Motori elettrici-considerazioni su pregi e difetti [pag. 4]

Tenente di Vascello
alexvenuto
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ok. lord infatti pensavo che le mie analisi semplicistiche ti avessero confuso fino al punto di rinunciare , mi ero sentito un po in colpa perchè la mia era solo curiosità in quanto l'ausiliario io cè lho il 5 hp di cui parlavo, mentre tu sei interessato in quanto devi fare una scelta per sapere cosa comprare .
Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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sto pensando anch'io ad un 4\6hp come ausiliario.tu cos'hai?
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
Coaster 650-Yamaha 150-GPS Lowrence
Tenente di Vascello
alexvenuto
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5 hp jhonson 2t moncilindrico 2o kg circa 136cc serbatoio interno ed eventualmente attacco x esterno con i tuoi pesi ti consiglio almeno un 6hp se non hai problemi di limitazione in acque interne un 2t sono più leggeri ovviamente usato non credo tu lo possa trovare nuovo non li fanno più. cmq. vediamo cosa ci dice rey dopo la prova . ciao .
Capitano di Fregata
lordzenzen (autore)
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con il tuo 5 hp jhonson 2t moncilindrico riesci a planare? quanti nodi fa? grazie escusaper la tempesta di domande..... Felice Felice Felice Felice
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
Coaster 650-Yamaha 150-GPS Lowrence
Tenente di Vascello
alexvenuto
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- 35/40
assolutamente no i piccoli mot 5/6/8/ con quel che pesano le nostre imbarcazioni , la tua poi se ho capito bene siamo su 800/1000 kg. figuriamoci , una volta raggiunta la velocità massima di dislocamento non ti danno più niente in fatto di spinta ,cmq. alla pagina 2 di questo post. ci sono le risposte alle tue domande ti saranno sfuggite per la fretta di rispondere . ciao ehi lord ma non avevamo iniziato da un piccolo elettrico che doveva portarci almeno a 3/4 nodi? ora vuoi addirittura planare con l'ausiliario, ....dai che sherzo lo sò noi che abbiamo questa comune passione siamo fatti cosi ci facciamo prendere e tentiamo di saperne sempre di più,più , perchè anche il solo parlare di queste cose ci appassiona ,almeno a me succede . ciao
Utente allontanato
Mad Dog
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lordzenzen ha scritto:
sto pensando anch'io ad un 4\6hp come ausiliario.tu cos'hai?


Se interessa ho un Johnson 6cv 2 tempi del 2005 e devo dire che è proprio un gioiellino.... da 26 kg, anche se sarebbe stato meglio poter comperare la versione 8cv (carburatore un pochino più grande)… ma non c’era. Detto questo…

Sono le curve di coppia che fanno la differenza tra motori endotermici e quelli elettrici:
i motori a combustione interna sono chiamati di regola, per fare un esempio, a spingere tra 2.500 e 4.000 giri, poi entrano in “fuorigiri”.
re: Motori elettrici-considerazioni su pregi e difetti


Gli elettrici in corrente continua (CC) come quelli marini, al contrario, lavorano sempre tra 1/2 di velocità a vuoto e 100% velocità a vuoto, ad una velocità di rotazione imposta sostanzialmente dal carico resistente.
re: Motori elettrici-considerazioni su pregi e difetti


Questo significa che nei motori elettrici in CC ad un aumento di carico resistente (= riduzione della velocità) corrisponde una naturale risposta del motore che aumenta nel limite del possibile sia la coppia sia la potenza motrice, come si vede nel grafico sopra allegato.

I grafici allegati sono quelli riscontrabili al banco prova, dove un motore endotermico è alimentato costantemente al massimo, mentre l' elettrico è collegato ad una batteria tipicamente 12 Volt da cui chiamerà la corrente (Ampere) di cui ha bisogno: coppia motrice e velocità di rotazione del motore elettrico dipendono unicamente dal carico resistente; la coppia è proporzionale alla corrente consumata, imposta dal carico così come la velocità di rotazione.

Il motore endotermico non reagisce al carico frenante allo stesso modo del motore elettrico poichè l'aumento del carico resistente provoca durante il funzionamento regolare (cioè non “fuorigiri”!) una riduzione della potenza motrice.
Si noti però che la coppia motrice assume andamento a parabola discendente nel fuorigiri….

Con riferimento al mio intervento sia qui sia in altra discussione, ecco spiegata la riserva di potenza che permette ad un piccolo motore elettrico di essere estremamente flessibile e di spingere in modo analogo un tender da decine di kg oppure una chiatta da mille kg.

In pratica il motore elettrico si comporta sempre come se fosse in “fuorigiri”.
Capitano di Fregata
ossoduro
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Se prima ero indeciso, ora sono cunfuso.... Rolling Eyes

Quindi, come ausiliario il motore elettrico non và bene perchè poco potente e con poca autonomia a fronte di un maggior peso per il trasporto delle batterie.

Quindi ove non necessario l'elettrico meglio un classico, semplice, affidabile 4-6 cv 2t .

Correggetemi se sbaglio !!!! Embarassed

Mauro 8)
Utente allontanato
Mad Dog
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ossoduro ha scritto:
Se prima ero indeciso, ora sono cunfuso.... Rolling Eyes

Quindi, come ausiliario il motore elettrico non và bene perchè poco potente e con poca autonomia a fronte di un maggior peso per il trasporto delle batterie.

Quindi ove non necessario l'elettrico meglio un classico, semplice, affidabile 4-6 cv 2t .

Correggetemi se sbaglio !!!! Embarassed

Mauro 8)


ciao Mauro!
ci sono altri aspetti a sfavore, per esempio la scarica della batteria (in pratica accorcio il mio accelleratore, magari in un momento di difficoltà) e la vita della batteria stessa. Poi c'è da valutare la robustezza meccanica della trasmissione: credo siano evidenti le differenze costruttive che suggeriscono l'impiego dell'elettrico in acque chete.
8)
Capitano di Corvetta
Francesco79
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Per quanto riguarda le prestazioni in acqua considererei che la richiesta di potenza di una carena dislocante per salire di velocità non è lineare, ma segue l'andamento di una curva con esponente cubico, inoltre in una barca o gommone planante la richiesta di potenza ha uno scalino per superare il regime semidislocante in cui l'onda di prora si sovrappone a quella di poppa (limite di velocità per imbarcazioni dislocanti senza bulbo).
Se questo viene valutato considerando che la potenza erogata da un motore elettrico (senza limitare la corrente con un regolatore) è lineare, il tutto si risolve con l'intersezione di due linee su un grafico, molto più facile però a dirsi che a farsi, perche la curva di richiesta di potenza dei nostri mezzi nautici è incognita, l'unico metodo è fare quelle che in ambito di ingegneria navale si chiamano prove di autopropulsione su modello, che fortunatamente nel nostro caso si possono fare al vero, senza costruire un modello in scala e senza tutte le problematiche che questo comporta.

Per tornare alla prova di autopropulsione che avevo ipotizzato, direi che è improponibile anche perchè dubito che un motore da 180kw possa produrre una spinta di soli 25kg al minimo, sarebbe possibile su un motore più piccolo, credo fino ai 100, 120 cv al max, ma posso sbagliarmi.
Comunque, come consiglio personale, si dovrebbe tenere a mente che un ausiliario non potrà mai portare la barca in planata, anzi ,per essere sfruttato con la maggior efficienza propulsiva possibile, ci si dovrebbe tenere lontani anche dal regime semidislocante, spingerlo oltre a quella velocità in cui inizia ad alzarsi la prua è totalmente controproducente in termini di consumo e comfort, quindi inutile avere un ausiliario da 10 cv se ne bastano 4 per arrivare ad alzare il muso, sarebbe peso inutile imbarcato, si può aggiungerne 1 o 2 per compensare il vento, ma non è che un open o gommone abbiano poi tanta superficie esposta al vento.
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
Tenente di Vascello
alexvenuto
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chiarissimissimo , siete grandi ragazzi ed è un piacere leggere ciò che scrivete . ciao e alla prossima/0
Sailornet