Pesca al tonno con bandiera straniera ( Belga o Polacca che sia )

Buongiorno a tutti.

come da oggetto???

c'è qualcuno che si è posto il problema?
nel senso , l'italia ha attribuite determinate quote tonno , che sistematicamente vengono raggiunte in un mese o poco più dall'apertura.
Ma , un'imbarcazione che batte bandiera straniera rientra nel calcolo italiano o deve sottostare alle regole dello stato di bandiera?

Il discorso nasssce perchè , come molti in Italia , tra impegni di lavoro o semplicemente in adriatico , nel periodo di apertura i tonni sono latitanti o poco propensi ad abboccare venendo dal periodo di frega.
i primi pesci vengono difatti catturati verso la fine di luglio , più o meno quando chiude , nel 2020 ad esempio , non siamo riusciti ad andare durante il periodo di apertura .
Non che voglia fare Mattanze ....
ma almeno un pesce da servire a tavola , fare sott'olio o quel che vi pare , mi piacerebbe poterlo portare a terra senza avere timore...

Te lo sapró dire tra poco, nel senso che ho preparato i miei moduli da consegnare in Capitaneria per registrarmi per la pesca ricreativa al tonno e lo faró con un natante registrato in Polonia.

Tuttavia, mi sembra ragionevole supporre che non ci sará alcuna differenza e che la pesca ricreativa, bandiera straniera o no, seguirá le regole della pesca in vigore in Italia, con l'obbligo di dichiarare le catture all'interno della finestra di pesca e di catch & release per tutto ció che non viene dichiarato o al di fuori della finestra di pesca

Ciao tanor,

Purtroppo negli ultimi 2 anni troppo poco tempo, se non nullo, per uscite durante l'apertura, quindi solo catch & release obbligato.
Anch'io non disdegno una mangiata di tonno ogni tanto.
Sulla questione bandiera non so risponderti....provo ad informarmi a che quote si debba far riferimento.
Ciao
Gigi

Io personalmente non ho mai fatto la domanda /dichiarazione per la pesca al tonno .

siccome dalle mie parti bisogna andare oltre le 12 non potevo andare.

comunque anche i miei amici , con le quali barche andavamo , a prescindere dalla domanda , non siamo mia riusciti a prenderne uno durante l'apertura.
unica eccezione il 2018 o 19... un pesciotto sui 50kg. naturalmente dichiarato.

ok il catch and release , ma ho avuto ed ho la possibilità di parlare con più di un pescatore professionista , e tutti mi dicono che è strapieno di tonni....
a livello tale che limitano la pesca ad altro pesce in quanto si mangiano tutto...

gli altri stati , Spagna , Francia ecc... dividono le quote come vogliono....
per noi sportivi sempre poco e niente...
scusate l'O.T.

cmq ho cercato moltissimo in rete senza trovare dati certi.
in teoria
se imbarcazione straniera che salpa da XXXX fuori italia , pesca i tonni oltre le 12 miglia... deve stare alle regole del suo stato di appartenenza
giusto ?

io salpo si dall'Italia , ma con barca Polacca o Belga o chissadadove ....
perchè non è la stessa cosa?

Se tu peschi in acque internazionali, dovrai peró fare rientro in porto in Italia e anche avere un tonno non dichiarato in macchina é un reato.
Concordo che la finestra di pesca é ridicolmente stretta e che il vero problema non sono certo i pescatori sportivi ma la pesca intensiva oceanica, tuttavia la legge parla chiaro.

Poi ognuno puó decidere come vuole ed assumersene le responsabilitá...

ma dai , non ci credo che non ci sono pescatori che vanno a tonni , drifting o spinning che sia...

mi piacerebbe sentire anche altre opinioni

le quote tonno italiane non valgono per chi batte bandiera straniera. almeno per la belga era così. pescato e lasciato a un amico che l'ha dichiarato

Dovrebbero valere le stesse regole della caccia : se un cacciatore, con licenza straniera, caccia in Italia deve sottostare alle regole nazionali e regionali.
In quanto alle bandiere polacca, belga o della Città del Vaticano (esiste!) il discrimine rispetto all'Italia è dato dalle dotazioni di sicurezza e categoria di navigazione, mentre le regole per la navigazione e attività, che vadano oltre le dotazioni attinenti strettamente all'imbarcazione, devono essere svolte nell'ambito delle regole di ciascun Paese.
Per tale motivo, ad esempio deve rispettare le quantità massime e le dimensioni minime degli esemplari pescati.
Siccome, nel caso d tonno rosso, le quote assegnate sono prestabilite anche da accordi internazionali, la ratio legis è che si verrebbero ad intaccare le quote riservate, per cui il nulla osta non viene rilasciato a imbarcazioni straniere anche con armatore italiano.
https://www.ilmaredamare.com/pesca/64-pescasportiva/664-lapescasportivatonnorosso.html