Nucleare come fonte energetica

Capitano di Corvetta
PaolinoPD (autore)
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E' un tema abbastanza serio e che mi incuriosisce molto.

Prendo spunto da una notizia apparsa stamane su “Il sole 24 ore” online (www.ilsole24ore.com) e vi riporto paro paro quel che è stato anche scritto nel "mio" forum di moto ....

"Francia-Cina, commessa record per Areva: due reattori nucleari da 8 mld €
Il gruppo nucleare francese Areva ha concluso un accordo con la Cina per la vendita di due reattori nucleari EPR e del combustibile necessario al loro funzionamento, per un valore complessivo di otto miliardi di euro. Lo ha annunciato oggi il presidente del gruppo, Anne Lauvergeon.
«Si tratta di un contratto da record - ha dichiarato alla stampa il presidente del gruppo francese Areva, Anne Lauvergeon - senza precedenti nella storia del nucleare civile.
I due reattori, che dovranno essere consegnati tra il 2013 e il 2015, saranno installati a Taishan, nella provincia di Guangdong. L'accordo, valido fino al 2026 è stato siglato in occasione della visita del presidente Sarkozy in Cina.
Per la prima volta il contratto sarà valutato sia in dollari che in euro, consentendo al gruppo francese di godere dei massimi vantaggi in un contesto di euro forte. »In questo modo - ha sottolineato Lauvergeon - non subiremo alcun rischio di cambio».
L'accordo prevede, fra l'altro, la creazione di una società di ingegneria in joint venture con il partner cinese di Areva, il gruppo cinese CGNPC (China Guangdong Nuclear Power Corp.). »La Francia - ha aggiunto Lauvergeon - si inserisce così in modo stabile nel sistema cinese«.
Dal canto suo, la CGNPC acquisirà una partecipazione del 35% in tre miniere che il gruppo nucleare francese ha acquisito in Africa a luglio assumendo il controllo della canadese Uramin.
Grande consumatrice di energia fossile e preoccupata della sua crescente dipendenza energetica e del forte inquinamento, la Cina intende dotarsi di una capacità di produzione energetica d'origine nucleare di 40.000 MW nel 2020, circa 4 volte quella di cui disponeva alla fine del 2005.
Attualmente, il paese possiede undici reattori su sei diverse installazioni. Otto reattori sono in costruzione e otto siti sono in cantiere. L'accordo con Areva doterà la Cina di due reattori ad acqua sotto pressione (EPR) da 1.600 MW, più potenti di quelli che ora possiede.
L'elettricità in Cina è all'80% d'origine termica: carbone, petrolio e gas. Il nucleare ne alimenta meno del 2 per cento."

Che ne pensate dell’energia nucleare???

Oggi come oggi, in base alle vostre idee, le centrali nucleari potrebbero essere una valida alternativa a quelle presenti tutt’ora in Italia??? Potrebbero essere d’aiuto??

In Francia, Germania ed altri Paesi Europei sono presenti: ritenete che i sistemi costruttivi adottati siano sicuri?

Chi partecipò al referendum dell’8-9 novembre 1987, oggi voterebbe in maniera differente??

Chi invece non partecipò al referendum, qualora venisse indetto al giorno d'oggi, cosa voterebbe?
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Ammiraglio di divisione
The Doctor
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penso che il problema del nucleare siano le scorie, per il resto al referendum del '86 abbiamo perso un treno.

sul fronte dell'inquinamento basti pensare che un gruppo tradizionale da 320 MW a max carico consuma circa 70 t/ora di nafta pesante.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Capitano di Corvetta
spiros
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Personalmente penso che i parametri di sicurezza sono altissimi. Il grosso vero problema che ancora non ha trovato soluzione è lo smaltimento delle scorie,eredità maledetta per i ns figli.Che fare? Seppelirle?Donarle in Africa? Mah..
Per il referendum invece penso che oramai sia anacronistico, la discussione girava intorno alla sicurezza ma non ha + senso pensare all'eventuale pericolo per la salute pubblica ,siamo contornati da paesi che già lo usano(Austria,Francia,Germania,Slovenia) Ultimo paese che sta per varare una legge per il nucleare è l'Albania ...(vi sentite tranquilli?)
Sarei favorevole SOLO se si trovasse una soluzione per lo smaltimento ,almeno sarei indipendente in fatto di risorse e non ricattabile.
Ammiraglio di divisione
mavala
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- Ultima modifica di mavala il 27/11/07 00:56, modificato 1 volta in totale
quoto il Dottore, il referendum dell'86 fu un grave errore, come spesso succede il "popolo sovrano" fu chiamato a votare su un argomento che non era in grado di valutare con cognizione di causa e il risultato fu il frutto di una scontata paura per tutto quello che la parola nucleare o, peggio, atomico poteva evocare nella mente degli elettori di 20 anni fa...
Oggi stiamo pagando a caro prezzo quel risultato elettorale con buona pace del Superphénix che sta qui vicino, appena al di la delle Alpi....
Felice credo si sia capito come votai allora e come voterei oggi.... se fossimo nel 1986:D
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Utente allontanato
Dolcenera
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PaolinoPD ha scritto:
E' un tema abbastanza serio e che mi incuriosisce molto.


Oggi come oggi, in base alle vostre idee, le centrali nucleari potrebbero essere una valida alternativa a quelle presenti tutt’ora in Italia??? Potrebbero essere d’aiuto??


qualora venisse indetto al giorno d'oggi, cosa voterebbe?


Anch'io confermerei senza esitazioni il voto di allora ... che fu vincente! Whistle

E oggi come allora non per una cieca ed ottusa paura dello "sconosciuto" ma proprio perchè una certa infarinatura ce l'ho, e questo mi permette di riconoscere almeno le balle più grossolane.

Sul nucleare se ne sono raccontate tante, di balle, da una parte come dall'altra, ma due sono i punti fermi:

- il nucleare è incontrollabile e non perdona se lo si affronta con leggerezza
- I pericoli maggiore sono quelli che non si vedono.

Vediamoli uno per volta:
in Italia non è storicamente possibile fare le cose come si deve...
Troppi interessi, troppi nepotismi.... Pensate agli scandali che ogni giorno tirano fuori Striscia e Report.... credete forse che con la gestione delle centrali e delle scorie andrebbe diversamente dai rifiuti tossici, gli ospedali o gli impianti petrolchimici?

E chi ci assicura che le centrali non sarebbero date da progettare agli stessi geni del ponte di gomma sullo Stretto?

Provate a pensare di replicare il CRIMINE del Vajont con una centrale nucleare...

La differenza è che le conseguenze dell'idiozia di un cretino che cerca di fregare lo Stato con forniture scadenti o che va a scaricare di notte nel Tevere le scorie che dovrebbe smaltire, sarebbero infinitamente più gravi e permanenti. La bonifica di un sottosuolo o una falda idrica contaminato da radioattività non è come tirar su qualche ettolitro di olio esausto o acido da concia.

E qui si viene al secondo aspetto: la radioattività è subdola perchè non lascia tracce evidenti da seguire.
Se domani una petroliera dovesse affondare al largo delle Tremiti, sarebbe impossibile negare:
le coste si riempirebbero di nafta, e tutti saprebbero subito del disastro. Questo quantomeno permetterebbe alle popolazioni interessate di comportarsi di conseguenza, limitando, se possibile, i danni.

Ma se ad affondare fosse una portacontainer carica di scorie, potete giocarvi l'ultimo euro che ci sarebbe una corsa all'omertà, tutti negherebbero, politici, giornalisti e finanche ecologisti, in nome dell'" amor di patria" . Ci ritroveremmo con morti inspiegabili alla Litvinienko e Bertolaso in TV che spiega che si tratta di indigestioni.

Se non ci credete, pensate al muro di gomma che alla Difesa stanno facendo con le vittime dell'uranio impoverito.

Il Nuke sarebbe un grosso affare per truffatori, trafficanti e politicanti... ma non certo per noi.
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Capitano di Vascello
seafox
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fino ad un secondo fà vedevo alla tv sù rai1 il programma di Celentano (la situazione di mia sorella non è buona) 8) e anche lui trattava di questa problematica...il fine è sempre lo stesso non si procede perchè per lo smaltimento delle scorie ci vogliono 25'000anni UT (se ho sentito bene Smile )e in oltre non tutti son disponibili ad approvare una proposta del genere..e date le esperienze passate forse gli italiani nemmeno vorrebero tornare al nucleare Wink ...però una soluzione c'è...i c.d.trattamenti a freddo...che consentono di non produrre scorie....il fatto è che la questione è grossa...ci sono "no","boh","forse" Evil or Very Mad ,"si",e quando si giunge alla conclusione rimane il terrore delle scorie e di eventuali incidenti che ci portano a riflettere Rolling Eyes ...e quindi non se ne fà nulla e il paese si indebita con le altre nazioni vicine per acquistare energia Exclamation ...detta in parole povere questa è la mia opinione :saiolor:

ps:comunque la questione è lunga...si parte la lontano fino ad arrivare ai singoli interessi(dei politici)da nascondere dietro interessi generali(di tutti\universali)...ma questi ultimi non sono tali da consentire il ritorno del nucleare.
La mia barca, la mia isola
Ammiraglio di squadra
marco57
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Perchè invece di riproporre il nucleare non si parla di energie alternative?
Perchè invece che scervellarci su come neutralizzare le scorie nucleari (impossibile) non si finanzia seriamente la ricerca sull'energia pulita?
Perchè dovremmo seguire l'esempio di paesi come la Francia e non come la Svezia che ha bandito completamente il nucleare dal 2010 ed ha stanziato fondi per un piano energetico alternativo per rendere il paese indipendente anche dal petrolio dal 2020?
Perchè invece di incentivi per comprare altre auto i nostri politici non incentivano il risparmio energetico fotovoltaico e gli isolamenti termici?
E il geotermico...? e la biomassa?
Invece auguriamoci (come ha detto l'amm. del. dell'Enel) che quest'inverno non sia particolarmente freddo altrimenti il rischio di black-out è assicurato!!!
Auguriamocelo, anzi proporrei un rito propiziatorio con cornini e amuleti vari.
Uagliò, accà aiutati che dio t'aiuta!
Capitano di Fregata
sialansa
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mavala ha scritto:
quoto il Dottore, il referendum dell'86 fu un grave errore, come spesso succede il "popolo sovrano" fu chiamato a votare su un argomento che non era in grado di valutare con cognizione di causa e il risultato fu il frutto di una scontata paura per tutto quello che la parola nucleare o, peggio, atomico poteva evocare nella mente degli elettori di 20 anni fa...
Oggi stiamo pagando a caro prezzo quel risultato elettorale con buona pace del Superphénix che sta qui vicino, appena al di la delle Alpi....
Felice credo si sia capito come votai allora e come voterei oggi.... Felice


Forse la scontata paura era data dal disastro di Chernobyl avvenuto il 26/4/1986, il referendum fu fatto nel 1987.
Il nucleare ha dei costi altissimi di manutenzione che lo rendono non conveniente, ora come un tempo.
Le economie deI paesi che fanno uso di nucleare non hanno fatto passi da gigante, anzi.
L'uranio è in esaurimento come il petrolio.
L'uranio è controllato, come il petrolio, da multinazionali che vedono l'enorme affare nel costruire e nello smantellare le centrali nucleari.
Non gli frega niente dell'ambiente o dell'economia, se non della loro.
Esistono fonti di energia come il fotovoltaico che stentano a partire perchè non farebbero certo gli interessi dei monopolisti di turno, visto che ognuno potrebbe sopperire ai suoi bisogni di energia da solo, usando il Sole che ha il grande difetto di essere gratuito.

Naturalmente secondo me.
Mar.co 57 altura Suzuki 140
Capitano di Vascello
seafox
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marco57 ha scritto:

Uagliò, accà aiutati che dio t'aiuta!


eh brav però s'scriv accussì: wagliò a'ccà agliut"tt c' ddio t'aiut" dai scherzo...compliemti per la memoria
La mia barca, la mia isola
Ammiraglio di squadra
marco57
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seafox ha scritto:
marco57 ha scritto:

Uagliò, accà aiutati che dio t'aiuta!


eh brav però s'scriv accussì: wagliò a'ccà agliut"tt c' ddio t'aiut" dai scherzo...compliemti per la memoria


era tradotto!!!

Laughing
Sailornet