La ricerca delle "cose" [pag. 2]

Sono assolutamente d'accordo.

Anche io non voglio nella maniera più assoluta criticare quanto rilevato da Luca, e anche io spesso ripeto gli stessi concetti in altre sedi.

Certamente vittima del politicamente corretto negli ultimi anni è l'ironia. Anche la comicità è cambiata perché ormai ha paura di essere tacciata di discriminazione e violenza.

Pensate solo per fare qualche esempio, se uscisse oggi un qualsiasi film commedia degli anni 70 e 80 il putiferio che si scatenerebbe. Personaggi come il dogui, il panettiere interpretato da Abatantuono in Fantozzi, Andrea Roncato "ufficio pacchi", Bernabucci alias Finocchiaro di compagni di scuola, sarebbero probabilmente tutti denunciati da qualche associazione per la propria comicità rude e offensiva verso le più svariate categorie.
L'estrema conseguenza è quella tendenza, sviluppatasi soprattutto negli Stati Uniti, della cancel culture, ovvero il rinnegare e "cancellare" opere, scritti e più in generale l'arte perché potenzialmente offensiva verso qualcuno.
Un fenomeno a mio avviso mostruoso, ma molto spesso sottovalutato.

Sottovalutato perché non è di facile comprensione (cancel culture). Il politically correct non è altro che una forma di censura. Si mette un recinto alle parole per poter limitare il pensiero delle persone. Nè più nè meno. Prima si "tappava fisicamente" la bocca alle persone, ora si parla secondo schemi prestabiliti, chi esce fuori dal selciato è considerato una persona neanche degna di essere ascoltata. Il risultato è il medesimo.

Ma sì, ridiamoci su. Viva la scorrettezza politica, l'ironia e l'umorismo, e scusate l'intromissione.
https://www.fondazioneluigieinaudi.it/wp-content/uploads/2018/11/LaTVdelleragazze-Tv-di-Stato-la-Finocchiaro-a-1gruppo-di-bambine-ricordatevi-gli-uomini-sono-dei-pezzi-di-merd-e-sopratt.-il-tuo-papa%C3%8C.mp4?_=1

La scorrettezza politica è ben altro.

LucaPP ha scritto:

Ma sì, ridiamoci su. Viva la scorrettezza politica, l'ironia e l'umorismo, e scusate l'intromissione.
https://www.fondazioneluigieinaudi.it/wp-content/uploads/2018/11/LaTVdelleragazze-Tv-di-Stato-la-Finocchiaro-a-1gruppo-di-bambine-ricordatevi-gli-uomini-sono-dei-pezzi-di-merd-e-sopratt.-il-tuo-papa%C3%8C.mp4?_=1

E tu paragoni il filmato che ho postato io con questo, di una cogliona che pur di far ridere (crede lei, invece fa schifo) direbbe qualunque cosa?

Questo video


Chi non rideva?

Quanti lo trovavano discriminatorio?

20 anni fa.

C'è tutto: "offese" contro obesi, giapponesi, romani, veneziani ecc...

20 anni fa lo trovano divertente ma innocuo nell'ironia, oggi l'autore di uno spettacolo del genere sarebbe lapidato

VanBob ha scritto:

La scorrettezza politica è ben altro.

Perbacco, mi sono adeguato alla politica/policy linguistica del moderatore, che tra l'altro mi trova molto d'accordo:

VanBob ha scritto:

politically correct (ma anche basta con questi americanismi)

Credevo che ti riferissi alla politica in senso governativo, che peraltro è il significato giusto del termine. Usarlo per queste, mi si permetta il termine, faccende un po' frivole lo trovo perfino fuori luogo.

Ma infatti, a proposito della prima scenetta io non ho proprio parlato di "correttezza politica", che è un orribile concetto. Da quel punto di vista è perfettamente corretta: non c'è neanche una parolaccia, e oggi le battute sessiste fanno notizia solo quando vanno in una sola direzione.
La chiudo qui.

Stimolato dal tuo messaggio ho fatto una ricerca per accertarmi di non essere in errore io, che in effetti ho citato per primo il termine "politically correct", dandogli la responsabilità di un mondo peggiore.

Ho trovato la descrizione della Treccani di cui riporto alcune parti.

"L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Secondo tale orientamento, le opinioni che si esprimono devono apparire esenti, nella forma linguistica e nella sostanza, da pregiudizi razziali, etnici, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale o relativi a disabilità fisiche o psichiche della persona."

Fin qui si conferma quanto sapevo.
Ma poi...

"Malgrado gli ideali egualitari e progressisti che lo hanno animato, il politically correct ha sollevato numerose polemiche (cfr. Fabbri 2004; Canobbio 2009). Lo si accusa infatti di conformismo linguistico e di tirannia ideologica che limita la libertà d’espressione. Si sostiene che, col pretesto di rivendicare ideali di giustizia sociale, il politicamente corretto si limita in realtà a intervenire sulla forma (ossia la lingua) piuttosto che sulla sostanza dei problemi, contribuendo ad alimentare una nuova ipocrisia "

Si sostiene, quindi, in modo più preciso e pulito ciò che ho scritto qualche messaggio indietro.
A prescindere da questo, trovo che la lettura di quella pagina sia molto interessante: https://www.treccani.it/enciclopedia/politically-correct_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/

Infine, in tema di sessismo, sono d'accordo con te. Ma continuo ad insistere che l'eccesso di attenzione non solo mortifica l'umorismo ma genera ulteriori problemi alla società. In particolare, accusare di sessismo il video postato da Anna lo trovo davvero esagerato.