Come faccio a sapere se il mio timone è piccolo o è quello giusto? [pag. 4]

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fran ha scritto:
Dalla prima foto sembra che i due flap abbiano un'inclinazione mooooooolto differente l'uno dall'altro.

Spero che tu li regoli a dovere durante la navigazione, altrimenti abbiamo trovato il busillis Felice


i flap sono regolati diversamente, xkè quello di sinistra ha preso una botta quando c'è stata la mareggiata e mi ha rotto il supporto del pistone se no era regolato come quello di destra Smile me l'ha rotto quando c'è stata la mareggiata (vedi mess sopra di risp a bobo!) grazie comunque Smile
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Alex9 ha scritto:
Ad occhio sembra tutto proporzionato. Mi confermi che monti un elica destrorsa? Dovrai tenere presente anche questo elemento in manovra, cosa che con il fuoribordo correggevi in automatico. Altro motivo per il quale allarga, come dici tu, soprattutto in partenza. (sia in avanti che in retromarcia)Wink


si l'elica è destrosa alex Smile l'accendiamo e te lo confermo! ahahah Sbellica Felice
Ammiraglio di divisione
Sardomar
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Ginger II° ha scritto:
uno scafo semiplanante , probabilmente , anzi quasi sicuramente , a tutta manetta non sei più in semiplanata ma in planata





La caratteristica di uno scafo (dislocante, planante o semiplanante) dipende esclusivamente dalla forma della carena.
Pertanto uno scafo semiplanante non potrà mai andare in assetto planante per quanta potenza si applichi.

Come ho già detto in un mio post precedente, lo scafo semiplanante raggiunge una velocità massima - denominata "critica" e oltre questa non va. In questo assetto la navigazione è fortemente appoppata e il timone subisce il massino stress.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
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Sardomar ha scritto:
Ginger II° ha scritto:
uno scafo semiplanante , probabilmente , anzi quasi sicuramente , a tutta manetta non sei più in semiplanata ma in planata





La caratteristica di uno scafo (dislocante, planante o semiplanante) dipende esclusivamente dalla forma della carena.
Pertanto uno scafo semiplanante non potrà mai andare in assetto planante per quanta potenza si applichi.

Come ho già detto in un mio post precedente, lo scafo semiplanante raggiunge una velocità massima - denominata "critica" e oltre questa non va. In questo assetto la navigazione è fortemente appoppata e il timone subisce il massino stress.


quindi in base a quello che dici te la soluzione numero uno sarebbero i flap elettroidraulici in modo da poter migliorare l'assetto in navigazione. giusto?

se no quale sarebbe per te la soluzione migliore? oltre i flap tu che faresti? timoneria idraulica?
Capitano di Fregata
Alex9
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Pensavo ce li avessi già, uno rotto da sistemare ma già con l' impianto... Questa volta l' accendo io per te Smile con i flap idraulici ti cambia la vita di sicuro. Il timone idraulico non è così indispensabile, a meno che tu non voglia "esagerare".
Guardiamarina
Ginger II°
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Ma ! , non sono mica tanto convinto di quello che ho letto poco sopra , con "la potenza si fà planare anche una vasca da bagno" , comunque , definire semiplanante quello che ho visto in foto , non mi sembra proprio !!, ci sono anche i redan ed in semidislocamento servirebbero a ben poco , con la potenza applicata oggi , certo che raggiunge una discreta velocità , ma , con l'aumentare della velocita quel timone "che è un semicompensato" diventa sempre piu duro da manovrare e la maneggevolezza della imbarcazione ne risente di conseguenza , cosi di istinto io metterei una timoneria idraulica per risolvere la maneggevolezza , per quanto riguarda la manovrabilità della imbarcazione Ti ci devi abituare , il linea d'asse non girerà mai quasi su se stesso come un fuoribordo o efb , ed ha un marcato effetto deviante che deriva dall'effetto evolutivo dell'elica , complimenti comunque , apparte i vari lavoretti che dovrai fare per la manutenzione secondo me è una bella barca e ti ci divertirai veramente tanto , saluti , Giorgio .
Capitano di Fregata
Alex9
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- 37/45
Quello che hai letto è giusto, lo scafo è semiplanante (in parte dislocante e in parte planante). Cio' non significa che ad una certa velocità è in semi planata e aumentando andrà in planata. La parte anteriore è dislocante a "v" e quando per la forza propolsiva del motore esce dall' acqua, perde efficacia ed entra in gioco la parte posteriore che è planante (non a "v" ma piatta per capirci) e sarà in planata. Indipendentemente da quanti nodi toccherà dal momento che entra in gioco quest' ultimo settore di opera viva sarà in planata. Questa caratteristica riduce la maneggevolezza a favore della efficienza sull' acqua.
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Alex9 ha scritto:
Quello che hai letto è giusto, lo scafo è semiplanante (in parte dislocante e in parte planante). Cio' non significa che ad una certa velocità è in semi planata e aumentando andrà in planata. La parte anteriore è dislocante a "v" e quando per la forza propolsiva del motore esce dall' acqua, perde efficacia ed entra in gioco la parte posteriore che è planante (non a "v" ma piatta per capirci) e sarà in planata. Indipendentemente da quanti nodi toccherà dal momento che entra in gioco quest' ultimo settore di opera viva sarà in planata. Questa caratteristica riduce la maneggevolezza a favore della efficienza sull' acqua.


quindi cari amici miei essendo che ho i flap (in questo momento) fissi e non elettroidraulici le soluzioni per risolvere i miei problemi sono 2 giusto?

1) flap elettroidraulici
2) timoneria idraulica

cosi risolvo problemi di assetto (recupererò forse anche qualche nodo);
e risolvo anche problemi di maneggevolezza in quanto poi il timone al massimo stress non sarà piu duro ma si guida che è una piuma giusto?
Capitano di Corvetta
clapie
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- 39/45
Ciao,

ho letto tutti i commenti con molto interesse e condivido le osservazioni circa le capacità evolutive a bassa velocità, da te definite ridotte ma che anche a mio avviso sono una caratteristica con cui "fare i conti" nella condotta di imbarcazioni motorizzate con propulsure in linea d'asse. Nelle manovre devi abiturati a sfruttare più la caratteristica evolutiva della trasmissione che il timone vero e proprio, se fai attenzione a come manovrano i gozzi vedrai che nelle manovre il timone quasi non viene utilizzato è l'evoluzione dello scafo si ottiene con un sapiente utilizzo alternato di colpetti di motore in marcia avanti e marcia indietro.

Bisogna anche tener conto che viste le foto siamo in presenza di un'elica semintubata, caratteristca che riduce ulteriormente la manovrabilità a basse velocità, ma che amplifica effetto del timone alle alte. (Il flusso d'acqua prodotto dal propulsore viene incanalato con maggiore pressione contro la pala del timone).

Per quest'ultimo motivo, visto il notevole incremento di potenza e quindi di velocità rispetto alle condizioni originarie di progetto, sarei propenso a valutare una riduzione della superficie del timone piuttosto che un aumento che sicuramente aumenterebbe le problematiche di controllo in velocità e l'effetto di indurimento del comando della timoneria.

Tanto per fare un esempio con la motorizzazione furibordo sia ha l'effetto di indurimento della timoneria quando in velocità si adotta un trim eccessivamente negativo, ovvero quando si immerge maggiormente il piede che nel fuoribordo rappresenta appunto la pala del timone.

Spero di essere stato utile alla causa, comunque complimenti per la barca che una volta sistemata ti darà sicuramente tante soddisfazioni.
Clapie, Grady White 268 Islander + 2 Honda 200 advanced.
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clapie ha scritto:
Ciao,

ho letto tutti i commenti con molto interesse e condivido le osservazioni circa le capacità evolutive a bassa velocità, da te definite ridotte ma che anche a mio avviso sono una caratteristica con cui "fare i conti" nella condotta di imbarcazioni motorizzate con propulsure in linea d'asse. Nelle manovre devi abiturati a sfruttare più la caratteristica evolutiva della trasmissione che il timone vero e proprio, se fai attenzione a come manovrano i gozzi vedrai che nelle manovre il timone quasi non viene utilizzato è l'evoluzione dello scafo si ottiene con un sapiente utilizzo alternato di colpetti di motore in marcia avanti e marcia indietro.

Bisogna anche tener conto che viste le foto siamo in presenza di un'elica semintubata, caratteristca che riduce ulteriormente la manovrabilità a basse velocità, ma che amplifica effetto del timone alle alte. (Il flusso d'acqua prodotto dal propulsore viene incanalato con maggiore pressione contro la pala del timone).

Per quest'ultimo motivo, visto il notevole incremento di potenza e quindi di velocità rispetto alle condizioni originarie di progetto, sarei propenso a valutare una riduzione della superficie del timone piuttosto che un aumento che sicuramente aumenterebbe le problematiche di controllo in velocità e l'effetto di indurimento del comando della timoneria.

Tanto per fare un esempio con la motorizzazione furibordo sia ha l'effetto di indurimento della timoneria quando in velocità si adotta un trim eccessivamente negativo, ovvero quando si immerge maggiormente il piede che nel fuoribordo rappresenta appunto la pala del timone.

Spero di essere stato utile alla causa, comunque complimenti per la barca che una volta sistemata ti darà sicuramente tante soddisfazioni.


ciao e grazie per il tuo consiglio Smile ma secondo te non basta usare flap idroelettrici e timoneria idraulica e risolvere il problema? senza ridurre la pala del timone, anche perchè come la riduci? con quale criterio?
Sailornet