai tranquillo, la lampadina funzionerà sia con corrente continua, che con corrente pulsante e ancche con la continua... tu attaccaci una lampadina e la vedrai accendersi quando il motore è acceso... chiaramente al minimo la luce sarà più bassa (come nei motorini di qualche tempo fa), ma non ti occorre proprio null'altro..
Argomenti correlati