Sardegna - ll giro dell'isola in 5 giorni [pag. 4]
roccaste
- 31/43
Wow bell'impresa complimenti davvero!
Focchi 680 + Honda BF200 + Rimorchio Cresci 1500Kg.
marvimar
- 32/43
Si ma quel broccolo di mailand si è perso tre quarti di circumnavigazione?
Mailand (autore)
- 33/43
..... ma ti sei messo a parlare come il "lucido"??
no non mi sono perso .... è che ...... pensare a quei giorni è molto ma molto difficile .....
no non mi sono perso .... è che ...... pensare a quei giorni è molto ma molto difficile .....
VanBob
- 34/43
Ah... se non ci fossi io, di cosa parleresti? Si vede che il termine "broccolo" ti è giunto in qualche modo. Molto meglio di altri, non credi?
Io sono sempre lucido e ne vado fiero, e poi bisogna vedere cosa ci sta dentro rispetto ad altri meno "lucidi".
Io sono sempre lucido e ne vado fiero, e poi bisogna vedere cosa ci sta dentro rispetto ad altri meno "lucidi".
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uorioli
- 35/43
Complimenti.... gran bel giro.
Ex Marlin 530 con Jonson 70cv 2T
BWA 550 FIVEFIFTY OPEN con YAMAHA F100A
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Mailand (autore)
- 36/43
- Ultima modifica di Mailand il 10/10/17 09:07, modificato 2 volte in totale
SI RIPARTE .....
puntando a nord .... e con rotta su Castelsardo.
Il mare è buono e punto a fare velocità ma appena passato Capo Marargiu troviamo onda secca e ripida ... sembrerebbe Maestrale ma nulla che trovi riscontro nelle previsioni di Lamma. Di certo è una termica corposa .. figlia di queste giornate di caldo torrido .... con temperature diurne dell'ordine dei 40 gradi.
Avanzo con onda al mascone con una velocità di 20/22 nodi. La costa non ci sembra offrire nulla di particolarmente interessante e decido per una rotta diretta su Capo Caccia passando al largo della rada di Alghero.
L'avvicinamento a Capo Caccia non è dei più semplici ... onda di prua sempre più marcata ... ma per ora non ci sono frangenti ... cerco un angolo di rotta che consenta di rimaere sottovento a Capo Galera ma una volta passato .... nulla da fare .... rotta diretta su Capo Caccia .... e onda di prua.
Tobia è tranquillo ..... quando sente "maretta" si mette fra i piedi al riparo della console di guida.
Stiamo per passare Capo e sono abbastanza preoccupato di quello che mi troverò dopo. I vento è teso .... e siamo comunque coperti da questo enorme promontorio della costa.
Passiamo Capo Caccia .... e ..... troviamo bonaccia. Incredibile ... mi sarei aspettato tutt'altro. Vento, termica e promontori .... cerco di capirci qualcosa e nel corso del giro più volte ho riscontrato un'analoga situazione .... rinforzo di vento prima del passaggio di un capo ... come se la termica venisse compressa al passaggio in prossimità di un capo.
Capo Caccia e l'immediatamente successiva riserva naturale sono una delle zone che ci sono particolarmente piaciute. Peccato essere solo di transito e non poter godere in pieno della bellezza di questi luoghi. Le motobarche con decine di turisti a bordo la fanno da padrone per l'affaccio alla Grotta di Nettuno ... ne stiamo fuori ... c'è parecchia confusione. Impressionante la scalinata che scende da Capo Terra in direzione della grotta ..... ed impressionante il numero di turisti che la sta percorrendo.
Passiamo cala d'Inferno e ci fermiamo per un bagno a cala Puntetta in prossimità della zona A di Ito Piana .... è un luogo di un'incredibile bellezza!
Riprendiamo la navigazione sempre con la prua a Nord. Usciti dalla riserva naturale tagliamo al largo direttamente su Capo dell'Argentera. E' un peccato non stare sottocosta ma le miglia che ci siamo prefissati di percorrere sono ancora molte.
Arriviamo in vista dell'Asinara e la costa è sempre spoglia e selvaggia ....
In prossimità di Capo Falcone aumenta il traffico in mare, siamo di fronte all'Asinara e a dritta si apre il passaggio della Pelosa. Guardo la mappa: il fondale è molto basso con parecchi scogli che a vista non sono nemmeno troppi visibili. Il mare è calmo. Alcune barche sono dirette nella nostra stessa direzione. Battezzo la scia di una di queste ed entriamo anche noi nel passaggio.
Il mare è uno dei più belli che abbia mai visto .... verde chiaro trasparente .... simile a quello di cala Rossa lo scorso Giugno a Favignana.
Spiaggia e fondale di sabbia bianca.
Peccato solo che dalla spiaggia della Pelosa arrivi un frastuono assordante e che ci sia una quantità di barche ancorate in rada mai visto fino ad ora. Sembra di stare nel parcheggio di un ipermercato. Posto meraviglioso ma assolutamente rovinato dalla "pressione" turistica. Si dirà .... ma è normale che nei posti di una certa bellezza in Agosto ... ect ect .... sta di fatto che a noi queste situazioni proprio non piacciono. Ce ne dovremo purtroppo fare una ragione anche nelle successive tappe fino al ritorno nella parte meridionale dell'isola.
Con attenzione "usciamo dal parcheggio" e caliamo l'ancora per un bagno. Il fondale a tre metri, sabbia bianca, sembra di essere in piscina ma, al di là di questo non ci sono particolari motivi di interesse.
Ripartiamo quasi subito con rotta diretta su Castelsardo tagliando per il golfo dell'Asinara al largo di 6 miglia da Porto Torres. 22 miglia con buona velocità e mare assolutamente calmo.
Entriamo al marina di Castelsardo che saranno le 18:00. Il posto ci piace e sono molto ben organizzati. Efficienti, rapidi e molto cortesi. Il marinaio di servizio al pontile sentita la nostra provenienza ed i nostri piani per i giorni a venire ... ci guarda stranito e ci chiede ... "ma con quel guscetto lì?" ... sissignore proprio con quello!
Al marina di Castelsardo c'è proprio di tutto, negozi, supermercato, articoli e ricambi per la nautica, bagni e docce grandi e pulitissimi ... abituati noi in quel di Buggerru sembra di vivere in un contesto virtuale. Sorpresa (positiva) finale, ormeggio al transito per un gommone da 5.5 mt: 15 EUR il prezzo più basso pagato nel corso di tutto il nostro giro.
E' ancora chiaro ma montiamo subito la tenda .... fa un caldo impressionante: siamo quasi al tramonto e 40 gradi ci sono ancora tutti.
Lavati e cambiati lasciamo il gommone ormeggiato al pontile e saliamo a Castelsardo per cena e per visita al paese. Attendiamo non poco la navetta all'uscita del porto verificando solo al rientro che avremmo potuto andare in paese tranquillamente a piedi. C'è infatti un comodo passaggio esclusivamente pedonale che tagliando sotto la provinciale di ingresso al paese evita completamente il traffico.
Il paese è stracolmo di gente e, nonostante il caldo opprimente decidiamo di salire alla rocca del castello. Non abbiamo una meta precisa, e quando vediamo un ristorante carino con balconata in affaccio sul mare ci fermiamo. Ormai è tardi e non ci sono problemi con la disponibilità di un tavolo.
Passata la mezza notte rientriamo a piedi al marina.
SEGUE
puntando a nord .... e con rotta su Castelsardo.
Il mare è buono e punto a fare velocità ma appena passato Capo Marargiu troviamo onda secca e ripida ... sembrerebbe Maestrale ma nulla che trovi riscontro nelle previsioni di Lamma. Di certo è una termica corposa .. figlia di queste giornate di caldo torrido .... con temperature diurne dell'ordine dei 40 gradi.
Avanzo con onda al mascone con una velocità di 20/22 nodi. La costa non ci sembra offrire nulla di particolarmente interessante e decido per una rotta diretta su Capo Caccia passando al largo della rada di Alghero.
L'avvicinamento a Capo Caccia non è dei più semplici ... onda di prua sempre più marcata ... ma per ora non ci sono frangenti ... cerco un angolo di rotta che consenta di rimaere sottovento a Capo Galera ma una volta passato .... nulla da fare .... rotta diretta su Capo Caccia .... e onda di prua.
Tobia è tranquillo ..... quando sente "maretta" si mette fra i piedi al riparo della console di guida.
Stiamo per passare Capo e sono abbastanza preoccupato di quello che mi troverò dopo. I vento è teso .... e siamo comunque coperti da questo enorme promontorio della costa.
Passiamo Capo Caccia .... e ..... troviamo bonaccia. Incredibile ... mi sarei aspettato tutt'altro. Vento, termica e promontori .... cerco di capirci qualcosa e nel corso del giro più volte ho riscontrato un'analoga situazione .... rinforzo di vento prima del passaggio di un capo ... come se la termica venisse compressa al passaggio in prossimità di un capo.
Capo Caccia e l'immediatamente successiva riserva naturale sono una delle zone che ci sono particolarmente piaciute. Peccato essere solo di transito e non poter godere in pieno della bellezza di questi luoghi. Le motobarche con decine di turisti a bordo la fanno da padrone per l'affaccio alla Grotta di Nettuno ... ne stiamo fuori ... c'è parecchia confusione. Impressionante la scalinata che scende da Capo Terra in direzione della grotta ..... ed impressionante il numero di turisti che la sta percorrendo.
Passiamo cala d'Inferno e ci fermiamo per un bagno a cala Puntetta in prossimità della zona A di Ito Piana .... è un luogo di un'incredibile bellezza!
Riprendiamo la navigazione sempre con la prua a Nord. Usciti dalla riserva naturale tagliamo al largo direttamente su Capo dell'Argentera. E' un peccato non stare sottocosta ma le miglia che ci siamo prefissati di percorrere sono ancora molte.
Arriviamo in vista dell'Asinara e la costa è sempre spoglia e selvaggia ....
In prossimità di Capo Falcone aumenta il traffico in mare, siamo di fronte all'Asinara e a dritta si apre il passaggio della Pelosa. Guardo la mappa: il fondale è molto basso con parecchi scogli che a vista non sono nemmeno troppi visibili. Il mare è calmo. Alcune barche sono dirette nella nostra stessa direzione. Battezzo la scia di una di queste ed entriamo anche noi nel passaggio.
Il mare è uno dei più belli che abbia mai visto .... verde chiaro trasparente .... simile a quello di cala Rossa lo scorso Giugno a Favignana.
Spiaggia e fondale di sabbia bianca.
Peccato solo che dalla spiaggia della Pelosa arrivi un frastuono assordante e che ci sia una quantità di barche ancorate in rada mai visto fino ad ora. Sembra di stare nel parcheggio di un ipermercato. Posto meraviglioso ma assolutamente rovinato dalla "pressione" turistica. Si dirà .... ma è normale che nei posti di una certa bellezza in Agosto ... ect ect .... sta di fatto che a noi queste situazioni proprio non piacciono. Ce ne dovremo purtroppo fare una ragione anche nelle successive tappe fino al ritorno nella parte meridionale dell'isola.
Con attenzione "usciamo dal parcheggio" e caliamo l'ancora per un bagno. Il fondale a tre metri, sabbia bianca, sembra di essere in piscina ma, al di là di questo non ci sono particolari motivi di interesse.
Ripartiamo quasi subito con rotta diretta su Castelsardo tagliando per il golfo dell'Asinara al largo di 6 miglia da Porto Torres. 22 miglia con buona velocità e mare assolutamente calmo.
Entriamo al marina di Castelsardo che saranno le 18:00. Il posto ci piace e sono molto ben organizzati. Efficienti, rapidi e molto cortesi. Il marinaio di servizio al pontile sentita la nostra provenienza ed i nostri piani per i giorni a venire ... ci guarda stranito e ci chiede ... "ma con quel guscetto lì?" ... sissignore proprio con quello!
Al marina di Castelsardo c'è proprio di tutto, negozi, supermercato, articoli e ricambi per la nautica, bagni e docce grandi e pulitissimi ... abituati noi in quel di Buggerru sembra di vivere in un contesto virtuale. Sorpresa (positiva) finale, ormeggio al transito per un gommone da 5.5 mt: 15 EUR il prezzo più basso pagato nel corso di tutto il nostro giro.
E' ancora chiaro ma montiamo subito la tenda .... fa un caldo impressionante: siamo quasi al tramonto e 40 gradi ci sono ancora tutti.
Lavati e cambiati lasciamo il gommone ormeggiato al pontile e saliamo a Castelsardo per cena e per visita al paese. Attendiamo non poco la navetta all'uscita del porto verificando solo al rientro che avremmo potuto andare in paese tranquillamente a piedi. C'è infatti un comodo passaggio esclusivamente pedonale che tagliando sotto la provinciale di ingresso al paese evita completamente il traffico.
Il paese è stracolmo di gente e, nonostante il caldo opprimente decidiamo di salire alla rocca del castello. Non abbiamo una meta precisa, e quando vediamo un ristorante carino con balconata in affaccio sul mare ci fermiamo. Ormai è tardi e non ci sono problemi con la disponibilità di un tavolo.
Passata la mezza notte rientriamo a piedi al marina.
SEGUE
Mailand (autore)
- 37/43
Terza Tappa: Castelsardo - Porto Ottiolu
Mercoledì, 3 Agosto – 85 miglia.
Mercoledì, 3 Agosto – 85 miglia.
teos1968
- 38/43
Azz..............ti sei bevuto la costa Smeralda in un giorno ?????
Quiet pleas......................
Quiet pleas......................
- BWA Sixone Line America - SUZUKI DF140CV + Mercury 6 cv - 4T
- ex Marlin Boat 480 - Evinrude 40 cv
- ex Marlin Boat 480 - Evinrude 40 cv
Mailand (autore)
- 39/43
Quarta Tappa: Porto Ottiolu - Porto Corallo
Giovedì, 4 Agosto – 91 miglia.
Giovedì, 4 Agosto – 91 miglia.
Mailand (autore)
- 40/43
Quinta Tappa: Porto Corallo - Buggerru
Venerdì, 5 Agosto – 112 miglia.
Venerdì, 5 Agosto – 112 miglia.
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