Scena che non dimenticherò mai... Yacht che è bruciato a Premuda CRO. [pag. 5]

Ne sono conscio, è ovvio che il conseguimento della patente NON è una condizione necessaria e sufficiente a tramutare un incosciente in persona prudente o a tramutare un cog...one in persona intelligente, ma sicuramente insegna comportamenti virtuosi.

Ecco perchè proponevo di portare avanti due strategie, una obbligatoria per fornire a tutti le basi minime e una volontaria per cercare di far diventare bravi quelli che lo vogliono.

Se poi il cog...one di turno si sente comunque autorizzato a fare il Rambo, beh, di fronte a certe persone non c'è alcuna strategia efficace.

fran ha scritto:

... il conseguimento della patente ......... sicuramente insegna comportamenti virtuosi.

Forse mi sono espresso male.
Concordo assolutamente!

Ma voglio anche segnalare che la sola conoscenza delle regole (pur importantissima) non basta a garantire adeguata sicurezza quando ci si pone alla conduzione di mezzi che non sono semplici da manovrare, tenuto anche conto che il forzatamente limitato uso che se ne fa non aiuta a prenderci dimestichezza.

Ricordo ad esempio che nel settore aereonautico non basta il solo brevetto.
Attraverso un sistema progressivo man mano che si maturano ore di volo (e solo allora), si può richiedere "l'abilitazione" al pilotaggio di un velivolo di qualità superiore (più grande o con più motori, ecc.).

In Italia invece conseguita la patente nautica puoi prendere il comando di un 20 metri, anche se è il primo mezzo che piloti.

Non vorrei passare per il bastian contrario di turno, i ragionamenti sulle patenti lasciano il tempo che trovano. Potrei fare esercitazioni antincendio anche con buona frequenza e trovarmi nel panico più totale al momento del bisogno. La nostra mente ci fa reagire diversamente a seconda delgi stati d' animo. Nei momenti di estrema difficoltà è l'istinto che ci conduce, non c' è quasi mai tempo per ragionare. Quando si è sotto stress la razionalità non funziona quasi mai e il bagaglio culturale serve a poco. Occorrerebbe essere in grado di gestire lo stress per non fargli prendere il sopravvento e rimanere lucidi, ergo razionali ma è difficilissimo. Il mio lavoro mi vede impegnato a soccorrere gente in situazioni ambientali spesso difficili e ogni volta a dover trovare soluzioni di evaquazione in brevisimo tempo. Dovrei trovarmi a nozze in situazioni come quelle sopra descritte e invece, sono sicuro che la presenza di uno o più familiari coinvolti, come variabile, mi metterebbe in seria crisi...

Quindi?

Meglio un incompetente preso dal panico, oppure uno che ha studiato (o almeno ci ha provato) a capire come comportarsi in situazioni difficili e preso ugualmente dal panico?

Meglio l'incompetente?



mah

Sicuramente meglio uno competente perchè nel caso riesca a mantenersi lucido avrà qualche nozione in più ma se valutiamo le risposte date nel topic ognuno ha una soluzione diversa, a bocce fredde, e la costante è che l' ancora non andava salpata. Lo sventurato invece cosa ha fatto?
Penso che anche un ragazzino se fatto ragionare come prima cosa alla vista delle fiamme avrebbe tentato di spegnerle prima e allontanarsi poi. Costui ha voluto mollare la boa e dirigersi a terra. Comportamento tipico di chi ha completamente perso la testa. Poteva aver preso la patente un giorno prima come venti anni prima ha fatto la cosa più insensata del mondo e assolutamente priva di buon senso. Ho assistito a scene di un padre che dopo un bruttissimo incidente non ricordava di avere il figlio in macchina come trasportato, pur essendone uscito illeso!!!

Per i mezzi di trasporto con maggiore densità di persone e dove l'abbandono del mezzo è più difficoltoso (ad esempio i treni in galleria) i requisiti normativi per la lotta contro il fuoco e le caratteristiche fuoco/fumi dei materiali sono molto restrittive, senza parlare dei sistemi antincendio.
Ho a che fare con aziende che forniscono componenti anche per la nautica e mi dicono che i costruttori di yacht non danno priorità alla lotta contro il fuoco, questo per la facilità con cui le persone si possono mettere in salvo e per il basso numero di ore di utilizzo del mezzo in confronto alla vita utile.

Le resine autoestinguenti esistono, come quelle fenoliche che, tra l'altro, pesano meno di quelle classiche in poliestere. Stessa cosa per le altre plastiche, vengono caricate con minerali che inibiscono la propagazione della fiamma. Magari ci sono dei motivi di costo, ma non so! Spendereste 30% in più per una barca che invece di bruciare completamente rimane parzialmente compromessa?

Oltre agli estintori, esistono natanti che sfruttano le pompe a bordo (sentina e doccetta) ? Sono pompe minimo da 30 litri/min e l'acqua in mare non manca ... certo sulla benzina non va bene ma per il resto! Ho detto una c..z...ata? E' un'idea malsana?

Quest'estate ho visto un pennacchio di fumo nero venire su dalla poppa di una barca a 400mt da me, ho messo subito in moto per andare a vedere e ... sorpresa ... se stavano a fa na grigliata! con tanto di griglia a sbalzo attaccata al giardinetto ... che figura mi devo procurare dei binocoli.

Guardando quelle foto, ho pianto per il proprietario, vedere la mia piccola bruciare cosi sarebbe un trauma! ringrazio mamma Rio che gia 10 anni fa montava l'impianto antincendio automatico! semplice pratico e spero anche funzionale!