Confronto antivegetativa.......... [pag. 2]

Ammiraglio di squadra
La capitana
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Io vi posso dare un'opinione... personale, datata, inesatta
re: Confronto antivegetativa..........

Cass la memoria...
Sul mio Zar 61 avevo (mi sembra di ricordare) l'autolevigante della Marlin, nera, bellissima, sulla mia carena naturalmente non si notava quasi
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Dopo svariati anni dalla prima applicazione, 3 o 4, e chi si ricorda (come vedete il mio contributo a questo topic E' FONDAMENTALE !! ) si notavano 2 piccole macchiette lucide a prua dove l'antivegetativa si era consumata. A dispetto dell'affermazione comune che l'autolevigante non è adatta a scafi veloci, dopo 3/4 anni non cera alcun bisogno di applicarla nuovamente.
Chiaramente parlo di un utilizzo stagionale, comunque in acque nelle quali, senza antivegetativa, mi ero trovata con un'intera colonia di denti di cane dopo soli 30 giorni. denti di cane fastidiosissimi (abbaiano in continuazione, vogliono le coccole, hanno i posti preferiti per fare i bisognini... sigh... ) che inoltre mi avevano portato via 10 nodi di velocità ....
Perciò per me autolevigante über alles
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Qui alcuni consigli professionali:

Antivegetative. Come scegliere

Le pitture antivegetative vengono utilizzate per evitare la formazione e l'accumulo di organismi vegetali (alghe) e animali (crostacei e molluschi) sulle parti immerse dello scafo. Queste formazioni, nel loro insieme definite "biofouling", riducono le prestazioni della barca facendone aumentare i consumi e possono progressivamente intaccare la struttura dello scafo danneggiandola.

I Componenti attivi dell'antivegetativa

Le antivegetative (antifouling) devono la loro efficacia alla presenza di "sostanze velenose" (biocidi) il cui rilascio nell'ambiente è dosato e controllato, per essere attivo solo in stretta prossimità della barca e limitare l'inevitabile effetto inquinante.

L'ossido di rame, è il biocida attualmente più diffuso. Lo stagno, largamente usato in passato, è stato bandito per il suo alto potere inquinante.

Nuove formulazioni, frutto della costante ricerca dei produttori, si affacciano sul mercato introducendo innovazioni interessanti. Alcuni prodotti ad esempio, vengono oggi additivati con micro particelle di carbonio, in grado di creare un film estremamente liscio, a bassissimo attrito. Ideali per le barche da regata o per chi ricerchi prestazioni senza compromessi.

Antivegetative. Tipologie

Le antivegetative possono essenzialmente essere divise in due gruppi distinti in base alla formulazione. Si parla dunque di Antivegetative autoleviganti e Antivegetative a matrice dura.

Antivegetative autoleviganti

Le antivegetative autoleviganti, altrimenti definite autopulenti, idrosolubili o ablative, affiancano all'azione chimica, un'azione meccanica che ne aumenta l'efficacia. Queste pitture sono progettate per "sfogliarsi" durante l'utilizzo in modo da mantenere una superficie sempre nuova e levigata, ostile alla formazione di alghe o dei cosiddetti denti di cane.

Il rinnovamento avviene a livello di micron, pertanto non si corre il pericolo che la pittura si consumi totalmente durante la stagione. Questa caratteristica rende le antivegetative autoleviganti non adatte a scafi estremamente veloci, tuttavia i prodotti più performanti possono essere utilizzati anche a velocità di crociera prossime ai 35 nodi.

Vantaggi

Protezione ottimale (Azione chimica + meccanica)
Rimozione facilitata con idropulitrice

antivegetativa a matrice dura
Le antivegetative a matrice dura a differenza delle autoleviganti, agiscono solo chimicamente. Essendo estremamente resistenti all'abrasione rappresentano la soluzione ideale per scafi molto veloci o che vengono alati o carrellati frequentemente.

Vantaggi

I costi sono generalmente inferiori a quelli delle antivegetative autoleviganti
Adatte alle alte velocità
L' antivegetativa giusta

La scelta della giusta antivegetativa va fatta tenendo conto della tipologia della barca, dell'utilizzo della stessa e delle acque in cui navighiamo. Queste variabili possono infatti influire in maniera significativa e portare a risultati molto diversi anche su imbarcazioni identiche, trattate con lo stesso prodotto ma ormeggiate ad esempio in due diverse marine.

Antivegetative e superfici metalliche

Le superfici metalliche richiedono un'attenzione particolare.
Utilizzare su queste superifci antivegetative contenenti biocidi metallici potrebbe innescare processi di corrrosione galvanica capaci di causare seri danni allo scafo.

Tutti i produttori offrono oggi antivegetative espressamente dedicate alla protezione di piedi poppieri, bulbi, flap ed eliche, scafi in ferro o alluminio.

Tutte le antivegetative hanno una vita relativamente limitata. Le antivegetative autoleviganti come già detto si consumano per abrasione, mentre in quelle a matrice dura si esauriscono i biocidi. La giusta quantità di antivegetativa è quindi molto importante per ottenere i migliori risultati e per poterli mantenere il più a lungo possibile.
re: Confronto antivegetativa..........

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Ammiraglio di divisione
Daria
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Io ho messo la stoppani, ma il risultato è stato pessimo, sapevo comunque che era economica.
Diciamo che perdere velocità non mi preoccupa molto, perdo circa 2/3 nodi a carena pulita, il problema è che non resta pulita....
E stando in acqua 3 mesi non va bene assolutamente perché si forma molta alga.
Devo trovare un buon compromesso.
Il fatto è che non ho modo di lavorarci in comodità, darla sarebbe il minimo problema Confused
Ammiraglio di divisione
Daria
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Urca, abbiamo risvegliato il boss UT
Ammiraglio di squadra
La capitana
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Daria ha scritto:
Urca, abbiamo risvegliato il boss UT


Ehmmmmmmmm, mi era caduto il libro e perciò avevo alzato lo sguardo
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Sailornet