Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- Ultima modifica di Barrotta Giacomo il 19/07/14 18:18, modificato 1 volta in totale
Faccio una premessa per inquadrare questo gommo nel panorama degli smontabili e spiegarvi il perché della mia scelta (naturalmente le valutazioni che esprimerò sono personali e quindi soggette a non essere da voi condivise).

LO ZODIAC FASTROLLER 3,25neo
Ammetto di essere particolarmente entusiasta della scelta di questo ultraleggero il quale, a mio modesto parere, rappresenta lo stato d'arte dell'evoluzione degli smontabili dagli anni '60 ad oggi.
Delle tre misure disponibili (2,85/3,25/3,60) questo intermedio realizza il miglior compromesso tra peso, misure e prestazioni in navigazione.

Diamogli un'occhiata.

Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Questo battello è lungo 3,25m., pesa 38kg. ed è omologato per una potenza max di 10hp e 5 persone.

Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Il pagliolo e la chiglia sono realizzati con camere in tessuto gonfiati ad alta pressione. I due elementi sono collegati con valvole fisse e si gonfiano simultaneamente da un'unica valvola posta a proravia del pagliolo.

Rispetto alle vecchie generazioni un colpo di bisturi ha tagliato sia la prora (da appuntita a squadrata) che i coni di poppa (da appuntiti a mozzati) guadagnando in compattezza ed estetica senza influire sugli spazi interni né sulle doti nautiche tanto che possiamo ben raffrontarlo ai gloriosi Callegari Alcione (3,55) o agli zodiac Mark1 (3,50).
Se concordiamo che le doti principali richieste ad uno smontabile sono la sua maggior leggerezza per portarcelo ovunque anche in solitario, ridotto ingombro nel baule dell'auto e maggiore velocità di montaggio/smontaggio, necessariamente dobbiamo apprezzare l'adozione di camere in tessuto gonfiate ad alta pressione che in questo battello costituiscono sia il pagliolo che la chiglia.
Il risultato è quello di un "monolito" con ottime doti nautiche e assenza di manutenzione (l'unica parte rigida è lo specchio di poppa in materiale composito).

LE RUOTINE APPLICATE ALLA poppa
L'adozione di ruotine applicate alla poppa rappresentano un naturale completamento specie per coloro i quali intendono usare il gommo in solitario.
Io stesso le ho messe a punto per questo smontabile e presentate nel forum nelle scorse settimane...
https://www.gommonauti.it/ptopic62272_esistono_le_ruotine_perfette_per_smontabili.html?highlight=
Ribaltate in alto durante la navigazione esse non stravolgono l'estetica del mezzo grazie al loro diametro ridotto.
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Le doppie ruotine gemelle applicate alla poppa rappresentano un valido aiuto sia per la movimentazione a terra che nelle manovre varo/alaggio.

Grazie al loro diametro ridotto ho potuto posizionarle in modo tale che la pinna inferiore del piede del motore posto in verticale resti a 2-3cm. da terra.
Questo situazione agevola le partenze e gli arrivi a motore fino a terra quando si utilizzano i corridoi di atterraggio perché il piede e l'elica resteranno sempre leggermente più alti delle ruotine che li precedono.
Anche il risciacquo del motore al rientro dall'escursione avviene facilmente col mastellino pieno d'acqua nel quale immergere il piede e col gommone posto in orizzontale.
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Col gommone orizzontale e il motore in assetto di navigazione la parte terminale del suo piede si posiziona a 2-3cm. da terra.

MOVIMENTARE TRE SOLI ELEMENTI
Per conferire allo smontabile la massima praticità e velocità nell'approntarlo per l'escursione in acqua e viceversa, ho immaginato di utilizzare un unico borsone con all'interno tutto: i salvagenti, il serbatoio benza, l'àncora con catena, razzi, gonfiatore, documenti, ecc.
In questo modo ci troviamo a movimentare 3 soli elementi: il gommo, il motore e il borsone.

IL BORSONE / ZAVORRA MOBILE
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Il borsone contiene tutte le dotazioni di bordo oltre al serbatoio benza, l'àncora con catena, il gonfiatore, ecc.

Esso, col serbatoio pieno, sfiora i 20kg. e può essere utilizzato come zavorra mobile per bilanciare i pesi a seconda delle persone caricate a bordo.

In particolare quando viaggio in solitario, con guida a barra dalla panchetta di poppa, fisso il borsone a estrema prora con doppie cinghie fissate ai due golfari e gli anelli a pagliolo.
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Le cinghie per bloccare il borsone a estrema prora passano per i due golfari e gli anelli a pagliolo...

Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

...Ora il borsone è bloccato col tubo della benza che fuoriesce per alimentare il motore. Nel piccolo spazio che si crea sopra aderente i tubolari si possono bloccare altri salvagenti o le attrezzature sub.


GUIDA A BARRA DALLA PANCHETTA DI poppa
In solitario guido a barra seduto sulla panchetta posizionata a poppa.
Una piccola prolunga sulla barra si è resa necessaria per pilotare e muovere l'accelleratore.
Anche l'invertitore è sempre a portata di mano.
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

La guida a barra dalla panchetta fissata a poppa è sufficientemente confortevole (migliorabile con l'adozione dell'accessorio zodiac che prevede un cuscino sopra ed una borsa sotto). Indispensabile una piccola prolunga sulla barra. L'invertitore resta sempre a portata di mano.

Quando ci sono passeggeri sposto la panchetta a prora e tolgo la prolunga della barra pilotando seduto sul tubolare di sinistra..

VOCAZIONE VELOCISTICA DEL fastroller
La prima parte della carena a partire dalla poppa è perfettamente piatta.
Probabilmente per esigenze costruttive l'apice dei due tubolari ai lati sono più bassi della carena di 4cm.
Qui sarebbe utile il parere di un esperto, ma mi sembra che la piastra anticavitazionale del motore debba allinearsi ai tubolari più bassi e non al piano della carena più alto.
Così è avvenuto col mio Evinrude appoggiato direttamente sulla piastra portamotore della poppa (situazione questa evidentente prevista da zodiac).
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Il piano della carena è perfettamente piatto nella zona poppiera e risulta più alto di 4cm. rispetto all'apice inferiore dei tubolari ai lati. Questa situazione dovrebbe determinare il sollevamento della carena a piena velocità con carico leggero sottraendola all'attrito del trascinamento sull'acqua incrementando di conseguenza la velocità del battello.

Per quanto ne so, con carico leggero e piena velocità, il settore di poppa dovrebbe sollevarsi e asciugarsi sospinto in alto dai tubolari più bassi incrementando sensibilmente la velocità (?).
E infatti questa è la sensazione che ho avuto andando in solitario a tutta manetta sul liscio.
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FINALMENTE IN NAVIGAZIONE (motorizzazione Evinrude 9,9hp con elica standard)
Purtroppo non dispongo di foto o filmati del gommo in navigazione e dunque mi limito ad una esposizione descrittiva.
Prova in mare dello Zodiac Fastroller 3,25neo ActiV

Eccomi pronto al varo. Grazie alle ruotine ho attraversato in solitario tutta la spiaggia.

Verifica pressione di tutti i comparti
Particolarmente a pieno carico, in uno smontabile tutto aria come questo, è indispensabile gonfiare tutti i comparti alle pressioni prescritte (0,24 le tre camere dei tubi e 0,8 pagliolo e chiglia) in quanto tutte le parti del gommo costituiscono la stessa struttura portante rigida in grado di limitare al massimo deformazioni e torsioni.
Con carico ridotto, ad esempio in solitario, ferma restando la pressione di pagliolo e chiglia, i tubolari possono scendere fino a 0,18-0,20.

assetto del motore
Dopo aver ben distribuito a bordo i pesi di persone e bagagli il miglior assetto del motore l'ho ottenuto posizionando lo spinotto nel foro centrale rispetto ai cinque disponibili.

Ingresso in planata con carico massimo
Dalle prove fatte il mio Evinrude 9,9hp 4t (motorizzazione massima ammessa) riesce a planare con un carico complessivo persone e bagagli pari a 260-280kg. che corrispondono al peso di 3 persone adulte dal peso medio di 80kg.
La somma dei pesi complessivi è la seguente:
- 38kg. il motore,
- 38kg. il battello,
- 6kg. le ruotine alaggio,
-240kg. i tre adulti,
- 20kg. borsone con benza e accessori
- 10kg. bagagli personali
Sommano ad un totale di 352kg.

In navigazione
Desidero anzitutto sfatare una leggenda metropolitana che attribuisce ai fastroller (e più in generale a tutti gli zodiac) diffusi e reiterati fenomeni di cavitazione.
Sia a pieno carico che in solitario e in ogni condizione di mare nessun fenomeno di cavitazione si è mai verificato tranne quando - come in tutti i battelli - si effettuano virate estreme che fanno perdere parzialmente la presa nell'acqua dell'elica.
In un solo caso sono andato in cavitazione dopo aver investito una sportina di plastica.
Mi sono ripromesso di provare a spessorare il motore di un paio di cm. unicamente per verificare quale sia il limite massimo oltre il quale si ingenera la cavitazione (anche in funzione dell'apice dei tubolari più bassi come spiegato sopra).

Rispetto al fastroller con chiglia pneumatica posseduto in passato per una decina di anni l'unica differenza è rappresentata dalla chiglia che ora è assai più pronunciata e spigolata più o meno come i battelli con paramezzale rigido.

Anche se non è così facile fare un confronto "ad memoriam" dei due battelli, posso assicurarvi che il salto di qualità è davvero notevole.

In solitario, grazie alla guida leggermente avanzata e il borsone di quasi 20kg. a prora estrema, entro in planata con un filo di gas e con una lieve cabrata nonostante i miei 95kg.

È singolare come, navigando anche a pieno carico, non si ha la sensazione di essere a cavallo di una bolla d'aria (com'è in effetti) pronta a deformarsi al primo impatto con le onde, ma il battello conserva sempre la giusta rigidità senza subire alcuna deformazione tanto da poter raffrontare il battello ai confratelli con pagliolo e chiglia in materiale rigido.

Con mare discretamente formato (vento robusto costante e ocarine bianche presenti qua e là) posso navigare al mascone alla velocità minima di planata con impatti quasi sempre sufficientemente dolci.
Quando mi trovo davanti ad un onda frangente preferisco poggiare leggermente con una rapida manovra della barra per addolcirne l'impatto.

Bene anche tutte le altre andature al traverso, giardinetto e poppa. Con queste ultime due devo smanettare sul gas perché quando risalgo sul dorso dell'onda perdo velocità e con essa anche l'andatura planante.

Il mare di prora è naturalmente il più duro da affrontare e oltre un certo limite preferisco avanzare facendo dei bordi a zig-zag impattando le onde al mascone più o meno come fanno le barche a vela con le andature di bolina.

In ogni caso gli impatti sono sempre notevolmente addolciti perché la chiglia più affilata può penetrare progressivamente nell'onda per tutta la sua altezza.

Ho provato ad affrontare in velocità alcune onde di scia di altre barche che ho incrociato annotando che l'atterraggio dopo il decollo all'uscita dell'onda non è mai violento come avveniva con l'altro battello e la chiglia affonda in acqua gradatamente senza cioè dare quella pacca secca che trasmette a bordo una sensazione di frantumazione che traumatizza la schiena e le chiappe.

Alcune volte, con andatura al mascone su mare formato, a metà battello, si avverte il colpo della membrana della carena che si entroflette fino a battere sotto il pagliolo.
Questo non comporta alcuna conseguenza e la chiglia lavora sempre al meglio perché è rigida e mantiene la sua forma anche negli impatti violenti.

In conclusione sono soddisfatto dei progressi conseguiti con l'adozione della chiglia "Acti-V" grazie alla quale si può parlare di nuova generazione rispetto alla precedente pneumatica e si naviga davvero molto bene anche con mari discretamente formati.

NAVIGAZIONE IN SOLITARIO E CONSUMI
Solo navigando in solitario ottengo l'ingresso in planata con una velocità minima che io valuto intorno ai 6-8 nodi (ma non dispongo di strumenti per misurarla esattamente) consentendomi di avanzare con buone medie anche con mari formati.
Con carichi superiori sono costretto ad aumentare la velocità per conservare la planata rendendo insostenibile il disagio dei passeggeri dopo poco tempo.

Questo risultato è ottenuto grazie al peso del gommo estremamente leggero che fa la differenza rispetto a tutti gli altri di pari lunghezza.

Anche sul liscio la mia andatura preferita è quella del minimo di planata con un filo di gas in più che io valuto intorno ad 1/6-1/5 rispetto alla piena potenza (ma non so valutare la velocità in nodi ottenuta).

Nonostante il mio fidato Evinrude 10hp 4t abbia compiuto 11 anni i consumi con navigazioni in solitario sono davvero straordinari al punto che arrivo a capire chiunque di voi si rifiuti di crederli (ma io so bene che sono veritieri!).

Per ben due volte ho compiuto tragitti calcolando i consumi sulla seguente base:
-- percorso 37,6 miglia marine misurati in linea retta da punto a punto sulla carta nautica in un percorso a/r (ma so bene che nella realtà ho navigato accostandomi e allargandomi dalla costa più volte),
-- consumo 7,8 litri (misurati con riempimento del serbatoio posto su un piano a raso tappo e nuovo riempimento dopo il ritorno).

Conteggio: 37,6:7,8 = 4,82 miglia/litro = 4,82x1852 = km8,926/litro.

In ambito nautico mi pare non esistono esempi simili.

Ditemi se ci sono in giro competizioni di economy-fuel nautici che mi iscrivo subito.

Ora non me ne frega più niente anche se mettono la benzina a 3 euro/l.
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Con questo concludo il topic nella speranza di aver arricchito le vostre
conoscenze su questo smontabile ultraleggero e ringraziandovi per avermi letto. GIACOMO
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Sottotenente di Vascello
Soraya
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- 2/16
Giacomo articolo bellissimo, sei un grande !! Grande filosofia la tua.. ed il gommone è davvero carino! Buon mare
Ammiraglio di squadra
byanonimo
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- 3/16
Bel commento Thumb Up Thumb Up

bye
JB Coaster 650- Mercury Verado 150- Gps/eco Garmin 720S carrello Ellebi 7201 By Sandro ®
Sergente
albert88
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- 4/16
Complimenti per il bolide e per le sensazioni che è riuscito a regalarti!!!
Nothing ever becomes real until it is experienced
Capitano di Corvetta
Andy
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- 5/16
Complimenti.

Condivido le tue opinioni ma a me quei 40 cm in più servono difatti ho optato per il 3,6 e 15 cv a poppa.
Zodiac Club 6 FR Honda 15Hp 4T
Lomac 500ok Mercury 80/115 GPS/ECO Lowrance Elite4 Chirp VHF Icom IC M400BB Rimorchio Pedretti
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- 6/16
La tua accoppiata Fastroller 3,60 col 15hp ti consentiranno superiori prestazioni e capacità di carico con spazi a bordo adeguati per navigare fino a 4 persone.
Naturalmente i pesi che dovrai movimentare sono superiori a quelli dei modelli più piccoli.
Ognuno ragiona in base alle proprie capacità operative e all'uso che intende farne.

Buona navigazione e divertimento!
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Sottotenente di Vascello
aquiladiferro
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- 7/16
Ciao Giacomo, ma le ruote di alaggio riesci a capovolgerle in acqua? Io ho lo stesso gommone il modello 360 e ho dovuto mettere le ruote più piccole altrimenti non riuscivo a sollevarle in acqua.
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- 8/16
Ciao Aquila,
immagino tu ti riferisca alla resistenza opposta dalle ruotine, data dalla loro spinta di galleggiamento quando vengono immerse, nel momento che dobbiamo affondarle per posizionarle sotto la carena.
Nonostante le mie siano doppie (sia pure di diametro ridotto a 26) non ho difficoltà nell'affondarle per poi fissarle in posizione nelle staffe.
Anziché impugnare i bracci di sostegno per compiere quella operazione, preferisco spingere con una mano direttamente su di una delle due ruote guidandola sotto la carena.
Compio la stessa operazione quando devo sganciarle per ribaltarle in alto dopo il varo prima di iniziare a navigare.
Valuto intorno a 2-3kg. la pressione per affondare la coppia di ruotine più o meno equivalente alle monoruote di diametro 38.
Ciao.
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Sottotenente di Vascello
aquiladiferro
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- 9/16
Grazie per la risposta Giacomo ma con quelle di 38 non riuscivo a ribaltarle dall'acqua mentre con quelle piccole come le tua, con un po' di fatica ci riesco, forse è questione anche di una certa forza che io non ho, ha provato anche un mio amico "mezzo gigante senza riuscire nell'intento" non so che dirti.
Sottotenente di Vascello
aquiladiferro
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- 10/16
Scusa Giacomo, ho dimenticato di dirti che alcune volte a velocità elevata mi ondeggia il pagliolo gonfiabile, forse perché non ho controllato bene la pressione dopo aver messo il gommone in acqua, può essere questa la causa... a te è mai successo ?
Sailornet