Patente nautica si o no , [pag. 3]

ancelot Il limite è di 24 metri, oltre serve l'abilitazione per navi da diporto...


tanor74 devi imparare a memoria i segnali diurni e notturni, visivi e sonori per lo stesso motivo per cui quando hai fatto scuola guida per l'automobile hai imparato a memoria tutti i cartelli della segnaletica stradale.

I fari "parlano": in base a quanto indicato sulla carta nautica capisci se sei nel settore sicuro o in quello pericoloso e non puoi confonderlo con un altro.

Se sei su una rotta raggiungente, si usa la tromba per segnalare se si intende passare a dritta o a sinistra, e l'altra unità risponde con "va bene" o "non ho capito".

Il COLREG72 è da imparare come le tabelline; relativamente ai fanali, se osservi attentamente c'è una regola che ti fa "ricostruire" il significato. Per le bandiere, studiale a gruppi di appartenenza

Detto questo, ICAB per l'esame

forse sono stato drastico...
le bandiere o i fari....
personalmente quando ho le conoscenze di massima... cioè ... 2 o 3 bandiere H ... pilota
O ... uomo in mare
V e W assistenza e assistenza medica...
basta....
i fari???
rosso a sx e verde a dritta ...
se una luce bianca a 360° < 50mt
se ha il coronamento > 50mt
poi???
il dragamine lo riconosco...
e capisco se una nave ne sta rimorchiando un altra... ma se è >< di 50 e >< di 200 il rimorchio... che mi cambia?
passo a debita distanza....
so benissimo qual'è la bandiera che indica un sub in immersione ( e purtroppo su questo argomento ci sono ben pochi quiz)

e via discorrendo... ma sistematicamente scambio le idee e sbaglio il quiz... e mi inalbero ....
cmq viaggio tra zero e 2 errori... quindi quasi ci sono...

Patente si. È vero che dopo qualche decina d'anni dimentichi le cose che usi meno. Bandiere e fari, però è anche vero che so che hanno un significato e posso controllare. Se non hai la patente neanche sai che hanno un significato. Quanti ne ho visti non conoscere il significato delle mede. Poi l'esperienza è maestra.

Credo che si possa discutere sui programmi (fino ad un certo punto) , ma la patente è un primo passo per avere consapevolezza di ciò che si sta andando a fare. Ogni argomento trattato durante un corso merita approfondimenti pressoché infiniti e mette ciascuno davanti ai propri limiti di conoscenza, fosse anche il saper fare correttamente un nodo.
A suo tempo ho fatto un corso "serio" presso la Lega Navale ed ho conseguito la patente senza limiti per vela e motore, so di essere molto carente nella pratica e l'esperienza anche è fondamentale, ma da sola non basta. Siamo abituati ad avere, oggi, navigatori ed altri ausili, ma nel maledetto caso non dovessero funzionare saper leggere una carta, individuare con precisione un faro attraverso la sua emissione ecc può fare la differenza tra una disavventura da poter raccontare ed una tragedia, anche per la responsabilità verso le persone che si sono affidate a noi

tanor74, hai ancora qualche lacuna, colmabile con un po' di impegno (dai che ci sei quasi): rosso a sinistra e verde a dritta sono fanali (dell'imboccatura del porto o di navigazione delle unità).
I fari possono essere a luce bianca fissa, intermittente, con un settore oscurato, con un settore rosso che ti indica che, se lo vedi, stai procedendo lungo una rotta pericolosa (ad esempio scogli affioranti, secche o altre simpatiche cosette che di notte non vedi finché non ci sei sopra).

Ci sono aspetti sulle precedenze che non sono di immediata chiarezza: ad esempio, un'unità a vela ha sempre la precedenza su una a motore. Un'unità in servizio commerciale ha la precedenza sulle unità da diporto.
Se stai navigando a vela e sei su una rotta raggiungente un mercantile alla tua sinistra, chi ha la precedenza?

Adesso ci sono i quiz a risposta multipla, ma quando l'esame era orale...

Riguardo i rimorchi, tempo fa ho letto di un mancato incidente: un motoscafo era passato fra rimorchiatore e nave rimorchiata. Fortuna sua che il cavo d'acciaio fosse parecchio immerso nel punto in cui ha incrociato la rotta. Da lontano, di giorno, non è semplice riconoscere coni, palle e cilindri e può sembrare che le due unità procedano svincolate.

All'atto pratico - post esame - vale il principio: "più luci vedi, più stagli lontano; più è grosso, più giragli al largo".

Allora caro Luca...unità a vela con rotta raggiungente nave mercantile che arriva da sinistra : lapalissiano che la precedenza l’ha il mercantile che, intanto, è più grosso e naviga con pilota automatico e non ha nessuna intenzione di cambiare rotta per un misero guscio di 10/12 metri 😆 Passo 6 mesi l’anno a navigare per le Pontine e potrei scrivere un trattato sul rispetto delle precedenze : vale la regola che più sei grosso ( e “ strunz “ ) più libertà di movimento hai 🤪 Prova a passare davanti all’imbocco di Badino la Domenica dalle 8 alle 20 : ho assistito a diverse mancate collisioni !! Comunque, ho letto che la Marina Iraniana vende a buon prezzo dei Motosiluranti completi di armamenti a ricerca automatica del bersaglio....ci sto facendo un pensierino 😆😆😆 Buon Mare 😊

L'ho messa apposta come domanda , la risposta corretta è infatti la tua: un mercantile (o una nave da crociera) può anche essere considerato "nave con manovrabilità limitata impossibilitata a deviare dalla propria rotta", e questo non tanto per l'autopilota, quanto che per far deviare 60.000 tonnellate occorre tempo e spazio.

... infatti ho visto coi miei occhi un open col 40 CV tagliare la prua di una nave, ad una distanza non propriamente di sicurezza (credo che il comandante-senza-patente abbia potuto ammirare le incrostazioni del bulbo)

🤪😄 grande !

Faraglioni68 ha scritto:

Apro questo topic , sperando di non essere ripetitivo
per fare delle semplici considerazioni in merito alla patente nautica…
Delle volte ho come la sensazione , leggendo qua e là, che questa sia considerata un inutile
Cavillo o prassi burocratica , che all’italiana , bisogna cercare di eludere nei modi più disparati.
Non si riesce talvolta, a vedere nello studio della patente nautica, la sua reale importanza..
Andare x mare è una cosa bellissima , ma anche impegnativa e talvolta può rivelarsi pericolosa …
è proprio in quelle occasioni che ci rendiamo conto, di quanto può tornare utile
una buona conoscenza della “navigazione”…
E’ vero un libro non può fare un capitano e l’esperienza si fa sul campo ,o meglio in mare..
ma è altrettanto vero , che un po’ di nozioni marinaresche ,
( x lo più sconosciute a molti poiché non presenti nella normale vita di tutti i giorni…)
di sicuro non fanno male anzi…
il più delle volte ci tolgono dai guai , ci evitano pesanti sanzioni e non ci fanno fare brutte figure…
Per questo consiglio a tutti i “neo marinai” , di leggere e studiare , almeno le cose basilari ..
Sono tutte interessanti e prima o poi torneranno utili…
Inoltre se vi prende il virus dell’andar x mare .. senza accorgervene vedrette
che l’interesse crescerà ancora di più…

Sacro sante parole, così come per la licenza di volo, si tratta di pura passione. Io desidero prendere la patente nautica per godermi il mare e la navigazione nel miglior modo possibile, e soprattutto che sia sicuro per me e per chi sarà sotto la mia responsabilità.

A proposito, piccola domanda: ho in possesso la 47ma edizione del Guglielmi, secondo voi va bene? Se non erro, adesso è arrivato alla 50ma, però è così necessario prendere quello aggiornato? Quali sono i migliori manuali? Perché non tutti ne parlano bene del Guglielmi, si dice sia poco chiaro in alcuni passaggi e non sia ben strutturato.
Grazie in anticipo.

Dico la mia, così poi potete mangiarmi. La patente così studiata serve a poco, se non a far girare l'economia. Chi inizia ed è appassionato legge manuali, forum, etc, ancora prima di accendere un primo motore, anche pochi cv. E le 4 manovre non fanno un marinaio. Accanto a questi ci saranno sempre i soliti pirla a noleggio o che rubano la barca al papi che si buttano in acqua e tentano la risalita su scaletta mentre il collega sgasa impanicato perché non riesce a dar fondo all'ancora (vista di persona questa estate, giuro). Detto questo..cedo e.mi iscrivo, ma giusto per upgrade.