Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Sottocapo di 1° Classe Scelto
nicola976 (autore)
Mi piace
- 1/14
- Ultima modifica di nicola976 il 22/02/13 23:42, modificato 1 volta in totale
Dopo settimane di lavoro sono riuscito a terminare la modifica per il mio piede alpha

Secondo dei test un'ogiva più idrodinamica diminuisce la resistenza del piede che fende l'acqua, ed aumentare quindi la velocità di punta attorno ai 6 nodi, questo l'effetto ovviamente si vede a velocità elevate, dai 40 nodi in su, quando la resistenza del piede diventa la componente principale di attrito.
Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

Ogiva per piede Mercruiser Alpha one


non vedo l'ora di testare personalmente il risultato...

Il piede in foto è solo il modello che ho usato , appena ho un'attimo lavoro su quello che monterò aggiungendo altre modifiche in modo da migliorare l'idrodinamica seguendo le linee usate per i piedi da corsa...
tra cui il prolungamento della pinna è revisione della piastra anticavitazione.
Capitano di Corvetta
sabrigio
Mi piace
- 2/14
UT
complimenti.
giorgio
italiano fuori corso dentro
Sottocapo di 1° Classe Scelto
nicola976 (autore)
Mi piace
- 3/14
Ecco il risultato finale con altre modifiche ai bordi d'uscita,fatte per migliorare l'idrodinamica del piede
re: Ogiva per piede Mercruiser Alpha one

re: Ogiva per piede Mercruiser Alpha one
Comune di 1° Classe
Triple power
Mi piace
- 4/14
Salve,complimenti per il lavoro!!
Volevo chiederti se il pezzo in carbonio è una tua lavorazione artigianale o se è commercializzato.
Nel caso sia in vendita vorrei sapere,se è possibile,dove poterlo acquistare visto che ho intenzione di effettuare la stessa modifica,grazie.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
nicola976 (autore)
Mi piace
- 5/14
Salve, l'ogiva non è in commercio, è fatta artigianalmente, avendo creato uno stampo posso replicarla a piacere, sia in carbonio che in fibra di vetro, se interessa posso stamparne una o un paio....
Comune di 1° Classe
Triple power
Mi piace
- 6/14
Bene,sono molto interessato,puoi darmi un idea del costo del pezzo per entrambi i materiali?Nel caso me ne servirebbero un paio,grazie.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
Mi piace
- 7/14
Ciao Nicola,
mi ha sempre appassionato il concetto di idrodinamicità delle componenti e, nel mio piccolo, ho toccato con mano quanto sia importante, sicchè pur non intendendomene volevo chiederti alcuni dettagli:

1) l'ogiva del piede più idrodinamica produrra i suoi effetti non solo attraverso una minor resistenza all'acqua, ma anche, ipotizzo, sul flusso idrodinamico che raggiunge l'elica. p
Potrebbe generare ulteriori vantaggi o problemi: cavitazione, ventilazione, minore/maggiore densità del fluido in prossimità dell'elica e quindi miglio e peggior regresso, ecc)

2) non credo sia facile centrare il cono in carbonio con l'assoluta precisione che tale operazione richiede, onde non evitare sbilanciamenti alle alte velocità. Come hai risolto?

3) Ed infine: citavi i 40 nodi, come punto d'efficienza per tali modifiche.
Sono da intendersi in senso "assoluto" o potrebbero essere variabili in base a peso ed idrodinamicità dello scafo?


OT: non penso sia il nostro caso, ma ricordiamoci comunque il regolamento: ci si aiuta e si collabora, ma non si vende il frutto del proprio lavoro
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
giordanojgor
Mi piace
- 8/14
Complimenti per la modifica, certo il mio motore non mi porta a quelle velocità altrimenti ci avrei fatto un pensierino Razz !!!
- open 5,5 mt + suzuki 25 2t (2012-2013) ;
- Astra 210+mercruiser efb 3.0,VHF cobra marine f55,ECO garmin 500c (2013 ad oggi ) ;

GJGOR
Sottocapo di 1° Classe Scelto
nicola976 (autore)
Mi piace
- 9/14
Certo non sono un ingegnere nautico, ma seguendo le basi dell'idrodinamica, e osservando i piedi usati nelle competizioni, la strada è quella, un corpo più affusolato penetra meglio in un fluido. nel frattempo ho potuto eseguire altri test, ho montato un ogiva anche ad un mio amico, a lui come a me la sensazione è stata di un miglioramento anche in virata, il mio piede non cavità più per esempio.

Per centrare l'ogiva sembra difficile ma in realtà e molto semplice, basta prendere dei punti di riferimento che siano identici in entrambi i lati e mettere la punta a uguale distanza da un lato e dall'altro.
Io ho misurato dei punti tenendo buono il bordo dove c'è l'elica, e le prese di aspirazione dell'acqua.

La resistenza aumenta all'aumentare della velocità, a basse velocità la differenza che c'è tra un profilo ed un'altro risulta essere trascurabile. Si arriva però ad un punto in cui non è più così, e il profilo va ad incidere molto sull'efficenza del piede, la mia velocità di crociera è attorno ai 33 nodi....sicuramente quel piccolo beneficio in termini di minor attrito moltiplicato per tutte le ore di moto, alla fine penso si traduca in un po' di risparmio....
Se poi vado a manetta, attorno ai 50 nodi credo che sia quasi indispensabile un profilo appuntito per evitare il distacco dello strato limite con conseguente cavitazione.... Anche perché a quella velocità si vola è di aria ne prende anche il piede, tutti gli accorgimenti servono per limitare gli effetti negativi, e sopratutto accelerare la loro naturale risoluzione...
Penso che ciò sia indipendente dallo scafo, entrambi seguono le stesse regole, ci sono scafi che anche con 1000 cavalli non arriveranno mai a 40 nodi...sicuramente non sarà un' ogivetta a cambiare le cose.
Ma magari uno scafo velocissimo può essere penalizzato dal piede....infatti di solito si alzano in modo da tenere in acqua il meno possibile...
Comune di 1° Classe
Lukas83
Mi piace
- 10/14
Ma grossomodo hai avuto modo di testare l'incremento della velocità di punta?
Sailornet