Qual'è la differenza di pressione nei tubolari al variare della temperatura?

Spesso ci chiediamo come varia la pressione nei ns. tubolari al variare della temperatura. Il Sig. Charles ha pensato a come risolvere il problema con la sua legge sui gas:

P2 = ( T2 x P1) / T1

dove:

P2 è la pressione che vogliamo scoprire
T2 è la temperatura che ipotiziamo avrà il ns. tubolare
P1 è la pressione a cui lo abbiamo gonfiato
T1 è la temperatura al momento del gonfiaggio alla pressione P1

le pressioni devono essere espresse in bar
le temperature devono essere espresse in K(elvin) e non in C(entigradi), però 1K = 1C e 0 gradi C corrispondono a 273,15K, quindi basta aggiungere 273,15 ai gradi centigradi e il gioco è fatto (es.: 23°C= 23+273,15 = 296,15K)


Quindi se un tubolare è gonfiato a 200mbar a 20° che succede a 45°?

P1 = è la pressione reale del tubolare che sarà 1213 mbar (1013 mbar = 1 atm è per convenzione la pressione "naturale" a 0m Sul Livello del Mare a cui aggiungo i 200 mbar "gonfiati") quindi 1,213 bar
T1 = 20° C = 293,15° K
T2 = 45° C = 318,15° K

quindi

P2= (318,15x1,213)/293,15 = 1,316

la pressione di gonfiaggio passa quindi da 200mbar a 303mbar con un incremento del 50%. Decisamente troppo per un tubolare.

I dati presi in considerazione però sono anche molto "ampi" (incremento di 25° C), a grandi linee possiamo dire che ogni 10° di differenza c'è una differenza del 20% di pressione interna dei tubolari se le temperature e le pressioni "in gioco" sono queste.



ciao

Bellissimo trattato interessante e utile.

secondo me hai fatto un pò di confusione...

https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_legge_di_Gay-Lussac

https://www.gommonauti.it/ptopic61995_formula_calcolo_aumento_pressione_tubolari.html

In realtà tu citi la prima legge di Gay-Lussac che analizza le variazioni di volume in relazione alla temperatura, e tutto ciò avviene invece a pressione costante. Siccome il volume in un tubolare si approssima per costante (almeno finchè non scoppia) è corretto utilizzare la legge di Charles, pubblicata 15 anni più tardi da Gay-Lussac, e nota anche con il nome di seconda legge di Gay-Lussac.
Per completezza di informazioni queste sono leggi riguardanti i gas perfetti (e l'aria non lo è) è quindi sono approssimazioni tuttavia abbastanza attendibili.

La formula che citi invece sul topic riportato considera un coefficiente di dilatazione termica che non comprendo a cosa serve, proviamo a ragionarci?

In altro topic si era affrontato l'argomento da un punto di vista dei sub... ma la sostanza non cambia https://www.gommonauti.it/ptopic58973_a_che_pressione_arrivano_le_bombole_sotto_il_sole.html?sp_pid=829349#829349

ciao

Rimanendo molto piu' terra terra consiglio a tutti l'utilizzo di un manometro, io da quando ne utilizzo uno mi sono accorto che viaggiavo con pressioni molto basse , dell' ordine di 1 bar 1,2 bar .
In piu' se dovessimo notare sbalzi esagerati di temperatura possiamo sempre sgonfiare un po', sempre utilizzando uno strumento di misura .
Fidatevi ad occhio e' molto difficile rendersi conto delle reali pressioni che abbiamo nei nostri tubolari.

Questa notte ho messo la pressione a 0,1 con 21 gradi e tanta umidità, oggi alle 12 circa 36 /37 gradi l'ho trovato a 2.1 sotto al sole sempre sul carrello

spettacolare ha scritto:

Questa notte ho messo la pressione a 0,1 con 21 gradi e tanta umidità, oggi alle 12 circa 36 /37 gradi l'ho trovato a 2.1 sotto al sole sempre sul carrello

prova del nove.......

chi la fa.......

Forse intendevi scrivere che da 0,10 e' andata a 0.21 ,
2,1 bar sai che botto

oops piccola svista

Insomma con uno sbalzo di 15 gradi ci sarebbe un incremento di 0.1 bar relativamente di piu' rispetto alla teoria.
Comunque tenendo presente la buona norma di fare la pressione nelle ore piu' calde della giornata , rischi non ce ne sono.
Saremo solo un po sgonfi se partiamo all' alba.