Ricordate un fuoribordo che andava anche "al contrario"? [pag. 2]
fran
- 11/14
Grazie isla, per aver confermato quanto ho detto nel mio precedente topic, anche se devo fare alcune ulteriori precisazioni.
Ma io sono un po' romantico e mi piaceva ricordare cosa si faceva nei tempi passati, quando gli ingegneri risolvevano con pochi mezzi a disposizione anche problemi molto difficili
(Meglio dire manutenere o manutenzionare, piuttosto che manutentare.)
si, vabbe', ho capito, però cheppalle 'st'ingegneri, co' tutte 'st'equazioni, dimostrazioni e precisazioni
è vero, adesso anche nelle grandi navi si usa ruotare tutto il piede intorno ad un asse verticale, come si fa nei fuoribordo.isla ha scritto:fran ha scritto:La tecnica di invertire il senso di rotazione dell'albero motore per andare a marcia indietro è usualmente applicata nei grandi diesel marini 2 tempi,
sono ormai svariati anni che non si usa piu' questo sistema a parte le vecchie carrette del mare
Ma io sono un po' romantico e mi piaceva ricordare cosa si faceva nei tempi passati, quando gli ingegneri risolvevano con pochi mezzi a disposizione anche problemi molto difficili
appunto, se li fai piccoli non resistono alle sollecitazioni.isla ha scritto:fran ha scritto:per i quali i normali invertitori meccanici o idraulici non riuscirebbero a resistere alle enormi potenze in gioco.
il vero problema, e' che le loro dimensioni erano troppo enormi, pesanti e difficili da manutentare
(Meglio dire manutenere o manutenzionare, piuttosto che manutentare.)
questi tipi di diesel, sia due tempi che quattro tempi, non hanno asse a camme, ma usano valvole a comando idraulico che si possono aprire e chiudere sotto controllo automatico indipendentemente dal verso di rotazione dell'albero motore (incidentalmente, è proprio in questo modo che si può variare sia l'anticipo che il posticipo). Dopo aver fermato il motore, quindi, è sufficiente individuare in quale cilindro si trovi uno stantuffo posizionato poco prima del punto morto superiore e iniettare aria compressa in quel cilindro in modo tale che lo stantuffo vada giù anzichè su, facendo così ruotare l'albero motore in verso opposto.isla ha scritto:fran ha scritto:Questo sistema richiede, ovviamente, molto tempo in quanto bisogna fermare completamente il motore (operazione non facile per via delle masse inerziali in gioco) e quindi iniettare aria compressa in uno dei cilindri nei quali il piede di biella sia posizionato poco prima del punto morto superiore: in questo modo lo stantuffo scende, la biella ruota in verso opposto a prima, l'albero motore idem e la nave va a marcia indietro
l'arresto di questi motori e' pressoche' istantaneo, la procedura di reverse, era sempre lenta data dal fatto che si doveva far cambiare di posizione l'intero asse a camme, costruito appositamente con doppie camme appunto per il reverse.se il motore era un 4 cilindri,prima di iniettare aria compressa, si doveva anche mettere in posizione di start manualmente!!!!!comunque la richiesta di reverse era molto molto rara, praticamente usata solo per emergenze
si, vabbe', ho capito, però cheppalle 'st'ingegneri, co' tutte 'st'equazioni, dimostrazioni e precisazioni
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
paolowirde
- 12/14
devo fasre una precisazione per quanto riguarda l'inversione di marcia e l'avviamento di motori destinati all'uso navale e chiedo scusa se sicuramente andro' in OT
allora cominciamo dall'avviamento tralasciando tutte le formule che servono per calcolare quanti cilindri minimi occorrono per effettuare un avviamento ad aria compressa come citato da qualche nostro amico nei post superiori un motore per poter essere avviato con l'aria compressa deve avere minimo 6 cilindri in quanto da calcoli fatti avremo almeno 1 cilindro che si trova nella fase di espansione l'unica utile in quanto durante le altre fasi 1 valvola o di aspirazione o di scarico sara' sempre aperta rendendo inutile la spinta a 30 kg/cm 2 dell'aria di avviamento.
i motori con questo tipo di avviamento hanno 1 valvola per cilindro dove abbiamo sempre la pressione sopra riportata mentre per farla aprire utilizziamo aria a bassa pressione (8-9 kgcm2) .abbiamo un distributorecomposto al suo interno da un disco rtoante che e' in fase con la distribuzione in modo da essere sempre in fase col cilindro in espansione
per quanto riguarda l'inversione di marcia e' un po piu' complicata ma ci provo.il motore reversibile cioe' si puo' mettere in moto in un senso e nell'altro e' stato utilizzato fino a pochi decenni fa e tuttora si trovano delle navette (tipo maria maddalena a ponza o citta di piombino nel golfo di napoli) che utilizzano sempre l'aria compressa per effettuare l'inversione di marcia e funziona cosi:
siamo a marcia avanti ci viene dato il comando perche la manovra si effettua dalla sala macchina dal personale e non dal comandante il quale impartisce solo l'ordine sul telegrafo di macchina
quando dobbiamo invertire si compiono queste manovre
1-si porta a zero il volantino del gasolio
2-si agisce sulla leva di inversione la quale prima fa entrare in funzione due freni a ferodo che fermano la rotazione del volano collegato all'asse dell'elica
contemporaneamente l'asse della distribuzione effettua uno spostamento longitudinale cioe si sposta quel tanto da permettere alle camme della distribuzione di spostarsi per fare entrare in servizio le omonime ma contrarie camme dedicate alla marcia indietro
3 una volta eseguita questa manovra si riapre il gasolio e si effettua l'avviamento
tutto questo avviene in circa 10 -15 secondi al massimo sempre che il motore o i motori siano tenuti in perfetta efficenza
l'ho voluta spiegare cosi perche usare termini prettamente tecnici potevano essere pesanti mi scuso con tutti per l'OT ma mi capita poche volte di parlare del mio lavoro e della fortuna che ho avuto a lavorare su questi motori.a proposito la lubrificazione dei bilanceri era sempre con l'ampollina dell'olio come nei vecchi films saluti e se avete domande ben contento di rispondervi
allora cominciamo dall'avviamento tralasciando tutte le formule che servono per calcolare quanti cilindri minimi occorrono per effettuare un avviamento ad aria compressa come citato da qualche nostro amico nei post superiori un motore per poter essere avviato con l'aria compressa deve avere minimo 6 cilindri in quanto da calcoli fatti avremo almeno 1 cilindro che si trova nella fase di espansione l'unica utile in quanto durante le altre fasi 1 valvola o di aspirazione o di scarico sara' sempre aperta rendendo inutile la spinta a 30 kg/cm 2 dell'aria di avviamento.
i motori con questo tipo di avviamento hanno 1 valvola per cilindro dove abbiamo sempre la pressione sopra riportata mentre per farla aprire utilizziamo aria a bassa pressione (8-9 kgcm2) .abbiamo un distributorecomposto al suo interno da un disco rtoante che e' in fase con la distribuzione in modo da essere sempre in fase col cilindro in espansione
per quanto riguarda l'inversione di marcia e' un po piu' complicata ma ci provo.il motore reversibile cioe' si puo' mettere in moto in un senso e nell'altro e' stato utilizzato fino a pochi decenni fa e tuttora si trovano delle navette (tipo maria maddalena a ponza o citta di piombino nel golfo di napoli) che utilizzano sempre l'aria compressa per effettuare l'inversione di marcia e funziona cosi:
siamo a marcia avanti ci viene dato il comando perche la manovra si effettua dalla sala macchina dal personale e non dal comandante il quale impartisce solo l'ordine sul telegrafo di macchina
quando dobbiamo invertire si compiono queste manovre
1-si porta a zero il volantino del gasolio
2-si agisce sulla leva di inversione la quale prima fa entrare in funzione due freni a ferodo che fermano la rotazione del volano collegato all'asse dell'elica
contemporaneamente l'asse della distribuzione effettua uno spostamento longitudinale cioe si sposta quel tanto da permettere alle camme della distribuzione di spostarsi per fare entrare in servizio le omonime ma contrarie camme dedicate alla marcia indietro
3 una volta eseguita questa manovra si riapre il gasolio e si effettua l'avviamento
tutto questo avviene in circa 10 -15 secondi al massimo sempre che il motore o i motori siano tenuti in perfetta efficenza
l'ho voluta spiegare cosi perche usare termini prettamente tecnici potevano essere pesanti mi scuso con tutti per l'OT ma mi capita poche volte di parlare del mio lavoro e della fortuna che ho avuto a lavorare su questi motori.a proposito la lubrificazione dei bilanceri era sempre con l'ampollina dell'olio come nei vecchi films saluti e se avete domande ben contento di rispondervi
gommoa (autore)
- 13/14
MaxM100 ha scritto:Mercury Marathon 6, un 60 cv 6 cilindri in linea, metà anni 50.
E' stato anche il primo motore fornito solo con avviamento elettrico.
( fonte: Ing. Dinon, articolo per la rivista il Gommone )
Come potesse funzionare l'inversione ... io non ne ho la più pallida idea
L'articolo dice solo che, quando si dava il comando di "retro" dalla scatola comandi, il motore veniva fermato e, tramite rinvii meccanici, variato l'anticipo e riavviato al contrario.
Ma come hai fatto a trovarlo?...
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
MaxM100
- 14/14
gommoa ha scritto:Ma come hai fatto a trovarlo?...
La rivista è abbastanza recente, un annetto fa, poi l'articolo è uno dei pochissimi che vale la pena ricordare.
Ripercorre, abbastanza velocemente ed in 2 puntate, l'evoluzione dei fuoribordo dalla nascita ad oggi.
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