Realizzazione di plancette poppiere in vetroresina su [Joker Boat COASTER 650] [pag. 3]
giulio400 (autore)
1
- 21/26
andiamo avanti...
do nuovamente i distaccanti: cera mirror ed alcoolpolivinilico.
spruzzo il gelcoat (non paraffinato) e prego
tutto perfetto nessuna bolla!
dopo 12 ore do una spennellata di resina poliestere e stendo 2 fogli di MAT da 450 gr. metto alcuni rinforzi fatti in espanso al fine di irrobustire lo stampo e li ricopro con un atro foglio di mat :
è importante che i fogli facciano un risvolto di 4/5cm che servirà per inserire i cunei necessari a estrarre la plancetta finale:
dopo altre 12 ore devo togliere il muletto....che è ben incollato...e non viene via....come si fa? Semplice lo si distrugge!
quasi quasi mi dispiaceva distruggerlo
ecco come si presenta lo stampo:
va fatta una leggera stuccatura sui bordi e vanno tolti eventuali risvolti che possano creare un sottosquadro e quindi rendere impossibile l'estrazione della placenta che realizzeremo al suo interno:
fatto cio' si dà nuovamente la cera mirror e l'alcool polivinilico e finalmente spruzzo il gelcoat che' sarà la pelle esterna della plancetta:
mi scuso ma ho perso le foto della successiva lavorazione, ma la spiego. E' facile:
attese 12 ore do resina 3 strati di mat da 450grammi
altre 12 ore ed inserendo i cunei nei lati, armato di martello e pazienza, ESTRAGGO LA PLANCETTA!
eccola appena nata e sporca di liquido amniotico....er.... alcool e cera:
un difetto creato da una bolla di aria:
corretto con 2 gocce di gelcoat:
adesso possiamo tagliare la parte in eccesso:
finita!
è lucida e perfetta, non c'e' bisogno di fare altro...esattamente uguale al muletto! ecco perché deve essere perfetto.
Subito dopo mi sono dedicato ad i rinforzi che spiegherò nella prossima puntata
do nuovamente i distaccanti: cera mirror ed alcoolpolivinilico.
spruzzo il gelcoat (non paraffinato) e prego
tutto perfetto nessuna bolla!
dopo 12 ore do una spennellata di resina poliestere e stendo 2 fogli di MAT da 450 gr. metto alcuni rinforzi fatti in espanso al fine di irrobustire lo stampo e li ricopro con un atro foglio di mat :
è importante che i fogli facciano un risvolto di 4/5cm che servirà per inserire i cunei necessari a estrarre la plancetta finale:
dopo altre 12 ore devo togliere il muletto....che è ben incollato...e non viene via....come si fa? Semplice lo si distrugge!
quasi quasi mi dispiaceva distruggerlo
ecco come si presenta lo stampo:
va fatta una leggera stuccatura sui bordi e vanno tolti eventuali risvolti che possano creare un sottosquadro e quindi rendere impossibile l'estrazione della placenta che realizzeremo al suo interno:
fatto cio' si dà nuovamente la cera mirror e l'alcool polivinilico e finalmente spruzzo il gelcoat che' sarà la pelle esterna della plancetta:
mi scuso ma ho perso le foto della successiva lavorazione, ma la spiego. E' facile:
attese 12 ore do resina 3 strati di mat da 450grammi
altre 12 ore ed inserendo i cunei nei lati, armato di martello e pazienza, ESTRAGGO LA PLANCETTA!
eccola appena nata e sporca di liquido amniotico....er.... alcool e cera:
un difetto creato da una bolla di aria:
corretto con 2 gocce di gelcoat:
adesso possiamo tagliare la parte in eccesso:
finita!
è lucida e perfetta, non c'e' bisogno di fare altro...esattamente uguale al muletto! ecco perché deve essere perfetto.
Subito dopo mi sono dedicato ad i rinforzi che spiegherò nella prossima puntata
dna
- 22/26
Bel lavoro! Volevo chiederti, come vedo nelle prime foto, perchè hai utilizzato dei cavallotti per ancorarle allo specchio di poppa anzichè bulloni? È per utilizzarli per legare il gommo al carrello o altro, oppure c'è un altro motivo?
A nuoto!
giulio400 (autore)
- 23/26
@dna
la scelta dei cavallotti è stata fatta semplicemente per l'utilità degli stessi ed i relativi 1000 usi, oltre dal fatto che sono dotati di una bella contropiastra piu' carina a vedersi rispetto alle rondelle.
la scelta dei cavallotti è stata fatta semplicemente per l'utilità degli stessi ed i relativi 1000 usi, oltre dal fatto che sono dotati di una bella contropiastra piu' carina a vedersi rispetto alle rondelle.
Grecale79
- 24/26
@sacs-475
@giulio400
ecco perchè vorrei evitare di costruire delle plancette più lunghe di quelle ci sono, come si vede dalle foto ci sono i vecchi occhioni attaccati sulle plancette e quelli nuovi, che ho dovuto applicare sullo specchio di poppa, perchè quelli originali (vedi plancetta di sinistra) si stavano danneggiando con rischio di rovinare la vetroresina.
@giulio400
ecco perchè vorrei evitare di costruire delle plancette più lunghe di quelle ci sono, come si vede dalle foto ci sono i vecchi occhioni attaccati sulle plancette e quelli nuovi, che ho dovuto applicare sullo specchio di poppa, perchè quelli originali (vedi plancetta di sinistra) si stavano danneggiando con rischio di rovinare la vetroresina.
Sacs S-640 – Johnson 140 4T – GpsEco Garmin 421 S
giulio400 (autore)
1
- 25/26
ho aspettato una stagione di utilizzo, prima di descrivere i rinforzi, per verificarne i risultati dopo ore ed ore di traina con l'ausiliario... SONO SODDISFATTISSIMO non si sono "mosse" di un millimetro!
Sono rimaste perfette,come nuove!
Risultato raggiunto
In queste foto vi mostro il trucco per dare un estrema robustezza:
E’ stata annegata con resina,incastrata nella plancetta vuota,una lastra di espando dello spessore di 7/8cm.
E’ fondamentale che sia incastrato per scaricare le forze omogeneamente su tutti i lati.
In pratica questa è piu' o meno la tecnica con cui vengono realizzati i paioli,l’espanso dona robustezza come se la plancetta fosse piena,ossia un blocco di resina.
Ma naturalmente il peso è nullo,poche centinaia di grammi.
In seguito,tanto per esagerare, una bella stuoia di mat:
Poi ho messo questo pezzo di multistrato fenolico solo come supporto delle viti in modo da non bucare l’altro lato della plancetta:
E per finire una bella gelcottata a rullo:
Poi l’installazione della scaletta e del supporto ausiliario come mostrato nelle prime foto del post.
Sono rimaste perfette,come nuove!
Risultato raggiunto
In queste foto vi mostro il trucco per dare un estrema robustezza:
E’ stata annegata con resina,incastrata nella plancetta vuota,una lastra di espando dello spessore di 7/8cm.
E’ fondamentale che sia incastrato per scaricare le forze omogeneamente su tutti i lati.
In pratica questa è piu' o meno la tecnica con cui vengono realizzati i paioli,l’espanso dona robustezza come se la plancetta fosse piena,ossia un blocco di resina.
Ma naturalmente il peso è nullo,poche centinaia di grammi.
In seguito,tanto per esagerare, una bella stuoia di mat:
Poi ho messo questo pezzo di multistrato fenolico solo come supporto delle viti in modo da non bucare l’altro lato della plancetta:
E per finire una bella gelcottata a rullo:
Poi l’installazione della scaletta e del supporto ausiliario come mostrato nelle prime foto del post.
ale70
- 26/26
complimenti! bel lavoro!
Argomenti correlati