Quando una carena si può definire morbida sull'onda [pag. 4]

Tenente di Vascello
Faraglioni68
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- 31/45
Interessante discussione , ma mi ha confuso un pò le idee…
Faccio delle osservazioni non da esperto , e personali…
Io ho sempre pensato che la morbidezza di una carena sull’onda non fosse
Soggettiva , ma una caratteristica , in linea di massima , ben definita e appartenente ad alcune marche e modelli di gommoni , più che ad altri…
Probabilmente oggi , le qualità di costruzione dei vari cantieri, si sono evolute
e in parte eguagliate ( se non per accorgimenti estetici o relativi ad un determinato uso)
Però se torniamo indietro di qualche anno , vediamo dei costruttori che grazie ad idee innovative di progetto ,si sono distinti rispetto ad altri , lasciando il segno nel mondo dei gommoni.
Uno a caso…. Franco Donno ,
le carene dei suoi Marshall erano (e forse sono ancora) un punto di riferimento… caratteristiche di leggerezza del mezzo, capacita di navigare con basse potenze e sopratutto poter saltare da un onda all’altra senza farsi uscire qualche ernia…
non sono cose soggettive , ma frutto caratteristiche date da, linee di carena ,CG , altezza prua ,angolo di deadrise , peso, ecc. perfettamente amalgamate e sviluppate, come voi stessi insegnate in altri topic…
Personalmente Trovo errato dire (nei gommoni sotto i sei metri ) che: la lunghezza del mezzo non conti , a parita di carena anche 50 cm fanno differenza in navigazione..
Che il peso determina la morbidezza …dipende ci sono prue ( non tutte)che ,navigando leggere fanno egregiamente il loro dovere , ma se ci faccio sedere sopra una due persone, vanno in crisi pestando..probabilmente sprofondando troppo nell’onda stessa…
Che le prue “affilate” servano solo perché fendendo l’acqua non si sollevano molto sull’onda …ma detta cosi mi vien da pensare , se lascio cadere, dalla stessa altezza una superfice (pari peso) di piatto o di coltello , ottengo lo stesso contra colpo?
p.s la carena della nave direi che è dislocante , ben diversa da quella dei nostri mezzi…
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propcalc1
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La mia frase: quanto maggiore è la massa (peso), tanto maggiore è la velocità di caduta contraddice la legge di Newton e si intende cancellata.
Chiedo scusa ai lettori, se mi è scappata e ringrazio Van Bob per la cortese segnalazione.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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propcalc1 ha scritto:
@vanbob
Commento: è da pazzi navigare paralleli alle onde con mare formato.


Navigazione vantaggiosissima. Non per tutti i manici ma eccellente.
Utente allontanato
propcalc1
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Gulliver ha scritto:
Navigazione vantaggiosissima. Non per tutti i manici ma eccellente.

Cavalcare le onde è faticoso, ma assolutamente entusiasmante.
Tenente di Vascello
Genius83 (autore)
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- 35/45
Posso dire una cavolata, almeno è quello che ho percepito io provando vari natanti di diversa lunghezza.
Quando torno la sera da procida, ho sempre un mare con un onda di circa un metro da poppa, affrontandola con una barca di 5 mt andavo in difficoltà perché in planata, essendo la barca piccola andavo a finire nel cavo dell'onda e li la barca impattava, invece con un gommone di 6 mt un metro in più riuscivo ad appoggiarmi sull'onda successiva con un impatto leggero o nullo
Scrocco-Rib
Utente allontanato
propcalc1
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- 36/45
@genius83
Quanto lamentato potrebbe ricondurre non alla lunghezza (intesa come LWL), ma alla propulsione (Hp, elica) e/o CG fuori posto.
Tenente di Vascello
Genius83 (autore)
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Non condivido, da ignorante a parità di condizioni meteo, maggior LWL incide e non poco con barche ottimamente bilanciate.
Scrocco-Rib
Utente allontanato
propcalc1
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Genius83 ha scritto:
.... con barche ottimamente bilanciate.

Da me ???
Site Admin
VanBob
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Genius83 ha scritto:
Non condivido, da ignorante a parità di condizioni meteo, maggior LWL incide e non poco con barche ottimamente bilanciate.

E' ovvio che il periodo dell'onda conta molto in quel caso. Ed è altrettanto ovvio che se un mezzo è lungo più della distanza tra il suo CG e l'incavo dell'onda, non vi ricadrà mai.
Chi dice che la lunghezza conta poco ai fini del comfort forse non ha mai navigato. E' altrettanto vero che non è l'unico parametro a influenzare la qualità di navigazione, ma che sia tra i principali è fuori discussione.
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Tenente di Vascello
Genius83 (autore)
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- 40/45
propcalc1 ha scritto:


L'influenza del deadrise sulla forza di impatto sull'acqua è poca cosa.
L'influenza della lunghezza della barca .... idem.

Una carena sarà "morbida" sull'onda solo se correttamente equilibrata rispetto al suo CG e sarà più o meno morbida in funzione di: indice dislocamento relativo e deadrise.

Forse ho capito io male e me ne scuso
Sailornet