Navigazione Motori 2 tempi nelle aree protette [pag. 2]

Capitano di Fregata
squalo_1985
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- 11/27
fai prima a informarti alla guardia costiera o all ente parco villasimius.in internet trovi i numeri di telefono.ciao
Tenente di Vascello
Styxsterpan
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- 12/27
Sardomar ha scritto:

Dai per scontato che ci sia una normativa che mette fuori legge i 2 tempi (tranne l'ETEC) ma poi dici che la normativa non la sai.
Poichè questa normativa non l'ha vista nessuno, ti chiedevo appunto lumi sul fatto che i 2 tempi sono fuori legge, almeno per entrare nei parchi marini, tranne l'ETEC.
Mi sembra che anche dal tuo intervento si fa solo riferimento al sentito dire, come diceva anche Pierop.


Ciao Sardomar,
purtroppo questa cosa si sente da tempo ed esiste anche una direttiva europea sull'argomento. La mia personale esperienza, purtroppo, l'ho vissuta dallo scorso anno con l'istituzione della AMP "Il regno di Nettuno" (Ischia e Procida) dove è vietata la navigazione ai motori che non rispondono ai requisiti della norma europea. Come potrai leggere dal regolamento dell'AMP https://www.nettunoamp.org/download/pdf/2009/6.pdf (punto 5 b), si fa riferimento ai "motori 2 tempi a iniezione diretta" (che non sono solo gli ETec). Quindi, purtroppo, non è solo un sentito dire ma esistono le norme in materia. Probabilmente il regolamento in questione è tra i più restrittivi tra quelli delle AMP, ma attenzione è anche il più recente.

Ciao

Stefano
Ammiraglio di divisione
ant
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- 13/27
carissimi amici vi allego il link del disegno di legge presentato in ottobre 2009, non si parla di limitazioni per i 2 T alemo in senso assoluto. tutto è lasciato alla gestione ente parco ossia potrbbero esserci delle limitazioni e differenze zona e zona e tra regione e regione , almeno questo si intuisce dal testo

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00435455.pdf

il link sopra si riferisce al disegno di legge. sicuramente è stato approvato con delle piccole differenze ed aggiustamenti.

qui riporto una sintesi:

"Il senatore D’Alì, attualmente Presidente della Commissione Ambiente del Senato, dopo aver guidato la cordata dei senatori anti Kyoto ne prepara un’altra. E’ in fase di discussione in Commissione Ambiente il Disegno di Legge S.1820 “Nuove disposizioni in materia di aree protette” che si prefigge di riorganizzare parchi e riserve, in terra e in mare.

Accanto a proposte ragionevoli come l’accorpamento sotto un unico ente gestore delle aree protette marine prospicienti quelle terrestri, che dovrebbe razionalizzare di molto la gestione di parchi e riserve, ce ne sono alcune quanto meno preoccupanti. Due, in particolare, riguardano la gestione stessa delle aree protette.

D’Alì propone un consorzio al 70% pubblico (Regioni e altri enti locali) affiancato da “soci” privati. Statuto, obbiettivi e, soprattutto, confini dei parchi dovrebbero essere rivisti ogni tre anni, con la possibilità di creare zone protette a geometria variabile che crescono e si riducono in base alle “esigenze socioeconomiche del territorio”.

Per quale motivo i privati dovrebbero essere interessati ad entrare nel consorzio? Per soldi, ovviamente. Tanto è vero che si prevede la possibilità di affidare le attività all’interno dei parchi anche ai soci di minoranza (e persino a soggetti esterni al consorzio) e, soprattutto, si aumentano le possibili attività all’interno delle aree protette:

Lo svolgimento di attivita` e servizi rivolti al turismo, al diporto, nonche´ per la collaborazione alle attivita` di controllo e monitoraggio, puo` essere affidato dal soggetto gestore ad associazioni di privati costituite a tutela di interessi collettivi o ad altri soggetti di natura privata che abbiano presentato idonea proposta progettuale.

Da notare l’inclusione del diporto, fino ad oggi assolutamente vietato all’interno delle aree marine protette. Detta in altre parole: prendi lo yacht, entri in riserva, e ti fai un bel bagnetto. Se a vista non c’è la Capitaneria di Porto ti porti pure il forchettone. Appena hai finito riaccendi il motore e te ne vai. Anche se, a dire il vero, il Disegno di Legge parla di “nautica sostenibile”, cioè la nautica amica dell’ambiente e normata da un apposito protocollo.

Tale protocollo definisce “a impatto zero” le imbarcazioni a vela o a remi e “eco-compatibili” quelle a motore con raccolta dei liquami di scolo, quelle con motore entrobordo o fuoribordo alimentato con biodiesel, etanolo, gas o altri carburanti “ecologici” e, infine, quelle con motore fuoribordo o entrobordo a 4 tempi benzina verde, fuoribordo a 2 tempi ad iniezione diretta, entrobordo diesel.

Fatico a trovare una barca moderna che non sia “eco-compatibile” secondo il protocollo. Quanto meno le imbarcazioni non potranno gettare l’ancora: verranno creati dei campi boa negli spazi di mare protetti.

inoltre da altre fonti si fa riferimento a motori 2 tempi non ad iniezione immatricolati nel 2005 che si dice non dovrebbero avere problemi. per tutti gli altri 2 t empi più vecchi le limitazioni ci saranno....ma solo per le aree protette ...
"Marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde" ...

-Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino-
Tenente di Vascello
kokus77 (autore)
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- 14/27
ant ha scritto:
i le limitazioni ci saranno....ma solo per le aree protette ...


Cosa intendi? Le zone A o tutto il parco???
ZAR 57 + SUZUKI 115 4T + MOGLIETTINA E OMETTO CAPITANO
Ex Sacs s490 + Yamaha F40AET
2° Capo
tyrrenus
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- 15/27
per quanto riguarda la AMP del regno di nettuno, sul regolamento che è stato linkato è vero che si fa riferimento ai mot 2 tempi ID ma all' art 16 punto 5 par B sembra che sia consentita la nav anche a genericamnte definiti natanti. mentre per le imbarcazioni si fa riferimento alla motorizzazione conforme alla norma per le emissioni inquinanati.
Ci sono sicuramente dei dubbi, ma non mi semra che i natanti abbiano particolari limitazioni in genere e non solo nel caso specifico della AMP del regno di nettuno.
se c'è soluzione al problema non ti preoccupare, se soluzione non c'è che ti preoccupi a fare...
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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- 16/27
kokus77 ha scritto:
ant ha scritto:
i le limitazioni ci saranno....ma solo per le aree protette ...


Cosa intendi? Le zone A o tutto il parco???


In genere, per quello che so io, nelle zone A la navigazione è vietata per tutti.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
Ammiraglio di divisione
gosbma
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- 17/27
In alcune aree marine protette, ad esempio quella di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Olbia-Loiri-S. Teodoro) sono in vigore delle limitazioni che vietano l'utilizzo di motori 2 Tempi carburati ma valgono per i mezzi professionali adibiti al trasporto di persone e per i mezzi destinati al noleggio, non mi risultano invece allo stato attuale limitazioni che riguardino i mezzi privati.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
nyppo
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- 18/27
Sardomar ha scritto:
nyppo ha scritto:
La normativa non la so,quando l'ho acquistato anche io ho chiesto perchè avevo sentito di questi problemi per i 2 tempi e mi è stato garantito che l'Etec è come il 4 tempi, non cambia niente (chi me lo ha venduto non è uno sprovveduto),poi la scorsa estate sono stato a Palau,e quando ho fatto il permesso per l'arcipelago (la Maddalena) per sicurezza ho detto che avevo l'Etec 2 tempi (ho mostrato anche il libretto )e mi hanno detto che quel tipo di motore era a norma,l'ho chiesto per non trovarmi con un verbale.Comunque se ragioniamo per logica,non penso che l'Evinrude faccia solo 2 Tempi per poi ritrovarsi con motori non a norma e tagliata fuori dal mercato,non credi?Ciao Max.


Dai per scontato che ci sia una normativa che mette fuori legge i 2 tempi (tranne l'ETEC) ma poi dici che la normativa non la sai.
Poichè questa normativa non l'ha vista nessuno, ti chiedevo appunto lumi sul fatto che i 2 tempi sono fuori legge, almeno per entrare nei parchi marini, tranne l'ETEC.
Mi sembra che anche dal tuo intervento si fa solo riferimento al sentito dire, come diceva anche Pierop.


No,io non do per scontato niente,riporto quanto ho sentito come lo hanno sentito dire altri riguardo i 2 tempi vecchi,e se la voce gira forse un fondo di verità ci sarà,poi non ho interesse ad andare a scovare le normative (visto che con il mio non ne sono interessato),io tenevo solo ha precisare che il 2 tempi Etec non ha nulla a che vedere con quelli vecchi.Comunque se leggi bene quello che ho scritto,quando ho mostrato il libretto all'addetta che rilaasciava i permessi per la Maddalena mi ha detto "quel tipo di motore è a norma",come a dire che quelli vecchi non lo fossero,poi io non sto a sottilizzare,speriamo che qualcuno possa chiarire meglio in merito alle normative,ciao Max.
Tenente di Vascello
kokus77 (autore)
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- 19/27
Mamma mia, è una jungla!!!!!!!!!!! UT UT UT UT UT UT UT
ZAR 57 + SUZUKI 115 4T + MOGLIETTINA E OMETTO CAPITANO
Ex Sacs s490 + Yamaha F40AET
Ammiraglio di divisione
ant
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- 20/27
vi fornisco qualche altra notizia utile alla poca chiarezza che c'è im giro : questa domanda è stata fatta da un utente al sito della guardia costiera ...
....Titolo: Motori a scoppio a due tempi
Domanda:
E’ vero che non possono più essere utilizzati i motori marini a due tempi?
Risposta:
Secondo quanto stabilito dall' articolo 13 del Decreto Legislativo n.171 del 2005 (Nuovo Codice della nautica da diporto), i motori a scoppio a due tempi conformi alla normativa vigente alla data di entrata in vigore del codice, potevano essere messi in commercio o in servizio fino al 31 dicembre 2006, fermo restando la possibilità per gli utenti che abbiano precedentemente acquistato i motori in questione di continuare ad utilizzarli.
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