Comprendere le previsioni: alta e bassa pressione
Lurenzio (autore)
- 1/18
Salve,
premesso che io sono dell'idea che anche per andare a fare un bagno a 2 miglia dalla costa bisogna sempre vedere le previsioni del tempo con mari e venti, mi chiedo cosa significa avere una pressione atmosferica bassa o alta o cosa comporta la tendenza al rialzo o a ribasso.
Potete indicarmi anche un sito dove la cosa è spegata bene, ma preferirei che qualcuno in poche parole spiegasse quali sono le situazioni di allarme o che comunque dovrebbero indicare una attenzione particolare.
Grazie
premesso che io sono dell'idea che anche per andare a fare un bagno a 2 miglia dalla costa bisogna sempre vedere le previsioni del tempo con mari e venti, mi chiedo cosa significa avere una pressione atmosferica bassa o alta o cosa comporta la tendenza al rialzo o a ribasso.
Potete indicarmi anche un sito dove la cosa è spegata bene, ma preferirei che qualcuno in poche parole spiegasse quali sono le situazioni di allarme o che comunque dovrebbero indicare una attenzione particolare.
Grazie
Per ora sono ancora a nuoto.....
Darth Monk
- 2/18
Dove la pressione è alta, l’aria calda sale verso l'alto perchè più calda e trattiene meglio l'umidità, quindi bel tempo più stabile. Dove la pressione è bassa, le condizioni di umidità sono instabili, e possono generare pioggie, e maltempo in generale.
L'allarme può derivare dal vento che porta nubi, che diminuiscono la pressione e potenzialmente generare maltempo (non è detto però).
Tuttavia, a parte il fatto di dover girare con un barometro appresso, quando ti accorgi della variazione di pressione, è abbastanza tardi se sei in mare.
Per questo c'è il bollettino nautico, che avverte molto prima, o perlomeno riporta le aree dove c'è bassa pressione e la direzione del vento.
L'allarme può derivare dal vento che porta nubi, che diminuiscono la pressione e potenzialmente generare maltempo (non è detto però).
Tuttavia, a parte il fatto di dover girare con un barometro appresso, quando ti accorgi della variazione di pressione, è abbastanza tardi se sei in mare.
Per questo c'è il bollettino nautico, che avverte molto prima, o perlomeno riporta le aree dove c'è bassa pressione e la direzione del vento.
Lomac 500 + Honda BT40 + Ellebi 522
roland
- 3/18
gli elementi da prendere in considerazione sono senz'altro gli slivellamenti pressori ma anche l'umidita' per avere un minimo di quadro previsionale... ovviamente non trascurando i venti che bene o male danno delle indicazioni di massima e con la velocita' dei venti puoi avere un'idea di quanto veloce sara' il mostro che ti sta piombando addosso....
ciaccia
se vuoi studiare un po qui c'e' roba interessante e gratuita
https://digilander.libero.it/vvillas/corso_basico_di_meteorologia.htm
ciaccia
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Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
VanBob
- 4/18
Darth Monk ha scritto:Dove la pressione è alta, l’aria calda sale verso l'alto perchè più calda e trattiene meglio l'umidità, quindi bel tempo più stabile. Dove la pressione è bassa, le condizioni di umidità sono instabili, e possono generare pioggie, e maltempo in generale.
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saver540
- 5/18
Io la sapevo diversamente... le molecole che formano l'aria quando sono formate da ossigeno, particelle d'acqua, ecc. sono più leggere rispetto ad altre condizioni. Quindi umidità=bassa pressione.
Sulla pressione poi dovrebbero influire un'infinità di altre cose: temperatura, latitudine, ecc.
ma prendete con le pinze quel che dico perchè sono ricordi vaghi di qualcosa studiato a scuola.
bye
Sulla pressione poi dovrebbero influire un'infinità di altre cose: temperatura, latitudine, ecc.
ma prendete con le pinze quel che dico perchè sono ricordi vaghi di qualcosa studiato a scuola.
bye
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Francesco79
- 6/18
Sono anni che provo a finire il libro di Salerno (capo centro epson meteo) sulla metereologia ed è in assoluto lo studio più arduo in cui mi sia imbatuto!!!
La metereologia è una brutta bestia, fisica,termodinamica e matematica sono indispensabili per capirci il verso, tuttora non credo alle previsioni che vanno più in la di 2 giorni, i modelli matematici e le regole alla base hanno lacune ad oggi incolmabili.
Per farla facile quello che ci interessa per incominciare è il gradiente barico, cioè la tendenza della pressione locale al suolo a salire o diminuire, la velocità con cui essa cambia nelle ultime ore ci da un'indicazione sulla stabilità del tempo buono o sulla tendenza al peggioramento.
Sul meteofax puoi vedere le isobare e la loro distribuzione, la vicinanza delle linee ti indica la velocità del vento e la disposizione dei nuclei di alta (anticiclonici) e bassa pressione (ciclonici) ti indica la direzione (l'aria ad alta pressione si sposta orizzontalmente verso quella a bassa pressione).
Um'infarinatura di base te la puoi fare leggendoti il libro per il conseguimento della patente nautica.
Se vedi che la pressione scende costantemente nelle ultime ore, per esempio 1 o 2 millibar ora senza risalire hai la certezza che si stia avvicinando un fortunale o comunque il cattivo tempo o comumque che il vento rinforzi, nell'immediato futuro (poche ore).
Concetti come l'umidità, il punto di rugiada e l'evoluzione delle nubi sono per me già da considerersi "avanzati", presuppongono la conoscenza di svariate nozioni propedeutiche, ogni volta che le studio capisco i concetti, ma poi dimentico, ritornando al punto di partenza! Che sfiga non avere il cervello dotato di disco fisso! Il mio ha 1/2 giga di ram e 1 giga di HD
La metereologia è una brutta bestia, fisica,termodinamica e matematica sono indispensabili per capirci il verso, tuttora non credo alle previsioni che vanno più in la di 2 giorni, i modelli matematici e le regole alla base hanno lacune ad oggi incolmabili.
Per farla facile quello che ci interessa per incominciare è il gradiente barico, cioè la tendenza della pressione locale al suolo a salire o diminuire, la velocità con cui essa cambia nelle ultime ore ci da un'indicazione sulla stabilità del tempo buono o sulla tendenza al peggioramento.
Sul meteofax puoi vedere le isobare e la loro distribuzione, la vicinanza delle linee ti indica la velocità del vento e la disposizione dei nuclei di alta (anticiclonici) e bassa pressione (ciclonici) ti indica la direzione (l'aria ad alta pressione si sposta orizzontalmente verso quella a bassa pressione).
Um'infarinatura di base te la puoi fare leggendoti il libro per il conseguimento della patente nautica.
Se vedi che la pressione scende costantemente nelle ultime ore, per esempio 1 o 2 millibar ora senza risalire hai la certezza che si stia avvicinando un fortunale o comunque il cattivo tempo o comumque che il vento rinforzi, nell'immediato futuro (poche ore).
Concetti come l'umidità, il punto di rugiada e l'evoluzione delle nubi sono per me già da considerersi "avanzati", presuppongono la conoscenza di svariate nozioni propedeutiche, ogni volta che le studio capisco i concetti, ma poi dimentico, ritornando al punto di partenza! Che sfiga non avere il cervello dotato di disco fisso! Il mio ha 1/2 giga di ram e 1 giga di HD
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
Francesco79
- 7/18
VanBob ha scritto:Darth Monk ha scritto:Dove la pressione è alta, l’aria calda sale verso l'alto perchè più calda e trattiene meglio l'umidità, quindi bel tempo più stabile. Dove la pressione è bassa, le condizioni di umidità sono instabili, e possono generare pioggie, e maltempo in generale.
Anch'io sono molto perplesso da questo discorso.....
credo anzi non stia termodinamicamente in piedi
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VanBob
- 8/18
Francesco79 ha scritto:VanBob ha scritto:Darth Monk ha scritto:Dove la pressione è alta, l’aria calda sale verso l'alto perchè più calda e trattiene meglio l'umidità, quindi bel tempo più stabile. Dove la pressione è bassa, le condizioni di umidità sono instabili, e possono generare pioggie, e maltempo in generale.
Anch'io sono molto perplesso da questo discorso.....
credo anzi non stia termodinamicamente in piedi
Spero che Darth Monk non si offenda ma mi lasci dire che è proprio tutto sbagliato, parola di uno che la materia l'ha dovuta studiare.
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Francesco79
- 9/18
pensandoci su un attimo...
le dinamiche di causa effetto sono invertite
il motore di tutto è il sole, il suo effetto è perturbato dalle condizioni al contorno, che però sono anch'esse funzione dell'irraggiamento oltre a comprendere la capacità temica del fluido e della crosta, nonch'è da spinta di archimede ed effetto Coriolis ed altre.
Il sole scalda localmente una porzione di crosta (che gira), questa scalda l'aria, che sale, si genera una bassa pressione al suolo che richiama aria sostitutiva dalle zone limitrofe a pressione più alta (crea il vento), poi aggiungiamo la capacità maggiore dell'aria calda di assorbire umidità (per es dal mare o dal terreno) ed il fatto che più si sale in quota più fa freddo, l'umidità condensa, dobbiamo tirare in ballo calori latenti e spinta di archimede..,, ecco le nubi ed il loro meraviglioso equilibrio, instabile, spinta verticale e peso dei cristalli di ghiaccio e gocce di vapore, l'irraggiamento del suolo viene a mancare in più l'aria salendo si avvita per la forza di Coriolis, adesso si capisce perchè la metereologia si chiama così e non metereonomia!
L'aria calda non è detto che salga se non ci sono le condizioni, un camino può anche non tirare se non ha aria da risucccchiare, o se il delta t non è sufficiente (vedi prima accensione del focolare), quindi soprattutto d'estate possiamo assistere (vedi val padana) al ristagno di aria calda e umida negli strati bassi, in questo campo possono coesistere il tutto ed il contrario di tutto, ma c'è sempre il modo di capire il perchè (sfortunatamente spesso solo dopo che è successo).
le dinamiche di causa effetto sono invertite
il motore di tutto è il sole, il suo effetto è perturbato dalle condizioni al contorno, che però sono anch'esse funzione dell'irraggiamento oltre a comprendere la capacità temica del fluido e della crosta, nonch'è da spinta di archimede ed effetto Coriolis ed altre.
Il sole scalda localmente una porzione di crosta (che gira), questa scalda l'aria, che sale, si genera una bassa pressione al suolo che richiama aria sostitutiva dalle zone limitrofe a pressione più alta (crea il vento), poi aggiungiamo la capacità maggiore dell'aria calda di assorbire umidità (per es dal mare o dal terreno) ed il fatto che più si sale in quota più fa freddo, l'umidità condensa, dobbiamo tirare in ballo calori latenti e spinta di archimede..,, ecco le nubi ed il loro meraviglioso equilibrio, instabile, spinta verticale e peso dei cristalli di ghiaccio e gocce di vapore, l'irraggiamento del suolo viene a mancare in più l'aria salendo si avvita per la forza di Coriolis, adesso si capisce perchè la metereologia si chiama così e non metereonomia!
L'aria calda non è detto che salga se non ci sono le condizioni, un camino può anche non tirare se non ha aria da risucccchiare, o se il delta t non è sufficiente (vedi prima accensione del focolare), quindi soprattutto d'estate possiamo assistere (vedi val padana) al ristagno di aria calda e umida negli strati bassi, in questo campo possono coesistere il tutto ed il contrario di tutto, ma c'è sempre il modo di capire il perchè (sfortunatamente spesso solo dopo che è successo).
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Francesco79
- 10/18
VanBob ha scritto:Francesco79 ha scritto:VanBob ha scritto:Darth Monk ha scritto:Dove la pressione è alta, l’aria calda sale verso l'alto perchè più calda e trattiene meglio l'umidità, quindi bel tempo più stabile. Dove la pressione è bassa, le condizioni di umidità sono instabili, e possono generare pioggie, e maltempo in generale.
Anch'io sono molto perplesso da questo discorso.....
credo anzi non stia termodinamicamente in piedi
Spero che Darth Monk non si offenda ma mi lasci dire che è proprio tutto sbagliato, parola di uno che la materia l'ha dovuta studiare.
patente, istituto nautico o brevetto di volo?
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
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