Le ore di moto: un parametro tra leggenda e realtà? [pag. 3]

Capitano di Vascello
alberto ang
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- 21/38
Purtroppo, non siamo nella testa dei progettisti ,non sappiamo qual'e l'utilizzo ideale per cui un motore e stato concepito , un motore da formula 1 soffre molto di più in quei pochi secondi che sta fermo ai box per il cambio gomme di quanto viaggia alla ricerca di prestazioni , viceversa un motore di un camion vive in eterno a 1800 gm.

Mi conforto solamente del fatto che ,per quanto tonto ed incapace ai nostri occhi , un progettista se fa qualcosa ci sara' un perché , quindi ritengo che il progetto nel suo complessomtenga presente della casistica di utilizzo a disposizione .

Poi , e non mi stancherò mai di ribadirlo , nei cataloghi ci raccontano di prestazioni insuperabili , di tecnologia futuristica , di processi costruttivi presi in prestito dalla Nasa per poi scoprire in una recente prova comparativa di motori Mercury da 150 cv che quelli che vanno meglio sono , un 2 tempi ed un motore nuovo ma costruito alla vecchia maniera.

Dobbiamo capire che 50/60 cavalli litro sono una prestazione da motore anni 60 , abbiamo ad oggi dei diesel che superano di slancio i 100 cv litro .

Valutiamo che i vari Giapponesi fanno dei motori stradali per le moto che viaggiano ad oltre 15000 giri , con 3 litri di olio fanno il cambio ogni 6000 km e lo stesso olio lubrifica motore e cambio , pertanto non credo abbiano problemi a controllare l'usura di un motore che gira ad 1/3 dei giri e che ha 8 litri di olio.

Detto questo , l'affidabilità ha il suo tallone d'Achille negli apparati accessori e nell'elettronica , ritengo pertanto a mio parere che al di la delle varie diagnosi , una corretta valutazione dei tagliandi associata ad una visione dell'insieme positiva sia un buon metro di valutazione , poi vi vuole tanto c..o.
Ammiraglio di divisione
eltamin78
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Citazione:
Detto questo , l'affidabilità ha il suo tallone d'Achille negli apparati accessori e nell'elettronica , ritengo pertanto a mio parere che al di la delle varie diagnosi , una corretta valutazione dei tagliandi associata ad una visione dell'insieme positiva sia un buon metro di valutazione , poi vi vuole tanto c..o.



Quoto Alberto e aggiungerei sempre la criticità dell'ambiente marino che esalta il tallone d'achille...

Se poi dovessi trovarmi a scegliere un motore MARINO, sceglierei senza indugio quello più semplice... a parità di prezzo prenderi un 4T carburato piuttosto che l'analogo modello iniezione elettronica. Più meccanica grezza c'è, più tranquillo mi sento (specie in ambiente marino).
- novamarine navy 415 (1982 - 1986)
- novamarine2 navy 415 (1987 - 1992)
- novamarine2 army 35 - (1995 - 2011) sempre con mariner 15 hp 2T
- novamarine2 army 40 e mercury 25 xd (2011 - 2012)
- solemar b47 e suzuki df 40/50 (2013 - 2019)
Capitano di Vascello
e.bove
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eltamin78 ha scritto:
Se poi dovessi trovarmi a scegliere un motore MARINO, sceglierei senza indugio quello più semplice... a parità di prezzo prenderi un 4T carburato piuttosto che l'analogo modello iniezione elettronica. Più meccanica grezza c'è, più tranquillo mi sento (specie in ambiente marino).


Parole sante ... e santi i 2T!


Ciao
Enrico
Nadir G18 - Suzuki DF 90
Novamarine RH 460 - Tohatsu Mega 40
Callegari Alcione - Johnson XP 25
Capitano di Vascello
yanez323
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Riprendendo l'argomento, dal numero assoluto delle ore fatte e dai tagliandi si può avere un'idea di massima delle condizioni del motore.
Poi le variabili sono infinite: si va dal maniaco iperpreciso, ed è una fortuna, al soggetto "metti in moto e vai", che quando si ricorda gli fa dare, con cadenza quinquennale, uno sguardo al meccanico che "tanto poi ci pensano quelli del rimessaggio".
Anche il sistema del cambio olio econdo me ha la sua importanza. Se non vado errato, nella grande maggioranza dei casi, almeno per gli efb avviene tramite pompa d'aspirazione.
Già questo è uno svantaggio rispetto ai sistemi a caduta, da un foro posto il più in basso posibile.
Poi, il cambio avviene normalmente con la barca in secca e non è escluso che qualche meccanico poco accorto o con molta fretta lo faccia a freddo, visto che prima dovrebbe accendere il motore con la cuffia per il lavaggio, mandare tutto in temperatura adeguata affinchè l'olio raggiunga la temperatura d'esercizio, dopodichè spegnere tutto e procedere allo svuotamento della coppa dell'olio, per portare via quanti più residui è possibile. Immagino che un motore di notevole cavalleria utilizzato per ore e ore di traina e magari lasciato fermo per considerevoli periodi di tempo, abbia modo di far depositare notevolo quantità di residui nella coppa dell'olio. Se poi il cambio dell'olio lo fai ad inizio stagione, dopo la lunga pausa invernale, in cui i depositi hanno anche la possibilità di conglomerarsi ecco che si innesta l'ennesimo fattore di possibile criticità, non valutabile solo con le ore di funzionamento.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Intanto una informazione per Yanez: non mi sono mai messo lì col cronometro, ma ho visto scattare il contaore elettronco dello smartcraft mentre ero fermo al minimo dei giri, quindi, almeno sul mio, non credo sia una media, ma un dato reale.

Interessante il discorso sugli olii, ma come capirlo???
Importante anche usare anodi di qualità (li ho visti "sbranati" e, se davvero servono, averli buoni è importante)
Più complesso quello sulla centralina (se è stata cambiata) perchè se non c'è una evidenza esagerata come accorgersene???
Anche capire il rapporto di compressione a che livello è aiuta, ma voi sapete come fare senza sbarcare tutto?? (dalla centralina forse??)

Personalmente ho l'abitudine (o meglio: la scaramanzia...) di accendere il motore appena salgo a bordo: dopo mi accingo alle operazioni di disormeggio e poi (fortuna/sfortuna) 10-15 minuti a 3 nodi per uscire non me li toglie nessuno (lo stesso in rada quando riparto, anche se i minuti sono solo 3 o 4)
Questo mi fa pensare ad un parametro valido per questo tema: guardare dove ormeggia e come è costretto ad uscire.
Ma ance fare traina con certe cavallerie girando a 4/6 nodi non è il top.... Ho notato che la mia pompa dell'acqua eroga una pressione minima se non raggiungi un po' di giri.

Oltre al fatto che farsi un giro con al comando il vecchio proprietario potrebbe aiutare a capire la personalità espressa nell'uso.
(mollare manetta all'improvviso mi dicono che rischia di far arrivare acqua nei cilindri, se è vero...)

Ossidazione qua e la di qualche morsetto elettrico anche extra motore potrebbero essere un segnale, ma forse lo vedi meglio su un efb piuttosto che su un FB.

Scinderei il discorso tra la correlazione delle ore motore e l'uso prolungato della barca (non sempre negativo, imho), in quanto incidono fattori diversi.

Dovremmo provare a buttar giù una check list, fatta non solo di paramentri e verifiche tecniche, ma di qualche dritta e trucchetto per arrivare alla miglior analisi pre acquisto

@angelo ang: OT nel 1983 ho volato a Foligno, ma.... ero senza motore
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
Cesinho
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3000 ore sono pochine per un motore.. La longevità dei fuoribordo è ben altra...
E di problemi alla centralina non è che se ne abbiano tanti casi...
A cedere prima non è il motore ma gli accessori.. Il mio si vede che è usato dai graffi alla calandra e dalle spazzole del trim...già il trim è un ottimo indicatore del fatto che un motore è stato ormeggiato sempre in acqua..ed è un organo delicato...non dimentichiamo che oltre all'avvento dei 4 t ci son motori ultra trentennali che ancora scorrazzano
Lomac 500ok
Tohatsu 75 cv 2t carburatori
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<º))))>< <º))))>< <º))))><
Capitano di Vascello
alberto ang
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Yatar1963 OT ,

Se eri con l'aliante , ti avrò trainato di sicuro con quel mucchio di legno del Robin DR 400 !
Capitano di Vascello
yanez323
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In base all'uso prolungato, riterrei che un motore con molte ore utilizzato regolarmente, magari nell'arco dell'intero anno abbia alla lunga meno problemi di motori usati molto saltuariamente, se non altro per la necessità di una manutenzione almeno a livello visivo più continuativa e una probabile maggiore esperienza di chi lo adopera.
Probabilmente è proprio l'atteggiamento del proprietario che determina la longevità di un motore che, per quanto di derivazione automobilistica, funziona in un ambiente meno favorevole che richiede maggiori attenzioni di un analogo motore per autotrazione.
Già la faccenda degli anodi non è chiara a molti e il periodo d'uso è spesso concentrato in un paio di settimane, dopodichè si chiude tutto e se ne parla l'anno successivo.
Penso che la stragrande maggioranza degli utenti ferragostani sia ostaggio delle officine, per materiale mancanza di conoscenza delle problematiche. A questo potremmo aggiungere che molti finiscono per fare solo i tagliandi per il mantenimento della garanzia, per poi lascare i periodi negli anni successivi. Per molti la stagione significa pulire la barca, se del caso ripassare l'antivegetativa, e presentarsi all'ultimo momento in officina per far ricaricare le batterie e dare una controllata di massima e basta.Il tutto magari tra fine giugno ed agosto quando tutti gli operatori del settore sono affogati di lavoro, ma devono comunque fare fatturato.
Anche per questo non è raro che utilizzino carburante d'annata con tutti i residui e da qui non è impossibile una staratura degli iniettori . Uno dei possibili problemi dei lunghi periodi di fermo, diciamo 48 settimane l'anno, con olio non fresco, residui di combustione da iniettori starati ecc è l'incollaggio delle fasce. Se poco dopo la prima messa in moto annuale non c'è grippaggio, la rigatura dei cilindri è certa. Teoricamente, specie i vecchi motori possono andare vanti a lungo in queste condizioni, con consumo d'olio e carburante oltre i parametri e perdita di potenza, ma quanti sono in grado di accorgersene ?
Facciamo attenzione ad una cosa, qui stiamo discutendo tra gente che ha comunque un'esperienza, magari anche minima, di motori e navigazione, ma comunque con un grado di cognizione ed attenzione di gran lunga superiore alla media degli utenti stagionali, che magari hanno comprato solo un bel giocattolo tra i tanti e come tale lo trattano. Un motore FB di sei anni sui 200cv, con "solo" 70 ore di moto dimostrabili, mi lascia molto più perplesso di un motore analogo con 700 ore in due anni.....
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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yanez323 ha scritto:
dei lunghi periodi di fermo, diciamo 48 settimane l'anno,

Ok, ma come accorgersene in questo caso? Controllando l'olio presente?
(anche se con il motore fermo, io non saprei come risolvere la questione di farlo girare ogni tanto; a che serve 10 minuti di moto al mese? A peggiorare la situazione?)

Ri OT: @angelo ang: dubito, era un vecchio Morane, ma ricordo un simpatico anzianotto che ha decollo mi ha "mollato l'ala" senza fare nemmeno un passo.....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
alberto ang
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Ciao Yatar 1963 , il Morane me lo ricordo , il simpatico anzianotto No .

Comunque che tempi spensierati !
Sailornet