(Z-Ray IV 300) sostituzione carena? [pag. 2]

Comune di 1° Classe
gfcost (autore)
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- 11/20
Si è proprio esaurito?
Possibile che nessuno degli utilizzatori dei gommoni z-ray abbia nulla da dire?
O si dedicano solo ad "accessoriarli"?
Wink
Capitano di Corvetta
poigps
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- 12/20
Accenno un'idea "malsana":

1) utilizzare l'attuale paiolato gonfiabile come telo di carena tenendolo completamente sgonfio;
2) creare con del compensato marino il paiolato calpestabile, incollando nella parte sottostante tre paramezzali (quello centrale più pronunciato ed i due laterali ad assecondare l'angolo di carena).
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Comune di 1° Classe
gfcost (autore)
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- 13/20
C'è una cosa che non capisco.
Perché la maggior parte dei consigli riguardano l'idea di avere un pagliolato rigido? E perché anche Memius e altri "utilizzatori" dello Z-Ray hanno dedicato il loro tempo e la loro creatività all'installazione di pagliolati rigidi?

Considerando le dimensioni del gommone a me sembra che la flessibilità del tutto sia la maggiore dote: si sgonfia e si arrotola e si infila in un gavone, si trasporta in un bagagliaio o addirittura sul sedile posteriore di uno scooter o di una moto.

La rigidità che è una buona cosa se si va veloci in mare non è di per sè un pregio.

Sto maturando l'idea di provare a sgonfiare la carena e limitarmi a ridurre la "curvatura" del fondo, facendolo aderire quanto più possibile al pagliolato gonfiabile.

Lo specchio di poppa e la panchetta (che finora non avevo mai installato - per me il gommone deve essere il più possibile sgombro, così da permettere il trasporto di persone e attrezzature) aiuterebbero a mantenere il minimo di rigidità necessaria.

Se riuscirò nei prossimi giorni a farci un giro (vorrei risalire per un po' il Tevere... le ultime anse prima del canale di Fiumicino sono particolarmente belle) proverò a fare qualche foto o una ripresina per far vedere come va con la chiglia "a bolla".
Capitano di Corvetta
poigps
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- 14/20
...da come sollecitavi una qualche risposta al topic, non pareva che avessi gia un soluzione Rolling Eyes
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gfcost (autore)
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- 15/20
E infatti non c'è l'ho. Avere un'idea purtroppo è ancora lontano dall'avere una soluzione.

Però rispetto alle proposte, mi piacerebbe capirle... per esempio perché un pagliolato?

Poi mi piacerebbe anche capire le "modalità" e magari anche se e "come" potrei attuare le "mie" idee senza produrre disastri.
Capitano di Corvetta
poigps
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- 16/20
Il paiolato ha la funzione di evitare l'effetto "budino" quando becchi un'onda e di conferire un minimo di rigidità al gommone:
la forza prodotta dal motore, benchè minima, deve pur essere scaricata da qualche parte !

Senza un minimo di rigidità rischi di avere una specie di lombrico a motore.

Un conto è avere un paiolato pneumatico ad alta pressione, un altro è avere un fondo di canotto, come nel caso in argomento Wink
Coronet 26 Family Deluxe - Cofano Veneziano
Comune di 1° Classe
gfcost (autore)
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- 17/20
Risposta interessante e pertinente.

E ancora più pertinente se si considera l'esigenza di sostituire il paramezzale pneumatico con qualcosa d'altro.

Devo dire che però che nella mia esperienza di tender però non mi è mai accaduto di avere un effetto "budino":
- fino a due anni fa avevo un Eurovinil di 220 cm (durato moltissimi anni, oltre 20 - e abbandonato per il rifiuto di un "tecnico" di mettere le mani sulle valvole e sulla giuntura tra fondo e specchio di poppa), che era privo di chiglia rigida e aveva un fondo a listelli (nel verso del baglio) eppure non mi ha mai dato l'idea di navigare su un budino, nonostante fosse utilizzato con un 4 hp a 2 tempi, con una capacità di spinta molto superiore a quella del motorino che usiamo ora (honda 2,3 hp);
- lo Zray IV 300 non mi ha mai dato l'impressione di un effetto budino: anche se non è ad alta pressione la chiglia composta da pagliolato+paramezzale gonfiabili fa molto bene il suo lavoro.

E fa il suo lavoro, ma spostando molta acqua, anche ora con la sua forma a bolla.

Se riesco a schiodarmi da questo tavolo, proverò a sgonfiare il paramezzale esploso e a vedere se con il solo pagliolo perde rigidità. A occhio però non mi sembrerebbe possibile, almeno finchè si applica una potenza limitata e si mantiene un pescaggio ridotto (cioè nullo)... La pressione dei tubolari sembrerebbe a occhio sufficiente a garantire la rigidità.

Vedendo il gommone di Memius e tutte le successive modifiche che gli sono state fatte, mi sembra si sia trattato più di una questione di "gusti" che di una di tenuta di mare (volendo solo una barca con migliore tenuta, sarebbe stato più semplice e meno costoso comprare un gommone usato tradizionale - chiglia pneumatica e pagliolato in compensato - magari un po' vecchiotto, ma magari anche in hypalon, e un po' più grande).

Pensando all'inserimento di un pagliolato di compensato - per dare rigidità allo scafo - e all'uso dell'attuale pagliolato come carena tu taglieresti via il fondo? o come lo modificheresti?
Capitano di Corvetta
poigps
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- 18/20
Mah, io il fondo lo lascerei così com'è!
Essendo un paiolato gonfiabile, suppongo che lo spessore sia inferiore ad un telo di carena in PVC telato o in hypalon, quindi lasciandolo così com'è sarebbe come avere due teli di carena.
Il lavoro giusto sarebbe stato quello di rifare il telo di carena con un tessuto appropriato e reincollarlo sui tubi e sullo specchio di poppa, ma i costi lieviterebbero ed il gioco non varrebbe più la candela.
Coronet 26 Family Deluxe - Cofano Veneziano
Tenente di Vascello
barone03
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- 19/20
Ciao,

l'inserimento di un semplice pagliolato non credo possa rendere migliori le condizioni di navigabilità del gommone, peraltro con il pagliolo il fondo gonfiabile spingerebbe inevitabilmente sul legno creando una semi gobba anche utilizzando legno da 10 mm, a questo punto la struttura del tubolare che farebbe da battuta tenderebbe a consumarsi.

Forse la migliore soluzione per il recupero del gommone sarebbe quello di recarsi da un artigiano del settore che lavora su PVC rimuovere completamente il fondo lasciando solo i tubolari e termo-saldando un altro fondo terminare il lavoro in maniera definitiva, ma, quel gommone costa molto poco, CONVIENE????


Ciao R-
Ammiraglio per meriti speciali
dogri
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- 20/20
barone03 ha scritto:
per il recupero del gommone sarebbe quello di recarsi da un artigiano del settore che lavora su PVC rimuovere completamente il fondo lasciando solo i tubolari e termo-saldando un altro fondo terminare il lavoro in maniera definitiva, ma, quel gommone costa molto poco, CONVIENE????


Nessuna delle soluzioni conviene, ma io ho l' impressione che il nostro amico non sia troppo dispiaciuto dell' inconveniente accaduto al suo gommino, anzi, ha trovato lo spunto per divertirsi col suo giocattolo: vuoi mettere giocare a fare il piccolo riparatore di gommoni provando le varie soluzioni al problema della carena sbilenca? Secondo me dopo essersi sbizzarrito in questo post azzardando le ipotesi più fantasiose si chiuderà a chiave nel box per uscirne solo a ferie ultimate, e dopo aver irrimediabilmente disintegrato il povero Z-Ray, ormai una sorta di Z-Mr.Hyde con una struttura "multistrato" così composta, partendo dal piano di calpestio:

Livello 1: Piano in tek incollato a (vedi Livello 2)

Livello 2: pagliolato in pino del posto, ritagliato su misura dal falegname più vicino con aria accondiscendente vista l' espressione di gfcost mentre gli spiega quanto gli occorre con aria smarrita

Livello 3: carena che si era scollata, sgonfiata e sagomata per adattarsi ad essere incollata con uno spesso strato di adamprene a tenere fermo il pagliolato del Livello 2

Livello 4: Due cinghie a mo' di baglio saldamente fissate e incollate con una pezza di camera d' aria di camion sulla parte inferiore dei tubolari, una a prua, l' altra a poppa.

Livello 5: Un battello di salvataggio autogonfiabile, con la cordicella per la sua attivazione legata a una delle due cinghie-baglio. Quest' ultima soluzione è dovuta al rispetto delle norme di sicurezza: trattandosi di un gommone prototipo, infatti, non sono ancora stati fatti i necessari test in mare per garantirne le necessarie virtù di tenuta in mare, specie in caso si dovesse affrontare una navigazione transoceanica.


Felice Felice Felice
Quant' è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.
Sailornet