Evasione fiscale: Cosa vi offro? "panino olandese" o "doppio caffè irlandese"

Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
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Ho seguito attentamente la discussione del topic "c'era una volta la pensione" e avendo costatato che la discussione ha preso come spunto l'evasione fiscale, ho deciso di aprire un topic specifico.
Nel già citato topic ciascuno ha espresso il proprio parere con argomentazioni condivisibili in tema di evasione e credo che
potremmo continuare all'infinito nella diatriba tra dipendenti e imprenditori, tra chi paga fino all'ultimo centesimo e chi è ritenuto "tout court" evasore.
Il fenomeno dell'evasione è sicuramente una piaga sociale che arreca danno al sistema paese ed è giusto che si prendano le contromisure con controlli sul tenore di vita dei cittadini.

E poi la vogliamo fare una distinzione tra piccola impresa, in cui il datore di lavoro ha un rapporto diretto, sia lavorativo che umano, con i dipendenti e la grande industria?

Le aziende medio piccole sono state falcidiate da 5 anni buoni di crisi nera, anni nei quali anche le banche hanno sbattuto la porta in faccia agli imprenditori che chiedevano ossigeno, preferendo utilizzare il denaro concesso dalla BCE a tassi bassissimi per ricomprarsi il loro debito e investire in Titolo di Stato.
La grande industria, che ha dietro i capitali, viene sempre aiutata con la cassa integrazione e con tanti altri strumenti e le si è consentito costantemente, negli ultimi 40 anni, di capitalizzare i profitti e statalizzare le perdite.E se le cose vanno proprio male chiude i battenti infischiandosene dei dipendenti.
Il piccolo imprenditore, che trae la sua unica fonte di guadagno dal lavoro, non può permettersi di chiudere.

Già immagino che qualcuno sta pensando che sto facendo il santino dell'imprenditore o la sua difesa d'ufficio. Me ne guardo bene.
Anche tra gli imprenditori ci sono i disonesti, che non dichiarano tutto quanto, che eludono il fisco, che emettono fatture false. D'altra parte ci sono alcuni dipendenti che hanno il doppio lavoro in nero, che si danno malati, tanto paga pantalone, che non rendono sul lavoro, tanto il 27 arriva sempre.
Ma si tratta sempre, lasciatemelo dire, di una guerra tra poveri.

Infatti, qualche giorno fa leggevo uno studio secondo il quale buona parte dell'evasione fiscale in Italia riguarda le multinazionali ed è di questi giorni la notizia di inchieste in tal senso nel nostro Paese.
Le multinazionali, per citarne qualcuna, Google, Apple, Microsoft, Amazon, Coca Cola, Intel, approfittando delle regole dell'Ocse scritte ormai 60 anni fa, hanno affinato un sistema "legale" per aggirare la tassazione degli stati in cui operano veramente efficiente.

Chi ha mai sentito parlare di panino olandese e di doppio caffè irlandese ?

Non si tratta delle voci del menu di una tavola calda bensì dei nomignoli con cui vengono chiamati un insieme di meccanismi finanziari, basati sul sistema delle scatole cinesi, che consentono ai colossi sopra citati e non solo, di pagare pochissime tasse, alcuni parlano di appena il 2 %.

Il raggiro inizia con l'apertura delle loro sedi europee in paesi come Irlanda,Olanda, Lussemburgo o Belgio dove il regime di tassazione è molto basso, rispetto alla media dell'Unione.

Grazie a questo meccanismo le multinazionali pagano solo le tasse sui dipendenti e sugli immobili al fisco irlandese, come ogni altra azienda. Gli utili, invece, fanno un giro più complicato, per finire in paesi in cui non sono tassati. Agli occhi del fisco, infatti, la sede irlandese è controllata da una olandese, che a sua volta risulta sussidiaria di una registrata in un paradiso fiscale (ad es. le Bermuda).
Quindi se io compro un prodotto di una di queste società il denaro andrà in Irlanda, dove dovrebbe essere tassato con la già vantaggiosa aliquota del 12,5 %, ma ìnvece, passa (con un trasferimento tax free) a una società olandese e poi da li va direttamente nelle casse della società "madre" con sede alle Bermuda, dove non si pagano tasse.

La giustificazione che questi giganti danno quando gli viene imputato di evadere il fisco è che gli utili fatti in giro per il mondo sono frutto di tecnologie che sono di proprietà, sotto forma di brevetti, delle loro sedi delle Bermuda.
Cosi avviene che il 98 % dei soldi da me spesi per comprare un loro prodotto arrivi direttamente nei paradisi fiscali.

Intanto un'azienda italiana, con sedi, prodotti e operai italiani paga al fisco un'aliquota vicina al 32 % che sommata alla miriade di balzelli in vigore, porta la pressione fiscale al 44 % (dati Istat 2012)
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di divisione
eros
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come non darti ragione ,ma mi piacerebbe fare un paio di precisazioni che per me sono importantissime per comprendere il caos informativo in cui molti amano farci stare. Sad

termini

evasore : dovrebbe essere colui che per non pagare le tasse , lavora in nero (sia datore di lavoro o dipendente).

Se fai le dichiarazioni corrette e poi non paghi le imposte , sei in un altro caso : truffatore se hai i soldi e ti dichiari nullatenente , insolvente (non evasore) se dopo aver dichiarato tutto, decidi con i soldi che restano di pagare gli stipendi ai tuoi dipendenti al posto dell' iva o dell' irpef o di una dei mille balzelli. (visto che lo stato si è fumato i soldi che tu ed i tuoi dipendenti avete versato nel fondo cassa integrazione)

Le grandi aziende non evadono , come dicono i giornali , loro Eludono ossia usano tutte le norme lecite e possibili , per non pagare le tasse (non mi viene di chiamarli scemi )

tasse

il 44% è una media nazionale, ma va precisato anche qui che su una piccola azienda che fa produzione utilizzando con una alta incidenza della manodopera paga , molto di più del 44% (mascherato) si arriva oltre il 60% (vero)

le tasse si calcolano sui guadagni che in tutto il mondo sono la differenza tra spese e incassi , da noi però , almeno per il calcolo dell' irap gli interessi pagati ad una banca , sono un guadagno , stessa cosa per gli stipendi Mad
più una miraide di spese che per il nostro fisco non sono deducibili per cui prendendo ad esempio una azienda che genera 100.000 euro di utile:
in italia paga l'aliquota (diciamo del 44%) su 130.000€
nel resto del mondo paga 100.000 ed in molti paesi una prima fascia di utili (10.000- 15.000€) sono esculsi quindi si paga su 85-90.000€
i paesi vicini a noi hanno tassazioni intorno al 20-25%

ciao
eros
Capitano di Corvetta
velino58
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red1 ha scritto:

Intanto un'azienda italiana, con sedi, prodotti e operai italiani paga al fisco un'aliquota vicina al 32 % che sommata alla miriade di balzelli in vigore, porta la pressione fiscale al 44 % (dati Istat 2012)

Complimenti red, bel topic. Però voglio correggerti sulla percentuale della pressione fiscale : Nel 2011 insieme al mio commercialista stuilammo in foglio excel per fare dei calcoli di gestione di un nostro nuovo prodotto, calcolando tutte le spese di produzione, rimase finalmente ilo ricavo, ricavo che si doveva dividere in due, cioè il 50% da calcolo per il fisco, come fosse un nostro "SOCIO". Oggi, come ben dice eros sono convintissimo che quel 50% è salito sicuramente al 60%. Il problema grosso non è tanto quel dividendo del 50 o 60% del ricavo che devo dividere con il mio presunto "SOCIO" ( il fisco per intenderci), ma è che se la mia azienda si trova in difficoltà, questo "SOCIO" non se ne frega niente... Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad il resto immaginatelo voi.
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Ammiraglio di squadra
misterpin
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................... e per ritornare a quanto detto prima, per evitare di avere un socio così occorre che lui sia con una quota di minoranza. Ed è quello che molti provano a fare ma non ci si riesce se si vuole rimanere nella legalità. Il vero problema è un altro, se le tasse fossero eque, se gli sprechi nazionali fossero eliminati l'evasione si ridurrebbe notevolmente e di molto, perchè tanti sono costretti a fare "i furbi". Ormai è palese che " la furbizia" è entrata nel nostro modo di vivere ed è difficile da estirpare. Non prendetela come una offesa personale ma la società italiana odierna è tutt'altro che onesta e lo vediamo tutti i giorni e vige il motto che chi più ha più vuole avere
Ammiraglio
Dada77
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Ragazzi, sento solo discorsi utopistici, la realtà è che in Italia, un'impresa se vive nella completa legalità, non ha futuro in quanto non potrà MAI competere con i prezzi di chi si destreggia tra "nero", evasione e mazzette....... Mad
Daniele
La rinascita del Phoenix....
https://m.youtube.com/watch?v=T3creDbTP3M
https://youtu.be/dRLaLGarif0

La rinascita del Genesis....
https://youtu.be/iCkgnupbnDQ

La rinascita del Gaudium....
https://youtu.be/6Eq9UWFyWZM
Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
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Ciao velino58.
Conosco e condivido i numeri della reale pressione fiscale che sono ben superiori al 44 %. Mi sono attenuto a numeri certificati dall'Istat per evitare polemiche e ringrazio te ed eros per averli corretti.

Il fatto è che dopo un quinquennio di grande difficoltà fa rabbia che un colosso mondiale con un giro d'affari, nel nostro Paese, di 700 milioni di Euro ha pagato al fisco italiano appena 1,8 milioni di Euro nel 2011 e lo stesso nel 2012.
La cosa veramente assurda è che quando il portavoce di questo colosso dichiara che "loro rispettano tutte le leggi dei paesi che li ospitano" dice la verità.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Capitano di Corvetta
velino58
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- Ultima modifica di velino58 il 19/11/13 20:55, modificato 1 volta in totale
misterpin ha scritto:
.... se gli sprechi nazionali fossero eliminati...

Filippo lo pensavo propio oggi, se ci fosse più attenzione sugli sprechi nazionali, anche secondo me ci sarebbero più soldi nelle casse dello stato, ma hainoi, questi servono per arricchire le casse di qualcun'altro.

Dada77 ha scritto:
Ragazzi, sento solo discorsi utopistici, la realtà è che in Italia, un'impresa se vive nella completa legalità, non ha futuro in quanto non potrà MAI competere con i prezzi di chi si destreggia tra "nero", evasione e mazzette....... Mad

Bene dici tu Dada, purtroppo la cosa che non si vuole capire da parte di chi comanda è che finchè andremo avanti con questo sistema, le cose non cambieranno mai, anzi mi duole dirlo, ma forse per qualcuno evadere è l'unico sistema di sostentamento per mandare avanti la propria "baracca".
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Capitano di Corvetta
velino58
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red1 ha scritto:

Il fatto è che dopo un quinquennio di grande difficoltà fa rabbia che un colosso mondiale con un giro d'affari, nel nostro Paese, di 700 milioni di Euro ha pagato al fisco italiano appena 1,8 milioni di Euro nel 2011 e lo stesso nel 2012.
La cosa veramente assurda è che quando il portavoce di questo colosso dichiara che "loro rispettano tutte le leggi dei paesi che li ospitano" dice la verità.

Evidentemente red qualcuno dei nostri che stà in alto ci marcia dietro... Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil
E'BUON CAPITANO..CHI AFFRONTA LA TEMPESTA..MA LO E' ANCOR DI PIU' SE RIESCE AD EVITARLA...
Ammiraglio di squadra
ropanda
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Dada77 ha scritto:
Ragazzi, sento solo discorsi utopistici.......................Mad


eh che vuoi fà..............

io sogno con questo.........

tassa massima IRPEF per tutti 20 % , chi evade, chi evade , direttamente in galera, neanche diritto a difendersi Laughing in galera proprio, prima di tutto per co----ne, poi per evasore.
ditemi chi può pensare in evadere un 20 % , credo nessuno.

e poi con tutto quello incassato,che sicuramente sarà di TUTTIIIIIIIII, lo stato si deve arrangiare con una buona amministrazione.

lo so è solo un sogno Sad
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