Viti inox per carrello zincato [pag. 3]

Comune di 1° Classe
apnea56
Mi piace
- 21/30
mi permetto di rispondere in quanto ho una certa dimestichezza professionale nel settore della corrosione, o meglio, della protezione dalla corrosione.
intanto confermo che sostituire la bulloneria in ferro con quella inox è certamente una buona mossa.
Se poi andate ad acquistarla presso le grosse bullonerie specializzate, scoprirete che il loro reale costo vale certamente la spesa.

Queste informazioni non devono essere divulgate perchè danneggerebbero certi settori piu' avanti descritti....javascript:emoticon('UT')

Verissimo che, in determinate condizioni si creano delle "ossidoriduzioni" ovvero corrosione di un metallo verso l'altro.
Non altrettanto vero che tra acciaio inox (304 o 316 è lo stesso) corroda "velocemente" le parti zincate, a meno di lascire il tutto entro l'acqua di mare per lungo tempo....diciamo settimane intere.
Non vero che le rondelle di plastica risolvano il pseudoproblema corrosione, anzi sono inutili, in quanto si dovrebbe isolare l'intero bullone (anche la parte passante e non solo le "faccie" del bullone stesso).
In teoria le corrosioni galvaniche avvengono tra tutti i metalli, anche dello tipo, in quanto è sufficiente una piccola variazione di composizione di una lega (tutti i metalli sono in realta' delle leghe) per dar inizio alla corrosione.
Ma se la corrosione crea danni dopo 200 anni a noi interessa veramente poco.
Se escludiamo la teoria del teorico e ci concentriamo sulla pratica, la realtà che ci interessa da vicino dice che:

- il rame si corrode al solo pensiero di avvicinarsi alla salsedine (vedi impianti elettrici mal costruiti e mal mantenutenzionati). su tutti i morsetti (specie quelli della batteria) mettete grasso al litio è il vostro impianto durerà molti anni. I rivetti in rame sono da bandire sulle barche.
- l'alluminio nudo si ossida paurosamente con la salsedine. L'alluminio anodizzato (vari tipi) resiste sino a quando non si graffia l'anodizzazione. Ricordarsi che i "rivetti"sono in alluminio nudo. Pertanto durano poco e per questo non sono affidabili, soprattutto per fissare sostegni di qualunque genere, vedi le balaustre
Alcune regole:
- le parti zincate, se non sopraverniciate, durano al massimo un paio di anni se immerse in mare (vedi catene)
- acciaio inox, alluminio, acciaio di vario genere verniciati e/o zincati, all'asciutto non si corrodono tra loro (entro i 30 anni).
- se gli stessi stanno per lungo tempo in acqua salata si corrodono velocemente (prima cede l'alluminio, poi lo zinco, poi il ferro entro due-quattro anni)
- vernici e grasso al litio (l'unico grasso che non viene lavato dalla salsedine) allungano la vita ma non risolvono il problema
- per quanto detto, tutto va rigorosamente lavato con acqua dolce. Se vi sono principi di corrosione, olio e grasso ne rallentano l'incremento.
- tutti i profilati in ferro zincato e/o verniciato vanno generosamente forati in modo da far scolare l'acqua salsa e permettere un buon lavaggio con acqua dolce. Non fate troppi buchi o nei posti sbagliati perchè potrebbe cedere l'intera struttura... javascript:emoticon('Sbellica')Tutto cio' che imprigiona l'acqua di mare (vedi sistema frenante dei carrelli) è destinato alla completa distruzione in pochissimi anni, con grande gioia dei ricambisti, meccanici e venditori di carrelli, motori marini, ecc.javascript:emoticon('Twisted Evil')

Per informazione:
Il fenomeno della corrosione galvanica si verifica quando due diversi metalli vengono a contatto in presenza di un elettrolita (es. acqua salata) con la conseguente creazione di una cella galvanica naturale indesiderata che provoca nei metalli coinvolti la reazione chimica sopra descritta. Se manca l'elettrolita (l'acqua di mare) la corrosione quasi si azzera. Ma il solo residuo di sale è igroscopico e percio' accumula l'umidità ambientale, rigenerando, in piccolo, l'elettrolita che corroderà piccoli particolari, come piccoli bulloni che trattengono piccoli freni di piccoli carrelli.... poi anche quelli grossi....
Giocando con queste conoscenze è facile capire che, se si prendono piccoli pezzi di zinco e si attaccano a superfici nude di metallo come l'acciaio(ad esempio lungo i longheroni dei carrelli) la corrosione prima attaccherà questi "anodi sacrificali" e, solo dopo, corroderà la struttura. E' quello che si dovrebbe fare e verificare periodicamente nei boiler di casa, sugli scafi metallici e sui motori marini.
Poi esiste il metodo delle correnti indotte, per cui , con un sistema semplice, sicuro e parsimonioso si mantiene una struttura metallica in perfette condizioni anche dopo 100 anni e senza nessuna altra protezione, anche se immersa in mare....
ma questo è il mio lavoro e interessa a pochi che uno scafo metallico duri 100 anni....
Capitano di Corvetta
priorissa
Mi piace
- 22/30
Ciao apnea, molto bello e completo quello che hai scritto, sicuramente lo stamperò. Ti voglio chiedere un consiglio tecnico che esula dalla nautica. Non ho capito però se mandandoti un messaggio privato contravvengo al regolamento di questo forum oppure se adesso sto andano OFF TOPIC... Magari i moderatori possono rispondere?

Ho necessità di attaccare ànodi di zinco al serbatoio del pannello solare (prima che si buchi), Bisogna inserirli dentro o fuori il serbatoio? Sai indicarmi i punti più opportuni?

Grazie
non buttate immondezza in mare
Comune di 1° Classe
apnea56
Mi piace
- 23/30
ti rispondo in modo da non andare contro i regolamenti ed essere di aiuto anche ad altri.

i concetti che ho esposto sono validi ovunque e per quasi tutti i metalli. Certamente ci sono anche le eccezioni.

Ad esempio, se metti un anodo sacrificale in zinco entro un serbatoio in metallo della benzina o per l'acqua, non funzionerà contro la corrosione, perchè la corrente galvanica passa sulla superficie esterna del serbatoio ma non nella parte interna. Percio' quella stramaledetta acqua nel serbatoio della benzina, dovuta a condensa o ad altro, continuerà a bucare i serbatoi in ferro (se non la togli periodicamente). e per questo si fanno in acciaio inox 304 o 316.
Se tu hai una vasca in ferro zincato (o verniciato), i lati da proteggere sono ambedue all'esterno. Pertanto dovrai mettere almeno due anodi per lato. Ti ricordo che gli anodi sono un compromesso perchè la soluzione eccelsa è spalmare lo zinco su tutta la superficie da proteggere, ma, come ben capirai, il costo degli anodi è ben inferiore a tale ideale soluzione.

Tieni conto di un altro fattore: una vasca su di un tetto sarà bagnata solo da acqua dolce per cui manca il dielettrico (l'acqua salata, a meno che non sia a Milano, dove le piogge sono acide...). In questo caso gli anodi funzionano, ma non al massimo, perchè se è poca la corrosione (acqua dolce) sarà proporzionalmente poco attiva anche l'effetto degli anodi. Per questo non ci si spreca a proteggere tali strutture in questo modo.
Sappi comunque che la zincatura a caldo è normalmente fornita in almeno due spessori standard: uno sottile per usi generici o per risparmiare ai danni del cliente. L'altra, diciamo pesante, molto piu spessa della precedente, la quale assicura, ad esempio, ai tralicci dell'enel di durare almeno 30 anni prima di essere presi in manutenzione.
le superfici zincate, poi, possono essere dipinte ed allora durano anche oltre i trentanni menzionati. il segreto è che la zincatura deve prima ossidarsi (ovvero quando non è piu lucida, dopo circa un anno dall'applicazione). dopo questo periodo si puo' dare una vernice speciale per parti zincate (assolutamente non quelle normali per metalli).
se segui queste procedure, ti dimenticherai del colore della ruggine.
buon lavoro
Comune di 1° Classe
apnea56
Mi piace
- 24/30
mi correggo, ho scritto 'na fesseria.
l'anodo non protegge l'interno dei serbatoi di benzina, ma certamente quelli per l'acqua, a patto che vengano rinnovati almeno ogni tre quattro anni al massimo.
in alcuni casi, dove erano presenti correnti vaganti disperse dall'impianto elettrico, ci sono state forature di serbatoi in pochi mesi e l'anodo sacrificale del peso di oltre un chilo è stato consumato in due mesi.
stessa cosa per caldaie da riscaldamento.
Per questo motivo la manutenzione è vitale. sarebbe spiacevole scoprire che, oltre alle correnti galvaniche, una corrente dipersa (dal motore marino, dalla batteria di avviamento o dall'impianto di casa non cambia la sostanza) abbia distrutto una parte metallica di fondamentale importanza con danni collaterali ingenti (serbatoi di acqua, scafi di imbarcazioni, piedi di motori marini, tubazioni, ecc)
nel caso in cui si riscontrasse un anomalo consumo dell'anodo, non ci si deve limitare a sostituirlo, ma a ricercarne la causa. e questo è un argomento abbastanza ostico , dove poche persone hanno realmente competenza.
l'importante, comunque, è almeno sapere che c'e' un problema assolutamente da risolvere prima che provochi ulteriori danni.
Capitano di Corvetta
priorissa
Mi piace
- 25/30
Grazie mille. Io vivo a Cagliari e il problema delle pioggie acide non c'è. Però potrebbe influire la presenza di una serpentina elettrica che "porta a temperatura" l'acqua all'interno del serbatoio quando questa, durante i mesi invernali, non prende abbastanza sole per raggiungere la temperatura ideale.
Quindi mi auguro che la serpentina non abbia dispersioni e comunque cercherò di apporre ànodi sacrificali ai due lati del serbatoio (all'esterno!).
non buttate immondezza in mare
Capitano di Corvetta
toli60
Mi piace
- 26/30
apnea56 ha scritto:
... una vasca su di un tetto sarà bagnata solo da acqua dolce per cui manca il dielettrico (l'acqua salata, a meno che non sia a Milano, dove le piogge sono acide...). In questo caso gli anodi funzionano, ma non al massimo, perchè se è poca la corrosione (acqua dolce) sarà proporzionalmente poco attiva anche l'effetto degli anodi.

Quindi i motori di barche usate al lago non hanno grossi problemi?
Credo che siamo fortemente OT! Embarassed
Key West 20 WA _ Evinrude E-Tec 90Hp_ Tohatsu 8Hp
Capitano di Corvetta
Psyke73
Mi piace
- 27/30
Citazione:
Apnea56: le superfici zincate, poi, possono essere dipinte ed allora durano anche oltre i trentanni menzionati. il segreto è che la zincatura deve prima ossidarsi (ovvero quando non è piu lucida, dopo circa un anno dall'applicazione). dopo questo periodo si puo' dare una vernice speciale per parti zincate (assolutamente non quelle normali per metalli).


qualcosa non mi convince sulla verniciatura! ogni tanto faccio verniciare parti zincate ma di certo non aspetto un anno Sbellica

questo è quello che dice un azienda che effettua tali trattamenti:

Citazione:
Certamente ! La tecnica di zincatura a caldo + verniciatura è detta in termine tecnico ”DUPLEX”. In tal modo, la durata del manufatto aumenta di molto ! Essa non richiede cure particolarmente diverse da una verniciatura normale e può essere effettuata con quasi tutte le tecniche odierne; particolare attenzione richiedono la pulitura del pezzo e la scelta delle vernici. La prima pulitura va effettuata qualora il pezzo zincato abbia già cominciato la fase di ossidazione superficiale: la leggera patina chiara che ricopre lo strato di zinco potrebbe impedire l'adesione della vernice. Si può procedere con una pulitura meccanica (con carta abrasiva molto fine) o chimica (lavaggio con un acido molto blando e successivo risciacquo). Infine, bisogna essere certi che il pezzo sia asciutto al momento della verniciatura, altrimenti sacche di umidità intrappolate sotto la vernice provocherebbero la rapida ossidazione dello zinco che, con considerevole aumento del volume, solleverebbe lo strato appena deposto. Per quanto riguarda le vernici, esistono normalmente in commercio primer, vernici e smalti appositamente studiati per superfici zincate.


Per maggior sicurezza ho chiesto anche ad altri:

Citazione:
Un risultato ottimale è ottenibile attraverso una preparazione accurata e adeguata della superficie zincata: prima di sottoporre i materiali alla verniciatura è necessario procedere alla rimozione degli strati ossidati della superficie attraverso sostanze chimiche sgrassanti a base di soluzioni ammoniacali deboli e/o fosforiche, seguite da accurato lavaggio con acqua e asciugamento. Alternativamente si ottengono ottimi risultati attraverso una sabbiatura molto leggera che non deve rimuovere più di 10 µm di zinco.
Guardiamarina
mako'
Mi piace
- 28/30
[quote="apnea56"]mi permetto di rispondere in quanto ho una certa dimestichezza professionale nel settore della corrosione, o meglio, della protezione dalla corrosione.
- il rame si corrode al solo pensiero di avvicinarsi alla salsedine (vedi impianti elettrici mal costruiti e mal mantenutenzionati). su tutti i morsetti (specie quelli della batteria) mettete grasso al litio è il vostro impianto durerà molti anni. I rivetti in rame sono da bandire sulle barche.


mi spieghi come i bronzi di riace sono stati estratti integri dopo 2000 anni passati infondo al mare
Gommone Formenti Mako 50 - Johnson J100 STL- carrello TIEMME 600
Guardiamarina
mako'
Mi piace
- 29/30
[quote="apnea56"]mi permetto di rispondere in quanto ho una certa dimestichezza professionale nel settore della corrosione, o meglio, della protezione dalla corrosione.
- il rame si corrode al solo pensiero di avvicinarsi alla salsedine (vedi impianti elettrici mal costruiti e mal mantenutenzionati). su tutti i morsetti (specie quelli della batteria) mettete grasso al litio è il vostro impianto durerà molti anni. I rivetti in rame sono da bandire sulle barche.


mi spieghi come i bronzi di riace sono stati estratti integri dopo 2000 anni passati infondo al mare
Gommone Formenti Mako 50 - Johnson J100 STL- carrello TIEMME 600
Comune di 1° Classe
apnea56
Mi piace
- 30/30
rispondo a Toli:
in acqua dolce i problemi sono 10 volte minori di quelli dell'acqua salata, per quanto riguarda la corrosione elettrolitica, ma comunque c'e' ed e' tutt'altro che da sottovalutare. Le correnti vaganti, prodotte dagli impianti elettrici dei motori e comunque presenti in quasi tutte le barche, sono comunque meno incidenti che in mare perchè l'acqua di mare è un ottimo elettrolita e fa' scorrere la corrente verso "terra" molto meglio dell'acqua dolce.
rispondo a Psyke73:
a volte le esigenze costruttive impongono lavorazioni in tempi ristretti, per cui l'uso di decapanti o metodi alternativi hanno comunque la loro validità. Per cortesia, non confondiamo un lavoro professionale con la sistemazione casalinga di un carrello arrugginito. Se verificate, normalmente un vecchio carrello non ha tanta ruggine nella parte esterna della struttura, ma negli scatolati dei profilati. Pertanto rabberciare per tirare avanti non è lo stesso che esaminare a fondo e provvedere professionalmente alla soluzione di tale problema. Resta il fatto che, se volete una verniciatura duratura, non va fatta subito dopo la zincatura a caldo (se non volete spendere ulteriori soldi in decappaggi oltretutto effettuati con prodotti pericolosi).
rispondo a Mako':
i bronzi di Riace non erano integri, comunque erano stati fortemente corrosi in molte parti, soprattutto quelli interni di sostegno, costruiti con materiali diversi dal bronzo. Il restauro effettuato è stato fantastico, ma se da lontano appaiono perfetti, da vicino si vede ovunque qualche piccola o grande corrosione superficiale. Cio' non toglie che, dopo 2000 anni, è accettabile affermare che "non sono stati corrosi". Perche'? certamente non c'erano correnti vaganti, per cui resta solo il problema della corrosione galvanica e l'ossidazione. Il segreto è nella lega utilizzata. Non si pensi che una lega si porti dietro i difetti o i pregi dei singoli componenti. Anzi, è parzialmente vero in certi casi e per certe caratteristiche, mentre è completamente l'opposto in altri. Il bronzo ha una forte base di rame (quasi 70%, zinco sino a 20%, stagno sino a 30%, + altri) e, come l'ottone (rame 64%, zinco sino a 36%, + altri) sono due materiali eccezionali per resistenza alla corrosione (e percio' anche alla salsedine). La lega cambia completamente alcune caratteristiche dei singoli componenti, al punto che due materiali come rame e zinco, se presi singolarmente sono facilmente corrodibili, ma insieme sono praticamente eterni. Aggiungendo poi altri componenti come manganese, stagno e nichel, la resistenza alla corrosione aumenta. In questi casi, il segreto è l'ossidazione superficiale che, essendo fortemente stabile, funge da protezione per il materiale sottostante. Come avviene nel piombo. Il ferro (in realtà le leghe ferro-carbonio) sono corrodibili perche' la sua ossidazione (ruggine) è instabile e permette la corrosione sottostante. Se "droghiamo" la lega ferro-carbonio con nichel, cromo e/o molibdeno, si ottiene una lega inattaccabile anche a quasi tutti gli acidi e con un asuperficie che non si lega con l'ossigeno (non si ossida). Questi sono gli acciai inox 304, 316, 317, ecc.
Sailornet