Struttura rigida per copertura barca non autosvuotante [pag. 2]

Contrammiraglio
Giuseppone
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- 11/21
Il modo migliore resta sempre quello di evitarlo,se per qualsiasi motivo resterebbe impossibilitato ad andarci tutto serebbe stato inutile, il telo ben tesato e la risolve a buon mercato. imho
Meglio l'ira del leone che l'amicizia delle jene...( detto africano )
Sottotenente di Vascello
focaccina (autore)
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- 12/21
ci avevo provato con la corda, ma non sono un abile marinaio e i nodi rimanevano lenti per cui l'acqua stagnava ogni volta.

oltretutto, probabilmente il telo è un pò lunghino, pertanto se non metto dei tiranti anche laterali sul tientibene, si imbarca d'acqua ogni volta.

ho visto però che ci sono degli occhielli da applicare lungo lo scafo su cui poter fissare e tirare al meglio il telone (che è dotato anche di elastico).

sono utili o meglio evitare la rogna di montarli (quindi 50€ per tirare la barca fuori dall'acqua)?
Contrammiraglio
Giuseppone
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- 13/21
Per diventare un buon marinaio ci vuole tempo ed esperienza, inizia essendo un buon proprietario che ha cura dei suoi beni, impara pian piano i nodi e le tecniche per evitare che diventi una piscina galleggiante e il resto viene da se Wink
Meglio l'ira del leone che l'amicizia delle jene...( detto africano )
Sottotenente di Vascello
focaccina (autore)
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- 14/21
Giuseppone di pompe di sentina ne ho 2 e entrambe con il galleggiante. la batteria montata è da 70ah agm.

In caso di emergenza quelle partono, ma se fa degli acquazzoni e temporali, mica possono fare miracoli.

Il vecchio proprietario l ha lasciata scoperta un estate ma ci ha rimesso 2 batterie perchè non ci è mai andato.
Inoltre dove ce l ho ormeggiata non c è corrente elettrica. per cui dovrei farmi 20km andata, smontare la batteria e rimontarla poi il giorno dopo. decisamente un impegno.
Site Admin
VanBob
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- 15/21
Buona la soluzione della cima, se non sai fare i nodi puoi procurarti le cinghie a cricchetto, con quella tesa non c'è possibilità che si facciano le fosse!
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Sottotenente di Vascello
focaccina (autore)
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- 16/21
grazie mille. proverò con le cinghie a cricchetto, tanto ho visto che se ne trovano di lunghe anche a buon mercato.

ma il tientibene non si stacca se viene tirato troppo, vero?

perchè in alcuni punti di giunzione con lo scafo si stà un pò sgretolando (mi dispiace non aver foto).

per la mia domanda su come si fissano delle ''cose'' allo scafo? viti inox? approfitto che rispondete così non devo aprire un topic per una domanda così banale
Contrammiraglio
Giuseppone
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- 17/21
In mare L'inox è d'obbligo, l'ottone diventa verde, pertanto vedi tu.
Meglio l'ira del leone che l'amicizia delle jene...( detto africano )
Sottotenente di Vascello
focaccina (autore)
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- 18/21
bastano delle semplici autofilettanti o c è qualche vite particolare o qualche procedura particolare?
devo poi siliconare?

quando si parla di bucare ho sempre paura.
Comune di 1° Classe
Bottik
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- 19/21
Ciao focaccia,sono nuovo del forum,e mi intrometto con piacere perché fibalmente ho trovato una persona che ha la mia stessa barca! Felice
Ho fatto molti lavori e apportato diverse modifiche su questo scafo,lo conosco molto bene diciamo...
Se vuoi possiamo parlarne anche in privato!
Comunque per le viti vanno benissimo autofilettanti inox,il nostro scafo è molto robusto dove vai a filettare ci trovi sempre almeno 4 o 5 mm di vetroresina e in alcune parti anche legno sotto,quindi vai alla grande con le viti!
Comunque prima ti consiglio sempre di forare con una punta piccola dove devi andare poi ad avvitare autofilettante onde evitare di crinare la vetroresina!
Capitano di Corvetta
daloloda
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- 20/21
Per alzare il telo potresti usare i pali gia consigliati avvitati ad una base di albero di natale cosi non cadono.
Per assicurare il telo ai lati potresti usare questi:
re: Struttura rigida per copertura barca non autosvuotante

Li ho trovati nel negozio di articoli di camper caravan servono per assicurare un tessuto a dei pali usato per le verande. Tu potresi assicurare il telo al corrimano, sono molto resistenti.
"Il coraggio per me è aver paura di fare una cosa, ma farla ugualmente”. Ecco, in questa risposta c’è tutta l’essenza del pilota, non è vero che i piloti non hanno paura, anzi, ma l’affrontano, la combattono e la vincono.
R.Pasolini-M.Lega
Sailornet