Considerazioni sul mercato dell'usato [pag. 4]

Utente allontanato
Mad Dog
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carlobarillari ha scritto:
VanBob ha scritto:


Mad Dog ha scritto:
Alcuni settori del mondo produttivo stanno soffrendo in maniera imprevedibilmente pesante. E da quel che sembra il peggio deve ancora venire. Mi auguro di essere smentito dagli accadimenti ma le previsioni degli specialisti sono pessime.

In questa tua frase è sintetizzata la situazione attuale!
Fintanto che si continuerà a dire che le previsioni sono pessime, che la crisi è grave ma il peggio deve ancora venire, non mi meraviglia che alcuni settori della produzione siano in sofferenza! La gente non compra ma non perchè non ha più soldi ma perchè ha paura che possano finire domani!

Quoto. Anche perchè, ad oggi, non c'è stato il ricorso ai licenziamenti di massa ma solo il ricorso esteso alla cassa integrazione.


Scendo nello specifico della cassa integrazione (cig) e preciso un po' il mio pensiero precedente. Cig è un argomento molto delicato e chiedo scusa qualora urtassi inavvertitamente la suscettibilità altrui. Ricordo inoltre che esiste una forma di flessibilità (o precarietà) che si chiama contratto a termine il quale di questi tempi di regola non viene più rinnovato.

Innanzitutto le statistiche parlano chiaramente di aumento galoppante cig. E l'applicazione cig puo' avvenire dopo il verificarsi di sofferenza finanziaria dell'azienda da minimo un trimestre. Chiaramente una semplice pressione psicologica sui consumatori retail non permette di irrigidire il mercato al punto da essere tale pressione la causa che mette in ginocchio il sistema. Viviamo infatti in piena globalizzazione. Qualcuno anticipo' questa crisi addirittura nel 2006 indicando la globalizzazione come una delle quattro concause: in accordo a tale teoria (di Benetazzo) che io condivido credo che i licenziamenti selvaggi senza possibilità di riassorbimento a breve che stanno avvenendo in USA da questa primavera siano un volano che richiederà parecchia energia per essere fermato. A crisi avviata (ormai ci siamo dentro) c'è poi il serio problema dell'innesco della spirale della deflazione, ulteriore complicazione perchè freno pericolosissimo dei consumi da parte di chi, scientificamente e senza paura, ritarda spese ed investimenti.

In Italia alcune aziende consociate di un certo peso (gruppi italiani o multinazionali) cadono con regolarità addirittura stagionale nella condizione cig-o (ordinaria) per finalità distorte rispetto allo scopo per cui cig venne introdotta. In questi casi si puo' ritenere che il personale diretto sia già preparato all'evento che si ripete di anno in anno e quindi molte persone potrebbero non temere il "licenziamento di massa". Per motivi di pace sociale il meccanismo appena descritto perdura e nella realtà serve ad ammortizzare le inefficienze della produzione evitando che alcune multinazionali si spostino troppo dall'italia verso l'estero. Personalmente ritengo pericoloso nutrire spensierata fiducia di rientro indenne e pilotato da cig-o nel 2009, visto che i piani produttivi fissati sono ovunque considerevolmente ridotti.

Detto ciò la vera novità di oggi è il massiccio ricorso alla cig da parte di aziende piccole (non una Fiat di Cassino o una Whirlpool a Napoli per intenderci): la statistica che riporta +200% delle domande a Novembre nel contesto lombardo di microimprese poco sindacalizzato fa riflettere. Se la situazione economica non migliora entro 3 mesi è probabile che molte cig-o si trasformino in cig-s (straordinaria) preludio alla mobilità. E visto che il numero di coloro che si vedono decurtato lo stipendio per tre mesi all'80% con limite massimo di 970 euro netti al mese ad oggi è già da un pezzo in netta ascesa non mi sentirei di essere così sicuro nell'affermare che "La gente non compra ma non perchè non ha più soldi", anche perchè durante cig l'azienda non è tenuta ad anticipare i soldi che ricordo provengono a posteriori dalle casse dello stato, oltretutto sempre più spremute.

Siamo di fronte ad un circolo vizioso in un contesto dove la disperata ricerca di nuovi mercati è ciò che in linea di massima le nostre aziende stanno facendo per evitare la stagnazione. Cio' sta avvenendo con grosse difficoltà visti i problemi di fluidità finanziaria che tutto il modo sta vivendo.
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VanBob
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Mad Dog ha scritto:
Siamo di fronte ad un circolo vizioso in un contesto dove la disperata ricerca di nuovi mercati è ciò che in linea di massima le nostre aziende stanno facendo per evitare la stagnazione. Cio' sta avvenendo con grosse difficoltà visti i problemi di fluidità finanziaria che tutto il modo sta vivendo.


Le nostre aziende, anzi non solo le nostre, hanno già cercato nuovi mecati spremendo il limone fino alla buccia!
Si iniziò con gli acquisti a rate senza anticipo passando per le microrate ma con megariscatto finale, rate a tasso zero, compra oggi e pagherai tra 2 anni, e via dicendo!!! Tutti sistemi atti a nascondere psicologicamente il pagamento.
Le aziende hanno dato quindi ai potenziali clienti l'illusione di avere maggiore potere d'acquisto e tutti si sono lanciati alla corsa per avere, purtroppo per loro senza fare bene i conti che alla fine della storia, essendo un semplicissimo ma ben nascosto sistema addizione/sottrazione, produce sempre lo stesso risultato! Un pagamento nascosto non si può evitare, è solo un pagamento ritardato e prima o poi bisogna affrontarlo!
Sull'onda dei facili consumi si sono agganciati tutti quanti facendo la gara per non farsi "soffiare" il guadagno dalla concorrenza, l'entusiasmo ha mascherato l'aumento sconsiderato dei costi energetici che ha portato ad aumenti dei costi e dei beni. Un bel circolo vizioso....

Oggi ci troviamo a pagare cose che magari neanche possediamo più, cose di cui abbiamo goduto anni fà.
La stagnazione mi sembra semplicemente e drammaticamente l'unico risultato logico e inevitabile, e forse prevedibilissimo!


Totò diceva "è la somma che fa il totale!", logico ed elementare.
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Utente allontanato
Mad Dog
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Sono d'accordo Van.
Il fenomeno rientra in una delle quattro concause spiegate da Benetazzo (a tal proposito vi sono dei filamti su youtube). Per questo le banche stanno prendendo le contromisure su fidi e limiti di spesa dopo essersi esposte un po' troppo.
Esse hanno sempre coperto le passività dei loro prestiti 'allegri' cartolarizzando i debiti e inserendo nel paniere degli investimenti dei clienti la patata bollente. Stanno semplicemente facendo pagare ai clienti i loro azzardi perchè hanno una posizione dominante. Solo Lehman è scoppiata. Non è stata volutamente salvata dopo che si è trovata non in grado di prevedere e gestire un caso molto molto più pesante del caso Parmalat. Per fortuna? Forse. Infatti quando le banche hanno capito che Parmalat sarebbe diventata una perdita colossale hanno semplicemente deciso di cartolarizzarla e di inserirla pienamente nei loro 'prodotti' finanziari. In quel caso hanno avuto il tempo per farlo.

Per nuovi mercati io intendo nuove frontiere, ad esempio paesi in via di sostenuto sviluppo penetrabili dai nostri prodotti. Lì i clienti infatti pagano 100% in anticipo e ciò rapresenta una boccata di ossigeno per le finanze delle aziende.
Sergente
jazz959
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carlobarillari ha scritto:
Come molti dei frequentatori di questo forum, anche io sono alla perenne ricerca di una buona occasione di gommone usato dopo la vendita , ormai quasi un anno fa, del mio vecchio gommoncino...


Eh... la situazione é veramente preoccupante: avete notato che deriva ha avuto la discussione? Era iniziata con la frase sopracitata, finendo dove sappiamo. In altre occasioni sarebbe comparso un OT, mentre qui ci si é gettati a capofitto nella discussione. C'é veramente da sperare in una "virata" rispetto alle previsioni, ma le analisi che avete fatto sono molto realistiche. In quanto ai consumatori che devono mettere in circolo il denaro,...beh... personalmente ci starei attento: quelli spesi (i soldi), non ci sono più... Sad Sad
Fai tesoro di ogni istante
motoscafo Silentcraft 400 gls, Evinrude 521cc 2t 25cv, Ellebi 290.
Utente allontanato
Mad Dog
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ok, mi sento un po' responsabile.... lo ammetto.
Per farmi perdonare provo a ritornare in pista. Visti i tempi potrei rischiare di non far le ferie estive 2009 al mare e perciò mi son messo alla ricerca in inernet di annunci di motore + gommone + dotazioni (vedere pag personale) così da fare qualche valutazione sul valore del mio piccolo usato da eventualmente vendere a malincuore questa primavera....
Incredibile! Con google ho beccato un annuncio di pack ugual motore e gommone quasi identico (solo 15 cm + lungo) ad un prezzo assolutamente fuori mercato (simile al prezzo del nuovo!!).
Secondo me tanti venditori (ahime anche gommonauti) cercano l'affare della loro vita... e talvolta piangono lacrime finte.
Chi è seriamente intenzionato a vendere invece applica regole molto spannometriche ma abbastanza realistiche per realizzare al più presto: prezzo usato = prezzo nuovo - iva - 8%x ogni anno di vita (è un esempio, logico che dopo 10 anni non lo regali...) Se vendi qualcosa di ben tenuto puoi pretendere di avere in tasca solo più chances... e non lamentarti se il mercato non ti chiama...
Inoltre tra gli annunci ho beccato anche uno che vende un gommone 2005 allo stesso prezzo che l'ha pagato usato l'anno prima.... lo so perchè mi ero interessato
Tenente di Vascello
lucaluka
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Torno un attimo OT per quotare quanto detto da Van. Secondo me, al di là della situazione dei settori veramente in crisi (auto, ecc.). La crisi è sopravvalutata (va poi a capire a chi potrebbe far comodo) e, secondo me, l'idea di spendere non è poi così sbagliata (naturalmente per chi ne ha la possibilità, per tutti quelli che, in tanti anni di tassi d'interessi favorevoli, si sono messi il gruzzoletto da parte investendo in bot, buoni postali e quant'altro).

La deflazione non mi preoccupa affatto (tra l'altro c'è solo un calo dell'inflazione, peraltro era auspicabile visto la quantità di povera gente alle prese con mutui casa da strozzo) e non una vera deflazione: ci rimettono un pò le banche ...ma finora ci hanno mangiato di brutto!!

Secondo me è auspicabile che i prezzi dei beni scendano, sia per permettere all'economia di andare avanti, sia perchè, nella maggior parte dei casi, i produttori di beni ci hanno straguadagnato (alle spalle di tutta la catena di distribuzione, dai rappresentanti fino al consumatore), e infine perchè sarebbe ora che anche i poveri possano permettersi qualche bene extra (se non vengono licenziati da aziende che potrebbero benissimo continuare a tenerli se solo accettassero - le aziende - che possono anche guadagnare qualcosa in meno).

Infine (visto anche che sono uno di quelli che lavorano in grigio da un dozzina d'anni), vorrei tanto che molti dipendenti (quelli forti), pubblici e non, la smettessero di piangere miseria ogni anno per i rinnovi dei contratti (anche se sacrosanti) ecc. e si rendessero conto che ormai sono loro i privilegiati, in mezzo ad un mare di precari (tra cui anche piccoli commercianti e artigiani che ormai non ce la fanno più), forse sono loro i primi che dovrebbero spendere un pò di più.
Utente allontanato
Mad Dog
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L'OT ripartì a suo tempo qui...

https://www.gommonauti.it/ptopic14436_crisi_economica_esiste_davvero.html?highlight=crisi&start=20

Lukaluka, dici che la crisi è sopravvalutata e non sei preoccupato? Beato te.
Sicuramente è la parola più pronunciata dai media e dal capo dello stato ultimamante...

Putroppo nella mia provincia gli interinali ormai li protegge il WWF mentre oggi vi sono 6000 cassintegrati metalmeccanici su forse 300'000 lavoratori, pubblici, agricoltura e terziario compresi. Un numero mai raggiunto.
Nelle banche invece tutto procede come prima, naturalmente niente cig. Neppure le assunzioni hanno bloccato.
Ma non voglio essere frainteso: riporto solo dati e non ce l'ho con nessuno, lungi da me qualsiasi polemica.

Nell'altro T se vorrai potrai spiegarci meglio cosa fai di mestiere etc.. Magari inserendo qualche dato ufficiale della tua provincia come ho fatto io (non solo indotto auto vedrai...).
Spero che anche tu come tutti ne esca a testa alta ed in grado di combattere insieme a molti altri col solito day to day il circolo vizioso +crisi uguale -gettito dalle aziende produttrici e +spese per da parte dello stato per la cig per esempio.
Confido nel valore aggiunto del tuo mestiere e di tutti quanti continueranno a tirare la carretta.
Io per ora spero di non perdere il carico.
Sailornet