Attenzione alle comunicazioni equitalia Nuova Legge [pag. 3]

Comune di 1° Classe
apneista 78
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- 21/51
il primo nemico degli italiano è lo stato Evil or Very Mad
Capitano di Vascello
yanez323
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- 22/51
Lampedusano ha scritto:
Yatar1963 ha scritto:
maresciallocapo ha scritto:

C'è solo da sperare che quando TUTTI pagheranno le giuste tasse i nostri politici non riescano a derubare e sperperare anche quelle............ Sad Sad

Su questo, come ho gia detto, ho fortiiiiiiiiissssimi dubbi... Sad


Che ci riescano o che non ci riescano..?????

La mia convinzione è non solo che ci riescono ma bensì che non bastano

Ciao

Quoto al cento questo:

https://www.gommonauti.it/posting.php?mode=quote&p=633434

https://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/9/la-rivoluzione-islandese-1-crisi-economica-bancarotta-potere-popolo

Una risposta estrapolata dall'articolo parte seconda

Lucy — 23 giorni fa — 11 settembre 2011

Penso che il cittadino Italiano debba smettere di subire quello che il nostro governo continua da anni a fare....Qui ci vuole una rivoluzione,ma non contro noi stessi ma contro i politici che per anni e anni e tutt'ora continuano a fare...rubare i nostri soldi e rubare...Basterebbe che si dimezzassero del 70% il loro stipendio senza parlare poi del resto... allora si che l'Italia starebbe bene...

Probabilmente se tutti onestamente pagassimo le tasse saremmo estremamente intransigenti verso la classe politica e non partoriremmo simili accolite di irresponsabili banditi, e se qualcuno, per caso, venisse partorito e riuscisse ad arrivare nella stanza del bottoni, ben si guarderebbe dal riempirsi le tasche: avrebbe di che aver paura.
In piena crisi, mi è capitato di venire a conoscenza che alcuni imprenditori, con le maestranze in cassa integrazione, facessero lavorare le stesse in nero, pagando solo lo straordinario (ovviamente in nero).
Per quello che riguarda gli Indignados non mi sembra che ci siano condizioni per qualcosa del genere da noi, almeno per il momento. Ci sono solo plateali dimostrazioni a livello di puro show, promosse da qualche Masaniello di turno che si atteggia a capopolo, con "denunce" di misfatti, conosciuti e risaputi, verso i quali sembriamo tutti anestetizzati.
Parentesi divertente: qualche mese fa alcuni esattori di Equitalia si sono presentati per la riscossione di crediti, presso alcune aziende agricole, derivanti dall'annosa questione delle "quote latte". Davanti a qualche forcone agitato e trattore manovrato con disinvoltura, gli esattori hanno fatto un rapido dietro front, in attesa di istruzioni ed un miglioramento (?) delle condizioni.
Capitano di Corvetta
Lampedusano
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- 23/51
apneista 78 ha scritto:
il primo nemico degli italiano è lo stato Evil or Very Mad


Siccome lo stato siamo tutti noi "contribuenti e evasori" vuoi dire che i nemici di noi stessi siamo noi, se così fosse quale è la soluzione............................???????????

Sono convinto senza colore politico che il nemico del popolo è la classe politica che come obbiettivo primario ha il benessere di se stesso e dei suoi pupilli fottendosene del popolo che muore di fame e di stenti.

Ormai siamo arrivati alla bucccia della frutta,

Questa sera " spero di aver sentito male al telegiornale" mi sembra di aver capito che se ingiustamente castigato per avere le tue ragioni devi pagare il 10% di quello che ingiustamente ti hanno multato........................se invece sei solo in accertamento il 30% se invece sei in totrto il50% ..................... alle persone intelligenti l'ardua sentenza,...... opppure l'ardua riflessione.
Tenente di Vascello
christian1967
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- 24/51
una volta i nostri genitori portavano avanti le loro idee con i volantini e la loro voce nelle pubbliche piazze,ora abbiamo internet,il più grande mezzo di comunicazione della storia;ma nisba!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Come mai?Colpa nostra? Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad
apnea, arte
Capitano di Corvetta
Lampedusano
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- 25/51
yanez323 ha scritto:
Lampedusano ha scritto:
Yatar1963 ha scritto:
maresciallocapo ha scritto:

C'è solo da sperare che quando TUTTI pagheranno le giuste tasse i nostri politici non riescano a derubare e sperperare anche quelle............ Sad Sad

Su questo, come ho gia detto, ho fortiiiiiiiiissssimi dubbi... Sad


Che ci riescano o che non ci riescano..?????

La mia convinzione è non solo che ci riescono ma bensì che non bastano

Ciao

Quoto al cento questo:

https://www.gommonauti.it/posting.php?mode=quote&p=633434

https://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/9/la-rivoluzione-islandese-1-crisi-economica-bancarotta-potere-popolo

Una risposta estrapolata dall'articolo parte seconda

Lucy — 23 giorni fa — 11 settembre 2011

Penso che il cittadino Italiano debba smettere di subire quello che il nostro governo continua da anni a fare....Qui ci vuole una rivoluzione,ma non contro noi stessi ma contro i politici che per anni e anni e tutt'ora continuano a fare...rubare i nostri soldi e rubare...Basterebbe che si dimezzassero del 70% il loro stipendio senza parlare poi del resto... allora si che l'Italia starebbe bene...

Probabilmente se tutti onestamente pagassimo le tasse saremmo estremamente intransigenti verso la classe politica e non partoriremmo simili accolite di irresponsabili banditi, e se qualcuno, per caso, venisse partorito e riuscisse ad arrivare nella stanza del bottoni, ben si guarderebbe dal riempirsi le tasche: avrebbe di che aver paura.
In piena crisi, mi è capitato di venire a conoscenza che alcuni imprenditori, con le maestranze in cassa integrazione, facessero lavorare le stesse in nero, pagando solo lo straordinario (ovviamente in nero).


Per quello che riguarda gli Indignados non mi sembra che ci siano condizioni per qualcosa del genere da noi, almeno per il momento. Ci sono solo plateali dimostrazioni a livello di puro show, promosse da qualche Masaniello di turno che si atteggia a capopolo, con "denunce" di misfatti, conosciuti e risaputi, verso i quali sembriamo tutti anestetizzati.
Parentesi divertente: qualche mese fa alcuni esattori di Equitalia si sono presentati per la riscossione di crediti, presso alcune aziende agricole, derivanti dall'annosa questione delle "quote latte". Davanti a qualche forcone agitato e trattore manovrato con disinvoltura, gli esattori hanno fatto un rapido dietro front, in attesa di istruzioni ed un miglioramento (?) delle condizioni.


L'articolo che pubblica la Capitana si compone di due pagine.

Hai letto bene tutte e due le pagine che la Capitana ha riportato...????? Che conclusioni ne trai...????
Capitano di Vascello
domyz1
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- 26/51
christian1967 ha scritto:
una volta i nostri genitori portavano avanti le loro idee con i volantini e la loro voce nelle pubbliche piazze,ora abbiamo internet,il più grande mezzo di comunicazione della storia;ma nisba!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Come mai?Colpa nostra? Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad Sad

Internet e' un grande mezzo ma ha anche i suoi contro.Come dici tu una volta se eri inc...ato te ne scendevi in piazza e ti sfogavi,oggi invece torni a casa accendi il pc e ti sfoghi cosi'(come stiamo facendo noi qui),la mattina seguente vai al lavoro cosciente amareggiato e sconsolato....
Capitano di Corvetta
MANCUTTERO
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- 27/51
Vi prego, non dite che se tutti pagassero le tasse se ne pagherebbero di meno.Se tutti pagassero le tasse, lo Stato prenderebbe più soldi per sfamare quei porci che ci governano.Nessune pagherebbe di meno, ma tutti pagherebbero di più.Di sicuro soluzioni chiamiamole democratiche non sono sufficienti.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 28/51
Il tema di questo post sono le novità Equitalia, non divaghiamo troppo con considerazioni demagogico/politiche che non servono a nulla e, se mai, aggiungono danno al danno.

Può sembrare assurdo, ma in un ottica di "europa", dove anche i neonati sono convocati dal direttore di banca. quello che conta è che dati metti a bilancio (come ogni imprenditore ben sa)

Son finiti i tempi dove si aumetavano artatamente le previsioni di entrata, per garantire pareggio a spese invece certamente alte.
Oggi trasformare debiti inesigibili o esigibili dopo anni in debiti garantiti da beni concreti consente di iscrivere a bilancio e subito dati certi, abbondanti e sostenibili sia a Bruxelles che, soprattutto, a Francoforte.
Può essere Equitalia, può essere il Comunte che mette i videored tarocchi, la pensione immotivatamente decurtata, i soldi della CIG che arrivano 6 mesi dopo, le multe da pagare entro 30 giorni, la tassa sull'ombra, o quell'assurdità che è l'IRAP e che si fonda sui debiti, ecc., ma questo è

O pensate che quello che stan facendo oggi alla Grecia sia molto diverso da una guerra i cui obbiettivi primari sono i civili??

Il problema se mai è che di solito l'imprenditore ha già la casa e il capannone ipotecato in favore della banca e l'auto in leasing, (quindi lo stato non è in pole position come si vuol far credere) come si capisce che questa strada non è in concreto perseguibile perchè fa solo chiudere aziende e perdere posti di lavoro, riducendo ulteriormente le entrate e aumentando i costi sociali.

Quindi, al di la degli annunci il problema resta e, fidatevi, lo stato vuole soldi, ne ha bisogno subito e sa benissimo che l'unica speranza che ha di acchiapparli è nelle piccole tranche.
Perchè altrimenti si è aumentata l'IVA, ben consci che basterebbe recuperare il 1/4 di quel 25% di evasione IVA per poterla addirittura abbassare e rilanciare i consumi?

Tutto questo porta "all'effetto Titanic": mentre l'equipaggio e pochi eletti salgono sulle scialuppe e qualcuno vuota la cassaforte, c'è chi è chiuso in terza classe e affoga, chi balla sul ponte e affoga (ma con la musica)

L'unica speranza è una evacuazione ordinata, una corretta ripartizione delle scialuppe, ma bisognerebbe avere comandante e Ufficiali di qualità, mentre noi abbiamo una classe politica di mozzi, criticati ormai perfino da noti imprenditori... Lussemburghesi
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
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- 29/51
@Lampedusano
ho riletto attentamente l'articolo postato dalla Capitana e continuo a pensare che da noi non ci siano le condizioni per azioni di volontà diffusa per arrivare a tanto. Ammetto di essere caratterialmente pessimista, molto pessimista e non nutrire molte speranze!
Analizzando la situazione islandese,salta subito agli occhi un particolare: sono poco più di 320.000, abitanti, lo 0,5% della popolazione italiana,un’intera nazione che può fare il paio con le province di Viterbo o Macerata.
Sono un’isola piuttosto distante dall’Europa e già la Sicilia conta circa 5.051.000 abitanti e la Sardegna, più spopolata , circa 1.675.000 abitanti. Gli Islandesi hanno una fortissima identità nazionale, tanto che in passato hanno anche dato filo da torcere agli americani per una questione di basi militari e soprattutto hanno una concezione scandinava di comunità.
Mi spiego meglio : la vita privata è sacra, quindi questione religiose, sessuali, stato di salute, opinioni ecc sono coperte dalla massima riservatezza in cui lo Stato non si sogna d’entrare, quella che noi chiamiamo privacy. Per il resto, i rapporti del singolo con la comunità, lo Stato, sono improntati alla massima trasparenza, il che significa che pagamento delle tasse, obbligo di scolarizzazione, adempimenti sociali possono essere tranquillamente controllati dal resto della comunità. Che non si esime dal farlo.
Anni fa fece scalpore , in Svezia, il suicidio di un cittadino erroneamente fatto passare per un evasore fiscale, a seguito della pubblicazione annuale dell’elenco dei contribuenti.
Un altro fattore di coesione è che in Islanda non ci sono divarii sociali enormi. Ci sono persone ricche, ma non ricchissime, e ci sono meno abbienti, ma non poveri . Sicuramente hanno una vita non facile tutti quanti, se non altro per questioni climatiche e per l’isolamento delle comunità più piccole.
Da quello che ho capito dall’articolo, non è stata messa in discussione l’onestà dei governanti ma la loro sprovvedutezza ,prima ,e la remissività successiva nei confronti del potere economico internazionale.
Da noi mi sembra che le cose siano un po’ diverse.
A parte il fatto che noi siamo 60.000.000, non abbiamo alcuna coesione nazionale forte, basta vedere le polemiche per i 150 anni dell’Unità d’Italia, le enormi differenze nella distribuzione della ricchezza e l’atteggiamento generalizzato di indifferenza verso la res pubblica.
Per noi la questione dei doveri verso la collettività, gli altri Italiani o lo Stato (chiamiamola come ci pare, ma il concetto di fondo è lo stesso) sono solo un fatto di consorzio necessario.Tali obblighi, tra cui le tasse sono un fatto privato e soggettivo, indipendentemente dall’iniquità del sistema , tanto che per qualcuno non pagarle è un vanto e per molti solo un peccatuccio veniale. Salvo poi protestare ad alta voce, limitandosi a questo per non esporsi troppo, per l’inadeguatezza dei servizi e delle infrastrutture. A pubblicare quanto pagato da ciascuno si correrebbe il rischio di un sequestro di persona, come se l’Anonima Sarda o la banda della Magliana avessero bisogno di una certificazione dei redditi prima di rapire qualcuno.
Oggi, in caso di pubblicazione dei redditi gli unici a correre qualche formale rischio di rapimento sarebbero solo qualche bancario, dirigente d’impresa (non amministratore) , qualche dirigente pubblico e forse qualche notaio. .
Poi c’è la classe politica, una classe politica che in fondo ha partorito l’elettorato, cioè noi, confidando fideisticamente nelle promesse di questo o di quello, così come fino agli anni 90 abbiamo creduto nelle ideologie politiche, alle loro contrapposizioni, crogiolandoci nelle idee preconfezionate, all’inutile faziosità senza alcun pragmatismo.
Per esempio, da noi il “68” è arrivato con un paio d’anni di ritardo rispetto alla Francia, in compenso siamo stati capaci di portarcelo dietro per quasi quarant’anni
Ci è stato garantito un po’ di benessere generalizzato e ci siamo arroccati in difesa di questo, delegando completamente tutto il resto senza chiedere il rendiconto a chi avevamo delegato a governarci e consentendogli, con acquiescenza, di utilizzare lo Stato ed i suoi apparati come prelatura personale.
Oggi anche se si portasse in piazza un milione reale di persone, il triplo degli abitanti dell’Islanda, sarebbe solo poco più dell’1,5% della popolazione. Troppo poco!
Anche per cose sicuramente importanti, ma in questo momento non di assoluta preminenza, come la la recente Marcia per la Pace di Assisi, si è assistito al triste spettacolo dei sottili distinguo tra i vari gruppi, la loro collocazione nell’ambito del corteo, la preminente voglia di visibilità degli uni rispetto agli altri.
Così è per formazioni di governo ed opposizione, oltretutto condizionati dalla gestione di interessi enormi, in cui l’interesse di parte è preminente sull’interesse collettivo il tutto condito da bizantinismi, teorie filosofiche, astrusità progettuali tutte finalizzate a mascherare i sordidi affari di pochi, atteggiandosi a salvatori della Patria.
Quello che poi mi manda in bestia è il pressappochismo generale anche a livello d’informazione, la superficialità di molti, forse troppi, nel prendere cognizione delle cose, delle proteste a vanvera, che si concludono inevitabilmente con invettive da “bar sport” e li finiscono, con una generale, passiva rassegnazione,in attesa che qualcuno altro faccia la rivoluzione, consumando un aperitivo e con il fatalismo del” ha da passà a nuttata”.
Negli anni abbiamo abbandonato, disertandoli, l’arma dei referendum, in cui si può dire sia si che no, abbiamo lasciato le piazze in mano a gente pericolosa, vedi le manifestazioni a Roma lo scorso anno contro la riforma universitaria. Quanto abbiamo abdicato all’essere cittadini con diritti e doveri?
Quanta gente è andata acriticamente dietro al pifferaio magico di turno, di qualsiasi colore, e ha scambiato la Politica, quella vera, con lo spettacolo, infiammandosi per dibattiti, forum e approfondimenti televisivi a livello de la “Corrida” , facendosi fuorviare da non problemi o puntando l’attenzione su questioni marginali, lasciando che le problematiche , quelle vere, fossero gestite nelle “segrete stanze”.
Pensa se due milioni di persone arrivassero a Roma, così alla spicciolata, e per caso si ritrovassero per caso in centro storico, tra Via del Plebiscito,il Pantheon , Corso Umberto e Piazza Fontanella Borghese.
Tutte persone tranquille, senza atteggiamenti facinorosi senza etichettature partitiche, sindacali o confessionali e si limitassero ad esporre un solo striscione del tipo “stiamo aspettando che andiate a casa” .Forse ci andrebbero tutti, senza sottili distinguo.
E pensa se la stragrande maggioranza degli Italiani, con fatti reali, facesse pervenire un messaggio del tipo “siamo Cittadini, adempiamo ai nostri doveri e pretendiamo…… “ quanti saltafossi avrebbero il coraggio di fare quello che è stato fatto fino ad oggi.
Purtroppo è solo fantascienza
Comunque, non saremo Islandesi e non lo saremo mai, ma siamo comunque un popolo con delle grandi potenzialità , forse dovremo prendere coscienza di questo e trovare in noi e solo in noi la forza di avere una Paese più giusto, capace di garantire benessere sociale alle future generazioni. Sarò anche pessimista , ma mi piace crederci e voglio crederci.
Site Admin
VanBob
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Un post da incorniciare! Thumb Up
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