La patente: è così importante non averla? [pag. 2]

Non sono d'accordo.

L'esame non è così semplice, bisogna studiare.
Basta guardare qualche annuncio di vendita di gommoni e barche di non patentati (ma anche di patentati, anche se meno frequentemente): molto spesso non si riesce nemmeno a scrivere in italiano corretto, figurarsi imparare nozioni tecniche e sostenere l'esame..

Molto meglio montare il 40/mille cavalli oppure cercare di "comprare"...

Concordo con te, l esame non è semplice e noi siamo pigri. Se possibile si preferisce aggirare l ostacolo, fare i furbi e poi vantarsene con gli amici al bar.

Tutto è relativo. Se uno è abituato allo studio e all'approfondimento, non necessariamente scolastico, trova il carteggio banale e i quiz un esercizietto mnemonico. Per altri potrebbe essere più difficile.
Semmai bisognerebbe chiedersi perché accedere all'esame da privatista sia divenuto così lungo e complicato, addirittura impossibile in alcune zone.
Per anni ho rifiutato la patente per questo motivo, poi, disperato, mi sono piegato alla logica di mercato.

Ziomaicol ha scritto:

Non sono d'accordo.

L'esame non è così semplice, bisogna studiare.
Basta guardare qualche annuncio di vendita di gommoni e barche di non patentati (ma anche di patentati, anche se meno frequentemente): molto spesso non si riesce nemmeno a scrivere in italiano corretto, figurarsi imparare nozioni tecniche e sostenere l'esame..
Molto meglio montare il 40/mille cavalli oppure cercare di "comprare"...

" Senti a me, LoZio... (voce di Checco Zalone)

Si , capisco cosa dici.
Ma hai presente quanto impegno serve a condurre una barca.
Le prime volte con il gommone, la paura che se vai a sbattere su un cefalo come minimo ti esplode un tubolare. Le pippe mentali quando ti capita l'isoletta che quel giorno non si vede perché c'è foschia (a me capita con ponza) e sulla schiena ti corre quel brivido fino a che non la vedi. E ogni 10 minuti provi la pompa di sentina e controlli il livello del carburante e butti un occhio al motore.
Voglio dire che di fronte all'impegno che normalmente la navigazione richiede, imparare a memoria quattro luci che non serviranno , come dice il qui presente Orso Bruno () diventa una passeggiata. Ma forse qui il discorso si sposta sul fatto che alcuni diportisti pensano di andare per mare come io penso di buttarmi sul divano a fare le parole crociate. Si vedano quelli che questa estate hanno distrattamente investito la barca a vela mentre chiacchieravano a 25 nodi .... ( A noi possono raccontarcela quella della barca a vela che non ha dato la precedenza? Dobbiamo prendere i giornalisti e spiegargli cosa sono le condizioni di limitata manovrabilità?)

Ecco. Secondo me i problemi burocratici esistono e sono proprio quelli che dite voi. Ma anche tanta superficialità da parte degli utenti che, come diceva Lucapp poco fa, contano sul fatto che in Italia definire le responsabilità spesso diventa una comica.

5bullets ha scritto:

di fronte all'impegno che normalmente la navigazione richiede, imparare a memoria quattro luci .... diventa una passeggiata.

Non è detto, servono due abilità cognitive completamente diverse. Ci può essere un ottimo marinaio analfabeta completamente incapace di prendere la patente, così come un patentato laureato che ha due ore di guida in tutto e a vederlo navigare è una comica (o una tragedia). Conosco personalmente esempi dell'una e dell'altra categoria.

Il che porta a discutere di come dovrebbe essere un esame per la patente nautica, pensato più da burocrati che da marinai. La parte pratica è ridicola, e quella teorica l'ha inventata il notaio del Rischiatutto.

Il mio esame è stato un po' diverso da quel che leggo in giro: in capitaneria, dopo i quiz, la parte teorica è consistita in una interrogazione a tutto campo, piuttosto lunga, da parte di un ufficiale di marina. In circa mezz'ora ha spaziato liberamente in una serie di argomenti anche non previsti, a un certo punto ha tirato fuori l'elenco dei fari e dei segnali da nebbia direttamente da un armadio della capitaneria (proprio una copia di lavoro piena di aggiunte, aggiornamenti, striscette attaccate con lo scotch) e ha richiesto che mi orizzontassi lì dentro a cercare i fari e interpretarne le caratteristiche.

Insomma, è stato un esame nel senso proprio del termine. Non è stato semplice, per me che navigo da venticinque anni e ho un certo livello di istruzione. Se anche la prova pratica fosse importante, e se la patente fosse obbligatoria per tutti, forse qualche tragedia in meno ci sarebbe.

Ehhhhhh no e, la mia patente è stata diversa .....

Nessuno ha fatto commenti su quanto stava bene quell'ancora ricamata di fianco alla scollatura delle vs maglietta ? Noooo, uhmmm strano...
E qualcuno vi a chiesto qualcosa su questo genere:

Esaminatore: Lei arriva la sera in porto , dove mette l'entrobordo dopo avere ormeggiato?
Io: Sa, di solito prendo un paranchetto/paranco, dipende quanto è grosso/ quanto pesa l'entrobordo, e dopo avere sventrato la poppa lo adagio gentilmente sul molo adiacente......................................................................
.............................................

L'errore è aver cercato di influenzare la commissione con ricami sull'orlo della scollatura.
Non ti avrebbero nemmeno chiesto dell'entrobordo.

Ciao, concordo nel modo più assoluto sul prendere la patente come va fatto, oppure lasciar perdere grosse imbarcazioni e motori potenti.
Io sono un caso patologico: dopo essermi preparato e bene per la patente "oltre" non mi sono presentato all'esame per un improvviso impegno sul quale avrei anche potuto sorvolare, ma la patente sapevo (e il tempo mi ha dato ragione) che non mi sarebbe mai servita per il mio modo di andare per mare, mentre le cognizioni si, e queste belin se mi sono servite! Per questo motivo, come ogni tanto leggiamo anche qui sul Forum, sarei d'accordo nel far prendere una, definiamola così, minipatente obbligatoria anche per chi si allontana dalla costa di 100 metri su un materassino gonfiabile.

Ho appena fatto la teoria entro le 12 miglia (1 errore) e il Carteggio anch'esso superato.
La mia preparazione ai quiz è durata 2 notti, il Carteggio essendo abituato a lavorare sui diagrammi e roba varia l'ho trovato facile il che non significa che lo sia.
Potevo farlo anche da privato, penso senza neanche prendere il libro di teoria ma bastava quello dei quiz da imparare a memoria.
Invece mi sono fatto 4 mesi di corso, tanto erano in ritardo con le convocazioni, e ho avuto il piacere di approfondire con una istruttrice preparata tutti gli aspetti sia di navigazione che normativi traendone enorme beneficio nella navigazione reale Devo dire che per mia natura avevo già letto qualche libro sulla nautica perché anche se ho un motore sotto i 40 cavalli è da due anni che navigo e senza aver un minimo di conoscenza ritenevo molto imprudente andare persino sul lago d Iseo. La patente probabilmente è utile per aprire la mente ad alcune problematiche e quindi porsi il problema su quello che si sta facendo.
Forse un po fuori topic ma quando vedo gommoni noleggiati da analfabeti della nautica proverei a vedere se veramente galleggiano senza tubolari! Se fosse obbligatoria la patente probabilmente non esisterebbero

Ciao, ho preso la patente entro le 12miglia
Il corso mi è piaciuto molto e ho imparato tanto. Non l ho trovato affatto difficile e lo renderei obbligatorio per tutti, quantomeno una versione light di sola teoria. Giusto per esser sicuro che nessuno scambi la mia boa segnasub per boa di ormeggio o non conosca le regole per evitare gli abbordi.