Che ne pensate dei "broker"?

Bazzicando i noti siti di annunci, ovviamente nella sezione gommoni, si trovano sempre più spesso annunci inseriti dai cosiddetti "broker"...
ovvero persone che in cambio di una intermediazione chiedono un compenso.
Ma che senso ha? soprattutto perchè ormai tutti sanno più o meno usare il PC ed inserire bene o male un annuncio... infatti la maggior parte dei mezzi che mettono in vendita questi broker (sono quasi sempre gli stessi), li ho visti qualche giorno prima in annunci palesemente inseriti da persone "comuni" prive di paroloni roboanti e soprattutto CON UN PREZZO INFERIORE.
Non so voi ma a me fanno girare le balotasss.... perchè sono certo non offrano nessuna garanzia nella transazione e tantomeno nel mezzo.

Capisco i rivenditori, che gestiscono permute, garanzie, conto-vendita ect... ma ste piattole del mercato dell'usato? Mi danno tanto l'impressione di quegli avvocatucci falliti che si mettono a raccattare le briciole nei tribunali...spicciando faccende.

Cioè i broker ci possono stare per imbarcazioni importanti, diciamo dai centomila in su... dove con ogni probabilità, gli "armatori", sono iper-impegnati, iper-snob e iper facoltosi...e se decidono di acquistare o vendere un imbarcazione lo fanno per tramite...perchè non hanno il tempo ma solo i soldi... ma anche per motivi di privacy... e in quelle cifre ci può uscire anche una buona "pagnotta" per chi si impegna a mettere in vendita, pubblicizzare e far visionare il mezzo.
Ma drogare il mercato già a quanto pare stagnante delle piccole da diporto, dove spesso non si conclude un affare per 500/1000euro, perchè non si incontrano domanda e offerta...? C'è davvero spazio per questa "professione"?

vedendo le varie inserzioni, direi che la percentuale delle vendite di natanti di scarso valore da parte dei broker, e' molto bassa, quindi almeno per il momento non credo che la loro presenza possa drogare il mercato. di solito si tratta delle stesse agenzie di mediazione situate nei vari porti che trattano barche di alto valore, ma visti i tempi di crisi, probabilmente, non disdegnano piu' i 500 o i 1000 euro di guadagno che possono derivare dalle mediazioni di piccoli natanti.

Non sono broker, ma brocher