Suggerimenti per un soggiorno in zona Palermo

Capitano di Fregata
asso580 (autore)
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Mi rivolgo a tutti i gommonauti Palerminati per chiedere un consiglio da rigirare poi ad un collega con cui lavoro.
E un ormai assiduo frequentatore della Sicilia ma non è mai stato nella zona di Palermo. Lo farà quest'anno a Settembre con la moglie, viaggiando in aereo e poi noleggiando un auto.
Ora ho pensato che nessuno può fornire suggerimenti migliori di chi vive in zona. Ed a voi mi rivolgo.
In attesa di mille "dritte" ... un saluto
Capitano di Corvetta
deblasio1
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Da casertano.....mondello sicuramente
FRANCESCO DE BLASIO
Capitano di Corvetta
Jampy60
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Imbarazzo della scelta
Mondello
Monreale
Cappella Palatina
Cefalù
Poi bisogna capire cosa si intende per ..... zona di Palermo
Capitano di Corvetta
t 30
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ciao io sono di catania,ma posso dire che ci sono tanti posti a palermo da visitare,ci vado almeno una volta l'anno per visitare nuovi posti e come già ti hanno detto sopra è bello cefalù,stupendo monreale (da visitare la chiesa dove c'è s.rosalia),l'isola delle femmine,ecc ecc.....bisogna vedere cosa cerca il tuo amico come meta
guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi
Ammiraglio di divisione
red1
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Ciao asso580 Felice
Questo topic mi era sfuggito ma per dare indicazioni al tuo amico bisognerebbe conoscere il tipo di vacanza che vuole fare, culturale, artistica, enogastronomica, di mare ecc.
Intanto ti posto una foto dei tetti del centro storico di Palermo e un video preso da youtube che ben rappresenta le bellezze artistiche e paesaggistiche della mia città.

re: Suggerimenti per un soggiorno in zona Palermo


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Palermo si affaccia su uno dei più bei golfi del Mar Mediterraneo, tra Monte Pellegrino e Capo Zafferano.

E’ una città con ben 2700 anni di storia. Fu infatti fondata dai Fenici , sebbene la presenza umana sia attestata sin dai tempi preistorici (lo testimoniano i suggestivi graffiti delle grotte dell’Addaura e della grotta Niscemi a Monte Pellegrino).

Palermo, ricca di storia, di arte e di cultura, è una città unica nel panorama mondiale. Quale altra città al mondo consente infatti di ripercorrere, esplorando il suo centro storico, la storia della civiltà mediterranea dai Fenici ai Borboni? Dove, se non a Palermo, è possibile ammirare necropoli puniche, resti di case romane, i tesori dell’arte bizantina, la raffinatezza dei monumenti arabo-normanni, il fascino del barocco per arrivare fino allo stile liberty di cui la città fu una delle più significative capitali europee?

La sua ricchezza artistica e culturale ne fece una tappa obbligata per gli artisti e gli intellettuali del passato che di lei si innamorarono (fra tutti Goethe e Byron).

Il nome Palermo deriva dal greco Panormus (cioè tutto porto) e fu poi storpiato dagli Arabi in “Balarmuh”. Il capoluogo siciliano, così come il resto dell’isola, è stato da sempre terra di conquista conteso dai vari popoli del Mediterraneo. Uno dei conflitti più aspri per il dominio di Palermo e della Sicilia intera fu quello del 264 fra Roma e Cartagine e il porto della città fu particolarmente ambito nella contesa perché posto in una favorevole posizione strategica. L’esito delle guerre puniche segnò la fine della dominazione cartaginese e l’inizio di quella romana.

Nel V sec.d.C. Palermo fu in balia delle scorrerie dei Vandali di Genserico e all’assalto barbaro oppose una strenue quanto disperata resistenza.

Successivamente venne occupata dagli Ostrogoti, dai Goti e, nel 535, dai Bizantini. Quella bizantina fu una dominazione molto importante perché arricchì significativamente il patrimonio artistico palermitano di esempi mirabili di arte musiva che ancora oggi si possono ammirare nella Cappella Palatina, nella “Sala di Re Ruggero” a Palazzo dei Normanni e nella chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (più nota ai palermitani come la Martorana).

Nell’831 Palermo fu attaccata dalle armate dell’Islam e costretta alla capitolazione dalla fame e dalla peste. La città, grazie ai nuovi conquistatori, assunse un ruolo eminente in Sicilia e nel Mediterraneo ,accolse stranieri provenienti da ogni nazione, ebbe un incremento della popolazione grazie allo sviluppo dell’industria e del commercio.

Se con i Romani la Sicilia era stata sfruttata senza ricevere nulla assumendo il ruolo di granaio dell’Impero, i Musulmani, invece, variarono le colture, introdussero opere di ingegneria idraulica e fecero di Palermo una città fiorente. A Palermo, all’epoca d’oro dell’Islam, circolavano le idee, la scienza, la poesia di un mondo che si estendeva dall’Oriente alla Spagna.

Oggi a Palermo non è rimasto alcun edificio islamico, un fatto molto sorprendente data la dimensione e l’importanza della città in quell’epoca. Chi abbia distrutto tutti i grandi o piccoli edifici e quando ciò sia avvenuto è difficile chiarire. Certamente le prime distruzioni risalgono all’XI secolo, allorché i Normanni conquistarono la Sicilia. Ma poiché durante la reggenza normanna i Musulmani non furono repressi, anzi largamente coinvolti negli affari della monarchia cristiana, dall’artigianato all’amministrazione degli uffici pubblici, è difficile pensare che i Normanni abbiano distrutto ogni traccia della cultura architettonica dei loro predecessori; e lo è ancor di più considerando il fatto che proprio dal periodo normanno ci sono pervenute numerose testimonianze dell’abilità artistica dei Musulmani. E’ in seguito, nel periodo in cui la Sicilia fece parte del regno cattolico della Spagna, regno che fondava il proprio prestigio nella vittoria sui Musulmani della penisola iberica, che è possibile ipotizzare un clima iconoclasta che imponeva la distruzione di tutto ciò che rappresentava l’Islam.

Le tracce della dominazione araba vanno dunque ricercate nell’architettura di molti monumenti di Palermo sorti sotto la dominazione dei Normanni,ma significativamente definiti monumenti arabo-normanni (primo fra tutti il celeberrimo Palazzo dei Normanni). E non solo. Lo spirito più autentico della cultura araba si coglie ancora nel folklore dei mercati palermitani, alcuni dei quali conservano il nome arabo (per esempio Ballarò che deriva dal nome arabo di un villaggio, Baiharu, da cui provenivano i commercianti che vendevano le loro mercanzie in città)

Sotto i Normanni, che conquistarono Palermo nel 1072, la città continuò ad essere cosmopolita e multietnica come era stata sotto gli Arabi. I Normanni seppero mantenere intatto lo splendore della città ed anzi contribuirono ad abbellirla edificando la splendida Cappella Palatina, la Zisa, la Cuba, numerose chiese e conventi.

Molto importante per la città di Palermo fu inoltre il periodo di Federico II, alla cui corte nacque la raffinata scuola poetica siciliana, alla quale accorsero gli spiriti più illuminati dell’epoca.

Successivamente vi furono le dominazioni sveva ed angioina che si conclusero drammaticamente nel 1282 con la rivolta del popolo di un lunedì di Pasqua. Al grido di “morte ai Francesi” il popolo diede inizio a quelli che passarono alla storia come i “Vespri siciliani” che furono una vera e propria strage.

Tuttavia Palermo e la Sicilia non smisero di essere terra di conquista e così dal 1382 al 1734 si succedettero le dominazioni degli Aragonesi, del Regno Sabaudo, di quello austriaco per arrivare fino alla dominazione dei Borboni,che si concluse nel 1860 con l’arrivo delle truppe garibaldine.

Del suo glorioso (e spesso doloroso) passato Palermo conserva tracce indelebili non solo nel suo inestimabile patrimonio artistico, ma anche nello spirito dei suoi abitanti,geneticamente aperti all’accoglienza delle più svariate culture. Ancora oggi Palermo è una città

multietnica in cui tutti gli estremi si toccano e riescono a convivere; una città bella, caotica, con un’energia dirompente e il visitarla rappresenta un’esperienza unica ed irripetibile.

Forse ho esagerato con le informazioni storiche ma la loro conoscenza è fondamentale per la visita monumentale della città.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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red1 ha scritto:

Forse ho esagerato con le informazioni storiche.

Sicuramente hai dimenticato di citare il cuore dei Siciliani, grande forse più dell'isola stessa.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
red1
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Sicuramente l'ospitalità e il "cuore" delle gente di Sicilia derivano dalla predisposizione ad accogliere le culture più disparate, maturata durante le molteplici dominazioni straniere, e se ne potrebbe parlare a lungo.
Ma vediamo se asso580 è ancora interessato a queste info, altrimenti il tutto si trasforma in uno sterile esercizio celebrativo di Palermo, della Sicilia e del suo popolo.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
albertgazza
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red1 ha scritto:

Ma vediamo se asso580 è ancora interessato a queste info,

non sò asso, ma a me interessano molto le tue info.
mi sono ritagliato una settimana libera e verrò in Sicilia la prima settimana di Aprile.
leggi un momento il mio programmino per palermo e poi dimmi se è troppo o manca qualcosa di bello.
Palazzo dei Normanni e cappella Palatina
S. Giovanni degli eremiti
S. Cataldo
Duomo
Mercato ( Vucciria )
e nei dintorni :
Monreale
Capo S.Vito
Erice
Segesta
Immagino già di fare tutto di corsa, ma ogni volta che apro internet o il libro del touring, si vedono cose che NON si possono
tralasciare.
come ti sembra?
ciao Felice
Capitano di Corvetta
Lampedusano
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- 9/35
albertgazza ha scritto:

mi sono ritagliato una settimana libera e verrò in Sicilia la prima settimana di Aprile.
leggi un momento il mio programmino per palermo e poi dimmi se è troppo o manca qualcosa di bello.
Palazzo dei Normanni e cappella Palatina
S. Giovanni degli eremiti
S. Cataldo
Duomo
Mercato ( Vucciria )
e nei dintorni :
Monreale
ciao Felice


Esperienza personale, direi che con una settimana e anche di corsa
sarebbe difficile completare questo ambito programma, aggiungendo soltanto Mondello
La favorita e la palazzina cinese, di mercati caratteristici ve ne sono una infinità,
importanti insieme alla vucciria abbiamo anche ballarò e il capo, senza dispiacere il mercatino delle pulci

Il resto che hai menzionato certamente una settimana non basta neanche impegnandosi
a non scendere dalla macchina e e visionare senza neanche fermarsi a a fare pipi

Lampedusano
Ammiraglio di divisione
red1
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Ciao Albertgazza
L'itinerario non è malvagio ma avendo a disposizione una settimana puoi pianificare la visita dei monumenti per periodi storici.
Ti posto di seguito degli itinerari monumentali di Palermo, abbastanza completi, poi sceglierai tu in base a quanta strada a piedi vuoi fare Felice

Itinerario Arabo Normanno

1. Cappella Palatina e Tesoro Piazza Indipendenza – tel. 091.7054732 – 7054317 lun. – ven. h 9.00/11.45 – 15.00/16.45; sab. h 9.00/11.45; dom. h 9.00/9.45 – 12.00/12.45; chiusure : lunedì di Pasqua,25 aprile, 1 maggio, 26 dicembre
• Fondata da Re Ruggero II nel 1130 è un gioiello dell’arte normanna con splendido soffitto arabo alveolato e mosaici bizantini.
2. Castello a Mare via Patti – piazza XIII Vittime – tel. 091.6961319 previo accordo
3. Castello della Zisa – piazza Guglielmo il Buono – tel. 091.6520269 feriali 9.00/18.30; festivi h 9/13
• Nacque come residenza estiva (1165-1167) dei re Normanni ed è uno dei più alti esempi di architettura fatimida. È stata recencemente restaturata e riportata all’aspetto originario.
Splendida la sala della fontana ed i mosaici. Vi è ospitata una raccolta di reperti della cultura islamica.
4. Cattedrale via Vittorio Emanuele – tel. 091.334376 C.3 da lun. a sab. h 7.00/19.00; festivi h 8.00/13.30 – 16.00/19.00
• Costruita nel XII sec. dai normanni, sul sito di una basilica cristiana subì rimaneggiamenti nei secoli successivi; di particolare rilievo il portico gotico-catalano e, all’interno, le tombe dei sovrani normanni, svevi ed aragonesi, l’urna argentea di Santa Rosalia ed un piccolo museo.
5. Chiesa della SS Trinità o Magione e chiostro piazza Magione, 44 – tel. 091.6170596 – 339.3774137 tutti i giorni
• Chiesa dei Circestensi fu ceduta nel 1197 ai Cavalieri teutonici. Molto danneggiata nell’ultimo conflitto, è stata successivamente restaurata e parzialmente ricostruita.
6. Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi via Cappello, 38 – tel. 091.475024 da lunedì a sabato h 9.30/11 – 16/17
• Fondata nel 1071 da re Ruggero, vi fu nel secolo successivo annesso un lebbrosario a cui deve il nome. È una delle più antiche chiese di età normanna. Il campanile fu aggiunto durante i lavori di restauro nel 1934.
7. Chiesa di San Cataldo piazza Bellini, 3 – tel. 091.616692 C.5 lun. – ven. h 9.00/15.30; sabato h 9.00/12.30; festivi h 9.00/13.00
• Grazioso edificio del XII secolo di forma cubica. Appartiene all’ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro.
8. Chiesa S. M. dell’Ammiraglio o Martorana piazza Bellini, 3 – tel. 091.6161692 da lunedì a sabato h 8.00/13.00 – 15.30/17.30; festivi h 8.30/13.00
• Costruita nel 1143 dall’Ammiraglio Giorgio d’Antiochia venne ceduta in seguito al convento di Eloisa Martorana. Vi si possono ammirare splendidi mosaici, il campanile e gli affreschi eseguiti in epoca barocca.
9. Chiesa di Santo Spirito o dei Vespri via Santo Spirito – cimitero Sant’Orsola tel. 091.422691 A.2 – tutti i giorni h 9.00/12.00
• Fu edificata nel 1173 all’epoca di Guglielmo II. Qui scoppiò nel 1282 la rivolta dei Vespri contro gli Angioini che dominavano la Sicilia. Sorge nell’area del cimitero monumentale di Sant’Orsola.
10. Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti e chiostro via dei Benedettini tel. 091.6515019 B.3 lun. – sab. h 9.00/19.00; festivi h 9.00/13.00
• Costruita nel 1142 sul luogo dove sorgeva una moschea araba. Suggestive le cinque cupolette rosse, il chiostro ed il magnifico giardino lussureggiante.
11. Palazzo Chiaramonte o Steri Università di Palermo – piazza Marina, 61 tel. 091.6111532 – 331929 solo in occasione delle mostre • Palazzo fortificato edificato nel 1307 da Manfredi I della nobile famiglia dei Chiaromonte. Nel XVII secolo fu sede dell’Inquisizione. Attualmente ospita il rettorato dell’Università.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
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