Rottura assale carrello

Buon giorno
analizzavo le foto di quanto accaduto in questa primavera dopo la prima uscita in mare, premetto che il carrello del 2006 (portata 750kg)

ha viaggiato sempre con un gommone da 520cm e motore 40/60. Sono stato il 3° proprietario (da 4 anni viaggio in vacanza fino in Sardegna partendo dal Veneto) e lo scorso hanno e' stato revisionato come da norma ,sostituendo pneumatici ,ganasce freno, date un occhiata ,se per voi e' stata rottura a fatica .

buongiorno, per determinare se la rottura è dovuto a "fatica" bisogna esaminare attentamente la sezione dove è avvenuto il distacco che presenta una superfice caratteristica.
Io sarei più propenso per una rottura a "flessione" dovuta ad una combinazione di fattori, difettosità del materiale e il carico. a spanne un gommone di 520 cm dovrebbe stare all'interno della portata (600 kg?) bisognerebbe sapere cosa è stato caricato in passato o se il carrello ha subito urti.
La soluzione non dovrebbe essere esosa anche se necessita della sostituzione dell'assale.

confermo , che non sembra rottura a fatica .
Una rottura ha sempre bisogno di un innesco e poi da li si propaga
Parte dal bordo della saldatura ed il probabile innesco è lì.( dovuto allo stress termico della saldatura )
poi se si è propagata per fatica o per sforzo è difficile dirlo da una foto

eros

Sarebbe utile qualche immagine molto più vicino alla rottura e alle superifici di separazione e una di insieme per vedere come fatta la struttura del carrello.
In genere una rottura non per fatica avviene appena si ha una sollecitazione anomala e mi pare quindi difficile avvenga dopo tanti anni, salvo il carrello non sia stato sempre fermo.
Se inoltre escludi evidenti segni di corrosione che hanno indebolito e ridotto la sezione resistente, controlla se lungo lo spessore, le superfici distaccate presentano una zona relativamente liscia e una molto ruvida; in tal caso stante quanto detto sopra sei in presenza di fatica. Il sistema è sollecitato principalmente a flessione. Si potrebbe assimilare o modellizzare come flessione alternata.

Io la analizzerei così, magari sbaglio.
Dalle immagini mi pare che appaia imporvvisamente una lamiera verticale saldata di spessore notevole. Una variazione di sezione resistente improvvisa determina una concentrazione delle tensioni (fattore di intaglio o di concentrazione delle tensioni), che per carichi statici (non fatica) su materiali non fragili non è un grosso problema, ma se i carichi sono variabili e ciclici (fatica) allora tale concentrazione può diventare letale (innesco della cricca). A questo si aggiunge la possibilità che la saldatura abbia creato fragilità o ridotto localmente la resistenza del materiale.
Una volta innescatasi la cricca (per fatica), il fattore di intaglio cresce, la cricca propaga e la sezione resistente diminuisce e quindi porta a rottura. La rottura si ha quando la cricca propaga a tal punto da rendere la sezione non più sufficiente per reggere una singola sollecitazione "anomala" come per esempio una buca o un dosso (in altre condizioni normalissima) , e li arriva "improvvisa" la rottura.

Ma può influire quando il carrello in inverno viene posizionato con i crick? Sotto l'assale in corrispondenza delle ruote,sono stati posizionati nelle ultimi due I stagioni inverni per evitare ovalizzazioni degli pneumatici. Ho pensato anche a questo. Pesi non ne sono stati aggiunti e non sono mai salito sopra. Il carrello praticamente non ha mai preso acqua di mare fino a li, almeno nel periodo dove lho usato io.

Un carico statico (come per esempio il crick) deforma plasticamente ed eventualmente rompe oppure non fa danni, non c'è via di mezzo.
Posta altre immagini di insieme e indica dove era puntato il crick; per quel poco che vedo, gli indizi portano a farmi presumere una cricca nata per fatica e propagata nel tempo.

Questa è la posizione dei martinetti sul nuovo carrello ,ma su quello rotto erano all'incirca nella stessa posizione.

Quelle chiazze chiare di "colatura" dovrebbero essere dovute ad una pulizia effettuata nello scafo in vetroresina per eliminare il "giallo" depositato sul gelcoat durante la stagione estiva, con acido assidrico . Sebbene il prodotto diluito con acqua è stato miracoloso nella pulizia della vetroresina in fase di asciugatura avevo notato l'aggressione del prodotto sul metallo. Comunque il percorso stradale per andare al mare in queste ultimi anni è peggiorato tantissimo con infinita' di dossi e buche varie e quindi credo che le sollecitazioni e soprattutto il peso al limite del libretto abbia influenzato parecchio. Da aggiungere gli anni dalla costruzione (2006). Però il rischio di trovarmi in mezzo alla strada in tangenziale o in autostrada provocando danni al gommone e a altre persone con il carrello spaccato a metà è stato sfiorato e sono stato fortunato, ma molto, all'inizio della stagione (Maggio). Il carrello ,poi e stato venduto cosi' allo stato di fatto , e acquistato il nuovo modello con piu' capacita di carico (MX101 Satellite). Non ho dormito diverse notti solo a pensare quello che poteva succedere. Ripeto ,dopo la prima uscita stagionale ,rientrando a casa ,in giardino lavando il tutto, mi ero accorto della posizione delle ruote non in asse .

Come già scritto, serve una immagine dove si veda tutto per capire come sono applicati i carichi. Dalla foto non si vede se per esempio su quella trave ci sono rulli caricati.
Dalla foto mi pare che la rottura non sia completa.
Per quel che vedo, continuo a essere convinto di una rottura a fatica.

Ciao Sergetto
LA barra centrale incriminata ha solo in finale i mozzi per le ruote , non ha carichi come rulli perchè sono installati su altro assale vicino . Se vedi le foto precedenti del nuovo carrello rispecchiano quelle del vecchio carrello criccato.