Angolo di incidenza del flusso acqueo in ingresso alla pala dell'elica

Ammiraglio di squadra I.S.
fran (autore)
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Per non continuare con l’OT in questo topic ne apro uno nuovo.

sergetto ha scritto:
Grazie Propcalc1,
L'angolo di incidenza ottimale dovrebbe essere nel range 5°/10°? Verso i 5 a vmax e via via ad aumentare quando si scende con la velocità?

propcalc1 ha scritto:
Chiama le cose per nome: angolo di assetto in corsa e non di incidenza.
Si, è funzione di V e LWL. Con l'aumento di V si riduce, se CG è correttamente posizionato. All'inizio della planata può anche essere 15°-17°.

sergetto ha scritto:
Io in verità parlavo dell'angolo di incidenza del flusso acqueo in ingresso alla pala dell'elica
Comunque sono OT ed è meglio che lo chiuda prima che Van mi tiri le orecchie

propcalc1 ha scritto:
Mbeh ... ti sei spiegato molto male.
La migliore intercettazione del flusso in arrivo all'elica si ha quando l'asse di rotazione dell'elica è parallelo alla linea di chiglia.
Fine OT.

Strano, avrei detto che la migliore intercettazione del flusso in arrivo all’elica si avesse quando l’asse elica è parallelo alla velocità di avanzo, indipendentemente dalla linea di chiglia.
Infatti, secondo me, se così non fosse si avrebbe una diminuzione dell’area reale del disco attuatore secondo il quadrato del coseno dell’angolo. Capisco che per pochi gradi di inclinazione il coseno può essere approssimato ad 1 e quindi questo discorso diventerebbe un discorso di lana caprina, però concettualmente è diverso. O no?
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Utente allontanato
propcalc1
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Ciao Fran,
confermo che : La migliore intercettazione del flusso in arrivo all'elica si ha quando l'asse di rotazione dell'elica è parallelo alla linea di chiglia.
Questo, ovviamente, ai fini del risultato finale.
Occorre infatti tenere conto del comportamento della barca planante nelle varie fasi della corsa : in dislocamento (angolo di assetto in corsa prossimo a 0°), superamento dell'onda di prua con inizio planata (angolo di assetto in corsa anche 17°), planata (angolo di assetto in corsa che si riduce progressivamente con l'aumento di V).
Nella fase di superamento dell'onda di prua/inizio planata la barca "va in salita" ed il flusso in arrivo all'elica .... resta parallelo alla carena !
Nella fase di planata l'angolo di assetto in corsa si riduce progressivamente con l'aumento di V (nelle barche da corsa anche a 2°30' - 3°). In queste condizioni (planata) l'asse rotazione elica parallelo a linea di chiglia mantiene la prua bassa quanto serve e l'elica fornisce la spinta migliore.
La prova del nove l'hai da piedi poppieri e motori FB usati con trim neutro su barche correttamente equilibrate.
Con le linee d'asse tradizionali (inclinazione 8°-15°) con eliche immerse e parzialmente immerse ottieni prestazioni inferiori.
Con eliche semisommerse/supercavitanti (asse porta-elica circa 5°) ottieni prestazioni migliori anche per il tipo di elica necessaria.
Concettualmente e da questo punto di vista, l'idrogetto sarebbe il meglio, se non fosse per il basso rendimento propulsivo fino a oltre 40 Kts.
Con la speranza di aver meglio illuminato la questione posta, saluto cordialmente.
Sailornet