Hanno il cervello piccolo piccolo e la benda agli occhi

Tenente di Vascello
GIGI42 (autore)
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- 1/10
Un quintale di tonno rosso e pesce spada è stato sequestrato dai Nas di Catania.
Ambulanti abusivi che vendevano esemplari di tonno rosso e pesce spada di 1 chilo e mezzo ciascuno, taglia inferiore a quella minima consentita.
Lo spada mínimo 10 kg - Tonno rosso 30 kg
Capitano di Corvetta
t 30
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- 2/10
come cittadino catanese mi vergogno nel confermare quello che hai detto,li vendevano per strada nel bagagliaio delle macchine in bella vista e nelle strade più popolate,e come sempre non è la prima volta che succede,purtroppo è gente che non ha nulla da perdere sono dei nulla tenenti che dopo qualche giorno vengono rilasciati oppure hanno la fortuna di trovare un pasto decente al fresco,i controlli........ lasciamo perdere e prendiamo per buono che svolgono il proprio servizio.... non credo che i pesci arrivano sulle strade volando oppure con una barchetta di 5/6 metri
magari gli diamo una mano pagando il tesserino per la pesca sportiva che per il momento e stato messo da parte
guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi
Tenente di Vascello
GIGI42 (autore)
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- 3/10
t 30 le Tue parole mi hanno commosso, al punto di farmi un nodo alla gola, queste situazioni le ho presenziate con i miei occhi, nel Gargano, sò che la maggior parte dei casi lo fanno per portare il panino sulla tavola, le leggi esistono solo per alcuni, altri non riescono proprio a rispettarla il sistema non glielo permette.
Io mi domando, in che direzione stiamo andando.
Contrammiraglio
lone wolf
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- 4/10
Premesso che non voglio giustificare nessuno, tantomeno comportamenti illegali, però certe esasperazioni giuridiche potrebbero essere attenuate; mi spiego meglio e mi metto nei panni di un pescatore professionista onesto:

Esco con il mio peschereccio per la solita battuta di pesca al pesce spada e tonni.
Calo i 4.000 metri di palamiti utilizzando ami ed esche adeguate e dopo qualche ora, nel frattempo ho salpato qualche rete (solitamente visitata da qualche meraviglioso delfino) mi accingo a recuperare il palamito. Tutto perfetto, qualche cattura a norma di legge ma ecco l'imprevisto; mi trovo allamato un tonno rosso di 27 chili ormai morto. Che faccio? Non ho scelta devo ributtarlo in mare. Stessa sorte a quello stupido di pesce spada a cui nessuno ha insegnato che da piccoli non si devono rubare le esche dei grandi, ricacciato in mare.
Non sarebbe più logico rimanere ferrei per quanto riguarda l'utilizzo delle attrezzature ed essere più elastici nel gestire le catture. Un esempio: mantenere vietato il commercio ma permettere di utilizzare il pescato per beneficenza, regalandolo a centri di assistenza ecc. ecc. e da parte delle istituzioni prevedere un indennizzo per il pescatore.
Era solo un piccolo esempio di una serie infinita di pessima gestione.
Ciao a tutti.
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
Tenente di Vascello
sondesto
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- 5/10
Premesso che è possibile selezionare , anche se non in maniera puntuale, le catture.
Premesso che ci sono dei periodi in cui puoi insidiare certe prede e altri in cui è vietato.
Sappiamo che la cattura accidentale è sempre possibile, ed è contemplata è regolata dalla legge, per la pesca professionale.
Il tipo che vende gli spadini nel cofano della macchina, è sicuramente un pescatore di frodo che vende il pescato senza avere licenza di pesca , che ha pescato specie sotto taglia non in maniera casuale, che non paga le tasse, che non rispetta norme igienico sanitarie, che non rispetta il mare facendo in modo che quegli esemplari non diventeranno mai grandi per potersi riprodurre e consentire il ripopolamento dello stock e tante altre infrazioni.

Detto questo, io sono abbastanza estremista , e per niente tollerante di fronte a comportamenti del genere.
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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- 6/10
Così come la carne di cui ci cibiamo proviene da animali d'allevamento, analogamente penso che il pesce per l'alimentazione debba essere di allevamento.
Credo che la pesca sia una attività anacronistica come attività professionale e debba essere lasciata alla sola attività sportiva, appunto , come dicevo, come avviene per la carne: la pesca come la caccia deve diventare attività sportiva.
Gli attuali pescatori devono convertirsi in due attività dello stesso settore: pescaturismo allevamento in peschiera o mare aperto.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 7/10
Mi spiace della loro situazione ma se sono li a venderli, avendo come bancarella il baule dell"auto, e perché c'è chi li compera. Se nessuno li comprasse, gli "spadini ed i tonnini" sarebbero liberi e pieni di vita in me aperto
Capitano di Corvetta
guidob
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- 8/10
Manca la cultura a tutti i livelli.

Ormai viviamo in una societa dove se uno fa qualcosa c'e' sempre qualcuno che fa di peggio e cosi ci sentiamo sempre tutti giustificati.

Secondo me sono colpevoli allo stesso modo chi pesca chi vende e chi compra.
Mar.co 51 altura - mercury 90 elpto -
thule ellebi 5301 c - vhf icom IC-M 421 - gps garmin 720 - eco furuno 587
Sottocapo di 1° Classe Scelto
jena
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- 9/10
salve a tutti
mi unisco a questa discussione non perché sono un esperto del settore ma solamente per testimoniare quanto sia ormai compromesso il nostro meraviglioso mare, è ormai diventata cosa rara andare a pesca e tornare con un esemplare degno di questo nome.
i pescatori stessi lamentano la mancanza di pesce, una giornata in mare con una barca di medie dimensioni costa 180/200 euro, spesso il pescato non copre le spese .
detto questo la penso come sardomar e sondesto;
abolire la pesca professionale per un pescato di allevamento che secondo me consentirebbe ai pescatori una vita molto più dignitosa e nello stesso tempo tolleranza zero nel caso in cui il solito furbetto volesse approfittare della situazione.
per il resto pesca sportiva regolamentata e controllata a dovere; secondo me si creerebbero una marea di posti di lavoro creando ad esempio delle zone riservate alla pesca da riva, fuori dalla stagione estiva, alla stregua del laghetto sportivo, dove puoi trovare tutto quello che ti serve comprese le esche.
ciao
massimo
Tenente di Vascello
masdoma
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- 10/10
Succede anche qui a Palermo e anche spesso, mi ricordo l'anno scorso addirittura per la cattiva conservazione vi furono parecchi casi di intossicazione con il tonno, detto questo se c'è gente che li compra li venderanno sempre, è sempre meno pesce c'è , le reti vengono calati sottocosta, i controlli quasi zero, vuoi per mancanza di personale che per mancanza di mezzi e benzina o, perché dirottati su altri servizi tipo mare nostrum, ormai il mare non ha quasi più niente da offrire, certo la stragrande maggioranza di chi pesca sottocosta o novellame di pescespada e tonni non paga tasse e niente distrugge e basta, difficile che siano professionisti perché rischiano il ritiro della licenza. Cmq per me che son nato e cresciuto fino a 20 anni in riva allo stretto di Messina, lo spada più piccolo e', meno sapore ha. Massimo
Sailornet