La Batteria "resuscitata"

Tutto inizia un sabato all'inizio di dicembre, sono a lavoro, e un cliente entra in negozio con una batteria e mi dice, ho questa batteria che non funziona piu, ha circa un anno, possiamo fare qualcosa?, io la guardo, c'è un etichetta non l'abbiamo venduta noi... e penso: va beh pazienza è la stessa marca delle mie, con l'importatore sono in ottimi rapporti magari guadagnamo un cliente!, prendo il tester misuro la tensione eeee.. meno di 3 Volt! azzolina questa quando torna su?, allora chiedo al cliente, scusi ma come a fatto a ridurla in queste condizioni? lui mi guarda quasi imbarazzato e dice: la uso in una baita in montagna, alimentata da piccolo pannello, a fine agosto i miei figli sono saliti e quando sono tornati hanno dimenticato di spegenere il frigorifero!, azz 3 mesi con il carico (120W) attaccato completamente scarica, la vedo dura, chissa che livello di solfatazione, comunque non demordo, faccio subito capire al cliente che non posso chiedere una sostituzione, perchè il danno è causato da incuria, comunque mi impegno a provare a recuperarla, lui un po' rassegnato decide comunque di acquistarne un altra.
Il martedi rientro a lavoro, prendo la batteria, la porto in officina e attacco il supercaricabatterieelettronicosuperdesolfatante, oltretutto della stessa marca della batteria, lo attacco ma nulla, neppure la riconosce, provo a attaccare un vecchio caricabatterie tradizionale, tanto piu danno di cosi... ma nulla neppure cosi, non assorbe corrente, faccio un altro paio di tentativi poi chiamo il cliente, sig. tal dei tali, mi spiace ma con la sua batteria non c'è piu nulla da fare, questo mi ringrazia comunque e mi dice di fargli la cortesia di buttarla.. ok, ma io non mi rassegno,
scrivo una mail all'importatore, questo mi dice di provare a dargli tensione inversa a 6volt per alcuni minuti e successivamente 12v normali, e provare a ripetere il ciclo piu volte, torno in officina ci provo ma nulla! qui mi rassegno ormai è andata.
Passano circa 2 mesi, della batteria neppure mi ricordo piu, ma un pomeriggio l'importatore viene a farci visita per presentarci un nuovo prodotto, cosi parlando mi chiede: sei poi riuscito a salvare quella batteria? lo guardo sconsolato e dico: purtroppo no è ancora di la ma non ne vuol sapere....
mi guarda, e mi dice andiamo a vedere se riusciamo a far qualcosa si sa mai...
Andiamo in officina, prende il mio caricabatterie tradizionale, ripete come avevo fatto io prima 6 volt invertiti e poi 12 normali, niente non assorbe.. allora alza il tiro, 12v invertiti e dopo 5 min 24v non invertiti, ma nulla sembra assorbire ma poi si azzera, lui: azz sta messa davvero male! andesso io non ho tempo (erano gia le 19:30) ma tu domani riprova a fare questa procedura alcune volte, ma tienila d'occhio se inizia a assorbire e la lasci sotto troppo a 24v potrebbe deformarsi e poi la butti!
Ok la mattina successiva, riprovo 15 min a 12v inversi e 30 a 24v altri 15 a 12v inversi e poi altra mezzora a 24v ma nulla, qui sono davvero sciettico, ma faccio un ultimo tentativo di nuovo 12v inversi per 15 min, e mi chiamano, cavoli! vado, tanto questa non si riprende piu, la rimetto a 24v e vado via 15 min! torno, apro la porta dell'officina... ma che odore strano.. che è successo?? AZZZOOO LA batteria!!! guardo in direzione della batteria miiiiiii il caricabatterie fuma!!!!!!!!!!!!!!! guardo amperometro a fondo scala! spegni tutto stacca tutto! però buon segno decido allora di attaccare il super caricabatterie elettronico ormai sono le 16 passate tra uno e l'altro, va beh questo è supertecnologico se c'è un problema si stacca da solo, lo metto in posiszione di carica e via domani vediamo.
La mattina torno guardo il carica batteria e i led danno carica al 100% magnifico penso adesso ci sta un bel ciclo desolfatazione, imposto il caricabatterie e la lascio sotto 5 giorni consecutivi, contro il normale giorno di prassi...
Morale: la batteria adesso funziona perfettamente! non ha alcun problema, la carica dura, si ricarica correttamente e dopo 15gg senza carico ancora segnava 13,80 volt!!

Se la batteria viene tenuta molto tempo a un basso livello di carica le piastre si ricoprono progressivamente di uno strato di ossido di piombo fino a impedire la normale reazione chimica che rende possibile l'accumulo di energia.
Evidentemente l'inversione della polarità ha prodotto una migrazione inversa dell'ossido di piombo riuscendo a ripulire le piastre.
Molto interessante!

In effetti è stata una piacevole scoperta anche per me, non pensavo fosse possibile recuperare batterie solfatate pesantemente! per quelle leggermente solfatate il caricabatterie elettronico riesce a porre rimedio senza troppi problemi praticamente la carica con circa 16Volt con una frequenza particolare che dovrebbe servire a "disincrostare" le piastre, sulla solfatazione pesante pare sia possibile intervenire tramite l'inversione di polarita, l'unico dubbio che ho, è se la procedura è applicabile anche a batterie automobilistiche a liquido, quella su cui abbiamo agito noi era una batteria al gel tecnologia AGM con capacità di 120ah

Penso di si. D'altro canto se la batteria solfatata non assorbe più corrente dal caricabatteria non resterebbe che gettarla via, quindi provare non nuoce. Non è facile però stabilire i tempi.
Secondo me è il caso di applicare la tensione inversa per brevi periodi e ogni tanto riprovare con la tensione corretta fino a che l'amperometro si sveglia.

Per stabilire i tempi è fondamentale l'amperometro molto comodo quello a lancetta del caricabatterie, in pratica attacchi la tensione inversa, e avrai un minimo assorbimento, se questo resta costante lo lasci attaccato, momento in cui scende, riporti la tensione a polarità corretta, qua stesso discorso assorbirà restando costante e poi ridiscenderà, allora ripeti il ciclo, quando l'amperometro inizia a salire anzichè scendere (in entrambi i casi) probabilmente la batteria s'è bloccata allora puoi procedere alla ricarica standard, meglio se rapida per dare una bella botta alle piastre, poi se vuoi fare un lavoro sopraffino, puoi se hai un caricabatteria che lo prevedere lasciarla in desolfatazione almeno 2 giorni dietro fila.

alberto1082 ha scritto:

Per stabilire i tempi è fondamentale l'amperometro molto comodo quello a lancetta del caricabatterie, in pratica attacchi la tensione inversa, e avrai un minimo assorbimento, se questo resta costante lo lasci attaccato, momento in cui scende, riporti la tensione a polarità corretta, qua stesso discorso assorbirà restando costante e poi ridiscenderà, allora ripeti il ciclo, quando l'amperometro inizia a salire anzichè scendere (in entrambi i casi) probabilmente la batteria s'è bloccata allora puoi procedere alla ricarica standard, meglio se rapida per dare una bella botta alle piastre, poi se vuoi fare un lavoro sopraffino, puoi se hai un caricabatteria che lo prevedere lasciarla in desolfatazione almeno 2 giorni dietro fila.

O la peppa
Interessante... mooooooolto interessante

roba da matti: chissà quante batterie ancora "salvabili" vengono poste a rifiuto.

C'è però da tener presente che si trattava di una batteria di ottima qualità a mio parere del tutto personale molto meglio delle exide, e con una vita molto breve, aveva infatti meno di un anno, non è detto che una batteria magari di qualità inferiore e piu datata si riprenda... comuqnue visto che sarebbe comunque persa per persa vale la pena di tentare

alberto1082 ha scritto:

C'è però da tener presente che si trattava di una batteria di ottima qualità a mio parere del tutto personale molto meglio delle exide, e con una vita molto breve, aveva infatti meno di un anno, non è detto che una batteria magari di qualità inferiore e piu datata si riprenda... comuqnue visto che sarebbe comunque persa per persa vale la pena di tentare

e potresti condividere con noi il nome di queste batterie meglio delle Exide?.... ne devo comprare una... per via della nota vicenda https://www.gommonauti.it/ptopic6849_man_over_board_sono_caduto_fuoribordo.html

Comprane una normale va bene lo stesso e la paghi un quarto