Prima del GAV come si faceva?? [pag. 2]

Regolo,
I mono da 18 in acciaio che ancora ho e me li tengo stretti sono credo del '85 e sono collaudati credo a 350 con p operativa da 250.
Prima mio padre aveva i bibo anni 70 credo 10 +10 e si caricavano a 200atm, ergo tu parli di cose anni '60.... Chapeau

Ciao amici
Volevo chiarire il perché del topic
In queste vacanze ho fatto il brevetto SSI OPEN WATER quindi neonatissimo . Quindi nulla di nulla

Però come in barca ho un bombolino di 5 lt .senza GAV. E praticamente mi è successo quello che ho descritto al inizio ho perso la catena della barca e in superficie mi sono fatto un mazzo per tornare
Allora dopo questo ho legato una ciambella piccola con cima galleggiante con la quantità di metri necessari . Nella risalita . Dove sia . Prendo con un braccio la ciambella e torno a nuoto tranquillamente alla barca.
Qualche parere diverso ????

se è questo il problema e che non hai,come credo,problemi di spazio chiedi alla tua scuola sub quando rinnovano le attrezzature e acquisti da loro un GAV. L'acqua clorata della piscina deteriora piu velocemente l'attrezzature rispetto l'acqua salata e quindi le scuole rinnovano spesso o se no fili una cima dalla barca e ti aiuti a risalire

Ciao Ropanda, mi fa piacere sapere che sei un "brevettato" io da tempo ha smesso di "scendere" ( 2 cmas)
Prima dell'avvento del GAV era fondamentale, piu' di quanto lo sia ora, la "pesata" ovvero la zavorra da aggiungere per avere una posizione neutra in immersione

Con il GAV e piu' semplice immergersi anche se e' altra tecnologia che bisogna imparare ad usare per evitare di incorrere in errori molto pericolosi, vedi "pallonata" ovvero risalita a velocita incontrollata a causa del mancato progressivo svuotamento del GAV durante le risalite,.
Se interessa avevo proposto del materiale subaqueo in vendita, fra cui un GAV, in un mio topic

Quando tenevo i corsi per sommozzatori della FIPSAS (sono istruttore internazionale di II grado) insegnavo agli allievi la tecnica della pesata con la muta per arrivare in uno stato neutro. Li facevo immergere con muta, maschera, snorkel e pinne in acqua con una cintura di zavorra intorno ai tre Kg, dipende dallo spessore della muta e dall'acqua se dolce o salata. Stando in acqua in verticale sull'attenti si effettuava una normale in spirazione ed espirazione restando immobili, il livello dell'acqua doveva oscillare in espirazione a livello della fronte , in ispirazione sotto il mento. In base all'oscillazione si aggiungeva o toglieva un chilo fino al raggiungimento dell'equilibrio. Successivamente a questa pesata si aggiungevano due chili per il GAV e l'ingombro delle bombole ed il gioco è fatto.

io le prime immersioni nel 76 /77 con bibo aralu a meta immersione dovevo cercare un sasso pesante da portarmi appresso se no tornavo su, e poi vogliamo parlare dei calcoli con orologio tabelle e profondimetro ...ora e una passeggiata.

........e poi sono arrivati i primi GAV a ciambella che andavano nel collo. Quelli erano tempi che le mute erano monofoderare e solamente nere