Carica batteria evinrude 521 si brucia senza batteria???

sul mio 521 ho istallato un'impianto per caricare la batteria.
mi hanno detto che con questo regolatore-radrizzatore se non ho attaccato la batteria che assorbe la carica l'impianto andando in sovraccarico si brucia.
pertanto vi chiedo:
devo sempre avere una batteria attaccata, e quando la batteria è carica???
posso istallare un circuito che impedisca il sovraccarico??'
vi posto foto di come è attaccato il tutto.
( come si chiama precisamente questo impianto )
dimenticavo .. a titolo informativo...
positivo batteria FILO ROSSO a sx della morsettiera
negativo batteria MASSA MOTORE attaccata a un bullone motore
grazie

geoand ha scritto:

mi hanno detto che con questo regolatore-radrizzatore se non ho attaccato la batteria che assorbe la carica l'impianto andando in sovraccarico si brucia.
]

se e' scollegato, come puo' andare in sovraccarico? a mio avviso ti hanno raccontato una bufala, in ogni modo, scollega i 3 cavi gialli che vanno al regolatore, cosi' sei tranquillo

geoand ha scritto:

sul mio 521 ho istallato un'impianto per caricare la batteria.
mi hanno detto che con questo regolatore-radrizzatore se non ho attaccato la batteria che assorbe la carica l'impianto andando in sovraccarico si brucia.
pertanto vi chiedo:
devo sempre avere una batteria attaccata, e quando la batteria è carica???
posso istallare un circuito che impedisca il sovraccarico??'
vi posto foto di come è attaccato il tutto.
( come si chiama precisamente questo impianto )
dimenticavo .. a titolo informativo...
positivo batteria FILO ROSSO a sx della morsettiera
negativo batteria MASSA MOTORE attaccata a un bullone motore
grazie

In realtà senza batteria e con il motore in moto il regolatore tende a riscaldare arrivando anche a fondere, è per questo che si "brucia" NON per sovraccarico come giustamente ti ha scritto Isla.

Il sovraccarico invece avviene quando fai lavorare ad esempio due batterie in parallelo e le Ah fornite dal motore non sono sufficienti ad esaudire la richiesta di carica delle due Batterie.

L'impianto è formato da un ponte diodi (raddrizzatore a doppia semionda o ponte di Graetz) e da un regolatore di tensione d'uscita.

Generalmente si utilizza Germanio e Silicio, ma qui andiamo nella didattica e null'altro.

C

ricapitoliamo perchè faccio un po di confusione
questo aggeggio è un radrizzatore puro e semplice
il regolatore di tensione non c'è perchè l'impianto era collegato alla batteria direttamente e a dire dal donatore non c'è mai stato problemi.
io sono dell'idea come ha detto chicca che ci vuole anche un regolatore di tensione per non stressare la batteria.
scusa chicca ma quando la batteria è carica perchè il radrizzatore non si surriscalda?

geoand ha scritto:

ricapitoliamo perchè faccio un po di confusione
questo aggeggio è un radrizzatore puro e semplice
il regolatore di tensione non c'è perchè l'impianto era collegato alla batteria direttamente e a dire dal donatore non c'è mai stato problemi.
io sono dell'idea come ha detto chicca che ci vuole anche un regolatore di tensione per non stressare la batteria.
scusa chicca ma quando la batteria è carica perchè il radrizzatore non si surriscalda?

Si scalda, ma non si surriscalda perchè la batteria si comporta come un "carico" assorbendo la corrente fornita dal regolatore stesso.


C

Di nautica ne capisco poco ma di elettronca un pochino ne capisco: se si tratta di un regolatore di carica per batterie al piombo non vedo nessun motivo per cui a vuoto il regolatore possa sovraccaricare e bruciarsi.
Se la corrente che deve regolare è pari a 0 in quanto il carico è scollegato, anche la relativa dissipazione termica sarà circa 0.
Tanto le batterie al piombo ed elettrolita liquido non sono molto esigenti come tensione di carica, l'importante è che la corrente di carica non sia troppo elevata. Solitamente si rispetta un valore di corrente di carica pari a 1/10 della capacità nominale. Esempio, batteria da 55A/h, corrente di carica max 5,5A.

automan73 ha scritto:

.....di elettronca un pochino ne capisco......

Pe quanto attiene all'oggetto in questione hai ragione, si tratta di un mero raddrizzatore (tira fuori una pulsante continua). Per il resto mi dispiace deluderti ma, per quanto ne sappia io, l'uscita in corrente dal 521 è limitata a poche centinaia di mA, sufficienti al massimo per accendere un paio di luci di via ma veramente scarsine per ricaricare una batteria.....
Dovendolo mantenere collegato al motore sarai costretto a "shuntarlo". Senza un carico utile da alimentare scalda notevolmente Puoi sistemarlo su una piastra radiante di alluminio.
Io lo avevo collegato ad un 25 XP, montato appunto su una piastra radiante e lo tenevo in parallelo alla batteria che utilizzavo per i servizi (eco, GPS, luci via....) ma la batteria la caricavo regolarmente in modo serio con un caricabatterie esterno.

CHICCA ha scritto:

[

In realtà senza batteria e con il motore in moto il regolatore tende a riscaldare arrivando anche a fondere, è per questo che si "brucia" NON per sovraccarico come giustamente ti ha scritto Isla.
]

molto strano CHICCA, ti riporto alcuni esempi:
il mio piccolo yamaha 6 ha il suo raddrizzatore/regolatore col cavo positivo non collegato a nessuna batteria, ed e' ancora funzionante.
il 150 yama, ha la doppia uscita dal regolatore, e se uno non la usa, rimane un cavo positivo scollegato e basta

isla ha scritto:

......ha il suo raddrizzatore/regolatore col cavo positivo non collegato a nessuna batteria, ed e' ancora funzionante.
il 150 yama, ha la doppia uscita dal regolatore......

E', infatti il regolatore, che simula il carico della batteria o di un'utilizzatore se quest'ultimo è scollegato o la batteria è carica (resist. tendente a infinito).
Nel caso specifico si tratta soltanto di un raddrizzatore a ponte senza regolatore che se non "sente" un carico collegato tende a dissipare lui l'energia che riceve dai magneti del motore.
Potrà, in ogni caso scaldare e guastarsi, (un diodo parte e si interrompe la funzione del raddrizzatore) ma di certo non arriverà mai a ....."fondere"

Solitamente i raddrizzatori se non hanno carico collegato non dissipano calore in quanto non c'è corrente richiesta dal carico stesso. I regolatori in continua possono essere fondamentalmente di due tipi e cioè di tensione (ad esempio ho la 24V e voglio in uscita 12V) o di corrente (voglio che sul mio carico circoli al max 1A) oppure combinazioni dei due tipi: in entrambi i casi senza carico collegato la dissipazione è minima.