Evoluzione fuoribordo

Capitano di Corvetta
clapie (autore)
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- 1/13
Salve a tutti,

qualcuno ha un'idea di come evolverà nel prossimo futuro la tecnica ed il mercato dei motori fuoribordo?

Suggerisco di riflettere su quello che abbiamo visto arrivare nel giro di pochissimo tempo dopo anni di stasi:

- 2T classici
- 4T a carburatori
- 2T a iniezione diretta ad alta pressione
- 4T a iniezione indiretta
- 4T a iniezione indiretta con compressore volumetrico

mancano ancora, ma credo arriveranno presto dal settore automobilistico, il 4T a iniezione diretta che rappresenterà un ulteriore miglioramento in termini di efficenza e quindi ridurrà ulteriormente i consumi a parità di prestazioni e il turbo.

Ma non dimentichiamo il Diesel, oggi non sarebbe impensabile avere dei furoibordo con potenze sino a 150 cv. e oltre, con i nuovi Diesel Common Rail, basti pensare ai propulsori totalmente in alluminio tipo BMW 4 cil. 2000 cc. (circa 170/180 cv.) o ai propulsori 3000 cc. 6 cil. a V (AUDI/Volkswagen) da oltre 200 cv.

Credo proprio che un volta "saturata" l'attuale corsa ai 4T vedremo arrivare quest'ultima tipologia in quanto oramai i pesi delle unità termiche si equivalgono e quindi non vedo cosa, oltre che a strategie di mercato, possa impedirne la realizzazione.

Sono graditi tutti i possibili commenti o informazioni nel merito.

Cordiali saluti
Capitano di Corvetta
cirieh
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- 2/13
io spero nei diesel
Capitano di Corvetta
clapie (autore)
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- 3/13
Anche io, infatti tengo duro con il mio 150 cv 2T sino a quando sarà possibile
Site Admin
VanBob
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- 4/13
Non sono molto ferrato nel campo "a gasolio" ma forse il problema attuale (quello tecnico) potrebbe essere solo nelle maggiori vibrazioni tipiche di un diesel?
Questo costringerebbe a un maggior frazionamento (più cilindri anche alle basse potenze) con costi maggiori... boh.
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Capitano di Corvetta
gipici
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- 5/13
VanBob ha scritto:
Non sono molto ferrato nel campo "a gasolio" ma forse il problema attuale (quello tecnico) potrebbe essere solo nelle maggiori vibrazioni tipiche di un diesel?
Questo costringerebbe a un maggior frazionamento (più cilindri anche alle basse potenze) con costi maggiori... boh.



Il diesel, attualmente, è gestibile, come combustibile, al pari della benzina. I costi più alti di questo propulsore sono dovuti alla maggior complessità e componentistica del motore a gasolio. Ma ci sono case (Toyota, ad esempio) che hanno già realizzato prototipi di bassa cilindrata e minimo ingombro. La loro realizzazione su scala industriale sarebbe già pronta, manca soltanto una indagine di mercato (mondiale) per conoscere le quote di saturazione, che sono quelle che, alla fine, interessano i costruttori. La domanda, però, è al momento scarsa, anche perchè ci sono in programma tali e tanti progetti di energie alternative che non "spingono" la produzione in serie di motori di piccola clindrata sul diesel. Anche perchè la differenza di prezzo alla pompa (mondile) andrà ad assottigliarsi sempre di più, e la forbice attualmente esistente sulla benzina dovrebbe azzerarsi nei prossimi tre o quattro anni. Da qui la scelta di investire su un solo motore (che non si sà ancora se sarà benzina o gasolio) che equipaggerà i veicoli e/o natanti del futuro prossimo. Le mie sono fonti dirette, occupandomi (anche) di motori per il mio lavoro.
Novamarine Rh 580, Yamaha 60 4 tempi carburatori, geovav 6 sunshine.

"varcate le colonne d'Ercole, il nulla infinito".
Colombo dimostrò il contrario
Capitano di Corvetta
apietrini93
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- 6/13
...i diesel fuoribordo ci sono gia'...li fa la Yanmar...da 12 e 24 cv se nn ricordo male...uno lo ha un mio amico...nn consumaa nulla!!..ma nn cammina nemmeno...anche se ha una bel tiro...
KELT WHITE SHARK 206 , JOHNSON 140 , mercury 15CV 4T..eco Furuno fcv 620, gps plotter Standard Horizon 300i
Ammiraglio di squadra
isla
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- 7/13
la mia idea e' quella che ancora per tanti anni vedremo fb solo a benzina,dubito fortemente che una qualsiasi casa costruttrice investa molto denaro,in una nicchia cosi' piccola di tipologia di motori.
e anche se fosse,dovrebbero creare un motore sconvolgente,piu' leggero di un benzina,piu' potente,e con consumi nettamente inferiori,da far gola a tanti diportisti!
inoltre il prezzo sicuramente sara' altissimo,se confrontiamo un benzina efb con un diesel c'e' un'abisso fra loro!dubito che in un fb ci sia parita'!
se devo decidere l'acquisto di un motore,e potendo scegliere fra i 2,il diesel mi dovra'convincere alla grande,a partire dall'affidabilita',prezzo d'acquisto,consumi,peso ecc ecc. Wink
Capitano di Corvetta
clapie (autore)
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- 8/13
Non vedo perchè un fuoribordo diesel dovrebbe essere più leggero e più potente di un benzina per far gola ai diportisti.

Non basterebbero i seguenti requisiti ormai assodati in campo automobilistico?

- Consumi specifici enormemente inferiori a parità di potenza erogata (maggiore efficenza; combustione e non scoppio)
- Assenza di impianto elettrico per l'accenzione (in campo nautico non è poca cosa)
- Durata ed affidabilità (credo che non si possa mettere in dubbio)
- Minore pericolosità del carburante imbarcato
- Motori più puliti sotto il profilo delle emissioni nocive

Per quanto riguarda gli Yanmar l'esempio calza poco perchè stiamo considerando le nuove generazioni "Common rail", mentre quelli non lo sono e tra l'altro sono ormai abbastanza vecchi come progetto.

Per quanto concerne l'investimento da fare non credo sia enorme, perchè si potrebbero utilizzare unità termiche già esistenti ed adattate all'uso specifico (vedi fuoribordo 4T) installate su gruppi (gambali) di propulsione tali e quali a queli esistenti, sarà sufficente variare i rapporti di riduzione al piede per adeguarli alla maggiore coppia disponibile ed al minor numero di giri del motore.

Per il prezzo non ci si dovrebbe scandalizzare troppo dal momento che oggi un fuoribordo 200 hp 4T siamo abituati a trovarlo allo stesso prezzo di una vettura completa di classe medio/alta.

Anzi il nostro collega che lavora nel campo dei motori ci puo spiegare questo "strano" fenomeno? (poi non troppo strano dalle mie parti si potrebbe chiamare "cartello" senza riferiementi a nomi propri di aziende")

D'altra parte se avete notato nel campo delle motorizzazioni entrobordo, seppure con un notevole ritardo credo dovuto all'esaurimento degli stock delle unità termiche di precedente generazione, ormai quasi tutti i produttori propongono i nuovi "common rail" ed i prezzi di queste unità comprensive di trasmissione, seppure sempre spropositati rispetto al campo automobilistico, sono molto meno esagerati di quelli dei fuoribordo seppure a livello tecnologico le differenze sono esigue, anzi se prendiamo ad esempio il sistema di raffreddamento degli entrobordo questo è assai più complesso e costoso in quanto in genere è composto da un doppio circuito con scambiatore di calore acqua/acqua, contro una semplice girante che pompa acqua di mare per i furoibordo.

Certo manca la "carrozzeria" , ma quanto potrà mai incidere economicamente con una produzione industriale di serie?

Meditate, meditate.
Sottotenente di Vascello
djnat
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- 9/13
Clapie ciò che scrivi effetivamente non fa molte grinze, però il mio dubbio è il seguent:
all'inizio facevi riferimento ai compressori volumetrici (Verado) che da quello che so hanno consumi elevati e prestazioni da corsa, quindi a mio parere vanno a "cozzare" con il termine diportistico, inoltre tra le macchine ed il mare ci sono diverse differenze, cioè in mare la velocità, e quindi i giri/min rimangono pressocchè costanti (velocità di crociera) e quindi in soldoni tutto si riduce ad un discorso di coppia del motore, che per le auto è un po' diverso.
Ma soprattutto, e ti parlo come uno che ha appena comprato un'auto diesel (che spero arrivi presto Wink ) chi sceglierebbe mai un diesel per il suo fuoribordo, dato che per ora il mercato automobillistico dice chiaramente che la differenza tra consumi, costo del motore, e risparmio tra un benzina o un diesel la puoi avere solo se macini più di 20/25.000 Km l'anno che in ore di moto non ti saprei ben quantificare, se ci pensi di certo in un anno (365 giorni) con il tuo fuoribordo non credo che si arrivi a fare tanto, perchè mediamente, pur uscendo quasi tutti i giorni in media credo sia difficile fare più di 2 ore moto. Certamente sono daccordo sul discorso temperatura d'infiammabilità del gaslio, che se non ricordo male si aggira intorno ai 230 gradi tant'è che ci si potrebbe spegnere tranquillamente una sigaretta, meglio evitare... scusate magari sono andato un po' OT... Sorry
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Tenente di Vascello
argosirius83
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- 10/13
il gasolio per detonare deve arrivare a 600-800 gradi
Sailornet